Destate la festa 2023: i giovani della diocesi di Senigallia al lavoro per una nuova puntata

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Non ci si ferma neanche quest’anno con Destatelafesta. Ritorna infatti dal 14 al 16 agosto 2023 la trentaquattresima edizione delle festa che caratterizza la città, la Chiesa diocesana, i giovani della diocesi di Senigallia; Come sempre è pensata dai giovani per i giovani, per tutta la città, per i turisti. Normalmente negli anni in cui si celebra la Giornata Mondiale della Gioventù in giro per il mondo, si decide di non fare la festa ma quest’anno un grande entusiasmo ha spinto i responsabili a non fermarsi. Il Covid ha rallentato l’evento ma lo scorso anno è stata un’edizione davvero bella per clima tra i ragazzi e riuscita della festa, così ci siamo detti di non interrompere questa onda buona di resurrezione (esteriore ed interiore) di una fascia d’età particolarmente colpita dalle chiusure, dall’isolamento. Piazza Duomo ancora una volta si vestirà del colore delle magliette dei tanti volontari che nelle tre serate saranno i protagonisti indiscussi. Lo scorso anno ci hanno colpito le parole di alcuni degli ospiti della serata cultura, i quali riguardo a questa effettiva partecipazione da protagonisti dei giovani, sono rimasti piacevolmente sorpresi. Desideriamo custodire questo dono ereditato negli anni, di un’esperienza in cui giovani pensano e costruiscono, senza il permesso o il filtro degli adulti. Nella nostra società non è facile viverlo, nemmeno al lavoro, siamo felici di offrire questo ai nostri giovani.

In quei giorni non mancheranno musica, dibattito culturale, spettacolo animato dai giovani e nemmeno l’immancabile stand gastronomico che ci permette di coprire (speriamo) le spese; ed è così che mangiando un piatto di gnocchi al ragù o un fritto di pesce, sarà possibile passare una serata in compagnia, ascoltando musica live, dialoghi culturali o assistendo allo

spettacolo d’animazione, perché sappiamo che a volte i tempi “inutili” sono quelli davvero utili, in questo tempo di monetizzazione di ogni cosa.

Come ogni anno ci lasciamo guidare dal messaggio per la giornata della Pace di Papa Francesco, messaggio che innerva la festa e dona alle serate il filo rosso. Il titolo di quest’anno del testo del Papa è: “Nessuno può salvarsi da solo”. Il tema proposto è un invito a ricordare quanto il moderno concetto di “farcela da soli” non sia sempre veritiero ma anzi, il chiedere aiuto e affidarsi a qualcuno può rivelarsi inaspettatamente una scelta coraggiosa, controcorrente e vincente.

Questo il desiderio e il tema da cui partire per tutte le iniziative che vengono intraprese dai volontari disposti a preparare, ormai da gennaio, una festa tanto bella quanto impegnativa. È così che la creatività diventa anche occasione di riflessione e scambio per la città illuminata dall’energia dei volontari. Attenzione a non lasciarsi ingannare però, poiché ciò che da fuori appare come un divertente evento di pochi giorni, in realtà nasconde un’organizzazione che richiede impegno e tanto desiderio di mettersi al servizio degli altri, due qualità che i ragazzi della diocesi non mancano di mostrare costantemente. La divisione del lavoro è dunque fondamentale e ciascuna commissione (cultura, bar, cucina, animazione, festaland, logistica, fatica…) conosce il proprio compito e responsabilità: è solo con un sapiente equilibrio fra queste, con la capacità di fare squadra, di sentirsi corpo, che si può creare qualcosa di più grande di sé stessi, profondo, autentico.

Lo spirito di gruppo e la bellezza dell’amicizia che nasce con quest’esperienza poi si fa ancora più solida con la vita comune dei volontari in seminario nei giorni prima, durante e dopo la festa. Far parte dello stesso progetto e lavorare insieme è diverso da vivere insieme, dormire, mangiare, condividere momenti ordinari e con questo legame costruire qualcosa. Anche questo può sembrare un’aggiunta inutile ma nella nostra Chiesa ormai siamo certi che ci si forma e si cresce condividendo la vita, non basta fare o capire cose insieme, ma è la vita che insegna. La bellezza dei giovani e del volontariato al servizio di qualcosa di più grande non lascia indifferente nessuno, mai, questo sarà il dono anche di quest’anno.

Marta Pierfederici

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