La fotografia che genera relazioni: l’iniziativa del centro d’istruzione per adulti di Senigallia – INTERVISTA AUDIO

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L'immagine del concorso fotografico "Doppio Click", tratta dal sito cpiaancona.it
L’immagine del concorso fotografico “Doppio Click”, tratta dal sito cpiaancona.it

Forse non tutti la conoscono ma c’è anche nel nostro territorio una scuola pubblica statale che si rivolge agli adulti per fornire loro nuovi orizzonti d’istruzione e formazione. E’ il CPIA, il Centro provinciale per l’istruzione degli adulti che ha sedi ad Ancona, Jesi, Fabriano e, chiaramente, Senigallia. Vi parliamo di questa realtà perché, oltre ai corsi tradizionali che si tengono presso l’istituto d’istruzione Panzini, ha avviato alcuni progetti e iniziative, tra cui un concorso fotografico a finalità sociali. Di tutto ciò ci parla Alessia Allegrezza, insegnante e referente del progetto “Doppio Click”. L’intervista è in onda oggi, mercoledì 22 maggio, alle ore 13:10 e alle 20; domani, giovedì 23 con gli stessi orari e infine domenica 26 a partire dalle 17 circa. Dove? Su Radio Duomo Senigallia / In Blu (95.2 FM). Ma con il lettore multimediale è a vostra disposizione in ogni momento. Sotto trovate la versione testuale.

Partiamo spiegando cos’è Cpia, da quando è nato e a chi si rivolge.
E’ una vera e propria scuola che nasce nel 2015, dopo i ctp; vi si iscrivono persone dopo l’obbligo scolastico, soprattutto studenti stranieri che provengono da tutto il mondo, ma sono di tutte le età: il mio alunno più grande ha 80 anni. Ci sono studenti già laureati che vogliono apprendere la lingua italiana, altri che desiderano raggiungere il diploma di terza media e infine altri ancora che hanno necessità di un’alfabetizzazione di base, che serva loro per poter parlare nella quotidianità e ottenere anche il permesso di soggiorno.

A fianco ai corsi organizzate anche iniziative per così dire “collaterali”: ce ne puoi parlare?
Siamo una scuola pubblica statale, che ha un dirigente, Lidia Prosperi, e che sta sotto l’ufficio scolastico regionale; come le altre, presenta progetti basati sulle esigenze degli studenti. Hanno come scopo l’inserimento degli studenti nel territori in cui vivono e l’apertura del territorio stesso agli studenti. Forse il Cpia è poco conosciuto, o perlomeno i suoi servizi. Favoriamo un interscambio proprio grazie a molte iniziative che possono far esercitare i nostri studenti.

Facci qualche esempio
Abbiamo fatto uscite nel territorio per conoscerlo, abbiamo incontrato i rappresentanti dell’Arma dei carabinieri, fatto educazione stradale con la Croce Rossa, visite al consultorio familiare e al centro per l’impiego. Inoltre anche un concorso fotografico.

Com’è nata l’idea di un concorso?
Ci è stato detto dagli studenti stessi che al di fuori della scuola difficilmente praticano l’esercizio di parlare in italiano. Spesso sono qui con la loro famiglia o con gruppi dello stesso paese, altre volte interviene la difficoltà di approcciarsi agli altri senza sapere bene la lingua. Inoltre anche noi italiani siamo un po’ chiusi verso gli stranieri.

E com’è strutturato il concorso fotografico? 
Si chiama “Doppio Click – una foto che accorcia le distanze” e mette insieme un italiano e uno straniero perché insieme possano scattare fotografie e dialogare, e magari stringere anche amicizia. Se non altro porta all’incontro tra culture diverse.

Cosa ne è venuto fuori?
Sono state prodotte 43 fotografie, 43 opere fatte da due fotografie nella modalità del dittico, cioè due foto che parlano di uno stesso tema – quello dell’amicizia tra i popoli – ma veicolato con visioni diverse. Ogni opera offre infatti punti di vista differenti e qui sta il dialogo tra le coppie di autori ma anche con l’esterno.

E dove sarà possibile vederle?
Dopo il giudizio di sette esperti del territorio e non solo, le fotografie saranno esposte sabato 25 e domenica 26 maggio presso la sala dell’associazione Bellanca in centro storico a Senigallia. In occasione dell’inaugurazione della mostra si svolgerà la cerimonia di premiazione. Se in futuro avremo una sede, attualmente siamo ospiti al Panzini, potremo esporre in modo permanente i nostri lavori.

Che progetti avete per il futuro?
Vanno un po’ in base agli studenti che si iscrivono. Sicuramente faremo altre iniziative a livello sportivo e per la conoscenza dei vari servizi territoriali. Ma poi c’è un progetto per portare i ragazzi all’opera. Di certo proveremo a fargli conoscere il territorio italiano e la cultura, cosa che viene richiesta spesso.

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