Il nuovo Messale romano: le parole della celebrazione

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Angelo Lameri, in una recente diretta su Tv2000

Arriva il nuovo Messale romano. La celebrazione della Messa sarà dunque caratterizzata da alcune novità che per alcuni studiosi riguardano una questione filologica nel senso che molte delle variazioni testuali all’interno del nuovo Messale corrispondono a nuove traduzioni prodotte dal lavoro di studio della storia della tradizione del testo e della sua traduzione a partire dall’originale greco.

Per conoscere meglio questo importante passaggio, l’Ufficio liturgico diocesano ha promosso per giovedì 12 novembre, alle ore 21.00, in diretta streaming (pagina e canale youtube lavocemisena/radioduomo) e radio (Radio Duomo Senigallia inBlu, 95.200FM) un incontro con don Angelo Lameri, direttore dell’Ufficio liturgico di Crema.

Le novità della traduzione finiscono proprio per rinnovare dei passi della liturgia a cui ognuno di noi è abituato fin da bambino. L’obiettivo della revisione appare quello di tradurre in modo più fedele l’originale in italiano insieme con quello, dal punto di vista ermeneutico, di applicare una più efficace corrispondenza tra l’originale greco ed il comune sentire ecclesiale. Da tale lavoro la preghiera risulta trasformata nel suo linguaggio tradizionale con la ridefinizione di alcuni dei suoi passaggi fondamentali.

Ecco che all’interno del ‘Padre Nostro’, per esempio, al posto del “Non ci indurre in tentazione” ci sarà “Non abbandonarci alla tentazione” e all’espressione “Come noi li rimettiamo” si aggiungerà la parola ‘anche’ con la frase “Come anche noi li rimettiamo”. Per quanto riguarda invece l’inizio del ‘Gloria’ a prendere il posto della frase “Pace in terra agli uomini di buona volontà” giunge la nuova versione “Pace in terra agli uomini, amati dal Signore”.

Se da un lato è vero che spesso tradizione e innovazione si contrappongono, le due realtà si integrano e non possono stare l’una senza l’altra, perché come ha affermato papa Benedetto XVI, “La Tradizione non è trasmissione di cose o di parole, una collezione di cose morte. La Tradizione è il fiume vivo che ci collega alle origini, il fiume vivo nel quale sempre le origini sono presenti. Il grande fiume che ci conduce al porto dell’eternità”.

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