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La DAD vista con gli occhi di un’alunna del liceo scientifico Medi di Senigallia

DAD

Elisa Profili, alunna della classe 3aD dell’indirizzo linguistico del Liceo scientifico Enrico Medi di Senigallia, ci racconta la sua esperienza alle prese con la DAD e gli aspetti positivi e negativi di questa nuova proposta di istruzione adottata in tempo di pandemia.

La DAD per me è stata un’esperienza sia negativa che positiva. E’ strano vedersi e sentirsi quasi tutti i giorni attraverso uno schermo! Inoltre la lezione che viene proposta non dipende esclusivamente dalla nostra voglia di imparare o dal nostro interesse ma dall’apparecchio che potrebbe non funzionare, dalla connessione che quella mattina potrebbe non essere eccellente o addirittura alcune volte potremmo venirne “buttati fuori” senza motivo. Questi sono solo alcuni dei disagi creati dalla didattica a distanza. Il problema più grande però è quello dell’apprendimento che, oltre ad essere più complicato per via del possibile malfunzionamento dell’apparecchio che si utilizza, è anche influenzato da più distrazioni, dato che siamo a casa nostra e basta semplicemente spegnere microfono e webcam per andare a fare ciò che si vuole. Ovviamente comportarsi in modo maturo dipende dalla persona stessa. A me manca non andare a scuola, non vedere i miei compagni di classe e non poter avere un confronto diretto con i professori, cosa che è molto importante per la conoscenza. E’ anche vero che però la didattica a distanza ha avuto allo stesso modo dei lati e degli effetti positivi, infatti mi ha fatto maturare e in un certo senso crescere perché mi ha aiutato ad assumermi le mie responsabilità e ad acquisire una certa indipendenza. Infatti in queste circostanze non ci sono sempre i professori presenti a dirti cosa studiare o cosa no. Devi riuscire anche a gestirti di più da solo: questo è stato un aspetto molto rilevante. Inoltre penso che la DAD, anche se attualmente non è finita la pandemia e si continuerà per un po’ con questo metodo, non verrà mai totalmente abbandonata perché potrebbe essere comunque un modo per evitare agli alunni di rimanere indietro con le lezioni nei casi di malattia o di problemi di trasporto. Infatti avrebbero la possibilità di collegarsi tranquillamente da casa e seguirle online. Ovviamente non sostituirebbe la presenza ma darebbe l’opportunità di non perdere totalmente le ore di insegnamento. Questo sarebbe molto significativo perché l’istruzione è una delle cose più essenziali.

a cura di Barbara Fioravanti

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