Lupi ‘in città’, la parola all’esperto

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Altra segnalazione di lupi nei pressi delle frazioni di Senigallia. In
zona Grottino, a pochi chilometri dal comune di Morro d’Alba, dove decine di pecore sarebbero state uccise secondo l’imprenditore dai lupi. Non è il primo caso nel senigalliese: a giugno scorso nella zona poco più a sud verso Morro d’Alba, un altro allevamento era stato attaccato pur in presenza del pastore.

L’ultimo allevamento finito nel mirino degli animali selvatici tra giovedì e sabato scorsi è posizionato in via del Grottino: il titolare ha segnalato ai carabinieri forestali l’uccisione di diversi ovini nel terreno adiacente la sua
abitazione, lungo la provinciale Sirolo-Senigallia. Dei lupi però non è stata registrata la presenza, non più almeno. La precedente comunicazione sui lupi in zona risale a giugno scorso: riguarda un allevamento nel comune di Morro d’Alba in via del Mare, la strada provinciale che porta proprio al Grottino di Senigallia.

Su Radio Duomo è intervenuto il giornalista ambientale Lorenzo Brenna con cui abbiamo approfondito l’argomento. “L’attacco dei lupi, per quanto non ci siano prove che lo dimostrino, è possibile in quanto la specie è presente e si sta espandendo. Quello che bisogna chiarire quando si parla
di questi animali è che il lupo non è mai stato introdotto in Italia e dunque si sta semplicemente espandendo. La specie è in crescita naturalmente grazie a una serie di cause quali le misure di tutela nazionale e internazionale, lo spopolamento delle aree montane e pedemontane che hanno consentito all’animale di riappropriarsi di alcuni spazi che erano stati persi in passato e al conseguente aumento delle prede selvatiche come caprioli, cinghiali e cervi. Il lupo è un animale molto adattabile in grado di vivere in diversi tipi di ambienti, non disdegna neanche avvicinarsi a centri abitati, tuttavia l’allarmismo non è giustificabile perché non ci sono casi di attacchi all’uomo da da più di un secolo.
Naturalmente il conflitto con gli allevatori di bestiame è reale ed è un problema da non sottovalutare assolutamente: giusto tutelare gli
interessi degli allevatori che però a loro volta hanno la responsabilità
di proteggere il bestiame secondo i dettami previsti.
Siamo stati disabituati a convivere con i predatori perché erano praticamente estinti a causa della caccia indiscriminata effettuata in questi anni, ma tuttavia in questi ambienti ci sono sempre stati e i nostri avi erano abituati a conviverci.
Esistono misure che permettono di ridurre drasticamente i danni e le predazioni come l’utilizzo di recensioni, cani da guardiania, dunque è auspicabile imparare nuovamente a convivere con questo. La presenza dei lupi è un buon segnale poiché si tratta di un predatore al vertice della catena alimentare portando effetti benefici a cascata su tutte le varie fasi dell’ecosistema regolando le popolazioni di erbivori aiutando indirettamente la vegetazione e le altre specie animali. Concludendo il lupo è un animale assolutamente affascinante che al di là del suo valore ntrinseco ecosistemico ha il diretto a tornare a abitare dove è stato cacciato via con la forza”.

a cura di Antonio Marco Vitale

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