Il marchigiano Enrico Medi proclamato Venerabile dal Dicastero delle Cause dei Santi

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Enrico Medi in un'immagine dalle teche della Rai
Enrico Medi in un’immagine dalle teche della Rai

In occasione del 50esimo anniversario della morte del prof. Enrico Medi, proclamato Venerabile dal Dicastero delle Cause dei Santi, domenica 26 maggio, alle ore 18 verrà celebrata una Santa Messa in suo ricordo presso la chiesa dei Cancelli in Senigallia da S.E. Mons. Franco Manenti, Vescovo della Diocesi di Senigallia.

La Santa Messa conclude il ciclo di eventi dedicati alla memoria di Enrico Medi, scienziato, padre costituente, membro del primo Parlamento della Repubblica, docente universitario, direttore dell’Ingv, vicepresidente dell’Euratom, uomo di grande fede, padre di famiglia, capace di realizzare una sintesi tra i tanti aspetti della vita ed è tutt’ora punto di riferimento etico, politico e religioso.

Enrico Medi nacque a Porto Recanati (MC) il 26 aprile 1911 e morì a Roma il 26 maggio 1974. Ha vissuto alcuni anni della giovinezza a Belvedere Ostrense (AN), comune presso il quale, lo scorso sabato 18 maggio è stato realizzato un evento dedicato ai giovani con la presenza degli studenti delle scuole marchigiane intitolate a suo nome per ricordare i tratti salienti dell’attualità del suo pensiero.

Per l’occasione, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio: «Padre Costituente, scienziato di valore internazionale, Deputato al Parlamento, personalità tra le più originali del cattolicesimo politico e sociale, Enrico Medi ha lasciato un segno e una preziosa eredità nel percorso della nostra Repubblica. Laureato con Enrico Fermi, fisico, ha raggiunto significativi risultati nella ricerca scientifica. È stato Vicepresidente di Euratom e nella prima stagione della Rai ha dato un importante contributo alla divulgazione scientifica. Sin dalla militanza giovanile nella FUCI, ha sempre condiviso gli studi con l’impegno per la costruzione di un ordinamento democratico, capace di garantire la libertà. Con entusiasmo si è dedicato all’apostolato e al radicamento dell’associazionismo cattolico, senza distogliere mai l’attenzione dal dialogo in vista del bene comune. Ricordarlo nel 50° anniversario della scomparsa è un’occasione propizia per riflettere sulla sua testimonianza di vita. Rivolgo un cordiale saluto ai familiari e agli organizzatori dell’evento celebrativo. Agli studenti che vi prendono parte auguro di trarre un incoraggiamento da così ricche radici».

PER SAPERNE DI PIU’
L’intervista a don Davide Barazzoni che segue per la Diocesi di Senigallia la causa di canonizzazione di Enrico Medi

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