Inizia un nuovo percorso per i migranti minorenni accolti a Senigallia

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L'accoglienza al Cas Futuro di Senigallia dei migranti minori non accompagnati
L’accoglienza al Cas Futuro di Senigallia dei migranti minori non accompagnati e le attività della Caritas Senigallia

Sono stati assegnati in strutture di seconda accoglienza i minori sbarcati al porto di Ancona l’11 e 12 gennaio dalle navi delle due ONG Medici Senza Frontiere e SOS Méditerranée. Per poco più di due settimane sono stati ospitati nel centro di accoglienza straordinaria Futuro a Senigallia (Ancona), gestito dalla Caritas, da cui oltre una decina si era allontanata alla ricerca di parenti e connazionali. Ora per i minori non accompagnati provenienti da Sudan, Nigeria, Eritrea, Ciad e Ghana, inizia un secondo percorso grazie al lavoro della Prefettura di Ancona e dei Servizi sociali del Comune di Ancona che si sono occupati dell’inserimento dei minori in altre strutture del sistema Sai (Sistema Accoglienza Integrazione) tra la regione Marche, l’Abruzzo e la Toscana. 

«Ci siamo impegnati in questi giorni – spiega Giovanni Bomprezzi, direttore di Fondazione Caritas – a dare loro non solo ospitalità, un letto e i pasti, ma soprattutto serenità. Nei loro occhi abbiamo letto tanto sacrificio e tanto dolore, cosa che ci ha messi di fronte a una realtà davvero drammatica. Pensare che dei minori possano avere il coraggio e la tenacia di affrontare tutto quello che hanno affrontato, compresa la violenza e la cattiveria degli adulti, fa comprendere quanto grande sia il loro desiderio di futuro».
«Pian piano – racconta Marianna, operatrice del CAS Futuro – siamo riusciti a conquistare la loro fiducia, a cui tenevamo tanto. Un pallone, una risata, una passeggiata al mare, un piatto diverso dal solito: la quotidianità con loro è stata ogni giorno più emozionante e siamo certi di aver lasciato in questi ragazzi un bel ricordo. Ora quello che auguriamo loro è il meglio che possano avere dalla vita».

Tramite adeguate comunità per minori, i ragazzi d’età compresa tra i 14 e i 17 anni potranno iniziare percorsi di studi a partire dalla lingua italiana e altre attività di socializzazione e integrazione nel territorio. Per la Caritas di Senigallia l’impegno però non termina qui perché si sta occupando di alcuni profughi ucraini precedentemente accolti presso la stessa struttura Cas Futuro. 

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