‘l pont’ d’la stizza

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L'ex bocciodromo e i locali sopra cui dovrebbe sorgere il nuovo ponte Garibaldi
L’ex bocciodromo e i locali sopra cui dovrebbe sorgere il nuovo ponte Garibaldi

Come per la passerella ciclopedonale è arrivato il nomignolo di “pont’ d’l fiatòn’ ” (in senigalliese, il ponte del fiatone, data la sua altezza), altrettanto goliardicamente per ponte Garibaldi dovrebbe arrivarne uno simile. Possiamo proporre anche “ ‘l pont’ d’la stizza”: non è ancora comparso ma ha già indispettito tutti.

Ma davvero tutti: dagli storici che chiedono di non spostare l’asse viario che poi continua con via Cavallotti (anche se ormai è pedonalizzata da anni), agli automobilisti che prevedono un gran caos nel raccordo con la viabilità cittadina già esistente; dai ciclisti che già immaginano di dover scalare una montagna per poter salire sul ponte (la carreggiata prevede anche un percorso ciclabile) ai nuovi paesaggisti “made in Senigallia” che non potranno più vedere il complesso architettonico dei portici Ercolani dimenticando però che in quel tratto non ve ne sono.

Ha indispettito persino quelli che si consideravano scomparsi, sono riapparsi. E’ il caso della sezione cittadina della federcaccia. In un recente intervento sulla stampa on line e cartacea ha minacciato di passare alle vie legali se la nuova infrastruttura dovesse passare sopra le proprietà dell’associazione senigalliese individuate nell’area ex bocciodromo, nell’ex bar e nei locali della segreteria. Come ipotizzato dopo l’incontro tra Comune, Regione, Anas e struttura commissariale che sta gestendo la partita dell’emergenza e della ricostruzione. Senza contare che verranno abbattuti degli alberi, per cui probabilmente nasceranno nuove polemiche dal fronte ambientalista.

Insomma, ponte Garibaldi non è neanche nato che già una sola ipotesi ha fatto infuriare tutti. Chi prova a placare gli animi è il Comune di Senigallia che, tramite il sindaco Olivetti, ha precisato innanzitutto che la competenza non è dell’ente locale. Bella scoperta. E poi ha provato a sostenere l’ipotesi progettuale (ancora solo una bozza, non c’è nulla di definitivo, va detto) cercando di equilibrare gli interessi in gioco e i punti di vista divergenti. Forse andrà fatto un altro tentativo perché per ora non c’è nulla che piaccia ad alcuno, se non la volontà di avere un’infrastruttura a breve. E forse andrà fatta sentire questa serie di osservazioni a chi di dovere prima che sia troppo tardi. Forse.

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