Preistoria o storia?

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«Serve una nuova politica di asilo dentro l’Ue superando le vecchie regole che sono ormai della preistoria». Presidente Mattarella, più chiaro di così non si può! Nell’Enciclopedia italiana leggiamo che la differenza tra la preistoria e i periodi successivi consiste fondamentalmente nel tipo di fonti che si hanno a disposizione per studiare il passato: solo testimonianze materiali per la preistoria, anche testimonianze scritte per il resto della storia umana.

A giudicare da quanto ci restituisce la cronaca quotidiana, la tentazione di ritornare nelle caverne è forte, a tanti livelli. In realtà non sappiamo bene cosa regolasse la vita degli umani nella preistoria, ma è facile immaginare che, mentre l’evoluzione faceva il suo corso, fossero soprattutto impegnati a cercare cibo, difendersi dai pericoli, garantire la continuità della specie. E se questi obiettivi rimangono sostanzialmente validi, nei millenni seguenti di strada ne abbiamo fatta. Sì, nel frattempo la dignità di ogni persona, il diritto quale regola condivisa di convivenza, la tutela dei più deboli, la conservazione dell’ambiente, le conquiste della scienza e della tecnologia sono passi di civiltà da cui non si torna indietro. E l’oggi è meglio del prima, anche mentre le ingiustizie continuano a ferire il nostro Pianeta. Anche quando nel cuore dell’Europa è tornata una guerra preistorica, anche quando la miseria e violenze di ogni tipo colpiscono duro milioni di persone, anche quando c’è chi fatica a pensarsi famiglia umana e magari sogna di ritornare dentro il rassicurante tepore di una caverna.

Laura Mandolini

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