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Tag: Enrico Medi

Santi, beati, venerabili: l’esperienza di fede nella diocesi di Senigallia

Santi, beati, venerabili, servi di Dio. A quali modelli si può ispirare la propria vita, quali esperienze possiamo fare nostre? E quali testimonianze offre la diocesi di Senigallia, intesa come territorio caratterizzato da un profondo credo religioso? Di questo si è parlato durante la puntata di “Santi della porta accanto” trasmessa da Radio Vaticana il 23 febbraio 2025 e dedicata proprio alla Diocesi di Senigallia. Ne riportiamo l’audio andato in onda anche su Radio Duomo Senigallia nei giorni scorsi e ascoltabile grazie al lettore multimediale integrato, accompagnato da un breve testo.

La più conosciuta, probabilmente, è santa Maria Goretti, nata a Corinaldo il 16 ottobre 1890, morta a Nettuno il 6 luglio 1902. La racconta in radio don Aldo Piergiovanni, vicario generale della Diocesi senigalliese. «Tutti conosciamo la realtà della purezza e anche del suo opporsi al male, ma forse un po’ meno conosciamo il messaggio più profondo, che è quello del perdono. Santa Maria Goretti ha perdonato il suo assassino. C’è questo episodio bellissimo del 1928, dove la mamma Assunta accoglie Alessandro Serenelli, dicendogli: “Ti ha perdonata Maria, ti ha perdonato Dio, ti perdono anch’io” e sono andati insieme alla messa la notte di Natale. È un messaggio forte di perdono». 

Sempre don Aldo Piergiovanni ha elencato a Radio Vaticana e a Radio Duomo le altre testimonianze di fede tra cui quella di «beato Pio IX, con il suo lungo pontificato durato 31 anni, 7 mesi e 23 giorni, il papa dell’Immacolata e della costituzione di diocesi in tutto il mondo. Poi abbiamo la beata Maria Crocifissa Satellico, nata a Venezia nel 1706, ma morta a Ostra Vetere, nella nostra diocesi. Monaca, clarissa, badessa, con fenomeni mistici in realtà anche molto simpatici e molto belli. Poi abbiamo il venerabile Enrico Medi, professore laico, padre di famiglia. Poi abbiamo la serva di Dio, Maria Giuseppina Benvenuti, una schiava venuta dall’Africa e diventata badessa in un nostro monastero. Abbiamo anche il venerabile padre Alfredo Berta Morganti, dell’ordine dei frati minori, nato e morto nella nostra diocesi, e che riposa dal 2007 nel santuario di santa Maria Apparve a Ostra. Abbiamo anche il beato Gherardo, parroco a Serra de’ Conti, patrono di questa bella comunità. E anche altri due beati, il beato Benvenuto da Felice e Simone da Ripalta, che sono due discepoli di san Silvestro abate e dei monaci benedettini silvestrini di Fabriano».

Nell’audio disponibile cliccando il tasto “play” o “riproduci” del lettore multimediale si possono ripercorrere la storia ma soprattutto il percorso di fede di suor Maria Giuseppina, che da schiava sudanese è divenuta badessa a Serra de’ Conti, la cui vita ci viene raccontata da Morena Torreggiani; e quella di Enrico Medi, nelle parole di don Davide Barazzoni, vice postulatore della causa di beatificazione dell’uomo, vissuto in gioventù a Belvedere Ostrense che divenne professore, scienziato, politico ma che mantenne in tutte le sue attività un fortissimo legame segnato dalla fede.

Enrico Medi, il bene comune, l’intelligenza artificiale – INTERVISTA di Radio Duomo al vicepostulatore della causa di beatificazione don Davide Barazzoni

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Enrico Medi, il bene comune, l’intelligenza artificiale – INTERVISTA al vicepostulatore della causa di beatificazione don Davide Barazzoni

Enrico Medi tra la gente. Foto tratta da Enricomedi.it
Enrico Medi tra la gente. Foto tratta da Enricomedi.it

Lo scorso 23 maggio abbiamo dato la notizia della proclamazione dal Dicastero delle Cause dei Santi a Venerabile del prof. Enrico Medi, notizia accolta con soddisfazione ma anche con sorpresa nella Diocesi di Senigallia che pure aveva fatto partire la causa di beatificazione nel 1995. Per conoscere meglio la figura del politico e docente laico marchigiano e per comprendere anche l’attualità del suo messaggio, abbiamo intervistato don Davide Barazzoni che è il vice postulatore della causa di beatificazione di Medi per la diocesi locale. L’intervista è in onda oggi, mercoledì 29 maggio, alle 13:10 e alle 20; domani giovedì 30 maggio, con gli stessi orari, e domenica 2 giugno, a partire dalle 17 circa, sempre su Radio Duomo Senigallia (95.2 FM). L’audio è disponibile anche cliccando il tasto play del lettore multimediale, mentre chi vorrà potrà proseguire con la lettura dell’articolo.

Come è stata accolta la notizia in Diocesi?
Era un passaggio che attendevamo ma la notizia ci ha comunque sorpreso perché i tempi di canonizzazione non sono stabili a priori. Negli ultimi mesi c’era però del movimento e la causa aveva avuto il favore all’interno del Dicastero per le cause dei santi e che è arrivata proprio tre giorni prima del 50esimo anniversario della morte di Medi.

Che iniziative avete organizzato?
Erano legate all’anniversario della morte. Sabato 18 maggio erano invitati a Belvedere Ostrense dove Medi visse per qualche anno gli studenti dei licei intitolati a Medi, come lo scientifico di Senigallia, ma non solo, e tante persone e autorità. E’ stato sottolineato il valore della figura di Medi e l’attualità del suo messaggio per i giovani. Per la venerabilità ancora nulla, stiamo valutando come muoverci.

Conosciamo meglio Enrico Medi: che figura è stata?
L’ho studiato per tre anni con un dottorato di ricerca e sono rimasto sorpreso della sua poliedricità. Ha cercato di armonizzare la fede cristiana che ha sempre fatto parte della sua vita, la scienza, dato che studiò fisica, e la filosofia, il pensiero metafisico. Fin da giovanissimo ha portato avanti questo desiderio di armonia in tutti i campi, da quello politico e come deputato, all’interno della sua famiglia, come interprete per il Vaticano degli eventi scientifici, come esponente di rilievo del panorama scientifico nazionale e internazionale.

Quali insegnamenti se ne traggono?
Lo stupore l’ha guidato, a partire dalla bellezza del creato che ammirava nelle colline di Belvedere Ostrense. Lì è nata la gratitudine verso il Creatore, ma allo stesso tempo la curiosità per capire come funzionassero le cose. La ricerca scientifica però era sempre accompagnata dal Padre celeste. I suoi studi non l’hanno portato a dire che oltre la scienza non c’è nulla, ma anzi ha cercato di avvicinarla a Dio.

E’ ancora attuale il messaggio di Medi?
Direi proprio di sì, si possono fare tanti esempi come con l’intelligenza artificiale. Nel momento in cui programmo qualcosa che poi potrà decidere perché glielo permetto, è evidente che se non pongo delle domande di senso o di etica, la macchina prenderà il sopravvento. L’importante per Medi non era convincere i non credenti ma far sì che si ponessero le giuste domande man mano che si andava avanti con la ricerca scientifica. Allora si parlava di energia nucleare o di edilizia antisismica, temi rivolti al bene comune. Se avesse ragionato come politico solo per il suo interesse o solo in chiave di vantaggio economico per lo Stato, non avremmo avuto certi risultati. Quel bene comune oggi alcuni politici se lo sono dimenticato.

Celebrata una messa a Senigallia in occasione dei 50 anni dalla morte di Enrico Medi
Celebrata una messa a Senigallia in occasione dei 50 anni dalla morte di Enrico Medi

Come si diventa venerabili? Qual è il percorso della causa?
Il Dicastero per le cause dei Santi valuta delle ricerche e studi che rientrano nella causa di beatificazione di una persona, circondata da fama di santità, che può partire solo a cinque anni dalla sua morte. In una prima fase, diocesana, si raccolgono quindi le testimonianze – qui fu avviata da mons. Odo Fusi Pecci nel 1995 ed è durata circa 20 anni – dirette e indirette sulla persona. Poi questi documenti passano al Dicastero a Roma, la fase romana, e vengono analizzati da esperti che esprimono una valutazione. Per Medi questa seconda fase è durata una decina di anni. Il Papa ha riconosciuto le virtù eroiche che ha permesso di far passare Medi da Servo di Dio a Venerabile.

E per la beatificazione?
Qui serve che venga attestato un miracolo, una guarigione, che può riguardare chiunque nel mondo, avvenuta attraverso la preghiera e quindi per l’intercessione in questo caso di Medi. Una commissione di scienziati credenti e non credenti valuta poi la documentazione e si attesta il miracolo. Per la canonizzazione, ovvero la santità, servirebbe un secondo miracolo avvenuto nel periodo tra la beatificazione e la canonizzazione.

Non è che la Chiesa sta facendo un’operazione di marketing, per recuperare consenso?
La finalità della Chiesa è quella di promuovere e far conoscere il Credo e i testimonial, per dirla con termini attuali, sono importanti. Pur non abbracciando le logiche promozionali, la Chiesa cerca di attualizzare il messaggio di fede, con volti riconoscibili al di là degli uomini di fede dei secoli passati, recuperando le figure dei laici. Sono figure più attuali, forse messe da parte in passato, di cui abbiamo bisogno perché parlano di quotidianità, di autenticità. L’invito che mi sento di fare è appunto quello di continuare a pregare per Enrico Medi, di chiedere la grazia e la guarigione. Speriamo che dal cielo, per mezzo della sua intercessione, il Signore possa mandarci un segno del fatto che questo percorso vada avanti fino al riconoscimento di beato.

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Conosciamo meglio Enrico Medi

Enrico Medi. Foto tratta da Ofm.org
Enrico Medi. Foto tratta da Ofm.org

Il giorno 23 maggio 2024, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza il Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, ed ha autorizzato la promulgazione del Decreto riguardante le virtù eroiche del Servo di Dio Enrico Medi, laico e padre di famiglia, nato a Porto Recanati il 26 aprile 1911 e morto a Roma il 26 maggio 1974.

Uomo di speranza e di fede, di cultura e di scienza; marito e padre esemplare, docente universitario e apprezzato conferenziere; politico e amministratore integerrimo: furono alcuni dei molteplici tratti che caratterizzarono la vita e l’attività del Venerabile Enrico Medi, di cui oggi la Chiesa, trascorsi cinquanta anni dalla morte, riconosce l’esercizio eroico delle virtù cristiane. 

Fin da giovane il Servo di Dio improntò la sua professione di fede alla radicalità e alla coerenza così da riuscire a coniugare la fedeltà alla dottrina cattolica con la conoscenza approfondita delle scienze umane e con il suo vissuto personale. Con una vita di preghiera intensissima, con la pratica della comunione quotidiana, con la totale obbedienza alle autorità ecclesiastiche, con un apostolato di carità silenzioso e continuo, compì un percorso di progressiva santificazione personale che lo rese testimone autentico del Vangelo. 

Conseguita brillantemente la laurea in Fisica terrestre nel 1932 si avviò alla carriera di docente universitario, per poi abbracciare contestualmente l’impegno politico. Nel 1946 fu eletto all’Assemblea Costituente e nel 1948 nel primo Parlamento della Repubblica Italiana. Prestigiose cariche gli vennero anche dal mondo della scienza come Presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica (1949), titolare della Cattedra di Fisica terrestre all’Università di Roma (1952), Vicepresidente a Bruxelles dell’EURATOM (1958-1965). 

Geniale e colto oratore, tenne conferenze spirituali in tutta Italia, invitato da molti Vescovi. Partecipò a trasmissioni televisive e radiofoniche di divulgazione scientifica nelle quali, trattando del creato, della natura e delle sue leggi, non mancava di richiamare discretamente, ma efficacemente, il tema essenziale della fede. 

Nel 1966 venne nominato dalla Santa Sede membro della Consulta dei Laici. Molto importante fu l’incontro con San Pio da Pietrelcina, di cui fu figlio spirituale, e a cui prestò consulenza per migliorare i servizi nella Casa Sollievo della Sofferenza. Nel 1970 si batté anche contro il divorzio che era stato introdotto in Italia e nel 1971 accettò di candidarsi come sindaco nel Comune di Roma. Nel 1972 fu eletto ancora Deputato al Parlamento. Ammalatosi di tumore, morì circondato da vasta fama di santità a Roma il 26 maggio 1974. 

La Causa di Beatificazione e Canonizzazione del Venerabile Enrico Medi fu affidata dalla Diocesi di Senigallia al Rev. Fr. Luca M. De Rosa, OFM, Postulatore generale dell’Ordine dei Frati Minori nell’anno 2006.

Materiali testuali e fotografici tratti da Ofm.org, il sito dell’Ordine dei Frati Minori fondato da san Francesco d’Assisi

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Il marchigiano Enrico Medi proclamato Venerabile dal Dicastero delle Cause dei Santi

Enrico Medi in un'immagine dalle teche della Rai
Enrico Medi in un’immagine dalle teche della Rai

In occasione del 50esimo anniversario della morte del prof. Enrico Medi, proclamato Venerabile dal Dicastero delle Cause dei Santi, domenica 26 maggio, alle ore 18 verrà celebrata una Santa Messa in suo ricordo presso la chiesa dei Cancelli in Senigallia da S.E. Mons. Franco Manenti, Vescovo della Diocesi di Senigallia.

La Santa Messa conclude il ciclo di eventi dedicati alla memoria di Enrico Medi, scienziato, padre costituente, membro del primo Parlamento della Repubblica, docente universitario, direttore dell’Ingv, vicepresidente dell’Euratom, uomo di grande fede, padre di famiglia, capace di realizzare una sintesi tra i tanti aspetti della vita ed è tutt’ora punto di riferimento etico, politico e religioso.

Enrico Medi nacque a Porto Recanati (MC) il 26 aprile 1911 e morì a Roma il 26 maggio 1974. Ha vissuto alcuni anni della giovinezza a Belvedere Ostrense (AN), comune presso il quale, lo scorso sabato 18 maggio è stato realizzato un evento dedicato ai giovani con la presenza degli studenti delle scuole marchigiane intitolate a suo nome per ricordare i tratti salienti dell’attualità del suo pensiero.

Per l’occasione, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio: «Padre Costituente, scienziato di valore internazionale, Deputato al Parlamento, personalità tra le più originali del cattolicesimo politico e sociale, Enrico Medi ha lasciato un segno e una preziosa eredità nel percorso della nostra Repubblica. Laureato con Enrico Fermi, fisico, ha raggiunto significativi risultati nella ricerca scientifica. È stato Vicepresidente di Euratom e nella prima stagione della Rai ha dato un importante contributo alla divulgazione scientifica. Sin dalla militanza giovanile nella FUCI, ha sempre condiviso gli studi con l’impegno per la costruzione di un ordinamento democratico, capace di garantire la libertà. Con entusiasmo si è dedicato all’apostolato e al radicamento dell’associazionismo cattolico, senza distogliere mai l’attenzione dal dialogo in vista del bene comune. Ricordarlo nel 50° anniversario della scomparsa è un’occasione propizia per riflettere sulla sua testimonianza di vita. Rivolgo un cordiale saluto ai familiari e agli organizzatori dell’evento celebrativo. Agli studenti che vi prendono parte auguro di trarre un incoraggiamento da così ricche radici».

PER SAPERNE DI PIU’
L’intervista a don Davide Barazzoni che segue per la Diocesi di Senigallia la causa di canonizzazione di Enrico Medi

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“Cieli sereni”. A Senigallia la presentazione del libro di don Luca Peyron

L’auditorium ‘San Rocco’ di Senigallia, alle ore 21.00, ospiterà la presentazione del libro del sacerdote torinese Luca Peyron, ‘Cieli sereni. Trovare Cristo seguendo le stelle’, alla presenza dell’autore, che ne discuterà con don Davide Barazzoni, prete della nostra diocesi, studioso della figura dello scienziato e Servo di Dio, Enrico Medi.

Si legge in una recensione: “Il libro è un percorso straordinario: incrocia la luce che viene dal passato remoto della formazione cosmica e la luce che viene dal futuro, inaugurato dalla resurrezione di Cristo. Questo non è un libro scientifico, ma uno scienziato potrebbe scoprire quanto possa essere serio ciò che non è solo scienza. Questo non è un libro per astronomi, ma un astronomo potrebbe scoprire quanto possa essere preciso il suo rapporto con Dio. Questo non è un libro per credenti, ma un credente potrebbe scoprire quanto possa essere bello fare un po’ di scienza dal proprio balcone”.

Questo insomma, non è un libro per qualcuno in particolare, forse per questo può essere un libro per chiunque. Chiunque voglia aprire la finestra di casa e guardare in su, o la finestra del proprio cuore e guardarci davvero dentro. L’evento è proposto dalla Libreria Mastai, nell’anniversario dei 10 anni dall’apertura del punto vendita in via Cavallotti, insieme alla Diocesi di Senigallia ed in collaborazione con la Fondazione Gabbiano.

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