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Tag: Hollywood

Hollywood sbarca a Mombaroccio, per una storia di guerra e salvezza

A sinistra Emanuele Petrucci, sindaco di Mombaroccio; a destra Arman Julian . Sopralluogo a Mombaroccio in vista della realizzazione del film, ottobre 2021
A sinistra Emanuele Petrucci, sindaco di Mombaroccio; a destra Arman Julian.
Sopralluogo a Mombaroccio in vista della realizzazione del film, ottobre 2021

Il noto produttore di Hollywood Arman Julian ha annunciato la realizzazione di un lungometraggio tratto dal libro “Siamo qui, siamo vivi. Il diario inedito di Alfredo Sarano e della famiglia scampata alla Shoah”, scritto dal giornalista pesarese Roberto Mazzoli con prefazione della Senatrice a vita Liliana Segre.

Produzione. Il film verrà girato quasi interamente nelle Marche e in particolare nel meraviglioso santuario francescano del Beato Sante di Mombaroccio e in altre location delle province di Pesaro e Urbino e di Ancona. «Si tratta di una produzione internazionale del valore di diversi milioni di dollari – spiega Arman Julian che nelle prossime settimane sarà anche in Germania e Israele – faremo rivivere i luoghi degli avvenimenti realmente accaduti in questo territorio durante la seconda guerra mondiale». Grande l’entusiasmo anche del Primo cittadino di Mombaroccio: «ho avuto il piacere di conoscere personalmente il Produttore Arman Julian e mi sento di ringraziarlo a nome della mia comunità – dice Emanuele Petrucci – il valore del nostro territorio e della nostra gente, l’amore per il prossimo dimostrato nel periodo più buio della storia, è arrivato fino oltre oceano e oggi più che mai non possiamo e non dobbiamo dimenticare e Mombaroccio ed i miei concittadini sono pronti ad accogliere tutti coloro che lavoreranno per mantenere viva la memoria».

Storia. Il film racconterà la vicenda del segretario della comunità ebraica di Milano, Alfredo Sarano, che salvò la vita ai 14.000 ebrei milanesi nascondendo le liste dei nomi della sua comunità ai rastrellamenti nazisti prima di fuggire con la sua famiglia di sette persone a Mombaroccio. Qui gli ebrei vennero protetti dai frati francescani del santuario del Beato Sante. Determinante per la loro salvezza fu il gesto del comandante tedesco della Wehrmacht Erich Eder, il cui nome…

Continua a leggere l’articolo sull’edizione di giovedì 18 novembre, cliccando QUI.
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Barbara Cecchini

Lo storico circuito di Senigallia sbarca negli Stati Uniti

Durante le riprese del film

La pellicola “Gli anni folli della velocità”, sullo storico circuito di Senigallia degli anni 1928-1957, sbarca negli USA e ottiene importanti riconoscimenti. Ce ne parla ai microfoni di Radio Duomo – Inblu Elena Turchi, consulente storica del film.

Il film “Gli anni folli della velocità”, prodotto dal Museo del Giocattolo Antico è una pellicola che celebra il glorioso circuito di Senigallia quando, nell’immediato dopoguerra, immense folle accorrevano sulla Spiaggia di Velluto per incitare i più famosi corridori dell’epoca. Il film è anche un omaggio a tutta quell’Italia in bianco e nero appena uscita dalle atrocità della Seconda Guerra Mondiale, a un’epoca fatta di persone che, con le loro gesta, fecero rinascere la nostra nazione, ponendola ai vertici culturali di tutto il mondo. È tratto da una storia vera ed è stato fortemente voluto dal suo ideatore, Gabriele Ogiva, che in anni di lavoro certosino e di ricerca, ha trasformato il ritrovamento di vecchie e inedite pellicole rinvenute casualmente in una vecchia soffitta e giunte fino a noi, come se fossero quasi un’eredità morale, in un bellissimo documentario. Il film, che attualmente è alle sue prime selezioni ai più prestigiosi festival internazionali, ha subito ottenuto due importanti riconoscimenti. Innanzitutto la partecipazione al Los Angeles Italia Film, Fashion and Art Festival, che si terrà tra pochi giorni al Chinese Theatre di Hollywood e il riconoscimento del Ministero per i beni e le attività culturali – Direzione Cinema come film di interesse storico e nazionale. Inoltre il BCT, il Festival di Benevento, uno tra i dieci festival più importanti del panorama italiano, tra 1500 opere pervenute da tutto il mondo ne ha selezionate solamente venti e tra questi documentari finalisti c’è appunto “Gli anni folli della velocità”. Io, avendo dato il mio contributo come consulente storica del film, sono orgogliosa di dare la notizia di questo importante progetto culturale che rende Senigallia, la nostra città, protagonista nel mondo.

a cura di Barbara Fioravanti