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Tag: Liceo scientifico E. Medi

Cani guida a scuola: al liceo ‘Medi’ incontri speciali grazie all’Unione italiana ciechi

Due eventi, uno a Pesaro e l’altro a Senigallia, hanno offerto a oltre cento studenti marchigiani la
possibilità di incontrare da vicino un cane guida, di capire quale importante funzione svolga per le
persone che non vedono e come ci si debba comportare quando ne incontriamo uno per strada o nei
luoghi pubblici. Si conferma il successo del progetto “I miei occhi sono pelosi” avviato sette anni fa dall’Unione italiana ciechi e ipovedenti (Uici) delle Marche e che quest’anno è approdato alla scuola primaria ‘Rodari’ dell’Istituto Comprensivo Luigi Pirandello di Pesaro e al Liceo statale ‘Enrico Medi’ di
Senigallia. A Pesaro ha tenuto la lezione Carlo Sperandei con il suo golden Edith, mentre a Senigallia hanno partecipato la vicepresidente Uici Marche, Stefania Terrè con il suo Italo e Mario Santoni, in
compagnia di Mistral.

“Sono state due giornate formative molto partecipate – racconta Stefania Terrè -. Ci si avvicina a
questi eventi con la leggerezza che accompagna ogni incontro con gli animali, ma poi si scopre un
mondo fatto di duro lavoro e amore incondizionato. Dall’addestramento al rapporto con l’uomo, i
nostri cani diventano davvero i nostri occhi e per arrivare a questo straordinario risultato il plauso
va alle scuole che allevano e addestrano i cuccioli, ai soci che riescono a integrarli nella loro vita,
alle famiglie affidatarie che li ospitano per un anno ma anche a tutte le persone che sanno
accoglierli nei diversi ambienti in cui si trovano ad operare: come ripetiamo sempre, il cane guida
può entrare in qualunque luogo pubblico appunto perché non è un animale da compagnia ma il
perno sul quale ruota gran parte dell’autonomia di chi non vede”. L’Uici Marche ringrazia i dirigenti scolastici, gli insegnanti e i ragazzi che hanno voluto condividere con noi queste due bellissime giornate formative. Appuntamento al prossimo anno.

Teresa Valiani

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A Senigallia l’atleta paralimpico Oney Tapia, medaglia d’oro a Parigi 2024

Dall’incidente sul lavoro alla medaglia d’oro ai giochi paralimpici di Parigi 2024. Il percorso di Oney Tapia, l’atleta paralimpico italiano di origine cubana che si è distinto alle ultime competizioni paralimpiche vincendo le gare del lancio del disco, sarà al centro di un emozionante incontro con gli studenti e le studentesse del liceo statale “E. Medi” di Senigallia. L’iniziativa si svolgerà sabato 19 ottobre, alle 9 nell’aula magna dell’istituto, intitolata al medico di Castelplanio Carlo Urbani. 

A promuoverla il Comune di Senigallia e la Diocesi di Senigallia. Quest’ultima da anni si sta impegnando per la promozione di una cultura dell’accoglienza e del confronto, anche su temi come la disabilità su cui ancora c’è tanto lavoro da fare. E poi il tema del racconto. L’incontro con Oney Tapia si inserisce proprio in questo filone che mira a dare spazio alle vicende di quanti non si arrendono di fronte agli ostacoli.

La storia dell’atleta paralimpico, che oltre a Parigi 2024 ha ben figurato in numerose altre competizioni già dal 2016, verrà raccontata attraverso la sua testimonianza diretta, in cui l’avvicinamento al mondo dell’atletica leggera è solo un passo avanti in questo cammino, di cui parla nel suo libro “Più forte del buio” (HarperCollins).

Una metafora di quei cammini che dovrebbero essere resi fruibili da tutti, su cui la Diocesi di Senigallia sta lavorando da mesi per la realizzazione dell’ormai noto Iter Suasanum, un percorso tra storia, fede e paesaggio che unisce i territori di Castelleone di Suasa, Corinaldo e Mondolfo, in vista del giubileo 2025.

Durante l’incontro>, oltre al saluto delle autorità locali, interverranno il presidente di I.T.R.I.A. (Itinerari Turistico-Religiosi Interculturali Accessibili) Dino Angelaccio, i referenti del C.O.N.I. Marche e del C.I.P. Marche, il presidente del Panathlon club di Senigallia, il presidente della consulta dello sport e dell’Atletica Senigallia.

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Il liceo ‘Medi’ di Senigallia in diretta su Radio Duomo e sui social de ‘La Voce Misena’

La libertà nella memoria dell’arte è il titolo del recital proposto da alcune classi del Liceo Scientifico ‘E. Medi’ di Senigallia e che sarà trasmesso in diretta martedì 27 febbraio 2024, dalle 11.00 alle 12.15, sulle frequenze di Radio Duomo Senigallia inBlu (95.200 FM) e contemporaneamente sui canali social de ‘La Voce Misena’.

Studentesse e studenti proporranno un articolato ed interessante percorso dedicato al tema della libertà, declinato con i linguaggi della poesia, della letteratura e della musica. Una sperimentazione, tra presenza nell’aula magna del liceo senigalliese e diretta radiofonica / social che fa incrociare tante modalità di apprendimento e la voglia di condividere questo impegno con un pubblico più ampio. Il recital è frutto di un lungo lavoro in classe: colpisce l’intensità del coinvolgimento emotivo dei partecipanti alla performance, così come la capacità delle parole, scritte tanto tempo fa, di muovere coscienze e desideri di pace.

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Scuola superiore, nelle Marche il 55% degli studenti sceglie il liceo

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La scelta della scuola secondaria di II grado, cioè le superiori, è ancora un passo molto importante per la definizione del proprio percorso di studi ma anche per il futuro occupazionale. Dall’analisi delle iscrizioni on line che si sono chiuse lo scorso 10 febbraio, anche nelle Marche si evidenzia la preferenza per i licei, anche se istituti tecnici e professionali non hanno più quel ruolo marginale ma, anzi, sono in crescita tra le opzioni dei giovani.

I dati regionali – relativi alle iscrizioni online all’anno scolastico 2024/2025 e registrate sulla piattaforma unica.istruzione.gov.it – sono stati forniti dal ministero dell’istruzione e del merito.
Nelle Marche la scelta è per il 55% degli studenti e delle studentesse che nel 2024-25 frequenteranno gli istituti secondari di II grado rivolta ai licei, con lo scientifico che la fa da padrone (12,89%), seguito da linguistico (8,78%), scienze umane (7,21%), artistico (5,33%) e classico (5%).

In aumento le iscrizioni agli istituti tecnici (31,92%): in questo caso le strade didattiche e formative sono molteplici. Per quanto riguarda il settore economico (11,41% delle iscrizioni totali) si predilige il percorso “amministrazione, finanza e marketing” (8,69%) e, in misura minore, il turismo (2,72%). Meglio va per il settore tecnologico (20,51%) che viene scelto per lo più per l’indirizzo informatico (4,92%), chimico (3,86%), meccanico (3,06%) e agrario (2,79%).

Infine, si registra una crescita anche delle iscrizioni dei giovani agli istituti professionali (13,16% delle iscrizioni totali): su tutti vengono scelti gli indirizzi alberghiero (4,14%), tecnico-manutentivo (2,14%) e assistenziale in campo sanitario e sociale (1,31%).

Da un veloce sguardo ai dati relativi agli istituti superiori della provincia di Ancona, il divario tra liceo scientifico e classico aumenta ulteriormente (13,5% contro 4,1%), così come tra istituti tecnici (34,9% delle preferenze, di cui 13,6% al settore economico e 21,3% a quello tecnologico) e istituti professionali (11,3%).

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Romeo + Giulietta: gli studenti del liceo ‘Medi’ di Senigallia sul palco del teatro ‘La Fenice’

Mercoledì 3 Maggio 2023, alle ore 21.00, presso il Teatro “La Fenice” di Senigallia debutta lo spettacolo teatrale “Romeo+Giulietta”. L’adattamento recupera i temi centrali dell’opera come chiave di lettura per leggere il presente con momenti di ironia e di teatro nel teatro. 

In scena, docenti e studenti del Liceo Statale “Enrico Medi” di Senigallia alternano il teatro di parola al teatro fisico nel tentativo, attraverso il linguaggio Shakespeariano e i linguaggi della contemporaneità, di trovare risposte a domande profonde.

Come nasce l’odio tra le persone? Che cos’è l’amore? Come rimanere fedeli a noi stessi nonostante le aspettative degli altri? Per che cosa vale la pena morire?

Lo spettacolo è diretto da Francesca Berardi con coinvolgimento di professionisti del settore: Filippo Mantoni, Donatella Discepoli, Francesco Mentonelli che hanno scelto di mettere a disposizione le proprie competenze a sostegno del progetto.

L’allestimento, reso possibile grazie alla collaborazione di tutto il personale del Liceo “Medi”, è il risultato di un laboratorio annuale che ha come obiettivi lo sviluppo dell’intelligenza emotiva attraverso attività di ascolto attivo di sé e dell’altro, lo stimolo del pensiero creativo attraverso i linguaggi artistici e la costruzione di una dimensione inclusiva e non giudicante. L’incasso dello spettacolo, oltre a sostenere la realizzazione dell’evento, sarà utilizzato per promuovere all’interno del Liceo ulteriori progetti artistici trasversali che  implementano  nuovi linguaggi dedicati alle emozioni, alla creatività, alla comunicazione.

E’ possibile acquistare i biglietti online tramite il sito https://www.liveticket.it/evento.aspx?Id=422265, presso l’edicola della stazione ferroviaria di Senigallia in Viale Bonopera 48/1

A scuola di legalità con i carabinieri di Senigallia

Incontro al liceo Medi di Senigallia degli studenti con la comandante dei Carabinieri Francesca Ruberto per parlare di legalità
Incontro al liceo Medi di Senigallia degli studenti con la comandante dei Carabinieri Francesca Ruberto per parlare di legalità

Altro incontro per la legalità quello tenutosi nella mattina di oggi, 2 marzo. Al liceo scientifico E.Medi, gli studenti delle classi terze hanno potuto colloquiare con la comandante della Compagnia Carabinieri di Senigallia, cap. Francesca Ruberto.

Tema dell’incontro il rispetto delle regole, l’abuso di alcol, l’uso di droghe e i comportamenti violenti, compresa la violenza di genere. L’incontro, che rientra nel progetto per la diffusione di una cultura della legalità, è stato molto apprezzato e ha visto la partecipazione anche del dirigente dell’istituto.

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Agenti in classe a Senigallia per educare alla legalità studenti e studentesse

La polizia a scuola per parlare di legalità a studenti e studentesse del liceo Medi di Senigallia
La polizia a scuola per parlare di legalità a studenti e studentesse del liceo Medi di Senigallia

SENIGALLIA – Continuano gli incontri della Polizia di Stato con gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado sulla cultura della legalità. Si tratta di un progetto avviato da tempo che ha già visto numerosi istituti scolastici essere sedi di dialoghi con i rappresentanti delle forze dell’ordine. L’ultimo in ordine di tempo è quello avvenuto nei giorni scorsi nel liceo scientifico Medi di Senigallia.

Oltre 200 gli studenti e le studentesse, per lo più delle classi prime, che hanno interloquito con i poliziotti presenti nell’ambito del progetto “Educazione alla Legalità”. Legalità ma non solo: sono stati affrontati temi relativi all’uso delle droghe, alle conseguenze penali e amministrative del loro uso e abuso; le problematiche connesse al bullismo, con indicazioni utili per riconoscere le condotte che lo caratterizzano e i comportamenti da adottare da parte delle vittime o degli eventuali testimoni. Ma si è parlato anche del lavoro della Polizia di Stato e, in particolar modo, della Polizia Scientifica, spiegando alcune tecniche di rilevamento delle impronte e dell’acquisizione di fonti di prova sulla scena del crimine. Dinamiche che sempre più spesso si vedono in tv e proprio per questo è stato alto l’interesse mostrato dai giovani coinvolti.

Oltre ai ragazzi e alle ragazze del Medi, la Polizia ha già incontrato nelle settimane scorse i “colleghi” dell’istituto d’istruzione superiore Corinaldesi-Padovano e dell’Iis Panzini, sempre a Senigallia, mentre per le secondarie di primo grado (medie) gli agenti sono entrati nelle classi a Castelleone di Suasa e Ostra Vetere, per un totale di circa 500 minori raggiunti in tema di legalità.

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Una lettura della DAD da parte di un’insegnante

Maurizia Catena, docente di italiano al Liceo scientifico E. Medi di Senigallia, descrive ai microfoni di Raduo Duomo – Inblu gli effetti della didattica a distanza.

E’ importante distinguere due fasi dell’esperienza della didattica a distanza: nel primo periodo (marzo-giugno 2020) l’emergenza e la convinzione che la DAD sarebbe durata al massimo fino alla conclusione dell’anno scolastico hanno dato un senso stringente e operativo al nostro agire. Da ottobre, invece, la situazione è cambiata, vista l’incertezza generale riguardo la durata e l’impossibilità di fare previsioni e pianificazioni”. Per la prof.ssa Catena, è anche una questione di pari opportunità da garantire agli studenti: “Nonostante la buona volontà, la disponibilità ad adattarsi, a cercare metodologie digitali efficaci, la DAD si è rivelata limitante e riduttiva. Implica, infatti, il rischio concreto di lasciare indietro chi ha poche motivazioni, chi è più fragile o vive situazioni di svantaggio e di difficoltà”. E chiama in causa l’insegnamento come operazione ambivalente: “Se conoscere è un processo condiviso, di co-costruzione del sapere, costruito tappa per tappa, l’insegnamento ha bisogno costantemente di un feedback, che, oltre a coinvolgere il piano cognitivo, attiva potentemente le componenti emotive, affettive e relazionali. Questo scambio è, indubbiamente, appiattito dietro lo schermo o almeno non può avere un’anima che lo renda vivo e davvero interattivo, che metta in relazione gli studenti fra loro e con l’insegnante, ne stimoli un vero confronto costruttivo, un dialogo che alimenti la loro crescita.

La scuola è un’alleanza che si rinnova ogni giorno nella ricerca comune di nuovi sguardi sul mondo, nella reciprocità della scoperta, di un sapere vivo, attivo, che sia trasformativo sia per l’insegnante che per gli studenti. Infatti, se si concepisce l’azione di insegnamento- apprendimento come un processo costruttivo che mette al centro lo studente, il luogo privilegiato non può essere altro che l’aula, che deve diventare una palestra dove allenare il pensiero critico, stimolare la partecipazione democratica, cominciando a esercitare forme di cittadinanza attiva e responsabile, che è la finalità più alta di ogni percorso scolastico.

Ora dobbiamo chiedere agli alunni se in questi mesi hanno accusato delle perdite su questo fronte o se, a prescindere dalla DAD, non vivono in questi termini la loro realtà di studenti”.

a cura di Barbara Fioravanti