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Tag: maltempo

Turismo, unione comuni, elezioni: intervista a tutto campo al sindaco di Senigallia

Il sindaco di Senigallia Massimo Olivetti è intervenuto a Radio Duomo Senigallia (95.2 FM) per fare il punto della situazione su turismo, disagi legati al clima, unione dei comuni ed elezioni regionali e comunali. L’audio sarà in onda lunedì 4 e martedì 5 agosto (ore 13:10 e ore 20), oltre a una replica domenica 10 (ore 16:50) ma è disponibile anche in questo articolo.

Per quanto riguarda le sfide legate al maltempo che periodicamente mettono in difficoltà la città, Olivetti ha ribadito che quelli che fino a poco tempo fa erano considerati “eventi eccezionali” sono ormai diventati la norma, rendendo necessario un ripensamento dell’intera gestione idraulica senigalliese. Ha spiegato che gli impianti fognari, progettati negli anni ’60 e ’70, non sono più adeguati a gestire la grande quantità d’acqua che cade in brevissimo tempo, come accaduto a Cesano, Cesanella, Saline, Ciarnin e Marzocca. Una soluzione è l’intervento realizzato su via Anita Garibaldi, dove è stata installata una tubazione di dimensioni quasi doppie rispetto a quella precedente. Ma non si potrà rimettere mano a tutta la città e sarà una sfida che impegnerà la collettività anche in futuro.

Il sindaco ha anche parlato di turismo, confermando che i primi dati di giugno sono positivi, pur sottolineando le difficoltà economiche delle famiglie che portano a vacanze più brevi. Olivetti ha sottolineato l’importanza di un turismo “esperienziale” che affianchi l’offerta balneare e valorizzi il patrimonio storico e artistico della città.

Un altro tema caldo è stato il futuro del ponte Garibaldi. A questo proposito, il sindaco ha ribadito di aver incontrato il vice commissario all’emergenza, Babini, che ha assicurato la volontà di procedere con il progetto. Tuttavia, Olivetti ha invitato alla cautela in vista del giudizio pendente presso il TAR a novembre.

Sul fronte politico, Olivetti ha smentito una sua possibile partecipazione alle elezioni regionali, confermando che porterà a termine il suo mandato. Ha anche risposto alle critiche del segretario di Forza Italia, Roberto Paradisi, che aveva chiesto una detassazione e maggiori investimenti per l’impiantistica sportiva.

Parlando dell’Unione dei Comuni, il sindaco ha ribadito la necessità di rafforzarla, risolvendo le problematiche che ne hanno caratterizzato la nascita, su tutte la peculiarità di non avere personale interno.

Ha poi concluso l’intervista esprimendo grande apprezzamento per il percorso di partecipazioneLa città che vogliamo“, promosso dalla Diocesi, smentendo categoricamente le voci di una sua opposizione all’iniziativa.

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Montemarciano, il sindaco Grilli: «Al lavoro per risolvere le criticità legate al maltempo» – L’INTERVISTA

Il sindaco di Montemarciano, Maurizio Grilli, è l’ospite dell’ultima puntata di Venti minuti da Leone, per fare chiarezza su ciò che è successo nelle giornate del 18 e 19 settembre. Secondo i pluviometri regionali sono scesi di media 175 mm di pioggia, con picchi nell’anconetano di 327 che hanno messo in ginocchio alcune zone della provincia dorica. Come si è mossa l’amministrazione comunale? Che scelte ha fatto in momenti di emergenza? Che valutazioni e che soluzioni si prospettano per le aree dove più frequentemente si verificano allagamenti e quindi disagi o addirittura danni? L’intervista è in onda oggi, lunedì 23 settembre, e domani, martedì 24, alle 13:10 e alle ore 20 ma lo sarà anche domenica 29 nella replica delle 16:50. L’audio è disponibile anche in questo articolo assieme a un estratto dei fatti più salienti.

Partiamo dalle prime ore dell’alba: che situazione avete trovato?
Abbiamo attivato il coc (il centro operativo comunale, Ndr) per affrontare una situazione che potenziali conseguenze. Ho iniziato a girare per il territorio di Montemarciano già da prima delle 5 del mattino (del 19 settembre, Ndr), poi vista la pioggia copiosa abbiamo richiamato in servizio personale comunale, vigili urbani per poter effettuare i primi interventi per il deflusso delle acque. 

C’erano dei rischi?
Ci sono aree più vulnerabili, come alla Gabella dove scorre il fosso Serce con il suo alveo ristretto, spesso non mantenuto pulito. E quindi è partito il monitoraggio, così come sul Rubiano per l’abitato di Marina, con alcuni punti più a rischio. E poi c’è la costa ma fortunatamente non c’è stata una mareggiata particolarmente intensa. In questo caso è bastato un fenomeno di media intensità per danneggiare l’arenile. Non è stata intaccata la strada né il collettore fognario, ma è scomparsa la spiaggia che già è sottile, c’è un problema di scogliere fatte male che parte già dal 2010 e a cui servirebbe manutenzione straordinaria. Nella zona nord gli interventi fatti finora hanno limitato i danni ma siamo quasi ritornati alla situazione dei mesi precedenti i lavori di somma urgenza, vedremo con la Regione come poter intervenire a ottobre.
Altri problemi ci sono stati sul tratto nord del lungomare al confine con Marzocca dove dovremo verificare la regimentazione delle acque, che porta acqua e fango a ridosso di Forcella e alcune case sono state invase, anche se in maniera limitata. Stesso discorso per alcune abitazioni sulla statale, limitati alla corte.

Tornando all’ondata di maltempo, c’è stato bisogno di far salire ai piani alti la popolazione?
No, perché l’esperienza di molti abitanti che hanno subito danni in passato, ha creato un circolo virtuoso di comportamenti. L’abbiamo comunque considerata come ipotesi ma l’onda di piena stava già passando lasciando indenne l’abitato. La zona a sud di Gabella idem: il Serce stava esondando da una parte mentre dall’altra è passato senza esondare: eravamo pronti e vigili ma non l’abbiamo presa come decisione. 

Danni?
Ancora non abbiamo una stima precisa, ma nulla di paragonabile a ciò che è avvenuto a pochi km da noi. Sono state coinvolte in maniera indicativa circa 15-20 abitazioni. Nessuna evacuazione, grazie al monitoraggio costante.

Possibili soluzioni per queste zone?
Per il fosso Serce chiederò la collaborazione dei sindaci di Chiaravalle e Falconara perché serve un intervento di pulizia dell’alveo, vedremo anche con il Consorzio di bonifica e la Regione se sarà necessario ampliarlo, ma da lì possono derivare problemi importanti anche perché si innesta in un altro fosso a ridosso della provinciale, zona casello autostradale, dove anche lì ci sono stati alcuni allagamenti. Il Rubiano continua a scorrere tranquillo ma dovremo abbassare il livello perché le piogge hanno causato il deposito di tanto materiale che riduce la capacità degli argini di contenere l’acqua in caso di forti precipitazioni. Ma è un lavoro che non può fare da solo il Comune di Montemarciano. 

Il progetto del bypass tra via Honorati e la provinciale risentirà di questi problemi idrogeologici?
Abbiamo avuto delle interlocuzioni con Autostrade sulla bretella che secondo noi non risolverà il traffico cittadino: pur alleggerendo un po’ via Roma, avremo traffico intenso in entrambe le zone. Per quanto riguarda il progetto, speriamo che non generi problematiche idrauliche per l’area di via Porcareccia e via Molinello: andrà vagliato con attenzione.

Chi ha subito danni verrà rimborsato?
Abbiamo un incontro con la Regione e attendiamo le linee guida, poi faremo un censimento più accurato ma sì, sarà tutto più chiaro nelle prossime ore.

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Il torrente Rubiano nella zona di Marina di Montemarciano
Il torrente Rubiano nella zona di Marina di Montemarciano

Senigallia: dopo la pausa, nuove difficoltà e allagamenti diffusi

Stava rientrando pian piano verso la normalità la situazione a Senigallia, quando nuove e abbondanti piogge hanno causato di nuovo il riempimento dei bacini di fiumi e fossi. Dopo le criticità che si sono registrate in mattinata in via Rovereto, via Ciucci e via Cavalieri di Vittorio Veneto – dove si sono verificati allagamenti delle strade e disagi anche in alcune abitazioni, in un’attività commerciale, garage e giardini – ecco che il persistente maltempo ha reso più complicata la situazione un po’ ovunque.

In via Rovereto e strade limitrofe l’allarme è scattato tra le 5:30 e le 6 quando il livello del fosso Sant’Angelo è repentinamente salito per via dei detriti che hanno occluso le grate poste a protezione delle tubature interne. Come nel 2023, si è così creata una sorta di diga che ha causato la fuoriuscita dell’acqua e del fango: 40-50 centimetri circa che si sono riversati in una decina di edifici tra l’incrocio con via delle Rose e quello con via Cav. di V.Veneto.

Residenti ed esercenti dunque di nuovo alle prese con l’annoso problema legato all’interramento del canale: più d’una persona lamenta l’installazione delle grate che servono però a evitare l’occlusione dei tubi che scaricano in mare. La soluzione che chiedono è duplice: da un lato l’eliminazione delle grate o la sostituzione con altri elementi di facile apertura in caso di emergenza, con contestuale rimozione immediata dei detriti in base a un costante monitoraggio; dall’altro la rinaturalizzazione del fosso, come proposto tempo fa da alcuni ingegneri e poi valutato anche positivamente dalla giunta.

Per quanto riguarda invece il resto della città, le nuove piogge hanno portato allagamenti diffusi. Acqua sulle strade di Cesanella, Vivere Verde e Saline, mista a fango che rende più difficile il transito e pericolosa la circolazione. Molte strade sono chiuse, così come i sottopassi in centro storico, quello di via Perilli e di via Dogana Vecchia. Alla Cesanella disagi si riscontrano in via Tintoretto, statale 16, via Giotto, via Michetti e via Perugino; al Vivere Verde in via Cilea e in via Verdi, anche se alcuni scantinati allagati si registrano anche in altre vie; alle Saline i problemi maggiori li ha visti chi abita in viale dei Pini, via delle Mimose, delle Genziane e strada delle Saline.

L’appello dell’amministrazione comunale è a non muoversi se non strettamente necessario. E questo certamente risponde all’esigenza di voler evitare problemi ma anche per agevolare il lavoro dei soccorritori in caso di emergenze e, al contempo, per non crearne di nuove.

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Aggiornato ore 16

Maltempo, Senigallia chiude le scuole. Montemarciano e Trecastelli pure, in valutazione nell’entroterra

Scuole di ogni ordine e grado chiuse a Senigallia, Montemarciano e Trecastelli per via del maltempo che imperversa sul territorio vallivo e costiero e che peggiorerà nella giornata di giovedì 19 settembre. Dopo che il centro funzionale della protezione civile regionale ha emesso il bollettino di criticità idrogeologica e idraulica n. 62/2024 che prevede la fase di preallarme – allerta arancione – i comuni passano alle misure preventive. E la prima è mettere le persone nella condizione di non doversi riversare in strada.

Questo il pensiero di fondo all’ordinanza firmata per Senigallia dal sindaco Massimo Olivetti, e per Trecastelli dal collega Marco Sebastianelli – ma altri sindaci stanno valutando lo stesso provvedimento – per la giornata di giovedì 19 settembre. Una misura cautelativa il cui obiettivo è quello di garantire quanto più possibile la sicurezza di tutta la popolazione e prevenire ogni possibile situazione di pericolo.

Così gli istituti scolastici di ogni ordine e grado a Senigallia rimarranno chiusi, comprese le strutture per l’infanzia da 0 a 3 anni pubbliche e private, i centri diurni per disabili, i servizi di assistenza domiciliare e trasporto socio sanitario, tutti gli impianti sportivi comunali, i luoghi della cultura, la biblioteca, le sedi museali. Disposta anche la sospensione dei mercati. Misura analoga a Montemarciano e Trecastelli, mentre gli altri comuni limitrofi da Ostra ad Arcevia stanno valutando la situazione. Nell’entroterra i fenomeni dovrebbero essere meno intensi, più intensi nella fascia costiera e comunque in attenuazione verso sera.

Nel frattempo il livello dei fiumi Misa e Nevola è sotto controllo, ma alcuni negozianti e residenti della zona del centro storico di Senigallia stanno correndo ai ripari installando le paratie a difesa di negozi e case.

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Alluvione di maggio 2023, anche Senigallia tra i comuni “candidati” per lo stato d’emergenza

Maltempo a Senigallia: la zona della Cesanella allagata per le abbondanti piogge
Maltempo a Senigallia: la zona della Cesanella allagata per le abbondanti piogge lo scorso 16 maggio 2023

C’è anche Senigallia tra i comuni della regione che potrebbero vedersi riconosciuto lo stato d’emergenza per l’alluvione che ha colpito Emilia Romagna, Toscana e Marche nel maggio 2023. E’ quanto emerso dopo il sopralluogo a Monte Grimano Terme, nel pesarese, del commissario, generale Figliuolo. Oltre ai sette comuni (Pesaro, Fano, Gabicce Mare, Monte Grimano Terme, Montelabbate, Sassocorvaro e Urbino) per cui è già arrivata la dichiarazione, per altri 17 si potrebbe aprire un nuovo scenario, tra cui appunto la spiaggia di velluto.

Senigallia ha registrato il 16 maggio scorso allagamenti diffusi: anche se non c’è stata una vera e propria esondazione dei fiumi, c’è stata la fuoriuscita di acqua e fango dai fossi: tra le situazioni più gravi quella in zona Cesanella, al Vallone, a Borgo Bicchia e al Ponte Rosso, a partire da viale dei Pini fino a via Rovereto e via Cavalieri di Vittorio Veneto. Ancora danni, dunque. Da qui la richiesta di aiuti al governo. E l’iter è partito. 

Da parte dell’assessore regionale alla protezione civile Stefano Aguzzi c’è fiducia che anche per questi comuni venga dichiarato lo stato d’emergenza, anche se viene usata cautela. Tra i prossimi obiettivi c’è lo stanziamento di oltre 55 milioni di euro per opere di difesa idraulica: 171 cantieri che a breve potrebbero essere sbloccati.

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Allerta della popolazione in caso di disastri, prima sperimentazione nelle Marche il 12 settembre

Il fiume Misa a Senigallia e ponte Angeli dell'8 dicembre 2018: la situazione del 1° marzo ore 12:30
Una delle tante piene del fiume Misa a Senigallia nella zona di ponte Angeli dell’8 dicembre 2018

Il prossimo 12 settembre, alle ore 12 circa, nella Regione Marche si svolgerà la sperimentazione nazionale del nuovo sistema di allarme pubblico che, in caso di gravi emergenze e catastrofi imminenti, raggiunge i territori interessati dall’evento tramite un sms ai cittadini. Si chiama “IT-Alert”.

L’obiettivo è quello di favorire l’informazione tempestiva alle persone potenzialmente coinvolte al fine di minimizzare l’esposizione individuale e collettiva al pericolo. L’assessore alla protezione civile Stefano Aguzzi, nel corso di una riunione con i sindaci dei Comuni marchigiani, i prefetti delle cinque Province e tutti gli organi di sicurezza preposti, ha spiegato le modalità di svolgimento del test.

L’evento del 12 settembre infatti consisterà nell’invio a tutti i cittadini, non solo residenti ma anche di passaggio o che stazionano in quel momento nelle Marche, di un sms per segnalare quella che può essere una potenziale allerta.

In questa prima fase non si entrerà nel dettaglio dei rischi e dei comportamenti da tenere, ma sarà una prima prova per poi proseguire con la predisposizione e sperimentazione dell’iniziativa di allertamento che sarà operativa nei prossimi mesi.
Info al sito www.it-alert.it

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Senigallia, canile e oasi felina allagata due volte in otto mesi: passeggiata e raccolta fondi

Il canile rifugio e oasi felina di Senigallia alluvionato nel 2022 e 2023
Il canile rifugio e oasi felina di Senigallia alluvionato nel 2022 e 2023

Non si fermano le iniziative post alluvione del 15 settembre 2022, quando l’acqua dei fiumi Misa e Nevola si trasformò in fango allagando migliaia di abitazioni e locali, tra cui anche il canile rifugio e oasi felina lungo la strada provinciale Arceviese, a Senigallia. Proprio da qui vogliono partire i volontari delle associazioni animaliste che si occupano di cani e gatti perché con il maltempo del 16 maggio scorso acqua e fango sono entrate nuovamente nella struttura causando altri danni e disagi.

L’iniziativa si svolgerà domenica 28 maggio, dalle ore 9 alle 12,30 a Senigallia presso il sentiero degli aironi, quel percorso ciclopedonale che passa a fianco del fiume Misa. A ideare la passeggiata è l’associazione Cuori Pelosi, assieme al Rotaract e Rotary Club Senigallia, nell’ambito del più ampio progetto “Siamo Tutti sulla stessa arca”. 

Duplice lo scopo dell’evento: da un lato quello di sensibilizzare sull’esigenza di benessere, salute globale e prevenzione, che non può prescindere dall’attenzione all’ambiente, al mondo animale e alla sua interazione con l’uomo; dall’altro quello di raccogliere fondi per il progetto per l’acquisto di un monoblocco coibentato per gli ospiti pelosi del canile-oasi.

Le drammatiche vicende legate all’alluvione del 15 settembre 2022, che ha flagellato l’intera vallata Misa e Nevola, e al maltempo del 16 maggio 2023 che hanno fortemente colpito l’Emilia Romagna ma causato allagamenti anche nelle Marche e nel senigalliese, hanno provocato danni e disagi anche alla struttura e oasi di via Arceviese. Per due volte gli animali sono stati raggiunti da acqua e fango che poi i volontari hanno provveduto a spalare via con grandi sforzi ed enormi rischi per la vita dei quattro zampe. Una nuova struttura è quindi una necessità non più rinviabile.

L’iniziativa gode del patrocino del Comune di Senigallia: per parteciparvi è possibile iscriversi al seguente link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSchEdKS2iqp3oIoOxPedurA6nDqLGp2ClIZkyy556uERGbX2A/viewform. L’iscrizione costa solo 5 € e lungo il percorso ci saranno a disposizione gadget, punti ristoro e sorprese per tutti.

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Volontari al lavoro per liberare il canile rifugio e oasi felina di Senigallia dal fango dell'alluvione
Volontari al lavoro per liberare il canile rifugio e oasi felina di Senigallia dal fango dell’alluvione

Spiaggia ripulita a Senigallia dopo il maltempo e gli allagamenti

Ripristinata la spiaggia di velluto di Senigallia dopo l'ondata di maltempo del 16 e 17 maggio 2023
Ripristinata la spiaggia di velluto di Senigallia dopo l’ondata di maltempo del 16 e 17 maggio 2023

Corsa contro il tempo a Senigallia per pulire la spiaggia di velluto in vista dell’ultimo fine settimana di maggio. Dopo l’ondata di maltempo del 16 e 17 maggio che ha causato danni e allagamenti non solo in Emilia Romagna ma anche nelle Marche, l’amministrazione comunale ha accelerato con i lavori di pulizia e ripristino dell’arenile.

Operazioni a ritmo serrato per restituire alla città, agli imprenditori e ai primi turisti una spiaggia pulita, nuovamente attrezzata e con la sabbia livellata. Nei giorni scorsi, infatti, si erano riversate sul bagnasciuga tonnellate di detriti, tronchi e rami portati a mare dalla piena dei fiumi Misa, Nevola e Cesano e dai fossi, uno dei quali è tracimato causando allagamenti in alcune abitazioni e garage.

Con l’aumento delle temperature e le prime vere giornate di primavera, la spiaggia è tornata al suo splendore: il lavoro di ripristino è stato effettuato a tempo quasi record e ha ottenuto il plauso delle associazioni di categoria, degli operatori balneari e degli albergatori, pronti con stabilimenti e hotel ad accogliere i turisti. Un biglietto da visita che l’amministrazione comunale del sindaco Massimo Olivetti esibisce con soddisfazione.

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Ripristinata la spiaggia di velluto di Senigallia dopo l'ondata di maltempo del 16 e 17 maggio 2023
Ripristinata la spiaggia di velluto di Senigallia dopo l’ondata di maltempo del 16 e 17 maggio 2023

Maltempo, ennesima conta dei danni nelle Marche: chiesto lo stato di emergenza

Il fiume Misa alto per il maltempo che ha interessato Senigallia tra il 16 e il 17 maggio 2023
Il fiume Misa alto per il maltempo che ha interessato Senigallia tra il 16 e il 17 maggio 2023

Ennesima conta dei danni nelle Marche dopo l’ondata di maltempo che il 16 maggio scorso ha messo in ginocchio varie zone della regione, così come ha devastato l’Emilia Romagna. E mentre parte la richiesta per il riconoscimento dello stato di emergenza, Confartigianato inizia a conteggiare le prime stime dei danni subiti dagli imprenditori.

Dunque torna l’incubo alluvione, torna il dissesto idrogeologico (e all’orizzonte si profila una calda e torrida estate, con elevato rischio di siccità) e si torna a contare i danni. Secondo l’associazione di categoria, nelle Marche sono 11.937 le imprese a rischio alluvione medio-elevato e 5.846 imprese a rischio frane. I danni economici per disastri naturali in Italia sono ingenti: tra il 1980 e il 2020 superano i 90 miliardi di euro.

Sulle carenze nella prevenzione del rischio idrogeologico e la bassa protezione nella crisi idrica influisce il decennio buio (2008-2018) di caduta degli investimenti pubblici. Il successivo recupero, nel 2022 ha visto una pericolosa battuta di arresto. Serve attuare presto e bene il PNRR, il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture idriche. 

Serve perché, spiegano dal centro regionale di Ancona, «è urgente accelerare con la manutenzione delle aree a rischio frane e alluvioni, gestire la manutenzione delle opere pubbliche necessarie per difendere famiglie, imprese e territorio. E’ indispensabile agire sulla messa in sicurezza del territorio: non si può vivere nella paura. I nostri imprenditori hanno subito perdite ingenti con la passata alluvione, sono tornati ad investire ed ora si trovano nuovamente a dover fare la conta di altri danni».

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Finita l’emergenza maltempo a Senigallia, rimangono fango e polemiche

Maltempo a Senigallia: la zona della Cesanella allagata per le abbondanti piogge
Maltempo a Senigallia: la zona della Cesanella allagata per le abbondanti piogge del 16 maggio 2023

Passato il rischio esondazione dei fiumi, in città rimangono polemiche e fango. Mentre sono in corso le operazioni di pulizia delle strade e di sgombero di alcuni locali allagati, pochi per fortuna, monta la protesta per quelle azioni mancate da parte dell’amministrazione comunale e ritenute opportune da molti cittadini. Provvedimenti che avrebbero (forse) potuto evitare i grandi disagi e la paura avuta nelle giornate del 16 e 17 maggio.

A sollevare il tema sono alcuni partiti politici a cui i cittadini hanno segnalato le criticità. «Il sindaco Olivetti non ha colpa se piove tanto o se il mare è in tempesta – interviene Gennaro Campanile, capogruppo in consiglio di Amo Senigallia – ma se i tombini sono intasati e le grate dei fossi chiuse, sì, la colpa è sua. In molti casi gli allagamenti di questi giorni, almeno in città, sono dovuti all’intasamento dei tombini stradali che, se puliti, permetterebbero il defluire dell’acqua». In tante zone (via Pasubio, via Capanna, in varie strade della Cesanella, solo per fare qualche esempio) «i singoli cittadini si sono sostituiti al Comune, calzando stivali di gomma e stappando i tombini con scope e ramazze. Per non parlare della grata sul fosso di Sant’Angelo che è stata sollevata dopo ore che l’acqua aveva tracimato allagando le vie limitrofe. Se il comportamento dei cittadini volontari è stato encomiabile e sono da ringraziare per il senso civico dimostrato, la risposta dell’amministrazione si è dimostrata, ancora una volta, deficitaria e deludente». Campanile polemizza anche sui messaggi di allertamento, non specifici e poco utili anche nelle indicazioni su cosa sta per accadere, quando e dove.

«Ci sarà un momento per verificare quanto avvenuto – affermano invece dal Partito Democratico di Senigallia – ma non è possibile tacere sul senso di abbandono che ci è stato segnalato da tantissimi cittadini». In primo piano la mancata organizzazione, dato che le previsioni avevano ampiamente annunciato l’ondata di maltempo; poi la comunicazione non tempestiva; infine, sottolineano dal Pd, c’è la mancata manutenzione di caditoie e fogne. «La situazione di fosso Sant’Angelo andrà indagata quanto prima, perchè la mattina di martedì il sindaco aveva dichiarato di aver fatto un sopralluogo e che la situazione dei fossi era sotto controllo. Chi doveva controllare le grate che dovevano essere pulite? Chi era preposto alla segnalazione e alla manutenzione di quelle grate in caso di occlusione durante la piena? Sul coordinamento di dipendenti e volontari, dalle frazioni (Vallone) e da altre zone (ponte Garibaldi nella serata di martedì) ci è stato segnalato che non c’era alcuna presenza di dipendenti e/o funzionari o volontari regionali o comunali. I vostri 400 milioni decantati nei comunicati, dove sono? Cosa state facendo? Avete i soldi, governate ad ogni livello e l’unico risultato è, forse, una passerella provvisoria sul Misa. Martedì è stato certificato il fallimento più completo di questa amministrazione, composta da elementi che nel 2014 hanno fatto sciacallaggio politico sull’alluvione». 

Cittadini in azione per sollevare tombini e far defluire l'acqua che ha allagato diverse strade di Senigallia
Cittadini in azione per sollevare tombini e far defluire l’acqua che ha allagato diverse strade di Senigallia

Non si è fatta attendere la replica dell’amministrazione comunale sul funzionamento delle grate del fosso di Sant’Angelo, sotto accusa per aver trattenuto i detriti che hanno poi fatto salire il livello del fosso fino a farlo tracimare. Acqua e fango hanno poi allagato alcune abitazioni nella zona di via Rovereto e via Cavalieri di V.Veneto. Il manufatto risale al 2000 quando fu realizzato un nuovo scarico a mare con 6 tubazioni in polietilene del diametro di cm. 120 e una tubazione per la portata di magra, del diametro di cm. 60, poste sotto la sabbia. Attraverso delle portelle il materiale defluisce in mare. «Le grate a maglie larghe hanno lo scopo di trattenere il materiale grossolano (detriti, rami, tronchi, erba, ecc.) che finirebbe con l’ostruire le tubazioni più piccole con inevitabile tracimazione dell’acqua. Per questo la presenza delle grate in fase di piena è necessaria dal momento che, se l’imboccatura ne fosse sprovvista, entrerebbero i predetti materiali che si fermerebbero nella parte terminale delle tubature più strette, da dove sarebbe poi impossibile la loro rimozione e determinerebbe una totale ostruzione dello scolo». Questioni tecniche sullo sfondo, per cui aprire le grate significherebbe di fatto ostacolare completamente il deflusso a mare.

Anche dal terzo polo intervengono per segnalare che chiudere scuole e sottopassaggi non è sufficiente per gestire le ondate di maltempo. Gli esponenti locali di Italia Viva sottolineano come ci siano milioni di euro fermi dal 2017 , anche per Senigallia, «non per chiudere ponti, strade e scuole, ma per progetti e interventi fattibili per risolvere il problema in maniera definitiva. La buona politica deve fare qualcosa, può fare qualcosa serve una svolta».

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Maltempo su Senigallia e valli Misa Nevola: breve tregua ma già da stanotte riprenderà la pioggia

L'ondata di maltempo a Senigallia. In foto: ponte Garibaldi
L’ondata di maltempo a Senigallia. In foto: ponte Garibaldi

Se c’è qualcosa che fa montare la rabbia nei cittadini di Senigallia e dei comuni colpiti da questa ennesima ondata di maltempo è proprio il fatto di dover ogni volta ricominciare da capo. Ricominiciare a guardare il cielo sperando che smetta di piovere, ricominiciare a installare le paratie o a spostare auto e beni, ricominiciare a spalare fango via dei passi di casa, dalle cantine o garage allagati, ricominciare a chiedere interventi di messa in sicurezza del territorio.

La città di Senigallia, dopo il nuovo rischio alluvione vissuto nella prima parte di martedì 16 maggio e alla luce della nuova estesa allerta arancione prevista per domani, martedì 17, è col morale a terra. Perché vedere ancora allagamenti su allagamenti fa pensare, diciamo di pancia, che finora tutto sia stato vano, che non si sia fatto tesoro delle tragiche esperienze già vissute nel 2014 e nel 2022.

Dalle prime ore del mattino di oggi, le notizie si sono rincorse tra allagamenti e piogge abbondanti: il sistema fognario è andato in tilt causando disagi in molte zone di Senigallia. Colpite soprattutto le zone di Cesanella, Vallone, Borgo Bicchia e Saline, dove il fosso Sant’Angelo è tracimato per poi rientrare negli argini. La situazione è andata migliorando solo dopo le ore 14 quando la piena è transitata in centro storico a Senigallia senza evidenziare enormi criticità: di certo ha sottolineato l’urgenza di lavori per la messa in sicurezza dei centri abitati.

Per quanto riguarda l’entroterra si registrano piccoli smottamento e dilavamenti lungo alcune strade ad Arcevia, anche se la situazione è sotto controllo grazie ai tecnici di Comune, Provincia, Regione e Anas all’opera. A Ostra, dopo la riunione tecnica tra Prefettura, forze dell’ordine, vigili del fuoco, personale di Autostrade, Anas e Rfi, la sindaca Federica Fanesi ha scelto di tenere chiuse le scuole di ogni ordine e grado anche per la giornata di domani, mercoledì 17, un po’ come stanno scegliendo di fare tutti i sindaci del territorio, comprese Arcevia, Trecastelli, Ostra, Senigallia e Mondolfo. Lezioni sospese anche a Serra de’ Conti.

L’ondata di maltempo non è infatti terminata: sono previste piogge già dalla tarda serata di oggi, per continuare anche nella nottata e nella mattinata di domani, 17 maggio. Disagi e criticità potrebbero verificarsi non tanto per l’intensità delle piogge, seppure a carattere di rovescio temporalesco in alcuni tratti, che cadranno un po’ in tutte le valli Misa e Nevola, quanto per il fatto che i terreni sono già saturi.

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Previsto maltempo, scuole chiuse a Senigallia martedì 16 maggio 2023

Maltempo e mareggiate sul lungomare di ponente, a Senigallia
Maltempo sul lungomare di Senigallia

La Protezione Civile Regionale ha emesso in data odierna il messaggio di Allertamento n. 36 e l’Avviso di condizioni meteo avverse n. 18 validi per tutta la giornata di domani, martedì 16 maggio 2023.

Una depressione sull’Italia meridionale attiverà intense correnti instabili di Scirocco. Ciò determinerà precipitazioni diffuse e persistenti anche a carattere temporalesco, forti venti dai quadranti orientali e possibilità di mareggiate. Il territorio del Comune di Senigallia sarà interessato da piogge a carattere temporalesco con picchi molto elevati. Il vento sarà caratterizzato da raffiche fino a burrasca. Il mare sarà agitato.

Con l’obiettivo di garantire quanto più possibile la sicurezza di tutta la popolazione e prevenire ogni possibile situazione di pericolo, il sindaco Massimo Olivetti, in considerazione dell’ingresso in fase di preallarme, ha convocato per questo pomeriggio il COC ed ha disposto, come previsto dal Piano di Protezione Civile, la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado, dei centri diurni disabili, del centro diurno Alzheimer, delle attività delle strutture per l’infanzia da 0 a 3 anni pubbliche e private e del centro pomeridiano “Germoglio” per la giornata di domani martedì 16 maggio.

Per eventuali aggiornamenti i cittadini sono invitati a informarsi e a seguire il sito ufficiale della Protezione Civile di Senigallia www.protezionecivilesenigallia.it; la pagina Facebook del Comune di Senigallia e gli organi di informazione, in particolare, La Voce Misena e Radio Duomo (95.2).

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