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Tag: Mario Giacomelli

Senigallia e la fotografia, s’inaugura la mostra ‘La camera oscura di Giacomelli’

Prenderà il via venerdì 13 dicembre la mostra ‘La camera oscura di Giacomelli’, un grande evento espositivo su uno dei più importanti fotografi italiani del novecento con cui Senigallia omaggia il “suo” maestro Mario Giacomelli nel centenario della nascita.

L’esposizione verrà inaugurata alle ore 18 nella sala conferenze di palazzetto Baviera con un incontro e con l’apertura ufficiale della mostra allestita nelle sale di palazzo del Duca. Qui saranno esposte fino al 6 aprile 2025 circa cento fotografie originali, tra vintage e stampe d’epoca, che attraversano tutta la produzione di Mario Giacomelli, dagli anni ‘50 fino al 2000, anno della sua morte.

L’esposizione senigalliese si compone di otto sale per un viaggio nel mondo di Mario Giacomelli, che si si apre con un’installazione multimediale con la sua stessa voce, tratta da un’intervista, e immagini in movimento e frammenti scritti di pensieri per far comprendere il rapporto tra fotografia e poesia con cui ha esplorato la realtà e l’interiorità. Fulcro della mostra è la camera oscura, il luogo dove Giacomelli dava forma al suo immaginario trasformando la materia in visioni potenti e universali. Oltre alle opere esposte si trovano attrezzature originali, come la sua macchina fotografica Kobell, e oggetti di scena utilizzati per i suoi scatti. Accanto a questi, provini di stampa, appunti manoscritti e interviste.

L’iniziativa è dell’Archivio Mario Giacomelli, organizzata dal Comune di Senigallia e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, e apre di fatto le celebrazioni del 2025 per il centenario della nascita dell’artista senigalliese che grande slancio diede alla fotografia italiana a partire dal secondo dopoguerra.

Per il centenario della nascita di Mario Giacomelli è già stato predisposto un articolato programma di mostre: oltre a quella di Senigallia, le prime esposizioni del 2025 saranno a Roma al palazzo delle Esposizioni, dal 17 aprile al 1° settembre 2025, e a Milano, palazzo Reale, dal 24 maggio al 21 settembre 2025. Il calendario di eventi toccherà varie sedi nazionali e internazionali per concludersi nel 2027.

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Io non ho mani che mi accarezzino il volto, 1961, provino con appunti di stampa_Courtesy Archivi Mario Giacomelli © Eredi Giacomelli
Io non ho mani che mi accarezzino il volto, 1961, provino con appunti di stampa_Courtesy Archivi Mario Giacomelli © Eredi Giacomelli

Mario Giacomelli, in cantiere le celebrazioni per il centenario della nascita del grande fotografo

Mario Giacomelli in una foto di Giovanna Calvenzi (© The Mario Giacomelli Archive)
Mario Giacomelli in una foto di Giovanna Calvenzi (© The Mario Giacomelli Archive)

L’anno 2025 non sarà solo contrassegnato dal giubileo ma anche, a livello locale e nazionale, dal centenario della nascita di Mario Giacomelli, noto maestro senigalliese della fotografia scomparso a 75 anni. Per tale ricorrenza, sono in cantiere diverse iniziative, tra cui una grande mostra retrospettiva dal titolo “Mario Giacomelli. Cento anni”, da presentare in Italia e all’estero. L’iniziativa è dell’Archivio Mario Giacomelli, presieduto dai figli Rita e Simone Giacomelli, e diretto da Katiuscia Biondi Giacomelli, ha ideato e promosso un articolato progetto editoriale ed espositivo che culminerà con la mostra da presentare in Italia e all’estero nel corso del triennio 2025-2027.

A tale progetto, gli eredi Giacomelli vorrebbero dare corpo chiedendo al ministero della cultura di costituire un Comitato Nazionale per le celebrazioni, formato da un collegio di studiosi di specifica competenza e da figure istituzionali. Il comitato avrà il compito di promuovere e realizzare eventi e manifestazioni che ricordino Mario Giacomelli, quale grande protagonista della fotografia internazionale e della cultura italiana nel mondo. In tale comitato dovrà essere prevista la partecipazione del sindaco di Senigallia Massimo Olivetti e del vicesindaco e assessore alla cultura Riccardo Pizzi. Con delibera n.54 del 19 marzo scorso, la giunta ha approvato l’adesione al costituendo comitato nazionale per le celebrazioni per i 100 anni dalla nascita di Giacomelli.

Nell’atto si è ricordato che è proprio grazie al maestro senigalliese se la città può vantare il titolo di Città della Fotografia, concesso con legge regionale n.15 del 17 maggio 2018, al fine di promuovere la diffusione della cultura fotografica, la conoscenza del patrimonio fotografico cittadino e la figura di Giacomelli, le cui opere sono state donate e conservate al museo d’arte moderna, dell’informazione e della fotografia – Musinf.

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Senigallia e le Marche pensano alle iniziative per il centenario della nascita di Mario Giacomelli

La campagna marchigiana ritratta da Mario Giacomelli
La campagna marchigiana ritratta da Mario Giacomelli

Mentre a Milano e Parigi si organizzano mostre su Mario Giacomelli, nella sua regione e nella sua città sono ancora tutte da pensare le celebrazioni per il centenario della sua nascita. E proprio ieri, primo agosto, quando avrebbe compiuto 98 anni, è stata presentata la proposta di legge che il Partito Democratico ha avanzato con lo scopo di valorizzare la figura dell’artista, attraverso una serie di iniziative culturali a partire dal 2025.

Nessuno è profeta in patria, verrebbe da dire. Eppure il valore e la caratura di Giacomelli sono ormai noti, tanto più che sono state più volte annunciate mostre ed esposizioni in vari musei del mondo. Tutto ciò non è bastato per muoversi per tempo e il rischio è che si debba ancora una volta rincorrere la situazione mettendoci una toppa.

La proposta di legge presentata in Consiglio regionale delle Marche vede come primo firmatario il capogruppo Pd Maurizio Mangialardi, ex sindaco di Senigallia, ma il testo è stato sottoscritto anche dal presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche Dino Latini (Udc) e dai consiglieri regionali Marta Ruggeri (M5s), Simona Lupini (gruppo misto), Giacomo Rossi (Civici Marche), Mirko Bilò (Lega) e dai consiglieri Pd Anna Casini, Manuela Bora, Andrea Biancani, Romano Carancini, Fabrizio Cesetti, Antonio Mastrovincenzo e Micaela Vitri.

Adesione quindi bipartisan, come ha sottolineato Mangialardi “come si conviene per grande personaggio e un punto di riferimento culturale per l’intera regione, uno dei maggiori fotografi del Novecento le cui foto sono esposte nei più grandi e importanti musei del mondo. Con questo progetto avviamo un percorso per valorizzare a livello internazionale la sua figura, una grandissima occasione che speriamo si concretizzi velocemente”.

L’iter della proposta di legge prevede il passaggio in commissione e poi in Consiglio: l’obiettivo è di approvarla nei primi mesi dopo la pausa ferragostana. Fiducioso della futura approvazione anche il presidente del Consiglio regionale Dino Latini, anch’egli sottoscrittore della pdl: “Un grande artista profondamente convinto della sua opera, che è stata poi messa a disposizione di tutti. La Regione presta attenzione a un suo grande figlio con questa proposta che mi sembra un ottimo lavoro e che darà il giusto riconoscimento a Giacomelli e alla città. Ci impegniamo a farla divenire legge il prima possibile”.

All’orizzonte incontri, eventi, mostre fotografiche e convegni “volti a ricordare adeguatamente e far conoscere in modo più diffuso la figura di Mario Giacomelli”. Come primo stanziamento è stato previsto un contributo di 25mila euro per ognuno dei due anni 2024 e 2025.

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Giacomelli visto da Simona Guerra

Simona Guerra al lavoro

“Mario Giacomelli è uno dei nostri concittadini più noti nel mondo. Con la sua arte egli ha saputo esprimersi e raccontare il suo personale sentire attraverso una fotografia dallo stile unico. Ha inoltre, indirettamente, promosso il nostro territorio nel mondo, dato che i suoi Paesaggi sono esposti in ogni grande museo, non solo in occidente, tra cui il MOMA di New York.
Dal 1954, anno in cui iniziato a produrne, i Paesaggi di Giacomelli hanno rappresentato un’indagine che egli non ha mai sentito esaurita e un soggetto su cui ha continuato a scattare fino agli ultimi mesi della sua esistenza. Nel tempo i vari approcci ad essa hanno dato vita a serie diverse. Storie di terra, Il mare dei miei racconti, Metamorfosi della terra, Il cantiere del paesaggio, Presa di coscienza sulla natura sono alcuni dei titoli che hanno come soggetto percepibile la terra ma che di fatto rimandano all’immagine di chi su quella terra lavora, spera, prega e vive.
In questo ultimo anno, come in passato, ho seguito diversi progetti dedicati a lui. Pubblicazioni, ricerche, mostre. Nell’ultimo anno tre progetti hanno caratterizzato il mio studio: la mostra curata a Brescia presso la Fondazione Negri dal titolo “Mario Giacomelli – l’uomo e la terra”, la mostra curata presso lo Spazio Piktart di Senigallia “Giacomelli e Leopoldi. Storie celate di fotografia aerea” e il coordinamento editoriale, assieme a Marco Lion, del libro “Mario Giacomelli. Terra e luce.
In occasione della mostra “Giacomelli e Leopoldi. Storie celate di fotografia aerea” è stato esposto il risultato di una ricerca che arricchisce la comprensione dell’opera di Giacomelli e che ha messo in luce produzione di un altro autore senigalliese di spessore: Edmo Leopoldi. E’ infatti emerso che Leopoldi è stato coinvolto in modo attivo alla produzione di una serie specifica di opere di Mario Giacomelli: i paesaggi aerei, di cui sembra essere stato l’esecutore materiale. Erano visibili 143 provini e 10 fogli di provinatura scattati da Edmo Leopoldi su indicazione di Mario Giacomelli provenienti dall’Archivio Storico Leopoldi di Senigallia, corredati poi da altre immagini e testi autografi che hanno aiutato a comprendere la ricerca assieme ad alcune opere di Mario Giacomelli originali provenienti dall’Archivio Mario Giacomelli di Senigallia riferite ai provini esposti. Ne è nata una pubblicazione con testi scientifici, interviste e molte immagini.
Altro singolare progetto, promosso dall’Associazione Confluenze di Senigallia è “Mario Giacomelli. Terra e luce” un libro (edito da Ventura edizioni) e un percorso da svolgere sulle colline attorno a Senigallia. L’obiettivo è di tornare sui luoghi in cui Mario ha scattato alcune opere note. Un percorso/raffronto tra ieri e oggi, con uno sguardo particolare sulla salute delle nostre aree naturali. La passeggiata – molto piacevole e accessibile a tutti – prevede un percorso ad anello, con stazioni, dove sono stati posizionati cartelli informativi con indicazioni, le fotografie di Mario da raffrontare al reale, e anche la possibilità attraverso un QR code di ascoltare le voci degli esperti che hanno studiato le opere e il territorio”.

a cura di Antonio Marco Vitale