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Tag: musica

Senigallia concerti: la stagione 2025 – 2026 più varia e più ricca che mai

Il Comune di Senigallia e l’Associazione Culturale LeMuse hanno presentato la IV edizione di Senigallia Concerti, la rassegna 2025-2026 ha come titolo “La Stagione dell’anno”, in una conferenza stampa presieduta dal m° Federico Moldelci, direttore artistico della ricca rassegna musicale. Trent’anni fa apriva il teatro ‘La Fenice’ che riapre dopo un importante ristrutturazione. Soddisfatto il sindaco di Senigallia, Massimo Olivetti, così come l’assessora al Turismo Simona Romagnoli. Confermata la collaborazione con le scuole cittadine (Marchetti, Fagnani, Belardi di Marzocca, ma anche della scuola primaria Pascoli, della scuola secondaria di primo grado di Corinaldo e l’indirizzo musicale di Ostra; Liceo Classico Perticari e CPIA di Senigallia – Centro Provinciale Istruzione Adulti).

Il concerto inaugurale – 16 novembre 2025 – sarà con Tullio De Piscopo, batterista e cantante di fama internazionale, in “Tutti i Colori della Musica – Live Tour 2025”, spettacolo in prima regionale.  Si prosegue il 30 novembre con il Trio Nebelmeer, vincitore del prestigioso “Premio Trio di Trieste”, con due dei grandi capolavori della musica da camera di tutti i tempi: il brillante Trio “Arciduca” di Beethoven e lo struggente Trio in la minore di Tchaikovsky.

Il 14 dicembre sarà la volta del Concerto per violino orchestra in mi minore op. 64 di Mendelssohn. Considerato tra i brani più iconici della letteratura per violino e della musica classica, il concerto verrà eseguito dalla straordinaria Anna Tifu sotto la giuda del direttore David Crescenzi alla testa della Filarmonica Marchigiana. Nella seconda parte verrà proposta la Sinfonia N. 6 “Pastorale” di Beethoven.

Natale porta in dono un concerto molto atteso (fuori abbonamento): il Gospel di Natale,quest’anno affidato a The Triumphant Voices of Gospel, con brani della tradizione afro-americana originariamente nati come preghiere.

L’anno nuovo porta un grande nome: il 17 gennaio arriva Stefano Di Battista, grandissimo nome del jazz italiano e europeo, che proporrà le musiche di Nino Rota, Paolo Conte, Nicola Piovani, Lucio Dalla, presenti nel suo recente album La Dolce Vita. Sarà affiancato dai musicisti del suo quintetto e dalla Colours Jazz Orchestra diretta da Massimo Morganti, in questa che è l’unica tappa marchigiana del tour.

Il pianista Alessandro Taverna arriva il 1 febbraio 2026, con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta da Matthias Bamert. In programma l’esecuzione di una delle più belle composizioni classiche di tutti i tempi, il Concerto per pianoforte orchestra n.1 in si bemolle minore di Tchaikovsky. A completare il programma un’altra opera monumentale della musica classica, la Sinfonia N.3 in Fa maggiore di Brahms.

Un altro fuori abbonamento, il15 Febbraio, all’Auditorium San Rocco, con la soprano Lucia Fiori, l’arpista Sofia Marzetti, la flautista Maria Fabiani. Il concerto prevede la presenza degli attori Mauro Pierfederici e Alessio Messersì in un percorso che alternerà letture di William Shakespeare a musiche eseguite dal vivo di autori del ‘600 tra i quali Dowland, Caccini e Monteverdi.

Hawijch Elders e Valère Burnon sono i due giovani artisti fuoriclasse protagonisti del concerto cameristico del 1 marzo. In programma musiche di Tchaikovsky, Poulenc, Saint-Saëns e Franck che esaltano le doti espressive e virtuosistiche di questo incredibile duo.

Alisa Sadikova è oggi considerata al top delle classifiche internazionali ed è ambasciatrice delle arpe firmate Lyon & Healy. Il 15 marzo, sarà al Teatro La Fenice e presenterà un programma raffinatissimo per sola arpa.

Fuori abbonamento il 22 marzo Senigallia Concerti ospita “Pierino e il lupo”, la favola musicale composta da Sergej Prokofiev, che verrà eseguita dall’Orchestra Filarmonica Marchigiana con la voce recitante di Lucia Palozzi e con la direzione di Jacopo Rivani.

L’esecuzione del Requiem di Giuseppe Verdi in programma il 31 marzo 2026, ci introdurrà alle atmosfere pasquali. Si tratta di una imponente composizione musicale per voci soliste, coro e orchestra sinfonica mai eseguita a Senigallia. Interpreti ti sono l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, le voci soliste della Rete Lirica marchigiana e il Coro Giovanile delle Marche diretti dal Maestro Manlio Benzi.

L’11 aprile Alexander Lonquich, figura di spicco del pianismo internazionale, nella doppia veste di solista e direttore della Filarmonica Marchigiana, propone l’esecuzione di immensi capolavori del periodo classico composti tra ‘700 e ‘800. In programma il celebre Concerto N.23 il La maggiore K488 di Mozart, il cui adagio è una delle pagine più toccanti della musica di tutti i tempi e il brillante e virtuosistico Concerto per pianoforte e orchestra N.1 in sol minore di Felix Mendelssohn.

Fabio Furia arriva a Senigallia il prossimo 26 aprile con il suo bandoneon e il Novafonic Quartet, che comprende anche violino, pianoforte e contrabbasso e ci condurrà nel suggestivo mondo dei tanghi e delle milonghe di Astor Piazzolla.

Il 9 maggio il sassofonista Federico Mondelci, qui in veste di direttore e solista dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana, proporrà un repertorio musicale di grande richiamo con musiche tratte da West Side Story – celebre musical di Leonard Bernstein – e colonne sonore di Ennio Morricone. Si conclude così, con questo omaggio al ‘900, una stagione ricca di straordinari appuntamenti musicali, che ha visto al presenza di grandi interpreti della scena internazionale.

Per partecipare alla stagione concertistica e avere il posto riservato sono attive due tipologie di abbonamento con scontistiche e agevolazioni speciali: Euterpe che comprende 11 concerti e Calliope per un totale di 6 concerti. Infoline: 071 7930842 (Teatro La Fenice) e 335.1776042 (dal lunedì al venerdì ore 9.30-12.30), www.fenicesenigallia.itinfo@fenicesenigallia.it 071.2072439 (Amat) www.marchefestival.net. La biglietteria del Teatro La Fenice è aperta il giovedì, il venerdì e il sabato con orario 17-20; giovedì e sabato anche dalle ore 10.30 – 12.30. Nei giorni di spettacolo è aperta da due ore prima dell’inizio. Auditoriom San Rocco: il giorno dello spettacolo la biglietteria è aperta un’ora prima dell’inizio. I biglietti sono anche in vendita nel circuito VivaTicket.

a cura di Laura Mandolini

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La «musica che fa bene» risuona nei reparti di oncologia di Senigallia e Ancona

Ci sono spettacoli che vengono ricordati per anni, e ci sono musiche che lasciano il segno. A questo secondo tipo appartiene l’iniziativa di Andrea Celidoni. Il noto musicista di Senigallia ha da tempo avviato un progetto all’ospedale regionale a Torrette di Ancona e, da qualche mese, esteso l’idea anche al nosocomio della propria città. Un esempio di come la musica possa diventare un vero e proprio strumento di cura e conforto. Le sue note non viaggiano su un palco, ma nei corridoi e nelle stanze dei reparti di oncologia dei due poli ospedalieri. E li trasformano. L’intervista è in onda venerdì 5 e sabato 6 settembre, alle ore 13:10 e alle ore 20 ma sarà in replica anche domenica 7 alle ore 17:15 circa, sempre su Radio Duomo Senigallia (95.2FM). L’audio integrale è disponibile anche qui grazie al lettore multimediale: basterà cliccare sul tasto play per riascoltarla.

Celidoni porta avanti da circa sette anni l’iniziativa nel reparto di oncologia di Ancona, dove organizza concerti acustici mensili per i pazienti. Circa un anno fa, grazie all’amicizia con il dott. Massimo Marcellini, il progetto si è esteso anche al reparto di oncologia di Senigallia. L’approccio è sempre delicato e rispettoso. Dei pazienti, degli operatori, delle persone che accompagnano i familiari. Mentre ad Ancona i concerti si tengono in una sala d’attesa più ampia, a Senigallia la struttura del reparto è diversa. «Io suono in una piccola rientranza, con un volume bassissimo per non disturbare».

La musica è un sottofondo leggero, una presenza discreta che accompagna i pazienti durante terapie che possono durare diverse ore. Il repertorio spazia da cantautori italiani come Lucio Dalla e Gino Paoli a grandi nomi internazionali come Frank Sinatra ed Elton John. L’obiettivo è creare un’atmosfera confortevole e per evita generi troppo aggressivi o rumorosi. «No rap, no trap» scherza Andrea, sottolineando la sua preferenza per testi che offrano un messaggio positivo e melodie più dolci, dato il contesto in cui vengono eseguite.

Il progetto, avviato a dicembre 2024, ha avuto un successo inaspettato. «Dopo il primo giorno, Marcellini mi ha chiamato per dirmi che tutti, dai pazienti al personale, erano contentissimi», racconta il musicista. Le reazioni sono state immediate e toccanti. C’è chi applaude, chi ringrazia con parole sincere, e c’è persino chi si alza per ballare. Celidoni ricorda il sorriso di una signora che, al suono di un brano, si è alzata per volteggiare per diversi minuti, o la coppia di anziani che ha ballato sulle note di “My Way”.

L’impegno emotivo è notevole, la voce di Andrea è rotta più volte durante l’intervista in cui ricorda che ogni esibizione comporta donare un po’ di sé. Ma l’impatto sociale di questa iniziativa è profondo: la musica non solo distende gli animi dei pazienti, ma offre un momento di leggerezza e normalità anche a chi li accompagna.

L’iniziativa non si ferma, almeno per il momento, e il calendario è già fissato per i prossimi mesi in quello che molti sperano sia un percorso senza fine. A Senigallia, gli appuntamenti si tengono due volte al mese e in giorni diversi per permettere a più persone di ascoltare. Qui suona e canta da solo, ad Ancona spesso suonano altri e lui ne cura solo gli aspetti organizzativi. Ma l’impegno di Andrea Celidoni, che va oltre la semplice passione per la chitarra che l’ha visto musicista e insegnante per decenni, dimostra come l’arte possa uscire dagli schemi e diventare un veicolo di umanità, bellezza e serenità in luoghi in cui sono più che mai necessarie.

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Musica Nuova Festival: a Senigallia la ricerca musicale fa 34 (edizioni)

E’ cominciata lo scorso 11 giugno, con l’applaudita esibizione del pianista Francesco Attesti, la nuova avventura tra le note del Musica Nuova Festival di Senigallia. L’iniziativa ha tagliato il traguardo della sua 34esima edizione, confermandosi come un punto di riferimento non solo cittadino per la musica contemporanea e di ricerca. Nasce da qui l’intervista alla direttrice artistica Roberta Silvestrini, in onda su Radio Duomo Senigallia (95.2 FM) lunedì 16 e martedì 17 giugno alle ore 13:10 e alle ore 20, in replica anche domenica 22 alle ore 16:50. L’audio integrale è disponibile anche a fianco di questo articolo grazie al lettore multimediale.

Il festival nasce con l’intento di promuovere l’odierna musica di ricerca, che muove i suoi passi ovviamente dalla tradizione classica, accostando capolavori di compositori come Donatoni, Sciarrino, Pennisi e persino Ennio Morricone (che visitò Senigallia ben tre volte con programmi monografici di musica contemporanea) a brani meno noti, scovati in archivi e raramente eseguiti. Un approccio che si propone di abituare il pubblico a sonorità innovative, senza dimenticare il piacere dell’ascolto.

Questa edizione è un vero e proprio viaggio attraverso anniversari musicali e artistici. Dopo l’omaggio a Ravel, i prossimi appuntamenti ricorderanno grandi maestri come Palestrina e Salieri. Un’attenzione particolare è dedicata al centenario del fotografo senigalliese Mario Giacomelli, con un concerto monografico attraverso brani commissionati a compositori che si sono ispirati alle sue immagini. Non mancheranno celebrazioni per il centenario di Luciano Berio e un focus sull’opera antica con “Lo scudo di Achille”, riletta in chiave moderna. Sorprende l’anniversario di Giacomo Casanova, che sarà celebrato con un mix di musica, testi e la voce recitante di Mauro Pierfederici. Una novità assoluta sarà l’opera radiofonica “Il ciclope Polifemo”, nata dalla collaborazione con Senigallia Sotterranea.

Roberta Silvestrini
Roberta Silvestrini

Come spiega la direttrice Silvestrini, l’iniziativa intende innanzitutto educare all’ascolto dal vivo e far conoscere la “nuova musica”, che affonda le sue radici nella tradizione classica. Lungi dall’essere un evento di nicchia, il festival si rivolge a un pubblico ampio, inclusi i giovani. Eventi passati, realizzati in collaborazione con le scuole, hanno dimostrato l’entusiasmo dei ragazzi, che hanno potuto apprezzare un mix di generi musicali, dal classico al contemporaneo, dal pop al rock, con opere dedicate a temi importanti come l’ambiente e il bullismo. La musica proposta dal Musica Nuova Festival stimola la mente, lavorando sull’associazione tra suoni e testi per sviluppare creatività e fantasia. L’intersezione tra le diverse arti – musica, poesia, fotografia, teatro – è infatti una peculiarità distintiva della rassegna.

Dietro al Musica Nuova Festival, diretto con passione da Roberta Silvestrini, c’è l’associazione Musica
Antica e Contemporanea
, composta da amanti della musica e musicisti, che con dedizione e sacrificio colmano un vuoto culturale, dimostrando che anche la musica più ricercata può attrarre un pubblico numeroso e appassionato. Il prossimo appuntamento è fissato per sabato 21 giugno presso la chiesa San Giovanni Battista, con un programma che ricorderà Palestrina, Salieri e Mario Giacomelli.

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Emiliano Toso e la musica delle emozioni: «Scienza, arte e spiritualità possono dialogare»

Nel nuovo appuntamento con le interviste che Radio Duomo Senigallia in Blu propone ai suoi ascoltatori e alle sue ascoltatrici, abbiamo dedicato un piccolo spazio alla musica e alle sue “ricadute” in termini di effetti benefici per le persone. Di questo si occupa Emiliano Toso, biologo molecolare ma è anche musicista e compositore, che si è esibito sabato sera, lo scorso 17 maggio, al teatro Goldoni di Corinaldo insieme alla violinista Valentina Wilhelm. L’esperienza personale e la sua proposta musicale, oltre alla sua formazione scientifica sono dunque al centro dell’intervista che vi proponiamo, in onda su 95.2 FM lunedì 19 e martedì 20 maggio (ore 13:10 e ore 20) e domenica 25 (alle ore 16:50). L’audio è disponibile anche qui grazie al lettore multimediale.

Toso ha unito la biologia alla musica creando composizioni che vengono utilizzate in tutto il mondo in ambienti assistenziali, ospedalieri, centri olistici, lavorativi, didattici, creativi. Composizioni finalizzate al benessere delle persone, donando pace e rilassamento nell’ascolto. Nel 2013 Emiliano Toso realizza il suo sogno, quello di incidere un album, il cui titolo è “Translational Music – un mare di cellule sotto un cielo di stelle” con il quale inaugura il suo progetto di integrazione appunto tra biologia e musica a 432 hertz. Che nasce dal desiderio di capire come mai le persone, quando entrano in contatto con una certa musica, poi ne escono rilassate o addirittura stimolate a esprimere il meglio di loro stesse.

Le due dimensioni – quella scientifica e quella musicale – si sono incrociate in Toso, ma anzi, lui si professa più che altro uno spettatore di questo incrocio che vuole poi proporre nei suoi concerti dove gli strumenti sono accordati su una certa frequenza per poter ascoltare con il corpo, con tutto il corpo, un ascolto profondo a livello di cellule. La proposta però non viene offerta solo nei teatri, dove gli spettatori diventano coautori e invitati a salire sul palco, ma anche negli ambienti assistenziali, come gli ospedali, o formativi, come le scuole. Toso è anche l’autore di un’incredibile esibizione dal vivo col pianoforte in una sala operatoria, dove i medici stavano intervenendo chirurgicamente su un bambino. Forse un’esperienza diciamo “estrema”, ma a cui hanno fatto seguito anche altre esibizioni nelle carceri, o di fronte a donne in gravidanza  e persino nel momento del parto. 

Una sorta di musica delle emozioni, che adesso sta diventando una componente nella scienza, soprattutto in campo sanitario, con la medicina integrata. Proprio sull’integrazione tra i diversi saperi scientifici, tra l’anima spirituale e l’espressività artistica si concentra Emiliano Toso nell’intervista che vi invitiamo ad ascoltare, prefiggendo una specie di dialogo, finora mai avvenuto ma ora possibile grazie anche ai progressi tecnologici. Di certo, però, nell’arte di Toso, c’è la necessità di parlare un linguaggio che favorisca una condivisione con l’ascoltatore: «Mi piace proprio guardare negli occhi le persone che sono venute al concerto, invitarle a salire sul palco e insieme creare qualcosa di bello» ci ha spiegato. E allora buona musica.

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“La via del cuore”: Emiliano Toso e Valentina Wilhelm in un concerto al ‘Goldoni’ di Corinaldo

Un vero viaggio nella musica, un’esperienza di profonda connessione interiore dove il suono del pianoforte di Emiliano Toso verrà portato in altro dalla melodia del violino di Valentina Wilhelm. Un concerto esperienziale a 432hz dove tutto il pubblico potrà sperimentare sul proprio corpo e sulla propria mente gli effetti benefici di Translational Music. Toso torna nelle Marche Sabato 17 maggio 2025 – alle ore 21.00, al Teatro Goldoni di Corinaldo “La via del cuore”, concerto esperienziale a 432hz pianoforte e violino.

Emiliano Toso, Ph.D. è un biologo molecolare, musicista e compositore che ha unito biologia e musica creando composizioni che vengono utilizzate in tutto il mondo in ambienti assistenziali, ospedalieri, centri olistici, lavorativi, didattici e creativi, per il benessere e lo stato psico-fisico delle persone donando pace, rilassamento e ascolto.

La sua carriera di scienziato lo ha portato a lavorare per 16 anni come biologo molecolare senza mai abbandonare la sua passione per la musica, diventata uno degli ingredienti principali della sua vita e della sua crescita personale. Nel 2013, realizza il suo sogno incidere il suo primo album “Translational Music”“Una mare di cellule sotto un cielo di stelle”, con il quale inaugura il suo progetto di integrazione fra Biologia e Musica a 432hz. Translational Music è il suo modo di tradurre le sue emozioni in un piano più alto, quello della Musica.

Il 16 novembre 2020, fortemente voluto dal Neurochirurgo Prof. Roberto Trignani, per la prima volta al mondo, Emiliano Toso accompagnato da un pianoforte accordato a 432hz, ha suonato all’interno della sala operatoria dell’Ospedale Salesi di Ancona, dove il Prof. Trignani e la sua equipe, hanno operato un bambino affetto da una patologia importante. Nel 2023 ha pubblicato il suo primo libro per Mondadori, “In Armonia” – un viaggio alla scoperta del sorprendente legame tra la musica e le cellule. Il 5 aprile 2024, riceve a Genova il prestigioso Premio Montale FDC per la sezione Musica.

Per informazioni – Teatro “Goldoni” di Corinaldo 338 6230078

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Da un pezzo di storia a 25 anni di musica: a Senigallia il concerto degli Arbitri Elegantiae

Festeggiano i primi 25 anni di attività gli Arbitri Elegantiae, un gruppo musicale di Senigallia. Un traguardo molto importante, soprattutto perché nel panorama locale questa notizia non si sente tanto spesso. E allora noi non potevamo farci sfuggire l’occasione di intervistarli. In studio a Radio Duomo Senigallia, sono passati Lorenzo Franceschini (fondatore, chitarra, mandolino e voce) e Silvia Falcinelli (voce) della band. Ecco l’intervista, disponibile anche tramite il lettore multimediale per chi volesse riascoltare l’audio integrale della chiacchierata andata in onda sulla frequenza 95.2 FM nei giorni scorsi.

Partiamo da un pezzo di storia: la band si formò nel 2000 quando voi andavate a scuola. 
Sì, si è creata proprio sui banchi di scuola. Inizialmente suonavamo delle canzoni sui professori, in maniera simpatica, poi la cosa ci piaceva, e siamo passati a suonare e cantare delle canzoni oltre il puro divertimento. Poi attorno a questo progetto si sono aggiunte altre persone. La formazione attuale è composta da Lorenzo Franceschini, chitarra, mandolino e voce, Silvia Falcinelli alla voce, poi Marco Giulianelli alle tastiere, alla tromba Giovanni Frulla, Gabriele Ciceroni a clarinetto, fisarmonica e flauti, Federico Messessì a chitarra e basso ed Enrico Segoni al cajon flamenco e al basso.

Ci volete parlare degli esordi di queste canzoni? 
Avevamo delle canzoni che erano rimaste a lungo nel cassetto, soltanto chitarra e voce e poi abbiamo iniziato ad arrangiarle in maniera un po’ più articolata e abbiamo fatto un album “…Prese le lettere e partì…” che però non ha circolato molto. Un po’ l’album zero, se vogliamo. Il secondo poi è stato “Canto da un pezzo di storia”, un album di cui siamo stati molto felici, che ci ha permesso di suonare un po’ in giro anche in Friuli, in Emilia Romagna, in Abruzzo, e infine a quest’ultimo, “Per tutte le altre destinazioni” che è uscito da poco.

Silvia Falcinelli, parliamo di quest’ultimo album: ci sono canzoni che parlano di temi molto importanti, come la guerra, delicati come l’amore, a volte intimi.
Per tutte le altre destinazioni racchiude diversi temi: si parla di guerra, di amore, di speranza, si parla del fatto di partire oppure restare in un determinato luogo, ciò che ci lega a un luogo. Personalmente io ho dato voce alla canzone “Polaroid”, che è diciamo quella canzone più intima dell’album, perché è suonata solamente piano e voce. In questo caso il tema dell’amore non è centrale, quanto lo è la donna, diciamo, ripercorrere il proprio passato e trarre beneficio dagli errori fatti e cercare nel passato una sorta di forza per andare avanti. “Settembre 29 ‘44” che è stata scritta da Federico Messersì, parla degli eccidi di Monte Sole del 1944. Questa canzone, molto bella, è uscita prima del disco con un video di Lorenzo Stanzani. Prima è uscita anche “Terragobba”, accompagnata da un video di Lorenzo Cicconi Massi. Poi ci sono canzoni d’amore come “Se non scrivo mai di te”, “La tua magia”, mentre “Epicurea” invece è una canzone che parla di Epicuro, della filosofia di Epicuro.

Il nome Arbitri Elegantiae da dove esce fuori? 
E’ nato nel 2000 e deriva sicuramente dal soprannome che veniva dato a Petronio ‘Arbiter Elegantiae’ o ‘Arbiter Elegantiarum’ cioè arbitro dell’eleganza, della corte di Nerone secondo Tacito. Più che altro era il suono che mi piaceva. In realtà abbiamo pensato che arbitri dell’eleganza sono in effetti tutte le persone che vivono in questo periodo storico: se noi iniziamo a fare male il nostro lavoro, a comportarci male con le altre persone, il mondo in cui viviamo in generale è poco elegante, è brutto, è triste. Dipende da noi quindi, siamo noi arbitri dell’eleganza, non noi sette del gruppo ma proprio in generale noi che viviamo in questo periodo storico quindi diciamo che il nostro nome è, come posso dire, un invito alla responsabilità.

Silvia Falcinelli e Lorenzo Franceschini degli Arbitri Elegantiae
Silvia Falcinelli e Lorenzo Franceschini degli Arbitri Elegantiae

Come potreste definire il vostro genere?
E’ molto difficile, quasi impossibile definirlo perché si rifà di tantissimi generi insieme. Ci piace definirlo un po’ folk, un po’ rock, un po’ cantautorale, sia per il mix di strumenti che si alternano, sia per le diverse sonorità che si ascoltano nello stesso disco.

Il vostro album verrà presentato a breve…
Il prossimo 11 gennaio, alle 21 e 15, suoneremo al teatro Portone di Senigallia per presentare questo nostro album e soprattutto per festeggiare insieme ai nostri amici, alle persone che apprezzano la nostra musica, i nostri 25 anni di musica insieme. Suoneremo le canzoni dell’ultimo album ma anche altre nostre canzoni meno recenti. In questa occasione  ci saranno anche le cover di alcune canzoni di altri autori che ci hanno ispirati: in particolare De André, Elisa e Battiato.

Progetti futuri? Su cosa state lavorando? 
Adesso siamo impegnati a portare in giro questo album, abbiamo alcune date già fissate soprattutto per la primavera e l’estate. In questo periodo di inverno, stiamo però già registrando altri brani. La creatività non ci manca.

Per tutte le informazioni: www.arbitrielegantiae.it.

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Serra de’ Conti: lunga vita alla Centenaria Società Concertistica – INTERVISTA al presidente Perticaroli

A discapito del nome, Centenaria Società Concertistica, questa realtà musicale di Serra de’ Conti fonda le sue radici nell’800. Con molta probabilità è ancora più longeva di quanto riporti il primo documento ufficiale, ma in mancanza di altri dati, ci facciamo bastare questi 150 anni. E sono un traguardo importantissimo per il complesso musicale serrano che nacque per allietare i vari momenti sacri e mondani che il paese offriva, celebrazioni in primis. Considerata quindi la ricorrenza, non potevamo non intervistarne il referente, che è Piero Perticaroli, dal 2020 presidente dell’associazione. Si può riascoltare quest’intervista cliccando sul tasto “riproduci” del lettore multimediale, mentre riportiamo solo un estratto delle sue parole in “formato” testuale.

Quando nasce il gruppo?
Il gruppo è nato nel 1874 e, ininterrottamente, ha sempre continuato la sua attività musicale nonostante le due guerre mondiali, anche se sembra che fosse nata prima. Il primo documento ufficiale conteneva statuto e la formazione della banda che nasce però come gruppo musicale di appassionati. Poi negli anni ha assunto il nome di Regina Margherita, con un simpatico aneddoto sulle divise dei musicisti. Quel nome venne però cambiato e oggi si chiama Centenaria Società Concertistica.

Eri musicista?
Ho iniziato alla fine delle scuole elementari approfittando dei corsi d’orientamento musicale che portavano poi a prendere uno strumento e a suonare con la banda del paese. Dopo una pausa, nel 2014 ho ripreso a partecipare, suonando vari strumenti in base alle esigenze della banda: ora suono il sax baritono. E’ sicuramente la banda più antica del paese e al suo interno ha componenti che vanno dai 15 anni fino a quando la salute te lo consente.

Da quanti elementi è composta e da che genere di strumenti?
Soprattutto strumenti a fiato, dagli ottoni a tutta la famiglia dei legni, e poi le percussioni intese non solo come il rullante ma tutte quelle che trovano letteratura nell’orchestrazione a fiato, lo xilofono, i timpani. Siamo sui 40 elementi, la maggior parte di Serra de’ Conti, ma non solo, da Senigallia, Montecarotto… Ci sono tanti ragazzi, che sono la linfa vitale dell’associazione, garantendo il ricambio dei musicisti e quindi la longevità della banda. La direzione è del maestro Mirco Barani, che ci fa suonare non solo pezzi bandistici ma anche musica sinfonica, sia riadattata, sia scritta appositamente per orchestre a fiato.

Per la ricorrenza dei 150 anni di storia, quali iniziative avete predisposto?
Sono iniziate il 31 maggio, giorno in cui la Centenaria Società Concertistica è stata fondata. Nel compleanno abbiamo aperto una mostra fotografica nella chiesa di san Michele; successivamente c’è stato un concerto bandistico, iniziativa che l’associazione porta avanti da tempo. Ma, a differenza degli anni precedenti, abbiamo coinvolto altre tre bande. Il 23 giugno c’è stato un raduno bandistico con Fabriano (AN) e Monte Urano (FM), con cui siamo storicamente gemellati da tempo. Il 27 luglio c’era il tradizionale concerto estivo; a ottobre faremo un viaggio nella storia dell’associazione, ricordando i maestri che più si sono impegnati per la banda: Cucchieri, Cioccolanti, Barabesi, Memè. A novembre ci sarà infine il concerto del patrono che non si fa mai nella giornata stessa del patrono il 16 novembre.

Altre occasioni per sentire la banda all’opera?
Tutti gli anni facciamo diversi concerti, grazie anche ai vari gemellaggi regionali ed extraregionali, e poi tutti i momenti istituzionali a cui la Centenaria Società Concertistica ha sempre partecipato.

I giovani sono ben disposti a studiare musica e approcciarsi alla banda?
Da venti anni abbiamo una collaborazione con l’istituto comprensivo di Arcevia per un corso per l’avviamento alla musica dei ragazzi, che precede il corso di orientamento musicale. La scuola mette a disposizione i suoi locali, noi mettiamo a disposizione gli strumenti, persino il fagotto o l’oboe. Da quelle prime note, escono alcuni musicisti per la Centenaria Società Concertistica. Ma la musica ha anche una funzione pedagogica perché permette di imparare ad ascoltare prima di fare qualcosa, prima di parlare, prima di suonare. E questo serve nella vita di tutti i giorni, dove la musica migliore nasce quando si suona insieme. E poi ci si diverte: non ho mai visto un ragazzo che suona in banda rimanere imbronciato. Lega i ragazzi che fanno musica e lo vedo dai loro volti. Se non altro ci saranno ricordi piacevoli qualora smettessero di suonare.

E ora?
E ora ripartono le attività musicali e le prove, come ogni settimana, fatta eccezione per il mese di agosto. Perché se vuoi fare bella figura ti devi esercitare.

Per ulteriori informazioni: centenariasocietaconcertistica.it

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Il raduno delle bande di Serra de' Conti, Fabriano e Monte Urano
Il raduno delle bande di Serra de’ Conti, Fabriano e Monte Urano

Tre concerti per riscoprire il compositore marchigiano Arturo Clementoni

Vox Poetica Ensemble
Vox Poetica Ensemble

Proseguono nel mese di settembre i concerti del FOI, il Festival Organistico Internazionale 2024 con la riscoperta del compositore marchigiano Arturo Clementoni (1894-1984) nel quarantesimo anniversario della sua scomparsa. Con gli appuntamenti di luglio e agosto il FOI ha concluso la fase estiva della programmazione concertistica, che, grazie ad un’impronta originale e diversificata delle musiche proposte dai validissimi artisti ospiti (alcuni dei quali arrivati dall’estero), ha coinvolto un pubblico sempre più numeroso ed appassionato alla conoscenza della vasta letteratura organistica. 

Una conoscenza che si coniuga alle peculiari caratteristiche che ogni strumento può esprimere all’ascolto dei suoi suoni, sempre diversi a seconda del costruttore, del periodo storico e geografico in cui è stato concepito. Ed è così che i sei organi conservati nelle chiese della Diocesi senigalliese (Senigallia, Belvedere Ostrense, Chiaravalle e Corinaldo) hanno potuto farsi conoscere in tutto il loro splendore grazie anche al lavoro di accordatura che il Festival propone per la loro valorizzazione. Con un sentito ringraziamento ai parroci che hanno sostenuto questa XXIII edizione, il FOI auspica una sempre più ampia condivisione nella promozione di queste macchine meravigliose, vere e proprio opere d’arte, che, seppur restaurate, necessitano di costanti cure per mantenersi in vita. 

I prossimi appuntamenti di settembre (il 22 alla chiesa del Portone di Senigallia, ore 21; il 24 alla Basilica Pontificia della Santa Casa di Loreto, ore 21; il 29 alla Cattedrale di San Ciriaco di Ancona, ore 19) saranno invece rivolti alla riscoperta del compositore marchigiano Arturo Clementoni, che nacque a Potenza Picena (Macerata) nel 1894 e compì gli studi musicali al Conservatorio di Pesaro, vivendo la sua intera esistenza ad Ascoli Piceno, dove fu organista della Cattedrale e maestro di cappella per circa quaranta anni. 

Arturo Clementoni (1937)
Arturo Clementoni (1937)

Compositore prolifico, soprattutto di opere corali e liturgiche, Arturo Clementoni si formò e operò pienamente nel solco del Movimento Ceciliano, che a partire dall’inizio del Novecento propugnò la fondamentale riforma che riscattava la musica sacra dall’influenza dello stilema operistico italiano, nel recupero della solida tradizione della polifonia e del canto gregoriano. Con perizia e umiltà fu instancabile fautore delle varie attività musicali che si svolgevano ad Ascoli Piceno, producendosi come pianista, didatta, direttore di coro e organista. Pur rimanendo sempre nella sua città, Arturo Clementoni fu apprezzato e stimato da grandi figure musicali del suo tempo, ricevendo anche onorificenze dal presidente della Repubblica Giovanni Gronchi. Nel 1935 compose il Corale Sinfonico “Cristo risusciti”, sul tema del celebre inno pasquale ancora oggi in uso nella liturgia cattolica, che sarà parte del programma assieme alla “Missa jubilaris Anni Sancti MCML” a 3 voci miste (A.T.B.). Fu proprio questa composizione che nel 1950 vinse, su 153 concorrenti, il concorso nazionale per la composizione e per cui Papa Pio XII gli conferì l’onorificenza della Commenda dell’Ordine di S. Silvestro. 

Gli interpreti di questo straordinario progetto saranno Giuseppe Monari all’organo e il coro Vox Poetica Ensemble di Fermo sotto la direzione di Lorenzo Chiacchiera. Il concerto di Loreto è dedicato alla memoria di Mario Clementoni, fondatore della Clementoni Spa, mentre quello di Ancona è alla memoria del dottor Leopoldo Uccellini, mecenate marchigiano in ricordo del quale è nata la Fondazione Uccellini, organizzatrice del Foi.

Tre appuntamenti irrinunciabili, quelli del 22-24 e 29 settembre, per conoscere le composizioni più significative di un valente musicista marchigiano, definito dalle cronache dell’epoca un artista semplice e poliedrico artigiano, a testimonianza di un’indole geniale e creativa che opera incessantemente nel ‘sottobosco’ artistico della società, contribuendo a creare la vera cultura, quella cioè che si espande e progredisce come parte integrante della collettività.

L’ingresso è come sempre gratuito.

Informazioni: foisenigallia.itfondazioneleopoldouccellini.org.

“De-Canto Senigallia”: le corali marchigiane pronte a diffondere la Musica nei luoghi storici della città – LE INTERVISTE

Si parla di arte nell’ultima puntata di Venti minuti da Leone, diamo infatti spazio al progetto “De-canto Senigallia” proposto dall’associazione corale Luigi Tonini Bossi (in FOTO) con il coinvolgimento del Comune di Senigallia, della consulta senigalliese della cultura, del museo della mezzadria Sergio Anselmi, dell’associazione regionale dei cori marchigiani (Arcom). La manifestazione di tre giorni parte oggi venerdì 13 settembre, e durerà per tutto il fine settimana: allo stesso modo il nostro servizio con le interviste ai suoi protagonisti sarà in onda il 13 e 14 settembre alle ore 13:10 e alle ore 20, mentre domenica 15 sarà in replica sempre su Radio Duomo Senigallia (95.2 FM) a partire dalle ore 16:50 (il terzo di tre servizi audio consecutivi). L’audio è disponibile anche in questo articolo con un estratto delle parti salienti dell’intervista. Quindi buona lettura e buon ascolto.

Il 13, 14 e 15 settembre Senigallia vivrà momenti di musica polifonica itinerante, con approfondimenti culturali. Antonella Vento, può spiegarci di cosa si tratta?
E’ un progetto per valorizzare la cultura del canto corale unendola alle bellezze della città, quindi una valorizzazione potente con persone esperte che descriveranno i luoghi.

Come si lega un impianto urbanistico bello ma diversificato con la proposta corale?
Un certo tipo di polifonia trova spazi importanti in città; nell’area archeologica si esibirà il gruppo femminile “Sybillae Ensemble” di Ascoli Piceno, quindi con una suggestione a far da richiamo; il quartetto “Lumos Vocal Ensemble” di Mogliano (MC) si esibirà a palazzetto Baviera quindi la zona rinascimentale, mentre il coro malatestiano di Fano canterà domenica nella chiesa della Maddalena dove noi parteciperemo come coro ospitante. Altra esibizione è quella della corale di Fabriano al museo della mezzadria di Senigallia. Cerchiamo di dare ai cori lo spazio migliore per rappresentare se stessi e valorizzare i luoghi.

Al presidente della corale Luigi Tonini Bossi, Livio Marangio, chiediamo come si vive in città la presenza della vostra realtà.
Ha un grosso seguito, con tanto pubblico che segue i nostri concerti. E noi con questa iniziativa vogliamo ringraziarlo per il seguito al nostro lavoro. “De-Canto Senigallia” vuole proprio elogiare le bellezze di Senigallia ma anche l’interesse della comunità per certi luoghi e certa cultura. Poi l’iniziativa sarà anche in qualche modo movimentata, con luoghi e cori diversi.

Non solo Senigallia, anche le Marche sono sensibili a questa tradizione: come mai?
Abbiamo l’associazione regionale Arcom che ci sostiene, ci aiuta nell’organizzazione delle iniziative e che ci ha dato recentemente anche l’occasione di esibirci allo Sferisterio di Macerata, evidenziando quindi la vivacità culturale della nostra regione. Il canto corale è molto sentito, curato e apprezzato dalla popolazione marchigiana: si esibiscono persone a livello amatoriale, in modo gratuito, una passione nello stare insieme, nel costruire e nell’esibire i brani e nel trovare il contatto col pubblico.

Sara Saturni, responsabile dell’ufficio cultura e formazione del comune di Senigallia, come giudica questa proposta culturale?
L’abbiamo ritenuta meritevole di sostegno perché ogni volta che i luoghi della cultura vengono aperti e resi fruibili è un’azione che va nella nostra direzione di rendere i luoghi vicini alle persone. Poi assume ancora più importanza perché unisce competenze trasversali del tessuto cittadino e regionale.

Può divenire un format ripetibile?
Lo speriamo perché proprio la trasversalità è un aspetto che incentiviamo, è un valore aggiunto. Ci sono tutte le premesse perché sia un successo.

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Parte bene la seconda edizione di Tramantici, il festival della fisarmonica di Mondolfo

Molto partecipato il concerto inaugurale di Tramantici Festival 2024 a Mondolfo, con l'esibizione del  fisarmonicista Giacomo Rotatori accompagnato dalla voce di Sara Jane Ghiotti
Molto partecipato il concerto inaugurale di Tramantici Festival 2024 a Mondolfo, con l’esibizione del fisarmonicista Giacomo Rotatori accompagnato dalla voce di Sara Jane Ghiotti

Nonostante il maltempo che ha costretto a un cambio di sede dell’evento inaugurale, è iniziata con successo la seconda edizione di Tramantici, il festival della fisarmonica di Mondolfo. Fino al 25 agosto si potrà assistere gratuitamente a un evento unico nel suo genere, che celebra la fisarmonica e tutti gli strumenti a mantice. Lo fa durante una settimana speciale, quella di Mondolfo nuovo comune protagonista di 50×50: Capitali al quadrato, il progetto simbolo di Pesaro 2024 – Capitale Italiana della Cultura.

«Un evento unico e coinvolgente – ha dichiarato il direttore artistico Roberto Lucanero – Il nostro obiettivo è creare un’esperienza musicale indimenticabile, valorizzando la tradizione e l’innovazione nell’ambito degli strumenti a mantice. Tramantici vuol dire proprio questo: essere in mezzo alle diverse tipologie di strumenti a mantice. Oltre le più note fisarmoniche. Già la prima edizione nel 2023 – continua – aveva accolto infatti un’immensa varietà di strumenti, dalle fisarmoniche a piano, fisarmoniche a bottoni, organetti di vario tipo fino all’organo portativo, strumento utilizzato nel medioevo e molto importante nella storia della musica marchigiana grazie all’uso che se ne fece, tra colto e popolare, fino al Rinascimento. L’edizione 2024 vedrà anche la presenza del bandoneón, caratteristico del tango argentino, appartenente alla famiglia delle concertine».

«La rassegna – ha dichiarato il sindaco di Mondolfo Nicola Barbieri – vuole valorizzare uno strumento popolare che ha caratterizzato per oltre un secolo, dalla seconda metà dell’ottocento, la storia artigianale di Mondolfo con produzioni di grande valore». 

Il festival, che vede l’organizzazione esecutiva di DMP Concept di Senigallia, si arricchisce di ospiti internazionali e di artisti locali. Dopo l’apertura con un artista marchigiano, Giacomo Rotatori accompagnato dalla voce di Sara Jane Ghiotti (in FOTO), il programma prosegue grazie a esibizioni di artisti rinomati come Triosfere, Ethnic Project Duo di Danilo Di Paolonicola e Flavio Boltro, Osteria del Mandolino, Riccardo Tesi Elastic Trio, Claudio Prima & Seme, e lo stesso Roberto Lucanero con un’emozionante esibizione all’alba per il saluto conclusivo del festival.

Ecco le date degli altri concerti, sempre a ingresso libero:

  • Martedì 20 agosto ore 21 – Mondolfo, Chiostro Complesso Monumentale Sant’Agostino: Triosfere – Dario Flammini – bandoneòn, Mauro De Federicis – chitarra elettrica, Roberto Della Vecchia – contrabbasso
  • Mercoledì 21 agosto ore 21- Mondolfo, Chiostro Complesso Monumentale Sant’Agostino: Ethnic Project Duo con Danilo Di Paolonicola – fisarmonica e Flavio Boltro – tromba
  • Giovedì 22 agosto ore 21.30 – Marotta, Piazza dell’Unificazione: Osteria del Mandolino – fisarmonica, mandolino, flauto, chitarra e contrabbasso
  • Venerdì 23 agosto ore 21 – Mondolfo, Chiostro Complesso Monumentale Sant’Agostino: Riccardo Tesi Elastic Trio con Riccardo Tesi – organetto diatonico, Francesco Savoretti – percussioni, Vieri Sturlini – chitarre e voce
  • Sabato 24 agosto ore 21 – Mondolfo, Chiostro Complesso Monumentale Sant’Agostino: Claudio Prima & Seme con Claudio Prima – organetto e voce, Vera Longo – violino e voce, Paola Barone – violino, Cristian Musìo – viola, Marco Schiavone – violoncello
  • Domenica 25 agosto ore 06 – Marotta, Molo: Roberto Lucanero – fisarmonica e organetto

Tutti i giorni dalle 17.30 alle 19.30 presso i Giardini “Le 11 Eroine” di Marotta, le straordinarie mosaiciste dell’Associazione “Mosaichiamo la città” guideranno cittadini e turisti alla creazione di un mosaico, di circa 14 metri, dedicato a Tramantici. L’opera verrà installata sui muretti dell’ormai noto “Lungomare dei Mosaici”.

A Mondolfo l'evento inaugurale di Tramantici Festival 2024
L’intervento del direttore artistico Roberto Lucanero

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Summer Jamboree, inizia il conto alla rovescia

Tanta musica in piazza Garibaldi a Senigallia grazie al Summer Jamboree (edizione 2023)
Tanta musica in piazza Garibaldi a Senigallia grazie al Summer Jamboree (In FOTO uno scatto dell’edizione 2023)

Fervono i preparativi a Senigallia per il Summer Jamboree, il festival della musica e cultura dell’America anni ‘40 e ‘50. Oggi vi proponiamo un servizio con le interviste ai protagonisti della nuova edizione, in primis gli organizzatori Angelo Di Liberto e Alessandro Piccinini. Sono infatti loro che da anni riescono nel miracolo di portare in una piccola cittadina della costa adriatica grandi nomi del panorama musicale mondiale assieme a centinaia di migliaia di appassionati, ballerini e musicisti da decine e decine di paesi dei vari continenti. Il servizio con audio intervista è in onda su Radio Duomo Senigallia-InBlu (95.2 FM) lunedì 22 luglio alle ore 13:10 e alle ore 20, martedì 23 agli stessi orari e domenica 28 a partire dalle ore 16:50, la prima di tre audio consecutivi. Il servizio con le interviste è disponibile anche in questo articolo, dove sono affiancati dal sindaco Massimo Olivetti, che ha accennato qualcosa sulla convenzione da siglare, e dall’assessora al turismo Simona Romagnoli. Buon ascolto.

Che vi piaccia o no, quello che è partito nel 2000 è un bel biglieto da visita per la città, è un appuntamento importante per molti appassionati e per i musicisti, ed è una manna per l’economia turistica senigalliese. Non che manchino le alternative, ma il livello raggiunto dall’evento “Summer Jamboree” e da tutto l’indotto ha chiaramente pochi eguali nel territorio comunale e provinciale. Già a livello regionale il discorso cambia, ma su quello ci si sta lavorando. Parola di organizzatori e di sindaco. 

La 24esima edizione torna dal 27 luglio al 4 agosto a infiammare una già rovente estate. Sì perché quest’anno sono arrivati a Senigallia i Simple Minds, i Pooh, gli Articolo 31, I cugini di campagna, insomma grandi nomi a fianco di quelli un po’ più per il target giovanile, come  Venerus, Arual, Raphica, Her Nice Too, Chiello, Emma, Disco Azul, Maredè, Nada e tanti altri.  Una 24esima edizione che arriva proprio nell’anno in cui si celebrano i 70 anni di Rock’n’Roll. Era il 1954 quando Bill Haley & His Comets incisero il brano “Rock Around the Clock”, che poi nel 1955 arrivò al primo posto delle classifiche statunitensi restandoci otto settimane e anche di quelle di Regno Unito e Germania. I Comets si esibirono al Summer Jamboree nel 2004. Ma già in Italia il successo fu assicurato per la ripresa della canzone da parte di vari artisti, dal Quartetto Cetra a Renato Carosone, da Adriano Celentano a Renzo Arbore.

Per omaggiare il primo movimento interraziale della storia, quello da cui nacque una vera e propria rivoluzione culturale, nella musica come nella moda e nel design, arriveranno a Senigallia leggende musicali come Jay Siegel con i Tokens, e Johnny Farina. Il primo è il celebre autore di “The Lion sleeps tonight”, popolarissimo brano del 1961, che in esclusiva mondiale torna in Italia dopo 60 anni dalla trasmissione televisiva della Rai quando era numero uno in classifica. Il secondo ha chiare origini italiane ed è famosissimo per il duo Santo & Johnny e per il loro brano più celebre “Sleep walk”, una delle canzoni più conosciute di tutti i tempi. Ma a Senigallia arriveranno anche tanti giovani artisti, pronti a portare avanti la tradizione rock, swing, western swing, country, rockabilly, rhythm’n’blues, hillbilly, doo-wop, insomma tutti i generi che hanno creato il rock e tutto ciò che il rock ha generato. Nei 9 giorni di festival – denominato la “Hottest Rockin’ Holiday on Earth” – si esibiranno decine di band da tutto il mondo dai palchi in piazza Garibaldi e sotto la rocca roveresca. Solo per fare alcuni nomi: Lewis Jordan Brown (UK), astro nascente della scena rock; gli MFC Chicken (UK), band che propone un fantastico repertorio di brani a tema chicken “pollo”; Mary Lee And Caesar’s Cowboys (ITA); il trio marchigiano Rudy Valentino e i Baleras (ITA); Los Killer Tones (MEX); Big Five (DE); Rhine Valley Ramblers (AUT); Lovesick (ITA); Los Moustros (MEX); il polistrumentista swing David Hermlin dell’omonimo trio (DE); The Hot House Combo (UK); Howlin’ Ric & The Rocketeers (UK); The Jolly Rockers feat. Greg & Max Paiella (ITA).

Musicisti da tutto il mondo dunque a Senigallia per l’edizione numero 24 del Summer Jamboree. E per il 2025 già si sta muovendo qualcosa, per celebrare più in grande l’evento che ha portato in Italia, tra gli oltre mille concerti, Chuck Berry, Jerry Lee Lewis, BB King. La manifestazione – promossa dal Comune di Senigallia con la collaborazione di Regione Marche, la partecipazione della Camera di Commercio di Ancona e la Lega del filo d’oro come partner etico –  vedrà tornare anche la band di 22 elementi Abbey Town Jump Orchestra e il Fearless David Motordrome: si tratta dell’unico motordrome funzionante rimasto in Italia datato 1937, una gigantesca “botte” di legno al cui interno sfrecciano le moto d’epoca e di cui il pubblico del Summer Jamboree si è innamorato. E ancora: l’hawaiian beach sul lungomare Mameli, le lezioni di ballo gratuite e aperte a tutti, dj set, i dopo festival alla rotonda a mare e lo spettacolo di burlesque al teatro la Fenice. Attorno alla rocca torna il villaggio con vestiti e accessori in stile, in piazza Simoncelli il parcheggio per le auto americane pre-1969, e il Walk-in Tattoo al foro annonario. Tra le novità anche un giornale in carta stampata con il programma di tutto il festival, con le informazioni per non perdersi alcun appuntamento o lezione di ballo. Buon festival!

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La locandina del Summer Jamboree 2024

Turismo a Senigallia, giugno sembra aver avviato la stagione: che strategia per gli altri mesi?

Il concerto dei Simple Minds a Senigallia
Il concerto dei Simple Minds a Senigallia. Foto Gabriele Cameruccio

Sarà il mese di giugno, il “nuovo” mese dedicato ai grandi eventi, a salvare la stagione turistica di Senigallia? Di certo ancora i conti non si possono fare ma le prospettive per la spiaggia di velluto sembrano positive. Almeno stando a sentire gli albergatori e gli imprenditori che lavorano col turismo. Gli eventi che hanno contraddistinto l’avvio della bella stagione hanno sicuramente portato benefici al tessuto economico cittadino che, nello stesso periodo del 2023, era invece stato penalizzato dal maltempo e dalla vicinanza con l’Emilia Romagna alluvionata. Cosa di cui tenere conto per qualsiasi paragone.

Durante le ultime interviste da parte di vari esponenti politici cittadini è stato sottolineato il risultato, inizialmente positivo, di questi primi passi in campo turistico: piazza Garibaldi è stata il fulcro degli eventi finora e lo sarà ancora per alcune delle sperimentazioni che l’amministrazione comunale ha voluto avviare. Se il tour di Rds ha portato vari nomi del mondo musicale e pop a Senigallia, di certo il “botto” si è avuto con i recenti concerti dei Simple Minds e dei Pooh che si sono susseguiti a due giorni di distanza l’uno dall’altro. A cui poi seguirà il jazz festival che la giunta ha voluto lanciare, anche qui con grandi nomi del panorama internazionale.

Il risultato auspicato è intanto quello di allargare il ventaglio dell’offerta musicale a Senigallia, un po’ ricalcando il format del teatro la Fenice dove da anni ormai si uniscono vari generi che accompagnano la prosa, come i musical, la danza, commedie e tragedie del teatro più tradizionale, ma anche l’opera.

La strategia, anche se non è stata sbandierata quasi come se non ne fosse convinta nemmeno la stessa giunta, è quella di spaziare tra i vari circuiti, canali settoriali, specializzati, per promuovere in ognuno un aspetto di Senigallia. Dai tour operators classici con le vacanze al mare ai pacchetti esperienziali, come si usa dire oggi; dallo sguardo all’entroterra al settore sportivo; dal mondo culturale a quello dei raduni (le Harley Davidson sono state l’ultimo esempio, ma negli anni sono state tentate anche quelli delle auto d’epoca, dei motori Ferrari o Porsche) fino alle rievocazioni storiche, automobilistiche e motociclistiche.

E poi la comunicazione: una promozione degna di questo nome sfrutta più canali, più emittenti: per cui a Rds per il summer tour si affiancheranno Radio Monte Carlo per il jazz, radio 105 per XMasters e poi Sky per le puntate trasmesse davanti la rotonda, così come le riprese della serie tv “Alex Bravo, poliziotto a modo suo” che andranno in onda in autunno sui canali Mediaset. Una varietà di target e pubblici, i più ampi e variegati possibile.

Una bella ipoteca sulla riuscita della stagione turistica: l’obiettivo è di far volare il mese di giugno, o anche maggio, solitamente contraddistinti il primo dal turismo delle comitive e dei gruppi per i soggiorni elioterapici di persone anziane e il secondo dal turismo sportivo e dalle gite scolastiche, senza però limitarsi a questi settori: la strada intrapresa è aumentare il ventaglio di offerte per raggiungere più target. Poi gli altri mesi vanno un po’ da loro, ormai con gli eventi più consolidati, da Xmaster al Summer Jamboree che assicurano presenze e movimento sulla spiaggia di velluto.

Rimane ancora il nodo di come incentivare gli altri mesi, dando sostanza alla quella destagionalizzazione di cui tanto si parla ma che in effetti non si riesce a concretizzare. La ricetta di questa amministrazione è quella di rilanciare Pane Nostrum a settembre, ma anche quella di insistere sui circuiti teatrali e sugli spettacoli. Non è molto strutturata come strategia né si può presentare come una novità. E a quattro anni dalle ultime elezioni, qualche idea forse è il caso di farsela venire. O, se c’è già, di comunicarla e realizzarla.

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Il concerto dei Pooh a Senigallia. Foto Gabriele Cameruccio
Il concerto dei Pooh a Senigallia. Foto Gabriele Cameruccio