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Tag: sport

Piscina Saline, rottura totale tra comune e società concessionaria

La vicenda della piscina delle Saline, chiusa da quasi un anno per motivi di sicurezza, arriva al suo atto conclusivo. O almeno, al più traumatico. È notizia dei giorni scorsi la risoluzione della concessione da parte del Comune di Senigallia nei confronti della società Saline SC Senigallia, gestore degli impianti dal 2021. Una decisione che fa seguito a mesi di accuse incrociate, culminate nel duro botta e risposta tra le parti. L’intervista all’assessore allo sport Riccardo Pizzi, andata in onda nei giorni scorsi, è disponibile anche in questo articolo grazie al lettore multimediale, assieme a un estratto testuale.

La situazione attuale

Mentre si attende la riconsegna delle chiavi, fissata per il 13 novembre, l’attenzione è puntata sul Tribunale di Ancona. Il 29 ottobre, infatti, è prevista l’udienza per la nomina di un consulente tecnico d’ufficio (CTU), chiamato a dirimere la complessa matassa dei lavori necessari, del loro costo e, soprattutto, di chi debba farsene carico.

La piscina, un impianto di circa vent’anni, è chiusa da novembre 2024, dopo il cedimento di una parte del soffitto di uno spogliatoio. Una tragedia sfiorata, avvenuta di notte, che ha imposto lo stop all’agibilità in attesa di perizie e interventi.

Le parti

Da un lato, la società concessionaria lamenta uno «squilibrio economico» del piano finanziario originario (presentato tra il 2019 e il 2020), causato prima dalla pandemia e poi dall’aumento spropositato dei costi energetici e delle materie prime. Problematiche, denuncia la Saline SC, rimaste «inascoltate» dall’Amministrazione, accusata di scarsa disponibilità al dialogo.

Dall’altro, l’Amministrazione comunale ritiene il concessionario «inadempiente» rispetto agli obblighi contrattuali, in primis quelli relativi agli investimenti di riqualificazione previsti. Per fare chiarezza sulla posizione della giunta, abbiamo intervistato il vice sindaco e assessore allo sport, Riccardo Pizzi.

Le tappe della vicenda

«La decisione di risolvere il contratto – spiega l’assessore Pizzi – nasce dalla valutazione dei nostri tecnici e consulenti sull’evolversi del rapporto. L’aggiudicazione del giugno 2020 prevedeva che il Comune versasse 262mila euro più IVA all’anno, a fronte di interventi da parte del concessionario per poco meno di 700mila euro sulla piscina e sui due campi ‘pallone’».

Secondo la ricostruzione di Pizzi, la società avrebbe chiesto una rivisitazione del piano economico già a settembre 2020 causa Covid, richiesta però giudicata «non adeguatamente motivata» dai consulenti. Dopo una lunga trattativa, si è giunti alla firma nell’ottobre 2021, con la concessione di un anno «transitorio» per valutare gli effetti della pandemia.

«A marzo 2023 – affonda Pizzi – al termine del primo anno di gestione, i nostri consulenti, valutando la documentazione inviata dalla stessa società, hanno stabilito che non c’è stato uno squilibrio del piano economico. Abbiamo quindi invitato il gestore a partire con la progettazione delle opere previste. Da allora, nulla è pervenuto agli atti. Al di là delle richieste di incontri, noi abbiamo bisogno di documenti e numeri, tutelando l’interesse pubblico».

La replica alle accuse

Riccardo Pizzi
Riccardo Pizzi

L’assessore respinge le accuse della società sulla mancanza di dialogo e sui costi energetici. «Sono due aspetti diversi,» precisa. «Sul primo, quello economico, i documenti forniti da loro stessi dicevano che non c’era squilibrio. Sul caro energia, i nostri esperti hanno valutato che rientra nell’alea dell’attività imprenditoriale e non ricorrevano le condizioni per un intervento pubblico. Per il caro materiali, abbiamo detto: ‘presentate una progettazione sui prezziari e poi discutiamo’. Ma non è mai arrivato nulla».

Riguardo la causa in tribunale (l’accertamento tecnico preventivo), Pizzi sottolinea che è stata un’iniziativa della società. «È successiva al crollo di novembre 2024. Noi ci eravamo già attivati con un professionista esterno per fare i sondaggi, ma loro hanno azionato subito il ricorso, non dandoci il tempo di avviare un dialogo con documenti alla mano».

Il futuro degli impianti

Con la riconsegna delle chiavi il 13 novembre, il Comune punta a «garantire la continuità degli impianti che possono essere utilizzati, ovvero la pista d’atletica e il pattinodromo». Pizzi chiarisce anche un punto fondamentale: gli investimenti previsti dal contratto riguardavano solo la piscina e i due campi da tennis sintetici sotto il pallone. «La tribuna della pista d’atletica e altri due campi da tennis sono inagibili dal 2016. Il progetto approvato all’epoca non prevedeva alcun investimento su queste strutture».

Per il futuro della piscina, tutto è sospeso in attesa della perizia del CTU. «È prematuro stimare i costi,» conclude Pizzi, che allarga lo sguardo anche all’altra struttura cittadina: «Eravamo pronti a far uscire il bando per il progetto di finanza della piscina del Molinello (che ha 40 anni), ma con le Saline chiuse ci siamo dovuti fermare per non privare Senigallia di entrambi gli impianti. Stiamo comunque lavorando alla progettazione di una nuova piscina che sostituisca il Molinello, garantendo la continuità del servizio durante i lavori».

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Elezioni regionali Marche 2025, intervista a Roberto Paradisi (Forza Italia)

C’è chi in politica porta la propria dote di impegno, esperienza e competenza e chi invece cerca in politica una dote, spesso un ruolo, con compenso ovviamente. E’ questa la netta distinzione con cui Roberto Paradisi, coordinatore locale di Forza Italia, si presenta agli elettori in vista delle prossime consultazioni regionali del 28 e 29 settembre. Un concetto chiaro, semplice, che restituisce dignità alla politica e al voto, in un momento in cui tanti diffidano e non votano. L’intervista integrale è in onda martedì 16 settembre, alle ore 13:10 e alle ore 20 su Radio Duomo Senigallia (95.2 FM), ma è disponibile anche in quest’articolo grazie al lettore multimediale.

Forte di una carriera come avvocato, docente universitario e con un lungo impegno nel mondo sportivo, Paradisi ha esposto le sue ragioni, le sue proposte e la sua visione per il futuro della regione, ponendo l’accento sulla concretezza di un impegno civico libero, a detta sua, da condizionamenti di partito.

Sanità, sport e cultura: il programma per le Marche

Paradisi si concentra su diverse aree chiave, a partire dalla sanità, un settore che assorbe oltre l’80% del bilancio regionale. Pur riconoscendo i meriti dell’attuale giunta Acquaroli nell’aver invertito la rotta rispetto al passato in cui si accentravano risorse e competenze, l’esponente di FI insiste sullo stop ai medici gettonisti, proponendo un’alternativa: «Richiamiamo i medici di famiglia in pensione, come è successo durante il Covid, e cominciamo a rimpinguare tutti i borghi e i presidi sanitari». L’obiettivo è quello di «un borgo, un presidio sanitario», garantendo a ogni comunità, anche la più piccola, l’accesso a guardie mediche e a un soccorso di base efficiente. Critiche invece per il mancato avvio delle case di comunità promesse ma anche a chi si impegna per vedere «la medaglietta», dimenticando la sostanza della questione.

Il candidato ha poi collegato indissolubilmente lo sport alla cultura, definendoli «la più potente medicina contro lo sballo e il disagio giovanile». Per quanto riguarda lo sport, ha criticato la gestione di alcune strutture pubbliche, come nel caso della palestra di via D’Aquino a Senigallia, chiusa per lavori improvvisati nel mese di avvio delle attività sportive da parte delle varie società, e il «regime dei presidi» che nega l’uso delle palestre scolastiche alle società sportive, in violazione di una legge del 1996. Per la cultura, Paradisi ha proposto un festival dei classici, itinerante nei teatri e anfiteatri romani della regione. Un progetto che non solo valorizzerebbe il patrimonio culturale delle Marche, ma creerebbe anche un indotto turistico, trasformando la cultura in un motore di crescita.

Turismo e protezione civile: proposte per il territorio

In materia di turismo, Paradisi ha difeso strenuamente il settore plein air, smentendo il pregiudizio che i turisti in camper non generino un’economia virtuosa. «Chi si muove con un mezzo da 80 mila euro ha un’importante capacità economica, e spende», ha affermato. «Va al ristorante, nei mercati, nei negozi. Dobbiamo creare aree attrezzate per intercettare questi flussi».

Sull’annoso tema del rischio idrogeologico, Paradisi ha ribadito la necessità di accelerare la costruzione delle vasche di espansione e ha proposto la soluzione di un coordinamento unico di protezione civile per ogni vallata: «Davvero pensiamo che si possa lasciare tutto alla singola volontà dei sindaci che si scambiano sms?». L’obiettivo finale sarebbe quello di creare una sorta di «commissario di fiume» per una gestione rapida ed efficace delle emergenze.

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Senigallia, l’assessore Pizzi fa il punto sullo sport: «Molte cose fatte, ma tanto ancora da fare»

Il vicesindaco e assessore allo sport di Senigallia, Riccardo Pizzi, ha tracciato un bilancio delle attività svolte nel suo mandato, evidenziando le sfide affrontate e i progetti in corso per migliorare l’impiantistica sportiva cittadina. L’intervista, in onda su Radio Duomo Senigallia (95.2 FM) venerdì 13 e sabato 14 giugno alle ore 13:10 e alle ore 20 e domenica 15 alle ore 17:15 circa, ha toccato temi cruciali come lo stato delle strutture sportive e i progetti di finanza che potrebbero risolvere alcuni problemi legati alle carenze impiantistiche. Chi vuole potrà riascoltare le parole del vicesindaco di Senigallia grazie al lettore multimediale che accompagna questo articolo.

Riorganizzazione dell’ufficio sport ed eventi

Pizzi ha ricordato come l’ufficio per le politiche sportive, al suo insediamento nell’ottobre 2020, contasse una sola unità, mentre oggi vanta tre dipendenti più un responsabile, garantendo risposte più rapide a cittadini e società. Tra le iniziative, ha menzionato la Giornata Nazionale dello Sport, che da tre anni permette alle associazioni di presentarsi alla cittadinanza nelle piazze.

Tariffe e polemiche: gli aumenti sostenibili

Riguardo alle polemiche sull’aumento delle tariffe per l’utilizzo delle palestre scolastiche, Pizzi ha precisato che gli adeguamenti sono stati minimi e necessari per coprire i costi. «Se si pagavano 80 centesimi per un’ora, arrivare a 2 euro penso sia una cifra più che congrua e onesta», ha dichiarato, definendo le accuse «strumentalizzate».

Nuove palestre e riqualificazione impianti

Sono in cantiere tre nuove palestre scolastiche: quella della nuova Marchetti (prevista per settembre 2025), quella della Puccini (entro dicembre 2025) e un ampliamento della palestra Belardi di Marzocca (termine lavori entro il 2026). Per quanto riguarda lo stadio Bianchelli, il progetto di riqualificazione che prevedeva un centro commerciale è stato ritirato dal proponente a causa di un vincolo della sovrintendenza sulla facciata che ha reso l’operazione antieconomica. Tuttavia, sono stati fatti investimenti sulla sicurezza del palazzetto dello Sport di via Capanna e sulla sostituzione del manto in erba sintetica al campo delle Saline.

La “Cittadella dello Sport” e la piscina delle Saline

Un tema particolarmente delicato è lo stato della “Cittadella dello Sport” alle Saline, che include pattinodromo, pista di atletica, campi da tennis e piscina. Quest’ultima è attualmente chiusa a causa di distacchi e sfondellamenti del controsoffitto, con costi di intervento stimati in oltre 500mila euro. La vicenda è ora al vaglio del tribunale, a seguito di un ricorso del concessionario. Pizzi ha ammesso che la chiusura della piscina delle Saline ha creato disagi, con la sola piscina Molinello attiva (con sei corsie rispetto alle 14 precedenti). L’amministrazione sta valutando di ampliare gli orari di apertura del Molinello e ha esplorato soluzioni alternative, come la copertura di una piscina privata, ma senza successo a causa di problematiche strutturali e normative.

Progetti per piscine e campi al ponterosso

L’assessore ha rivelato l’arrivo di due proposte di progetto di finanza per gli impianti natatori. La prima, che prevedeva la demolizione e l’ampliamento della piscina Molinello, non è più percorribile con la chiusura delle Saline, poiché priverebbe Senigallia di impianti per anni. La seconda proposta, più recente, prevede il mantenimento dell’attuale Molinello e la costruzione di un nuovo impianto nella zona nord della città. Pizzi ha confermato l’esistenza di queste interlocuzioni, in risposta alle perplessità sollevate dal Partito Democratico. Infine, l’assessore allo sport ha aggiornato sulla situazione del Ponte Rosso, area chiusa dal 2013 e di proprietà comunale dal 2018. È stata presentata una proposta di progetto di finanza che prevede il mantenimento dei campi da tennis in terra rossa.

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Giochi e sport tradizionali: che passione per ruzzola, rulletto, formaggio e freccette!

Forse sono meno considerati, eppure hanno tanta storia alle spalle. Sicuramente vi girano meno soldi rispetto al calcio al basket o alla pallavolo ma di certo raccolgono numerosi appassionati in tutta Italia. E nel nostro territorio non sono da meno. Parliamo degli sport tradizionali come la ruzzola, le freccette ma anche il tiro alla fune o il calcio balilla e lo facciamo con Giancarlo Rossi, vicepresidente della sezione FIGEST (Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali) di Pesaro che ai microfoni di Radio Duomo Senigallia, ha offerto una panoramica approfondita su questi giochi sportivi ricchi di storia e passione. L’intervista è in onda mercoledì 21 e giovedì 22 alle ore 13:10 e alle ore 20, con un’ulteriore replica domenica 25 alle ore 16:50 circa, sempre sui 95.2 FM. L’audio integrale è disponibile anche in questo articolo grazie al lettore multimediale.

La varietà degli sport tradizionali

La FIGEST abbraccia ben 27 sport, ampliando il suo raggio d’azione dai precedenti 19. Tra questi, spiccano il lancio della ruzzola, del rulletto, del ruzzolone e del formaggio, ma anche discipline come le freccette, la fionda, la balestra, il frisbee, il tiro alla fune, il calcio balilla, il minigolf ma anche sport più recenti come il teqball. Molti di questi, sebbene considerati “minori”, coinvolgono un gran numero di appassionati e affiliati.

La ruzzola e il territorio locale

Particolare attenzione nelle Marche viene riservata a rulletto e ruzzola, specialità in cui le squadre locali hanno recentemente brillato in un campionato a Città di Castello. Nel territorio diocesano (da Senigallia ad Arcevia e da Chiaravalle e Mondolfo), gli sport più praticati sono quelli “che rotolano”, grazie a una forte tradizione storica e a numerosi tornei locali che coinvolgono la comunità.

Campionati e partecipazione

La FIGEST organizza campionati a livello nazionale, così come anche la UISP (Unione Italiana Sport Per tutti), contribuendo alla diffusione di queste discipline. Le competizioni si svolgono a singolo, a coppia e a terna, con la novità di inserire una donna o un giovane per favorire il ricambio generazionale.

Il ricambio generazionale e il futuro degli sport tradizionali

Nella recente gara di ruzzola a Città di Castello, le squadre marchigiane hanno dominato, con vittorie nella Serie A (due giocatori per il Corinaldo, Luca Massi e Diego Tarzi), Serie B (due giocatori di Terre Roveresche) e Serie C (uno di Trecastelli e uno di Ostra Vetere). Nonostante questi successi, il tema del ricambio generazionale è una preoccupazione centrale. Rossi ha evidenziato la difficoltà di coinvolgere i giovani. Per contrastare questa tendenza, la FIGEST sta portando la conoscenza di questi sport nelle scuole, con iniziative pratiche che suscitano grande entusiasmo nei giovani, alcuni dei quali si sono avvicinati al gioco anche grazie ai nonni o a figure artigiane locali che realizzano le ruzzole. Lo stato di salute degli sport tradizionali, come la ruzzola, è quindi buono, con quasi 1000 associati in Italia, concentrati principalmente nel centro (Marche, Toscana, Umbria, Abruzzo e alto Lazio), ma con un interesse crescente anche in altre regioni. Questi sport, sebbene impegnativi in termini di tempo, creano forti legami e amicizie tra i partecipanti.

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Senigallia, verso le elezioni: centrodestra in affanno su sanità, tasse, sport e ponte Garibaldi

Roberto Paradisi, segretario di Forza Italia a Senigallia, non le manda certo a dire. Ai nostri microfroni traccia un bilancio della politica cittadina e regionale in vista degli appuntamenti elettorali del prossimo autunno 2025 per le regionali e della primavera 2026 per le comunali. Bilancio in cui non risparmia elogi né critiche, soprattutto su alcuni temi di fondamentale importanza per la cittadinanza, come la sanità pubblica e il progetto del nuovo ponte Garibaldi. Ma segnali chiari al centrodestra senigalliese arrivano anche su economia, tasse, sport e cultura. Questo breve testo è accompagnato da un lettore multimediale per riascoltarsi l’audio dell’intervista a Paradisi, andata in onda nei giorni scorsi su Radio Duomo Senigallia (95.2 FM).

Uno dei temi su cui la posizione di Paradisi è in contrasto con quella della struttura commissariale (e quindi anche con l’amministrazione Olivetti che l’ha avallata) è il progetto per la ricostruzione di ponte Garibaldi. Tema caldo a Senigallia, che sta tenendo banco da mesi, su cui gli animi non accennano a calmarsi. Paradisi lo definisce una «oscenità» che «sventrerà il prospetto architettonico neoclassico» di Senigallia. «Quel ponte Senigallia non lo vuole», ha affermato con decisione all’assessore regionale Aguzzi, facendo eco alle quasi 10 mila firme di cittadini contrari raccolte da alcune associazioni di Senigallia. Nonostante la volontà politica espressa dal commissario Babini, Paradisi si chiede: «Ma si può veramente lasciare che un ponte in una città con un contesto neoclassico sia progettato da un tecnico dell’Anas?».

Altro fronte di battaglia è la sanità. Paradisi riconosce gli sforzi della giunta Acquaroli, ma denuncia la situazione insostenibile per le liste di attesa e soprattutto la «carenza incredibile di medici», soprattutto al pronto soccorso. «Non si può tenere due medici in pronto soccorso a fronte di una richiesta altissima», afferma. Critica inoltre il ritardo nell’attivazione dell’ospedale e della casa di comunità, finalmente previsti anche a Senigallia dopo un’iniziale dimenticanza, ma di cui si attende ancora la realizzazione concreta.

Non mancano le critiche all’amministrazione Olivetti sui temi di sua competenza. Paradisi chiede la revoca delle deleghe a Liverani e Pizzi, il primo per la nota vicenda giudiziaria; e accusando il secondo di aver «penalizzato lo sport in modo pesantissimo». In particolare, contesta l’aumento delle tariffe per le attività sportive, definendo «gravi» alcune dichiarazioni dell’assessore e vicesindaco “nato” con la lista La Civica e ora in forza a Fratelli d’Italia per questioni di equilibri interni alla maggioranza.

Sull’economia, Paradisi contesta come non sia stato osservato sinora quanto annunciato nel programma elettorale. Chiede una revisione delle tasse, in particolare dell’addizionale IRPEF, e l’innalzamento della “no tax area”. «Non è stata abbassata di un solo centesimo nessuna tassa», sottolinea.

Paradisi conclude ribadendo che la priorità di Forza Italia è certamente il centrodestra, ma lancia un avvertimento: «Se le altre forze del centrodestra a livello locale non ci ascoltano, ci snobbano o addirittura ci vogliono isolare, noi ne prenderemo atto e ci guarderemo intorno». Un segnale chiaro, che potrebbe ridisegnare gli equilibri politici, almeno a Senigallia.

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Bolognesi: «Il tennis sta vivendo un suo momento d’oro ma non ripetiamo gli errori del passato»

Andrea Bolognesi, senigalliese, è stato eletto recentemente, lo scorso ottobre, nuovo presidente della federazione italiana tennis e padel delle Marche. Con lui faremo un viaggio nel mondo tennistico e degli sport di racchetta, concentrandoci sul territorio marchigiano e senigalliese per quanto possibile. L’intervista sarà in onda mercoledì 27 e giovedì 28 novembre alle ore 13:10 e alle ore 20, oltre a una replica domenica1° dicembre a partire dalle 16:50 (la seconda di tre interviste). Ovviamente sempre su Radio Duomo Senigallia (95.2 FM). L’audio integrale è anche in questo articolo assieme a un testo con i momenti salienti dell’intervista.

Partiamo da una panoramica del movimento tennistico regionale e se è possibile anche locale.
Il movimento tennistico regionale segue un po’ quello nazionale, la federazione italiana Tennis sta vivendo un periodo straordinario. Tutto il 2024 è stato un anno di successi, con le vittorie di Sinner e le vittorie della Coppa Davis sia maschile e della Billie Jean Cup per le donne. Risultati che nella storia non si sono mai verificati tutti insieme come in questo momento. La gente è chiaramente entusiasta, non solo dei risultati ma soprattutto anche di quello che esprimono i nostri tennisti di vertice. La figura di Sinner in questo momento è trascinante sia per i suoi risultati ma soprattutto per quello che esprime fuori dal campo. Non c’è solo Sinner, lui è la punta di diamante, ma abbiamo una serie di giocatori, sette in questo momento tra i primi 50 al mondo.

Un movimento quindi in buona salute: da dove nasce il successo?
Non è esploso così all’improvviso chiaramente, ma nasce da un lavoro che parte da 20-25 anni fa, una rifondazione completa e totale di quella che era l’impostazione del nostro movimento e di cui ho avuto fortuna di partecipare perché la mia attività dirigenziale all’interno della federazione parte appunto da quel periodo in cui c’è stato questo profondo cambiamento. E’ nato dalle scuole ed è quello, diciamo, il segreto, un segreto che è una didattica modificata dal nostro istituto di formazione dedicata a Roberto Lombardi, un noto tenista degli anni 60-70, tra l’altro con profondi legami con la nostra città di Senigallia. L’istituto di formazione ha trasformato completamente la didattica, si è dedicata ad un insegnamento molto più semplice, più divertente, è inserito al mini tennis, a tutta una serie di esercizi e di esercitazioni che hanno permesso ai ragazzi di crescere divertendosi, iniziare divertendosi, cosa che magari all’inizio il tennis era uno sport tecnico, uno sport piuttosto difficile e rimaneva magari ostico proprio continuare nella pratica, se non si era più che appassionati. Tra l’altro questa metodologia in questo momento viene presa di riferimento anche per tutte le altre federazioni.

Qual è la situazione, lo stato dell’arte qua nelle Marche e poi se possibile facciamo uno sguardo anche sul locale, sul senigalliese o perlomeno sulla provincia.
La nostra federazione si è trasformata, è diventata una federazione multidisciplinare, abbiamo affiancato al tennis anche il padel, il beach tennis e da quest’anno anche il pickleball. Il tennis nella nostra federazione nelle Marche conta 27 mila tesserati e siamo la prima federazione sportiva per quanto riguarda gli sport individuali e la terza federazione come numero di tesserati in regione, in Italia siamo la seconda perché siamo dietro solo il calcio. Conta 140 circoli affiliati tra 92 tennis e una cinquantina di padel. Abbiamo una serie di tornei molto importante, quest’anno abbiamo sviluppato e organizzato circa 700 tornei in regione, l’attività è molto intensa. Nella nostra regione abbiamo un livello tecnico interessante perché noi in questi ultimi 16 anni da quando appunto abbiamo preso in mano abbiamo conquistato una quindicina di titoli nazionali giovanili.

Quindi una tendenza già in atto da tempo, al di là dell’effetto Sinner?
Non dimentichiamo che qui in regione abbiamo Gianluigi Quinzi a suo tempo grande promessa del tennis marchigiano, aveva vinto Wimbledon a livello juniores una decina di anni fa, ora è diventato un coach di giocatori. Dietro di lui abbiamo diversi come ripeto diversi titoli italiani, la Cocciaretto ha appena vinto la Billie Jean King. Abbiamo Nardi di Pesaro che ha vinto proprio domenica un altro torneo a Rovereto, un challenger importante Rovereto che gli ha permesso di rientrare nei primi 100 giocatori al mondo. Abbiamo Travaglia di Ascoli Piceno che è stato 60esimo al mondo.

E nella nostra città?
Il giocatore in questo momento di punta è un ragazzo che è di Senigallia, Edoardo Principi, ha raggiunto in questo momento una classifica di 2-4 che è una seconda categoria di ottimo livello, ma in crescita costante in questi ultimi anni. E poi abbiamo dei ragazzi convocati nelle nostre rappresentative giovanili, come Lorenzo Gambaccini, che anche lui è un ottimo giocatore. Come livello tennistico ci siamo, siamo ben rappresentati.

Quali progetti volete portare avanti per il futuro?
In questo momento il tennis ha bisogno solo di essere un po’ governato e diretto nella giusta maniera perché appunto è così attrattivo che non c’è difficoltà ad avere un seguito. Il nostro obiettivo è quello di mantenere questo livello così alto che abbiamo raggiunto e non cadere nell’errore che fu commesso in passato. Mi riferisco al periodo degli anni 70, gli anni post Panatta, post Barazzutti, che vinsero la prima Coppa Davis nel 76, dove ci si adagiò sicuramente e si persero poi negli anni successivi quei ben risultati che si erano raggiunti. Questo è l’obiettivo principale che la federazione si è posta, cioè quella di aver raggiunto un ottimo livello e di mantenerlo. Sta investendo tanto sui giovani, soprattutto per un progetto messo in atto in collaborazione col ministero dell’istruzione, si tende a portare il tennis, il ping pong e il padel nelle scuole. La metodologia verrà poi applicata da quest’anno anche con gli adulti: sono pochi coloro che fanno attività sportiva agonistica.

Lei come si è avvicinato al tennis?
Da bambino, era una passione che aveva mio padre, mi portava a vedere il famoso torneo che si svolgeva a Senigallia negli anni 70 al Ponte Rosso, al Circolo Tennis Gino Cremonini, in cui potevamo vedere i giocatori, quelli che sono, sarebbero adesso, a livello mondiale, a livello internazionale. Senigallia era diciamo nel calendario dei tornei internazionali, imposta la settimana prima di Cincinnati, che adesso è Master mille, mentre noi non ci siamo più, però è normale. Quello che dispiace è che non solo non ci siamo più come torneo, ma non ci siamo più neanche come struttura di campi, struttura sportiva. Quello è veramente una macchia nella nostra città che sarebbe bene poter cancellare prima o poi.

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A Senigallia l’atleta paralimpico Oney Tapia, medaglia d’oro a Parigi 2024

Dall’incidente sul lavoro alla medaglia d’oro ai giochi paralimpici di Parigi 2024. Il percorso di Oney Tapia, l’atleta paralimpico italiano di origine cubana che si è distinto alle ultime competizioni paralimpiche vincendo le gare del lancio del disco, sarà al centro di un emozionante incontro con gli studenti e le studentesse del liceo statale “E. Medi” di Senigallia. L’iniziativa si svolgerà sabato 19 ottobre, alle 9 nell’aula magna dell’istituto, intitolata al medico di Castelplanio Carlo Urbani. 

A promuoverla il Comune di Senigallia e la Diocesi di Senigallia. Quest’ultima da anni si sta impegnando per la promozione di una cultura dell’accoglienza e del confronto, anche su temi come la disabilità su cui ancora c’è tanto lavoro da fare. E poi il tema del racconto. L’incontro con Oney Tapia si inserisce proprio in questo filone che mira a dare spazio alle vicende di quanti non si arrendono di fronte agli ostacoli.

La storia dell’atleta paralimpico, che oltre a Parigi 2024 ha ben figurato in numerose altre competizioni già dal 2016, verrà raccontata attraverso la sua testimonianza diretta, in cui l’avvicinamento al mondo dell’atletica leggera è solo un passo avanti in questo cammino, di cui parla nel suo libro “Più forte del buio” (HarperCollins).

Una metafora di quei cammini che dovrebbero essere resi fruibili da tutti, su cui la Diocesi di Senigallia sta lavorando da mesi per la realizzazione dell’ormai noto Iter Suasanum, un percorso tra storia, fede e paesaggio che unisce i territori di Castelleone di Suasa, Corinaldo e Mondolfo, in vista del giubileo 2025.

Durante l’incontro>, oltre al saluto delle autorità locali, interverranno il presidente di I.T.R.I.A. (Itinerari Turistico-Religiosi Interculturali Accessibili) Dino Angelaccio, i referenti del C.O.N.I. Marche e del C.I.P. Marche, il presidente del Panathlon club di Senigallia, il presidente della consulta dello sport e dell’Atletica Senigallia.

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La Vigor acciuffa la vittoria, in casa, sull’Avezzano e inizia il campionato in vetta alla classifica

Delle ‘senigalliesi’ impegnate nei massimi campionati calcistici sorride, stavolta, solo la Vigor Senigallia in D, mentre per le compagini impegnate nel torneo di Promozione il secondo turno di campionato è francamente infausto, un solo punto in tre gare.

D’obbligo cominciare dalla Vigor, che in virtù delle due vittorie in due partite è oggi in vetta – unitamente ad Ancona e Fossombrone – al girone F della Serie D dopo aver battuto in recupero un tenace e quotato Avezzano: 2 a 1 il finale, in una gara in cui i rossoblù si son trovati a dover rincorrere la squadra abruzzese passata in vantaggio con una rete di Ferrari, e l’hanno raggiunta e sopravanzata nel corso della ripresa: è stato prima Gabbianelli a realizzare l’1 a 1 su rigore concesso per atterramento di Kone, poi è toccato a Gianfranco D’Errico siglare la rete della vittoria, che proietta la Vigor in alta quota.
Nel prossimo turno la squadra di Aldo Clementi sarà impegnata in Molise, a domicilio dell’Isernia.

Giornata da dimenticare invece per le ‘senigalliesi’ di Promozione: l’unica a far risultato è il Marina (1 a 1 a Fermignano). Barbara Monserra e Biagio Nazzaro Chiaravalle cadono in casa, battute entrambe per 1 a 0 rispettivamente dal Tavullia Valfoglia e dal Lunano.

Raoul Mancinellli

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Sport, 11 le palestre comunali concesse alle società di Senigallia. I criteri per l’assegnazione, i costi, le discipine

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il palasport di via Capanna a Senigallia (FOTO di Carlo Leone)

Saranno 11 le palestre scolastiche e i palazzetti dello sport che il Comune di Senigallia mette a disposizione per attività sportive in orari extra scolastici. Lo ha determinato la giunta municipale (delibera n. 152 del 16/07/2024) intervenendo sul tema congiuntamente con la responsabile dell’Area 8 (cultura, educazione/formazione, politiche giovanili e politiche sportive) Sara Saturni (determina n° 959 del 19/07/2024). Nei due atti e nei relativi allegati vengono definiti i criteri per l’assegnazione degli spazi pubblici alle società sportive che ne faranno richiesta. E ce ne saranno dato che proprio la scarsità di spazi adeguati per la pratica sportiva è uno degli argomenti che hanno suscitato più dibattito negli anni. E continuano, giustamente, a suscitarlo.

Per il prossimo anno scolastico, dal 1° settembre 2024 al 31 agosto 2025, il Comune darà in concessione in uso temporaneo in orario extrascolastico il palazzetto dello sport di via Capanna (1721 mq a 7500 euro annui, iva inclusa, con una capienza di 942 persone tra praticanti, addetti e pubblico); il palasport Campo Boario in viale dello Stadio (646 mq a 5500 euro annui ma l’attività va svolta in assenza di pubblico poiché l’impianto è totalmente sprovvisto di licenza per il pubblico spettacolo, consentite massimo 100 persone tra addetti e atleti); la palestra Leopardi in via Marche, appena ristrutturata nei suoi 708 mq (canone annuo 3750 euro, massimo 100 persone e senza pubblico); la palestra Marchetti (482 mq a 2700 euro annui, assenza di pubblico) e la palestra Rodari di viale dei Gerani (260 mq per attività motoria scolastica a 2000 euro all’anno); la palestra Puccini (sede lato monte in cui praticare solo sport a corpo libero, quella lato mare è stata demolita, 2000 euro/anno); la palestra Pascoli (170 mq a 680 euro/anno) e la palestra Fagnani in centro storico (256 mq a 2000 euro l’anno, massimo 50 persone e senza pubblico, nuova pavimentazione); la palestra Vallone lungo l’Arceviese (375 mq a 2250 euro l’anno, senza spettatori massimo 100 persone tra addetti e atleti); la palestra di Montignano in via Montessori (153 mq a 1000 euro l’anno, solo discipline non di squadra) e la palestra del seminario vescovile di via Cellini (tensostruttura per calcio a 5, pattinaggio, ginnastica artistica e ritmica, senza pubblico, massimo 100 persone ammesse). All’appello manca la palestra Berardi di Marzocca (803 mq) perché interessata dai lavori di ristrutturazione e ampliamento.

Di tutti questi spazi sportivi potranno usufruire tutte le categorie di cittadini per fare attività ludico motoria e sportiva, si legge nei documenti del Comune di Senigallia, per “la creazione di una cultura improntata ai valori dello sport” ma anche tutti i soggetti che si dedicano all’attività agonistica, nei limiti consentiti dalle caratteristiche strutturali dell’impianto e praticamente tutti senza pubblico, eccezion fatta per il palazzetto di via Capanna. Interessate quindi tutte le associazioni, società sportive dilettantistiche, federazioni, enti iscritti ai registri Coni o Sport e Salute, con sede nel territorio comunale. Purché ne facciano richiesta entro il 20 agosto 2024.

In caso di richiesta dello stesso spazio da parte di più soggetti, le due società dovranno accordarsi tra loro per l’utilizzo condiviso della palestra scolastica, con l’indicazione dei giorni e degli orari di utilizzo di ciascuna società sportiva, per la ripartizione del canone d’uso e per l’individuazione del soggetto capofila che viene nominato contestualmente referente unico nei rapporti con il Comune. Per quelle realtà sportive che hanno più di 80 tesserati/e e che svolgono attività agonistica sarà possibile chiedere l’uso di altre due o tre palestre (in caso di società mono o pluri-disciplinare).

Infine tra i criteri di assegnazione delle palestre scolastiche e degli orari d’uso sarà data precedenza alle società sportive, iscritte al registro CONI o al registro Sport e Salute, che, secondo il seguente ordine di priorità:
1. svolgono attività adatte al tipo di palestra richiesta;
2. svolgeranno nella palestra richiesta campionati delle discipline di riferimento;
3. richiedono congiuntamente l’uso di una palestra e hanno stretto un accordo per il suo uso condiviso;
4. svolgono un’attività continua negli anni rispetto alle società sportive di nuova costituzione;
5. hanno il maggior numero di tesserati nello sport che sarà praticato nella palestra richiesta;
6. hanno maggiore anzianità ininterrotta di affiliazione a FSN/EPS/DSA/CIP.

Nel caso di richieste di concessione d’uso presentate in forma congiunta da più società sportive che hanno stretto apposito accordo: i requisiti attinenti al criterio di precedenza n. 1 devono essere posseduti da ciascuna delle società aderenti all’accordo; i requisiti riguardanti i criteri n. 2 e 4 devono essere posseduti almeno dalla società capofila; il requisito riferito al criterio n. 5 è determinato dalla somma dei tesserati di ciascuna società sportiva aderente all’accordo; il requisito riguardante il criterio n. 6 è riferito alla società sportiva aderente all’accordo con maggiore anzianità di affiliazione.

Un occhio anche al sociale: per garantire il diritto allo sport a quei soggetti provenienti da famiglie non abbienti, le società devono obbligatoriamente dichiarare di impegnarsi ad applicare gratuità o tariffe ridotte almeno del 50% agli iscritti ai propri corsi che facciano parte di nuclei familiari non abbienti segnalati dal Comune di Senigallia, nello specifico l’ufficio dotato di relativa competenza, entro una percentuale massima del 5% degli iscritti.

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Mauro Guenci pronto per un’altra impresa: «Lo sport è una palestra di vita»

Mauro Guenci

Di fronte a un’impresa da possibile Guinness world record non potevamo rimanere in silenzio. Così abbiamo intervistato nell’ambito del programma “Venti minuti da Leone”, che Radio Duomo Senigallia/In Blu ha avviato lo scorso marzo, Mauro Guenci. Il noto pattinatore e sportivo senigalliese si è lasciato andare a qualche racconto di sé e a qualche dettaglio sul suo progetto in partenza il prossimo 15 giugno, quando inizierà la traversata dell’Italia da Trieste a Santa Maria di Leuca, percorrendo oltre 1300 km sui pattini. L’intervista sarà in onda oggi – lunedì 10 giugno – alle ore 13:10 e alle 20; domani – martedì 11 giugno – agli stessi orari e infine domenica 16 a partire dalle 16:50, sempre su Radio Duomo Senigallia/In Blu (95.2FM). Per ascoltarla qui basterà cliccare sul tasto play del lettore multimediale; chi vorrà potrà anche proseguire con la lettura.

Com’è nata l’idea di questa nuova impresa?
Sono otto mesi che mi preparo a questa sfida che comporterà un dispendio sia fisico che mentale. Da anni mi dedico al pattinaggio ma dovrò essere al massimo per questa avventura che da Trieste mi porterà a Santa Maria di Leuca per oltre 1300 km. Perché questa sarà la ciclovia adriatica, il tracciato ciclabile più lungo d’Europa quando sarà terminato. 

Vuole dare quindi luce alla ciclovia adriatica?
Si anche se dovrò utilizzare tanti km di strade ordinarie perché pronti ce ne sono solo circa 700 km, soprattutto nel centro nord. Ma vuole essere anche uno stimolo verso i giovani.

Come ci si prepara?
Sono previste undici tappe da circa 100-120 km al giorno. Noi pattinatori non abbiamo alcun appoggio quindi il carico di lavoro è importante con un dispendio energetico quasi doppio rispetto a un ciclista. sono impegnato 5 ore al giorno tra palestra, esercizi e pattini.

Che rischi?
Al di là della strada, devo evitare gli infortuni, contratture, strappi muscolari, ma anche pensare ai piedi perché le calzature sono in carbonio e per quanto siano su misura sono comunque molto dure con un solo strato di pelle di rivestimento. E poi ci sono molti microtraumi a cui fare attenzione perché si passerà sopra asfalti che non sono lisci ma hanno subito lavori, manutenzioni, ci sono tombini e altri ostacoli a cui porre molta attenzione.

Sarai solo?
Sarò scortato da bici, un progetto quindi green. Ci sarà solo un’ammiraglia che percorrerà la strada normale per poter fare fronte a danni e rotture, ma senza infastidire quindi la circolazione stradale normale.

Facciamo qualche passo indietro: chi è Mauro Guenci?
Ho fatto il vigile del fuoco per venti anni, un lavoro che mi piaceva molto e mi faceva sentire utile. Poi ho lasciato la professione perché con il passaggio di grado avrei dovuto occuparmi anche della parte amministrativa burocratica che non fa per me ma comunque per raggiungere certe prestazioni non avrei potuto fare entrambi, ho dovuto scegliere.

Mauro Guenci

Quanti record hai raggiunto?
Dal 1999 al 2005 nove record del mondo tra chilometro lanciato, tre record dell’ora, la doppia maratona da 84 km, poi i cento km sui pattini e le 6, 12 e 24 ore sui pattini. Questa è una cosa nuova perché finora nessuno ha fatto 1300 e rotti km in così poco tempo. Voglio battere anche un mio record che è di 547 km in 24 ore.

E poi tante sfide con cui hai alzato sempre l’asticella…
Ho vinto tutto nella mia vita: campionati italiani, europei, mondiali, due volte la gara più lunga del mondo da 150 km ad Atlanta, la cento km di New York, la gara dei faraoni a Luxor, in Egitto, unico italiano ad avercela fatta….tanti obiettivi ambiziosi ma sempre con il motore della passione. Anche perché la vita a volte è un po’ monotona.

E il pattinodromo?
Eh, c’ho messo quasi dieci anni per farlo realizzare. Sentivo la necessità di lasciare qualcosa alla mia città che potesse dare un’identità al mio sport: tanti i problemi per scegliere la zona, poi le risorse economiche perché nessuno investiva su questi sport minori ed è ora una delle più copiate al mondo.

Quando passerai a Senigallia nell’ambito della tua impresa?
Il 19 giugno sarà a Senigallia, di pomeriggio. Per l’occasione dal lungomare Mameli alla rotonda ci sarà una passeggiata sui pattini con i ragazzi del Team Roller. Proprio a loro sono rivolte le mie energie perché lo sport è anche palestra di vita, oltre che un fattore educativo.

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Vigor Senigallia e Confindustria: l’orientamento lavorativo scende in campo

Vigor Senigallia e Confindustria insieme per un progetto sull'orientamento lavorativo dei giovani atleti
Vigor Senigallia e Confindustria insieme per un progetto sull’orientamento lavorativo dei giovani atleti

Una società sportiva e un’associazione di categoria che si mettono insieme per orientare i giovani calciatori al mondo del lavoro. Sembra strano ma è quello che hanno messo in campo la F.C. Vigor Senigallia – Scuola Calcio Vigorina e il comitato territoriale senigalliese di Confindustria. Il progetto “Con VIGORe in azienda”, giunto al termine di questa prima edizione, o meglio di questo anno “zero” perché di una sperimentazione si tratta in fin dei conti, ha visto una quarantina di giovani atleti tra i 16 e i 17 anni entrare in alcune realtà aziendali dell’area senigalliese per una prima impronta formativa e orientativa su quello che è il vastissimo mondo del lavoro in cui si stanno per affacciare.

L’idea è nata con lo scopo di riavvicinare i giovani al mondo aziendale dopo la crisi degli anni passati e la fase pandemica, far toccare loro con mano alcune realtà di successo o quanto meno longeve e strutturate e soprattutto far capire loro l’importanza del lavoro di squadra. Proprio come in campo si gioca di squadra per vincere la partita, così anche nel lavoro si collabora per raggiungere un risultato. I ragazzi della Vigor, in particolare della fascia allievi e under 17, si sono dunque recati di pomeriggio presso cinque aziende – Fiorini Packaging, Isma Color, Pierpaoli, Pluservice e Officine Mandolini – dove hanno potuto mettere a fuoco alcuni concetti e similitudini col mondo sportivo.

«L’iniziativa è stata subito accettata dalla società sportiva e da Confindustria – ha specificato Andrea Gambelli, responsabile commerciale e marketing della Vigor – e di similitudini ce ne sono tante tra mondo del lavoro e sportivo. E proprio questo aspetto ha agevolato i ragazzi in questa partita con l’orientamento lavorativo, per comprendere cosa fare o non fare quando si avvicinerà la scelta del proprio futuro. E’ un’iniziativa davvero importante che sicuramente replicheremo anche i prossimi anni, magari allargando la platea di giocatori o cercando di ottimizzare orari e spostamenti dei nostri atleti».

Dal lato industriale è Renato Mandolini a prendere la parola. Il presidente del comitato territoriale senigalliese di Confindustria Ancona ha sottolineato il «valore di entrare in un’azienda, di poterne vedere e comprendere il funzionamento, l’organizzazione, anche per scrollarsi un po’ quella percezione negativa che c’è dietro il mondo lavorativo. Ormai non è più quello di una volta, anche i turni di lavoro sono più flessibili e diversi, ci sono molteplici opportunità di crescita e anche di far carriera all’interno di un’azienda».

Dal canto loro, due protagonisti di questa prima edizione di “Con VIGORe in azienda”, Francesco Leoni e Antonio Maria Angeletti (allievi regionali e under 17 Vigor) hanno parlato di «esperienza interessante», anche se concentrata in pochissimi mesi, appena due, ma utile per avere un «bagaglio di informazioni» di base per potersi orientare nel mondo del lavoro, «che a volte non arrivano dalla scuola». Ma è stata «anche un’esperienza importante perché ci ha unito ancora di più come squadra e gruppo: la Vigor è una scuola calcio ma è anche una scuola che ci forma come persone, è come un educatore».

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Sport, cos’è stato fatto in quasi 4 anni di mandato a Senigallia?

Degrado ai campi sportivi delle Saline, a Senigallia. Foto: marzo 2024
Degrado ai campi sportivi delle Saline, a Senigallia. Foto: marzo 2024

9 ottobre 2020 – 29 maggio 2024. Com’è cambiato il mondo sportivo senigalliese a livello di iniziative e impiantistica? Lo svela il vicesindaco nonché assessore a sport, cultura, scuola e partecipazione Riccardo Pizzi. Rispondendo a un commento sui social di un cittadino, ha elencato le cose fatte in tre anni e mezzo di mandato.

«In questi 1328 giorni, per quanto riguarda lo sport, sono avvenuti molti cambiamenti, ad iniziare dalla dotazione organica del personale. Al mio arrivo, l’ufficio sport aveva un dipendente (arrivato ad agosto 2020), oggi sono tre (l’ultima arrivata a settembre 2023), cui aggiungere sempre il responsabile». 

Per quanto riguarda l’impiantistica, «a fronte degli zero progetti presenti ad ottobre 2020, in questo tempo sono stati trovati i fondi e progettate tre nuove palestre scolastiche. Ad oggi sono partiti i lavori per i plessi Puccini e Marchetti, mentre a settembre 2024 (salvo imprevisti) è previsto l’avvio della ristrutturazione con ampliamento della palestra a Marzocca». E’ in fase di assegnazione l’incarico per la progettazione della nuova palestra di via Campo Boario che prevede demolizione e ricostruzione con ampliamento. Sono in fase di ultimazione i lavori di adeguamento sismico ed antincendio alla palestra di via Mantegna, ad oggi ancora chiusa. Lavori «importanti per la sicurezza sono avvenuti al palazzetto dello sport di via Capanna, allo stadio “Goffredo Bianchelli“, al campo da calcio delle Saline “Michele Barchiesi, Christian Durazzi, Daniele Pongetti”, alla copertura del Seminario, al campo da calcio di Marzocca ed altri ancora». 

Oltre a questo, a livello di impiantistica sportiva, «sono stati oggetto di manutenzione ed ampliamento gli attrezzi presenti al porto, installata una struttura nuova con una quadristazione a Marzocca, con i tempi della P.A. verrà allestita un’area al parco della Pace ed in altre zone della città. Uscirà una manifestazione di interesse rivolta ai privati che volessero investire sulle aree sportive esterne, a fronte della possibilità della sponsorizzazioni (strumento previsto dal T.U.E.L. del 2000 ma che a Senigallia ha trovato fattibilità solo a seguito dell’approvazione del Regolamento avvenuto a in Consiglio il 19/07/2021)».

Per quanto riguarda invece la situazione specifica dei campi del Ponterosso, ancora in stato di degrado, «il 21 settembre 2023 con determina n. 1265, al termine della procedura avviata ad inizio 2023, è stata individuata la proposta ritenuta migliore delle due pervenute. Ad oggi siamo in attesa che il privato presenti il progetto in maniera tale da poterlo poi mettere a gara, a norma di legge. Specifico che l’area in questione è divenuta tutta di proprietà comunale a novembre 2018». Sulla c.d. “Cittadella dello Sport Enzo Tesei”, le strutture in zona Saline e che comprende la piscina, il pattinodromo, la pista d’atletica ed i campi da tennis, ad oggi gli impianti sono oggetto di concessione sulla base di una gara aggiudicata dal Comune a giugno 2020 e contratto sottoscritto ad ottobre 2021. 

A livello di manifestazioni sportive, «tra le tante, segnalo che a giugno 2023, in sinergia con la Consulta dello Sport, è stata organizzata per la prima volta a Senigallia la Giornata nazionale dello sport che, per inciso, verrà riproposta anche questa domenica 2 giugno che oltre ad essere la Festa della Repubblica è anche la G.N.S. 2024, essendo la prima domenica di giugno. Sono inoltre in fase di lavorazione da parte dell’Ufficio Sport altre progettualità che, una volta approvate, verranno ovviamente rese pubbliche. Questa in sintesi l’attività politica svolta nell’ambito sportivo a Senigallia in 1328 giorni».

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