Trecastelli, il sostegno alle persone con disagio psichico passa per il co-housing sociale

Ci sono luoghi dove la condivisione delle esperienze – sia le attività quotidiane sia quelle legate alla sofferenza e al disagio – e il supporto reciproco sono i pilastri di una convivenza che mira a una sempre maggiore autonomia delle persone in difficoltà. Ci sono luoghi così in varie zone d’Italia, anche a Trecastelli, dove ha preso avvio ormai da qualche anno il progetto di co-housing sociale messo in campo dall’associazione Il Valigiante. Un’iniziativa nata per rispondere a un bisogno sempre più urgente: offrire un’alternativa abitativa e un sostegno concreto a persone con disagio psichico. Questi sono i concetti al centro dell’intervista con la vicepresidente dell’associazione Elena Massari, ospite nei giorni scorsi a Radio Duomo Senigallia. Nel testo qui sotto trovate solo un breve estratto con i punti salienti, ma grazie al lettore multimediale potrete riascoltare la chiacchierata andata in onda nella trasmissione “Venti minuti da Leone”.
Dalla teoria alla pratica: come funziona il co-housing
Non si tratta di una semplice convivenza, ma di un percorso di crescita e di recupero dell’autonomia. Gli ospiti sono affiancati da operatori qualificati che li supportano nelle attività di tutti i giorni, dalle più semplici come fare la spesa o cucinare, alle più complesse come gestire il denaro.
Ma il co-housing non si limita alle mura domestiche. Il progetto prevede anche numerose attività esterne, come gite, laboratori e eventi, per favorire la socializzazione e l’integrazione nella comunità. Un esempio virtuoso è il progetto teatrale “Fuori di palco”, un’iniziativa che mira a creare un ponte tra le persone con disagio psichico e il resto della società.
Sfide e risultati di un progetto in crescita
Nonostante i risultati positivi, il progetto si trova ad affrontare diverse sfide. La principale è lo stigma sociale, ancora molto presente nella nostra società. Tuttavia, grazie all’impegno degli operatori e alla collaborazione con le istituzioni locali, si stanno compiendo passi importanti verso l’inclusione.
Il numero di persone che necessitano di supporto è in costante aumento, soprattutto dopo la pandemia di COVID-19. Per questo motivo, l’associazione Il Valigiante è impegnata ad ampliare la propria offerta, aprendo nuovi appartamenti e sviluppando nuovi progetti.
Un modello replicabile per il futuro
L’obiettivo finale è creare un modello di co-housing sociale che possa essere replicato in altri contesti e per altre tipologie di disagio. Un modello che metta al centro la persona, le sue esigenze e il suo diritto a una vita dignitosa e inclusiva.
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