Skip to main content

L’Unitalsi regionale delle Marche ed il Giubileo a Loreto, tra festa, preghiera ed incontri

L’Unitalsi regionale si è ritrovata a Loreto sabato 24 maggio scorso per condividere una giornata in amicizia e in preghiera nell’anno del Giubileo. In tanti sono arrivati da tutte le Marche, in pullman, pulmini, auto, con persone in carrozzina sia dalle loro case sia dalle residenze protette e centri diurni. I volontari in divisa sono entrati in basilica in processione portando gli stendardi delle sottosezioni presenti, poi ha avuto inizio la santa Messa celebrata dal presidente della Conferenza episcopale marchigiana e delegato per la pastorale della Salute Nazzareno Marconi, da tanti sacerdoti, dal delegato pontificio di Loreto Fabio Dal Cin, dall’assistente nazionale Unitalsi Rocco Pennacchio e dal vescovo di Jesi Paolo Ricciardi.

Dalle 9.30 i fedeli hanno potuto accostarsi al sacramento della confessione e pregare il Rosario guidato dell’assistente regionale Unitalsi don Stefano Conigli. La celebrazione è stata animata all’organo dal maestro Luigi Del Prete della sottosezione di San Benedetto e da un coro misto. Nell’omelia mons. Nazzareno Marconi, che ha presieduto la liturgia, ha offerto una meditazione a partire dalla vita di san Paolo. “La malattia è sempre un male, è dolorosa, distrugge i nostri progetti e sogni – ha detto mons. Marconi – e Gesù non vuole la sofferenza ma la guarigione. Se la malattia continua, quale è l’insegnamento di Gesù? Egli accompagna il nostro cammino, ci aiuta a non perdere la speranza e traccia una via per realizzare il bene non facendoci vincere dal male”.

Per la presidente dell’Unitalsi regionale, Giorgia Rinaldi, che ha preso parte alla Giornata Giubilare insieme a circa novecento persone, questo Giubileo dei malati ha rappresentato proprio un dono di Luce per l’Unitalsi Marchigiana. «Siamo tornati ad abbracciarci nel Santuario di Loreto, sotto lo sguardo di Maria – ha detto la presidente – e ci siamo sostenuti nel silenzio della preghiera e nella gioia dell’incontro. È stato davvero un tempo di Grazia. In ogni fratello e in ogni sorella accompagnati con amore, si rende visibile il volto di Cristo.  Ed è questo il nostro valore distintivo: come unitalsiani possiamo toccare con mano che la debolezza, vissuta nella fede e nella comunione, può diventare forza, può diventare davvero Speranza. Oggi abbiamo riscoperto quanto tutto questo, ovvero il ritrovarsi insieme, sia necessario per vivere pienamente il nostro cammino, sia per chi è malato, sia per i volontari».

Segui La Voce Misena sui canali social Facebook, Instagram, X e Telegram.