Arcevia, rilancio turistico e sportivo con la Ciclovia Appenninica Alte Marche

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Mobilità green e sostenibile grazie ai nuovi percorsi ciclabili nella natura e tra i comuni dell'alta valle del Misa
Mobilità green e sostenibile grazie ai nuovi percorsi ciclabili nella natura e tra i comuni dell’alta valle del Misa

Grande occasione per il turismo lento e sportivo quella che si “accenderà” ad Arcevia grazie alla Ciclovia Appenninica Alte Marche (CAAM), di prossima realizzazione. «Il progetto nasce a fine 2019 – spiega l’assessore Massimo Bergamo – ed è stato finanziato con fondi regionali per circa 350 mila euro. Coinvolge i Comuni di Arcevia, Acqualagna, Apecchio, Cantiano, Cagli, Frontone, Piobbico, Sassoferrato e Serra Sant’Abbondio, che fanno parte della Snai, la Strategia Nazionale per le Aree Interne: quest’ultima rappresenta una politica nazionale di sviluppo territoriale per contrastare la marginalizzazione e il calo demografico che si registra nelle aree interne e appenniniche. Per noi è un’importante occasione che non potevamo farci sfuggire».

Il territorio arceviese sarà infatti co-protagonista con il suo paesaggio e le sue bellezze, fornendo lo “scenario” per le iniziative cicloturistiche rivolte agli appassionati della bicicletta e del turismo slow. «La Ciclovia Appenninica Alte Marche è un percorso ad anello, costruito collegando una decina di singoli tratti dei vari comuni coinvolti, lungo circa 200 km. Verrà realizzata senza cordoli stradali, ma con un’apposita segnaletica e cartellonistica con Qr che indichi la presenza di ciclisti», specifica Alessandro Gualazzi, progettista che ha disegnato il percorso Caam assieme allo studio Pieri. «Saranno interessate vie a bassissimo indice veicolare e senza traffico pesante. Sarà pronta per metà giugno 2022: a brevissimo partiranno le installazioni dei bike point, delle stazioni per informazioni, assistenza meccanica, ricarica delle e-bike e noleggio». Per quanto riguarda Arcevia, il bike point è previsto alla fine di corso Mazzini. Per agevolarne la fruizione verranno attivati anche servizi di trasporto pubblico integrato rivolti sia ai residenti per percorsi parziali, sia agli stessi cicloturisti, in caso di guasto tecnico. In previsione di assistenza sanitaria, verranno predisposte anche colonnine con defibrillatori.

Al di là delle caratteristiche tecniche del percorso, c’è da sottolineare la volontà di valorizzare un intero territorio montano che va dal basso pesarese all’anconetano e di potenziare la domanda turistica dell’area a elevato valore naturalistico. Questa è la prima ciclovia del genere per le aree interne delle Marche e si ricollegherà con altre reti ciclabili: in primo luogo con la ciclovia dei parchi e dei castelli finanziata l’anno scorso dalla Regione Marche (che collegherà i comuni di Sassoferrato, Arcevia, Serra San Quirico, Genga e Cerreto d’Esi), in secondo luogo con il più vasto comparto denominato “Distretto cicloturistico della Vallesina” e in terzo luogo con la ciclovia del Cesano che da Frontone arriva fino alla costa per ricongiungersi con la ciclovia Adriatica e l’area di Senigallia.

La mappa della Ciclovia Appenninica Alte Marche (Caam)
La mappa della Ciclovia Appenninica Alte Marche (Caam)

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