Carcere e disagio adulti: ne parla la Scuola di pace

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In questo secondo incontro di approfondimento verranno inoltre affrontate delle riflessioni sul disagio adulto, che molto spesso è all’origine dei comportamenti che portano a delinquere, attraverso le testimonianze di Alessandro Gravagna, responsabile dell’accoglienza adulti dell’Associazione papa Giovani XXIII e Mauro Cavicchioli, responsabile di una casa famiglia per carcerati, che ha fondato anche una comunità educativa in Camerun. Intervenire in situazioni di disagio adulto significa spesso infatti prevenire i reati e di conseguenza la necessità della detenzione stessa.

A un anno di distanza dal primo incontro che ha visto protagonisti a Senigallia nel gennaio 2020 gli operatori e i recuperandi del progetto CEC (Comunità Educante con i Carcerati) di Coriano, la Scuola di Pace “V. Buccelletti” propone un ulteriore momento di riflessione sui temi del carcere e del disagio adulto.

Le comunità educative per carcerati rappresentano una possibilità di alternativa alla detenzione in strutture penitenziarie e sono state sperimentate con risultati molto positivi in diverse realtà in Italia e all’estero. A queste comunità, organizzate con modalità affini a quelle di una casa famiglia, vengono affidati in genere detenuti vicini alla scadenza dei termini della pena che intraprendono così un percorso di recupero individuale, in cui assume grande importanza il rapporto con volontari formati mediante corsi specifici e il rapporto di auto mutuo aiuto con altri recuperandi.

Tutti coloro che sono interessati a queste tematiche sono invitati a seguire la diretta in streaming dell’incontro organizzato nell’ambito del percorso “Risoluzioni – Contare i conflitti, raccontare la Pace” Giovedì 25 febbraio alle ore 21 sulla pagina Facebook della Scuola di pace “V. Buccelletti”. www.facebook.com/scuolapacebuccelletti

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