Il vescovo di Senigallia, Franco Manenti, ha presieduto la Messa al cimitero delle Grazie

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Una riflessione incentrata anzitutto sulla Speranza quella proposta dal vescovo di Senigallia, Franco Manenti, nell’omelia pronunciata durante la Messa nel piazzale antistante la Chiesa delle Grazie nel giorno della commemorazione dei fedeli defunti, 2 novembre.

In tanti hanno preso parte alla celebrazione, presenti i parroci della città ed il sindaco Olivetti, durante la quale il vescovo Franco è partito dall’umanissima esperienza dell’attesa: le donne e gli uomini attendono, dalle cose più minute e semplici alle aspettative più grandi. E la Lettera di San Paolo ai Romani, nella seconda lettura, suggerisce il modo cristiano di viverla: “L’ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio. La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità – non per sua volontà, ma per volontà di colui che l’ha sottoposta – nella speranza che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio”. Pensare alla morte non è tanto ‘attendere’ l’inevitabile fine, ma fondare la Speranza in una storia, le nostre storie e la grande storia, già inserite in un’eternità salvata. Nonostante i segni di morte violenta di questo tempo e le mille contraddizioni che rovinano il Creato.

a cura di L.M.

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