«Interesse collettivo stralciato»: non si placano le critiche sul progetto ex colonie Enel

Scritto il . Pubblicato in , .
Centrosinistra compatto e critico sulla variante ex colonie Enel a Senigallia
Centrosinistra compatto e critico sulla variante ex colonie Enel a Senigallia

L’opposizione consiliare di Senigallia torna all’attacco di sindaco e giunta in merito alla vicenda ex Enel, con la lottizzazione delle ex colonie su lungomare Da Vinci profondamente trasformata da una variante urbanistica molto contestata. Le ragioni di tali contestazioni le hanno riassunte i consiglieri e componenti di Partito Democratico, Vola Senigallia, Diritti al Futuro e Vivi Senigallia, dopo alcune settimane di silenzio. In primis l’aumento notevole della parte edificatoria dedicata al residenziale, eliminando quasi del tutto quella relativa al settore turistico-ricettivo. In secondo luogo l’aspetto del contributo straordinario e della trasparenza amministrativa (e politica); infine la questione abitativa che pone Senigallia in uno stato perenne di emergenza a cui, con questo atto, non sembra arrivare alcuna risposta.

L’interesse

Di «lavoro corale della coalizione di centrosinistra» parla Dario Romano, capogruppo Pd in consiglio comunale, fatto fin dalla scoperta della variante nel febbraio 2023, poi in commissione e in consiglio dove approderanno le osservazioni al progetto: «E’ stato stravolto il piano d’area con un atto della sola giunta, senza coinvolgere l’aula consiliare come avrebbero dovuto fare data l’importanza della vicenda». Paola Curzi (Pd) sottolinea invece il ribaltamento dell’interesse da collettivo (con l’albergo e le ripercussioni turistiche e occupazionali) a privato (praticamente solo appartamenti anche se alcuni camuffati da nuove formule che li fanno rientrare tra i poli ricettivi).

Trasparenza

Da Francesco Mancini, referente per Diritti al Futuro assieme al consigliere Enrico Pergolesi, viene invece ribadito che Senigallia ha perso molto con questa variante: «Un parcheggio da 140 posti e un contributo straordinario di 700 mila euro sono ben poca cosa rispetto al valore dell’area che ora è aumentato enormemente: si doveva chiedere di più, molto di più». Mentre più incisiva è la richiesta al sindaco Massimo Olivetti perché chiarisca la sua posizione – attuale e precedente – rispetto agli imprenditori coinvolti nel progetto ex colonie Enel. Una richiesta di trasparenza politica e amministrativa.

La questione abitativa

Vola Senigallia si concentra invece con Gabriele Landi (ma al tavolo tecnico ha partecipato anche Stefania Pagani) sulla questione abitativa: dal progetto nasceranno «seconde case sfitte per nove mesi l’anno, in barba a ogni esigenza abitativa dei senigalliesi». Da qui la richiesta di inserire una previsione di circa il 50% di appartamenti destinati a edilizia popolare e nuove opere pubbliche.

Segui La Voce Misena sui canali social FacebookInstagramTwitter e Telegram, oppure scarica l’app da Google Play o da App Store.

ASCOLTA IN STREAMING