Monte Sant’Angelo, anche l’Anpi nazionale contro il piano estrattivo della Provincia di Ancona

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L'area estrattiva di Monte Sant’Angelo, ad Arcevia
L’area estrattiva di Monte Sant’Angelo, ad Arcevia

Il presidente dell’Anpi nazionale Gianfranco Pagliarulo si è schierato contro l’ipotesi di ripristinare il bacino estrattivo di Monte Sant’Angelo. Un luogo importante per la storia antifascista del paese, delle Marche e dell’Italia, meta di celebrazioni storiche e culturali, in cui la Provincia di Ancona vorrebbe far ripartire l’attività estrattiva di calcare.

Il primo a sollevare perplessità è stato il sindaco del Comune di Arcevia, Dario Perticaroli. Alla variante, approvata nel luglio scorso, al piano provinciale delle attività estrattive (Ppae) che risale invece a 17 anni fa, il primo cittadino ha intenzione di opporsi anche in via giurisdizionale.

Tre i motivi. Il primo è di carattere storico-culturale: si rischia non solo di perdere le tracce di ciò che è stato ma anche di non valorizzarle per il futuro, come memoria collettiva. Il secondo è la «profonda modificazione delle condizioni economico-sociali del territorio…

Leggi l’articolo completo nell’edizione digitale di giovedì 28 ottobre, a questo link.
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Carlo Leone

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