Senigallia, critiche al progetto di gestore unico dei rifiuti. Il centrodestra attacca l’opposizione

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Gestore unico dei rifiuti, si va avanti con l’idea di formare la newco con Viva Servizi, Ecofon e JesiServizi. O almeno così la pensano molti sindaci, a partire dalla prima cittadina di Ancona Valeria Mancinelli, che avevano approvato il progetto per la costituzione di un nuovo soggetto che si occupasse della raccolta dei rifiuti e dell’igiene pubblica. La pensa così anche la Provincia di Ancona nonostante l’opinione espressa dalla Corte dei conti, mentre è dell’esatto parere opposto il sindaco di Senigallia Massimo Olivetti, appoggiato con convinzione dalla sua maggioranza.

Il primo stop all’iter per la creazione della “Corum” Scarl (Società Cooperativa a Responsabilità Limitata), è arrivato con il parere negativo della Corte dei Conti: ha rilevato la «non conformità dell’operazione societaria». Un parere non vincolante, c’è da sottolinearlo, ma che evidenzia alcune criticità da affrontare subito, ripensando il progetto e allungando quindi i tempi. Ci saranno dunque nuovi approfondimenti tecnici, giuridici e amministrativi ma la volontà della maggioranza dei sindaci espressa in sede di Ata e nei consigli comunali resta chiara. L’obiettivo è un gestore unico ad affidamento pubblico, che possa quindi dare garanzie di controllo e indirizzo. 

Il presidente della Provincia di Ancona, Daniele Carnevali, ha sottolineato come le valutazioni della Corte dei conti saranno esaminate in modo che si possa proseguire nel percorso già avviato di una gestione pubblica.

Contro questo progetto si era espresso il sindaco di Senigallia Massimo Olivetti. «Il nostro Comune è tra i pochi che avevano contestato l’iter intrapreso dall’Ata Rifiuti, eccependo che la procedura mostrava quei palesi limiti, oggi ovviamente rilevati  da parte  della Magistratura contabile. L’amministrazione comunale di Senigallia – aggiunge – non è assolutamente contraria ad un affidamento in house del servizio di raccolta dei rifiuti». Intanto si dovrà prorogare l’affidamento del servizio, «circostanza che si sarebbe potuta comodamente evitare – spiega Olivetti – se i vertici di Ata Rifiuti, avessero meglio valutato le criticità di questo progetto, ed avessero proseguito nel bandire una gara pubblica per l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti». Ma Olivetti si dichiara anche amareggiato «perché è stato fatto, per la seconda volta (dopo il 2017), un enorme errore su una materia molto delicata che incide sulla vita di ogni singolo cittadino. Oggi la realtà emerge con tutta la propria forza e dimostra come la nostra decisione, presa senza ordini di partito, fosse stata solo dettata dal buon senso e dalla conoscenza della normativa sulla materia».

Anche le forze di maggioranza intervengono sul tema, definendo «scellerata e illegittima» la decisione di Ata Rifiuti e di Viva Servizi di costituire una NewCo per gestire oltre un miliardo e duecento milioni di euro di appalto rifiuti. «La Corte dei conti ha soprattutto bloccato quell’operazione politica, voluta in primis dal sindaco di Ancona, dal Pd e da quanti hanno sperato, fino all’ultimo, di mettere le mani su un servizio ambientale fondamentale». Arriva subito dopo l’affondo politico di Fratelli d’Italia, Lega, La Civica e Forza Italia nei confronti del centrosinistra senigalliese reo, sotto «l’ordine di scuderia», di aver additato come «inadeguata» la giunta Olivetti che si era opposta al progetto Corum.

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