Presente pesante, futuro incerto per la fondazione Città di Senigallia

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La fondazione Città di Senigallia
La fondazione Città di Senigallia

Sarà la Regione Marche a decidere di un eventuale commissariamento della Fondazione Città di Senigallia. È questa l’ultima scelta del Consiglio comunale: lunedì 8 novembre ha approvato, con i voti favorevoli della maggioranza di centrodestra, la proposta di delibera con cui si impegna il sindaco a trasmettere a palazzo Raffaello i documenti relativi all’ente che gestisce la struttura socio-assistenziale di via del Seminario. Il passaggio consiliare ha visto la minoranza compatta nell’osteggiare questo atto che secondo l’opposizione rappresenta una débacle della politica cittadina.

La discussione in aula è solo l’ultimo capitolo di una vicenda che ha tenuto banco dalla scorsa estate, da quando cioè il cda guidato dal presidente Canafoglia si è dimesso in toto per lo stato di difficoltà in cui versa l’ente. I lavori per la ristrutturazione delle due palazzine della Fondazione ‘Città di Senigallia’, la gestione dei servizi socio assistenziali, l’emergenza Covid, l’acquisto del palazzo del Musinf, il contenzioso con Società Autostrade, il convenzionamento con la Regione per le cure intermedie e per la Rsa sono solo alcuni dei temi che hanno contribuito, o rischiano di farlo, ad aggravare la situazione.

L’ente privato a finalità pubbliche nato nel 2011 dopo la trasformazione dell’ex Irab, hanno illustrato i partiti di maggioranza in Consiglio comunale, versa in uno «stato di crisi che rende urgente affrontare il tema», salvaguardando l’aspetto del servizio assistenziale reso alla città e delle cure ai pazienti. Una situazione del tutto eccezionale che esige strumenti eccezionali…

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Carlo Leone

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