Videosorveglianza del fiume Misa contro nuove alluvioni

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Il fiume Misa a Senigallia

La sicurezza da possibili future alluvioni passerà anche attraverso la videosorveglianza del fiume Misa. Il progetto è già in via di sviluppo e l’obiettivo a cui punta l’amministrazione comunale senigalliese è quello dell’allerta tempestiva da eventuali rischi idrogeologici che potrebbero avvenire, favorendo così la prevenzione sull’incolumità dei cittadini. 

Il fiume Misa torna a essere un sorvegliato speciale. Non perché sia successo qualcosa nelle ultime settimane ma, anzi, proprio perché i pochi interventi effettuati finora non hanno ancora ridotto il rischio da alluvione, considerata quindi possibile a ogni pioggia intensa. Come è stato evidente a dicembre, gennaio, marzo e maggio scorsi quando per ben quattro volte si è arrivati a pochi centimetri dall’esondare. Di nuovo.

L’allertamento era anche uno dei punti cruciali su cui insistono i comitati degli alluvionati. Non solo avevano posto l’accento sulla necessità di opere pubbliche che possano evitare o quantomeno limitare i danni, ma anche sull’opportunità di sviluppare un sistema di allarme che potesse salvare vite umane.

Allo studio c’è attualmente il potenziamento del sistema di messaggistica telefonica, in modo da arrivare a tutti capillarmente; l’installazione di pannelli luminosi e la possibile attivazione di sirene acustiche che possano essere diffuse in tutta una vasta area e raggiungere i cittadini anche in assenza di linee telefoniche o della rete internet. Cosa non di poco conto se si pensa che durante l’alluvione i telefoni erano fuori uso.

Al momento però il progetto riguarda solo Senigallia: questo è un problema che dovrebbe essere affrontato in ottica ampia per più motivi. Innanzitutto i cittadini dell’interno – a partire dai monti – non sono cittadini di serie B; in secondo luogo, spesso sono i primi a essere colti di sorpresa da tragici eventi come quello dello scorso settembre 2022. Quindi una comunicazione “di vallata” non può che far bene a tutti.

Per ora il finanziamento ministeriale che Senigallia ha ricevuto – circa 50 mila euro – riguarda un progetto che parla di sicurezza fluviale ma non solo: alcune videocamere saranno installate lungo l’asta del Misa per monitorare i livelli di eventuali piene senza che persone debbano fisicamente e visivamente andare sul posto a verificare quant’è alto il fiume (come si è rischiato a Bettolelle). Altre però saranno poste in altri punti della città per questioni di sicurezza e prevenzione da furti, atti vandalici, accessi abusivi nelle zone a traffico limitato o altre necessità. Cosa per il momento non possibile perché da tempo i sistemi sono fuori uso.

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