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Tag: Barbara

25 aprile: le celebrazioni la Liberazione a Senigallia e nei comuni delle valli Misa e Nevola

SENIGALLIA – Il 25 aprile, festa della Liberazione, non è un giorno qualunque. Non è una ricorrenza o tanto per e non è una celebrazione a cui presenziare controvoglia; meglio non andarci allora. Il 25 aprile è invece il simbolo di una rinascita. Rinascita da un periodo storico che tra alti e bassi – più bassi che alti – ha messo in luce la drammaticità del comportamento umano, così come l’assurdità della guerra. Ma il 25 aprile è soprattutto una festa laica, perché tutte le persone – di qualsiasi razza, sesso e credo religioso – hanno in qualche modo partecipato alla resistenza dal nazifascismo. Ecco perché rinviarla non ha senso.

Il parere dell’Anpi, l’associazione nazionale partigiani d’Italia, è chiarissimo: il suo presidente nazionale Gianfranco Pagliarulo ha affermato: «La scomparsa di Papa Francesco è una gravissima perdita per tutti, laici e cattolici, e in particolare per gli antifascisti che hanno condiviso le sue parole di pace e di fratellanza su scala universale. Condividiamo perciò il lutto nazionale. Ricordiamo peraltro che il 25 aprile di quest’anno è l’80° anniversario della Liberazione. Si tratta di un appuntamento di straordinaria rilevanza, perché celebra il giorno della Liberazione dal nazifascismo e della fine della guerra. Confermiamo di conseguenza le iniziative promosse, che si svolgeranno ovviamente in piena civiltà e senso di responsabilità e nel dovuto rispetto della giornata di lutto». Rispetto del lutto ma non certo rinvio delle manifestazioni. Perché serve solo senso civico, non rinvii che, tra l’altro, creano un pericoloso precedente.

A Senigallia l’80esimo anniversario della Liberazione d’Italia verrà celebrato già dalle ore 9 con la messa alla chiesa dei Cancelli, con il vescovo Franco Manenti. A seguire deposizione della corona d’alloro presso il sacrario ai Caduti in piazza Garibaldi per poi proseguire nei luoghi simbolo della memoria: Aldo Cameranesi – San Silvestro; Federico Paolini – Via Dalmazia; Anna Frank – Via Capanna; Salvo D’Acquisto – Via Verdi; Caduti di Cefalonia – Via Dogana Vecchia. L’evento terminerà in piazza Roma quando alle 12 ci sarà la deposizione della corona di alloro presso la lapide ai Caduti e con gli interventi di Massimo Olivetti, sindaco di Senigallia, e di Mabel Morri, presidente ANPI Senigallia. Concluderanno l’evento una lettura di poesie a cura dell’Associazione Nelversogiusto e un breve concerto della banda cittadina. L’Anpi senigalliese ha previsto inoltre anche peril pomeriggio, dalle ore 16 alle ore 20, al foro annonario una festa in linea con la sobrietà richiesta con musica, bevande e merenda, giochi di ruolo e letture per bambine e bambini. Tra una musica e l’altra dei gruppi che saliranno sul palco (Franco Lorenzetti Band, i Rise Blues, il Trio Cant’Anima e Stand-up Comedy Marche), ci saranno anche una serie di interventi delle associazioni partecipanti. Negli spazi della ex-pescheria verrà inoltre inaugurata la mostra “La Resistenza nel senigalliese e la Costituzione”, aperta dal 25 al 27 aprile, con orari: venerdì 25 e sabato 26, ore 16-20; domenica 27, ore 10-12, 16-20. 

Non è stato reso noto il programma di celebrazioni ad Arcevia, mentre a Barbara si terrà la messa alle ore 8:30 e poi alle 9:15 al monumento ai Caduti ci sarà la cerimonia dell’alzabandiera, la deposizione di una corona d’alloro e i saluti istituzionali con il sindaco Massimo Chiù.

A Belvedere Ostrense il riitrovo è in piazza Martiri Patrioti alle ore 10, con l’accompagnamento della banda musicale cittadina, per arrivare alla deposizione di fiori presso la stele in memoria del carabiniere “Euro Tarsilli” e di tutte le vittime del terrorismo; alle ore 10:30 la deposizione di una corona al monumento ai caduti del battaglione San Marco e, un quarto d’ora dopo, alle 10:45 al monumento ai Caduti nelle due guerre mondiali. La commemorazione ufficiale sarà presieduta dal sindaco Sara Ubertini per poi partecipare alla messa alle ore 11:15 in chiesa di San Pietro Apostolo.

Castelleone di Suasa celebra la Liberazione conferendo la cittadinanza onoraria alla memoria del carabiniere Gino Serra, classe 1906, residente in paese e morto nel ‘44 per lo scoppio di una mina, già medaglia d’argento alla memoria al Valor Militare conferita dal Ministero della Difesa della Repubblica Italiana il 21 maggio 1948. L’evento, organizzato in collaborazione con l’Associazione Combattenti e Reduci e ANPI – sezioni di Castelleone di Suasa, prevede alle ore 10 il ritrovo in piazza Vittorio Emanuele II e formazione del corteo in direzione del monumento ai Caduti di tutte le guerre, alzabandiera, deposizione delle corone di alloro, saluti istituzionali e consegna, agli eredi di Gino Serra, della cittadinanza onoraria alla memoria del carabiniere. Alle ore 11 messa presso la chiesa comunale di S. Francesco di Paola. Presterà servizio la banda musicale “Giuseppe Verdi” di Castelleone di Suasa diretta da Daniele Bianchi.

Le celebrazioni a Chiaravalle sono state organizzate con la sezione locale dell’Anpi, intitolata a “Edo Magnalardo”. Il via alle ore 10 al cimitero di Chiaravalle, con la deposizione di un simbolo tricolore sulle tombe dei partigiani lì tumulati. Alle ore 10:30 in largo Oberdan il ritrovo e partenza del corteo istituzionale accompagnati dalla banda “Città di Chiaravalle” fino a piazza Mazzini dove si terrà la deposizione di corone d’alloro al monumento ai Caduti. Poi ci si sposterà ore 11 in piazza Risorgimento per l’intervento della sindaca Cristina Amicucci e dell’ANPI di Chiaravalle. Stessa piazza dove è stata allestita una mostra sulla liberazione dal nazifascismo (ore 9-13).

A Corinaldo l’80esimo anniversario della Liberazione si celebrerà con due momenti distinti: alle ore 10 il raduno e deposizione di una corona al cippo del sottotenente  Alfonso Casati con autorità e rappresentanze; alle 10:30 il raduno presso il palazzo comunale e partenza del corteo, deposizione di una corona al sacrario cittadino e al monumento ai Caduti. Presta servizio il Corpo bandistico “Città di Corinaldo”. A seguire, alle ore 11:30 in sala consiliare Ciani, si terranno gli interventi per la consegna delle borse di studio  “Arnaldo Ciani”, comandante partigiano e primo sindaco di Corinaldo dopo la Liberazione, in collaborazione con la scuola secondaria di primo grado “Guido degli Sforza”.

Inizierà alle 11 anche il programma di iniziative a Montemarciano, con il corteo e la deposizione delle corone d’alloro al monumento ai Caduti e alle lapidi di Carlo Falcinelli, Aldo Camerunesi e Aldo Moro. Parteciperanno la banda musicale “Gastone Greganti” e la corale “San Cassiano”, oltre alla Consulta delle Ragazze e dei Ragazzi.

Il programma di Monte Porzio prevede alle ore 11 il ritrovo presso il monumento ai Caduti; alle 11.15 la deposizione di una corona a cui seguiranno delle riflessioni con i ragazzi della scuola secondaria di primo grado “Enrico Fermi” di Monte Porzio e con il sindaco Marco Moscatelli.

In occasione delle celebrazioni dell’80° anniversario della festa della Liberazione a Monte San Vito, il 25 aprile 2025 si terrà la messa nella chiesa di san Giovanni alle ore 9:30, poi a seguire corteo con deposizione della corona di alloro presso il monumento in memoria dei fratelli Cervi, e in piazza della Repubblica al monumento ai Caduti delle guerre. Interverrà la Banda Musicale “Roberto Zappi” Città di Monte San Vito, gli alunni del CCR dell’Istituto Comprensivo Montemarciano- Monte San Vito e la delegazione ANPI.

Cerimonia in piazza Romagnoli a Morro d’Alba per la Liberazione. L’iniziativa partirà alle 11 con la deposizione di una corona commemorativa e la lettura di testi sul significato della giornata e della ricorrenza. Concluderanno la mattinata il discorso celebrativo del sindaco Enrico Ciarimboli, poi i canti e le marce della Liberazione con la partecipazione della banda cittadina.

Nella vicina Ostra la celebrazione comincerà con la messa alle ore 9:30 alle chiesa di San Pietro Ap. in località Vaccarile e con la deposizione della corona d’alloro alla lapide nel piazzale; ci si sposterà poi alle 10:45 al cippo e al milite ignoto per la deposizione della corona d’alloro mentre alle 11:15 in sala comunale ci sarà l’intervento “Voci di Libertà” a cura della classe 3A della scuola “A. Menchetti”. A seguire la presentazione del libro di Paolo Pirani, dedicato al concittadino ostrense Bruno Peverini dal titolo “Partigiano della vita”. Presterà servizio la banda “Città di Ostra-Ovidio Bartoletti”.

Discorso in piazza del sindaco di Ostra Vetere Massimo Corinaldesi e deposizione di una corona monumento ai Caduti, a partire dalle ore 10:30 sono le iniziative organizzate dal Comune in ossequio al lutto nazionale deciso dal governo.

Programma che invece a Serra de’ Conti prevede alle ore 10:15 la deposizione omaggio a Salvo D’Acquisto nella frazione Osteria dove è presente il monumento dedicato al carabiniere; alle 10:30 il raduno in piazza Gramsci con l’onore ai caduti e deposizione corona d’alloro, a seguire il corteo per le vie cittadine fino alla chiesa dove si terrà la messa. La giornata si concluderà con la commemorazione ufficiale presso il monumento ai Caduti di piazza IV Novembre, con gli interventi delle autorità e del consiglio comunale dei Ragazzi. Alla manifestazione interverrà la Centenaria Società Concertistica.

A Trecastelli l’inizio della cerimonia per la Liberazione è previsto alle 8.45 con la deposizione della corona d’alloro al monumento ai Caduti di Monterado, cui seguiranno un momento di raccoglimento e i saluti istituzionali. La cerimonia di deposizione sarà preceduta da un breve corteo con partenza da largo Maria Lisa Cinciari Rodano. Alle ore 9.15 si raggiungerà il monumento ai Caduti di Castel Colonna per la deposizione della corona d’alloro, seguito da un breve momento di raccoglimento. Infine alle ore 9.30 ci sarà la deposizione della corona d’alloro al monumento ai Caduti di Ripe, sempre seguito dal momento di raccoglimento. La cerimonia si concluderà con la deposizione della corona d’alloro alla targa di Giuseppe Grossi situata presso le scale della sede Comunale di Ripe.

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La corale “Santa Barbara” protagonista della messa nella basilica inferiore ad Assisi

BARBARA – Appuntamento di prestigio quello che ha vissuto la scorsa domenica 30 marzo la corale “Santa Barbara”. La realtà barbarese ha avuto il piacere di animare la messa delle ore 10:30 nella basilica inferiore di san Francesco ad Assisi. 

Durante la celebrazione, molto partecipata, i canori di Barbara con i loro canti hanno arricchito e reso la celebrazione ancora più sentita ed emozionante. Insieme alla corale, oltre al parroco di Barbara don Paolo e al sindaco Massimo Chiù, hanno partecipato un numeroso gruppo di concittadini. Alla funzione religiosa è poi seguito un momento conviviale. 

Prima del rientro a Barbara, la comitiva ha concluso la giornata con un giro turistico per Assisi, con alcuni componenti della corale che hanno fatto da ciceroni rendendo la giornata davvero speciale. Per tutti i partecipanti, è stata una giornata intensa e coinvolgente, sicuramente da ripetere nei prossimi anni.

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Barbara, ancora due appuntamenti col presepe vivente di oltre 100 figuranti

Il presepe vivente di Barbara continua a incantare visitatori anche nelle giornate del 5 e 6 gennaio. Questa tradizione affascinante, che trasporta i partecipanti nel cuore della natività, è un evento imperdibile per famiglie e amanti del natale.

Il presepe vivente di Barbara è molto più di una semplice rappresentazione: è un viaggio immersivo in un’atmosfera di autenticità e tradizione. I figuranti, vestiti con costumi storici, ricreano scene della vita quotidiana di un tempo, mentre i profumi e i suoni della natura completano l’esperienza. 

È un’opportunità unica per adulti e bambini di riscoprire il significato del natale in un contesto suggestivo e coinvolgente. Un’ambientazione che viene riproposta pressoché ininterrotta (solo dal Covid) dal 1972 e che coinvolge circa 100 figuranti, grazie all’impegno del comune, della pro loco e delle associazioni locali.

La biglietteria aprirà alle ore 16:30, offrendo ai visitatori la possibilità di acquistare i biglietti in loco. Tuttavia, per garantire un posto in prima fila per questa unica rappresentazione, che avrà inizio alle 17:30, è preferibile effettuare una prenotazione tramite il servizio online Liveticket. In alternativa, sarà possibile prenotare direttamente sul posto fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Per chi fosse interessato è inoltre in programma una visita guidata del centro storico del paese. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi presso l’ufficio IAT dalle ore 15:30.

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Foto da Valmivola

Elezioni 2024, i primi nomi dei candidati a sindaco nelle valli Misa e Nevola

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Fervono gli ultimi ritocchi alle liste per le elezioni comunali dell’8 e 9 giugno 2024 che interesseranno sei comuni delle valli Misa e Nevola. Scade infatti l’11 maggio il termine per depositare i nomi dei componenti le liste e i simboli. Alle urne andranno i cittadini di Arcevia (4.242 abitanti secondo le rilevazioni 2023 dell’Istat); Barbara (1271 abitanti); Belvedere Ostrense (2096); Castelleone di Suasa (1.557); Montemarciano (9.780); Ostra (6.287); Serra de’ Conti (3.562 ab.) e Trecastelli (7.517) per un totale di popolazione che supera di poco le 36 mila unità.

Abbiamo intervistato alcuni primi cittadini delle amministrazioni comunali che andranno al voto e continueremo con il programma radiofonico “Venti minuti da Leone” a sentire i candidati, sia di maggioranza che di opposizione, che si presenteranno agli elettori. C’è però intanto un dato che si può dare: metà dei sindaci lascia nonostante il secondo mandato sia solitamente più “semplice” da affrontare. Non si ricandideranno infatti i primi cittadini di Arcevia Dario Perticaroli, di Barbara Riccardo Pasqualini e di Serra de’ Conti Letizia Perticaroli. Questioni politiche, motivi di salute e impegni personali i motivi alla base della scelta.

Pronta a subentrare, in caso di vittoria alle urne Marisa Abbondanzieri ad Arcevia, dove ancora non si è palesato uno sfidante; a Barbara si parla dell’impegno ormai pressoché certo di Massimo Chiù, attuale vicesindaco e assessore con deleghe ai lavori pubblici, infrastrutture e sport. Possibile una sola lista in lizza come già avvenuto nel 2019. A Serra de’ Conti, invece, sarà quasi certamente sfida a due tra l’attuale vicesindaco Pieramelio Baldelli e, dall’opposizione, Silvano Simonetti, con un passato da primo cittadino alle spalle.

Chi si ripresenta agli elettori è invece Marco Sebastianelli, sindaco di Trecastelli, alla guida di Trecastelli Passione Comune. Per sfidarlo si parla di Gloria Montironi, attuale consigliera d’opposizione ma le trattative sembrano ancora in alto mare. A Ostra si ripresenta anche Federica Fanesi, attuale sindaca; non si conosce il nome del o della sfidante ma il centrosinistra che in passato ha candidato Storoni è al lavoro per programma e nomi. Infine, a Castelleone di Suasa, il sindaco Carlo Manfredi tornerà alle urne per quello che sarebbe il terzo mandato in caso di elezione: il percorso però è ostacolato dall’ex sindaco Giovanni Biagetti.

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Elezioni a Barbara, Pasqualini non si ricandida

Riccardo Pasqualini

Non si ricandiderà alle prossime elezioni amministrative di giugno 2024 Riccardo Pasqualini, attuale sindaco di Barbara. Lo ha annunciato egli stesso ai microfoni di Radio Duomo Senigallia durante l’intervista nel programma “Venti minuti da Leone”. Con lui abbiamo fatto una chiacchierata sulle problematiche e sulle opportunità offerte dai piccoli comuni dell’entroterra: dai lavori pubblici all’alluvione, dalla partecipazione allo spopolamento, dalla cultura all’occupazione. Ecco una sintesi di quanto detto: il resto potete ascoltarlo sulla frequenza 95.2 FM venerdì 19 aprile alle ore 20; sabato 20 aprile alle 13:10 e alle 20; e domenica 21 a partire dalle ore 16:50. Buona lettura e buon ascolto.

Come mai non si ricandida?

Sono stati cinque anni molto pesanti, ma principalmente è per motivi di salute. Non riuscirò a garantire un impegno al 100%. Però ho dato disponibilità a un’eventuale presenza come consigliere comunale magari con delega ai giovani, allo sport e tempo libero.

Quali progetti la prossima amministrazione dovrà portare avanti?

Innanzitutto la nuova scuola per l’infanzia e la primaria. Il finanziamento è ormai di un anno e mezzo fa e contavamo di finirla per settembre 2024, ma per varie peripezie burocratiche e per i rincari delle materie prime ancora dobbiamo mettere il primo mattone. La scuola è un punto fondamentale e ci tengo moltissimo, altrimenti il paese è finito.

Altri progetti?

Ci sono diversi interventi pubblici come la sostituzione dell’illuminazione pubblica a led; il rifacimento di alcune strade ferme agli anni ‘80; e poi i ponti colpiti dall’alluvione, soprattutto il ponte di Bombo che collega la parte collinare verso Castelleone di Suasa con il nostro paese. Ma viste le nuove norme di sicurezza, i progetti dovranno essere rivisti. Gli altri hanno un traffico e un peso minore.

La popolazione si sente più sicura dopo i lavori sul fiume?

Il Nevola passa nel nostro territorio per meno di due chilometri, ma sono stati fatti diversi lavori e il letto del fiume ripulito da alberi, tronchi secchi e detriti. E’ tutto il reticolo secondario, quello dei fossi, che è ancora fermo a com’era due anni fa. Purtroppo noi abbiamo pagato un prezzo altissimo in vite umane in proporzione alla zona toccata dal fiume, dove ci sono cinque o sei case e un paio di attività.

Tra i rischi dei piccoli comuni interni c’è lo spopolamento. Com’è la situazione a Barbara?

Purtroppo c’è poca partecipazione nonostante le varie iniziative e questo non favorisce il contrasto allo spopolamento. A parte il calcio che vede ora un movimento di oltre 300 bambini, adolescenti e giovani leve, per il resto c’è poca vivacità. Anche la rassegna di teatro dialettale è andata benissimo, mentre la partecipazione politica, dopo il covid, è cambiata molto e i rapporti si sono allentati. C’è un pre e un post covid.

Quali soluzioni dunque?

Innanzitutto i piccoli comuni hanno budget limitati e questo non gioca a nostro favore, ma le cose si possono fare se lavoriamo insieme e il Comune si presta a tutte le iniziative, ma servono le proposte. E’ per questo che sollecitiamo le varie associazioni, la pro loco – che ringrazio per tutto il lavoro che fanno – e altre realtà a darsi da fare. Il Comune è un partner ma ai giovani dico: non aspettate, siate voi lo stimolo al cambiamento e alla partecipazione. Poi la strada per fare le cose si trova.

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Alluvione 2022, 14 persone indagate: scossone tra i sindaci delle valli Misa e Nevola

Sono quattordici le persone indagate per le morti e i danni legati all’alluvione del 2022 che sconvolse le valli Misa e Nevola da Arcevia fino a Senigallia, oltre che alcuni comuni dell’area Cesano e della provincia di Pesaro Urbino. Le notifiche degli avvisi di garanzia da parte della Procura de L’Aquila sono in corso in queste ore ma la notizia, uscita già sulla stampa locale, ha destato scalpore, in primis proprio agli indagati che parlano di “fulmine a ciel sereno”.

Tra i coinvolti nelle indagini della procura aquilana ci sono sei sindaci del territorio diocesano: Dario Perticaroli di Arcevia, Riccardo Pasqualini di Barbara, Carlo Manfredi di Castelleone di Suasa, Letizia Perticaroli di Serra de’ Conti, Federica Fanesi di Ostra e Marco Sebastianelli di Trecastelli. Poca la voglia di parlare. Assieme a loro, coinvolti a vario titolo anche due funzionari dei Vigili del fuoco e sei tra funzionari, operatori e responsabili della Protezione Civile. Varie le accuse mosse per condotte colpose commissive e omissive fino alla cooperazione in omicidio colposo plurimo.

«Ho letto questa mattina il giornale e sulla locandina c’era già scritto che erano indagate 14 persone – spiega Carlo Manfredi, sindaco di Castelleone di Suasa -: ne sono venuto a conoscenza in quel momento e nessuno di noi sindaci ne sapeva niente di niente». Il coinvolgimento di Manfredi, come primo cittadino di Castelleone di Suasa, è da ricondursi al fatto che proprio nel territorio comunale sono state travolte dalla piena del fiume Nevola la mamma e il piccolo Mattia Luconi, appena 8 anni: quest’ultimo poi rinvenuto senza vita vari chilometri più a valle, nel territorio di Trecastelli, mentre la donna è riuscita a salvarsi. Sul mancato allertamento ipotizzato dalla Procura aquilana, Manfredi ci va cauto: «Quella sera c’era solo un’allerta gialla e solo per le zone montane settentrionali. Non s’è ancora capita bene la questione per cui ci ritroviamo indagati: io ho ricevuto la comunicazione della Protezione civile alle 23 quando era già successo tutto, e questo è quello che ho detto ai carabinieri quando siamo stati interrogati nei giorni successivi. Nel momento in cui siamo venuti a conoscenza del fatto, eravamo alla ricerca delle persone, già era successo tutto nel pomeriggio. Io alle 20:30 ho chiamato Olivetti (sindaco di Senigallia, Ndr) che da noi il fiume aveva esondato per cui era presumibile una piena a Senigallia e così è stato. Io sono tranquillo: ho fatto, secondo me, di coscienza quello che andava fatto». 

Nemmeno a Dario Perticaroli, primo cittadino di Arcevia, è stato ancora notificato l’atto ma è questione di ore: «Non me l’aspettavo e di certo non in questo modo, venendo a saperlo dai giornali. Mi sento a posto per quello che ho fatto: più di così che dovevo fare? Non so quali siano i miei capi d’imputazione ma sono stato il primo a chiamare la Sala operativa provinciale, la Regione, Olivetti che stava a Senigallia, la protezione civile locale, gli operai del Comune, i carabinieri e i carabinieri forestali, il telefono suonava all’impazzata: in mezz’ora ho messo in moto il mondo intero». Poi è andata via la corrente, non c’era la linea internet e le comunicazioni sono divenute molto difficoltose se non impossibili. «Ora se mi vogliono mettere sulla croce mi ci mettessero pure, ma io ero solo quella sera». E la stoccata finale: «Sindaci in prima linea, col rischio di essere messi al palo: così finirà col non volerlo fare più nessuno, forse solo qualche sfrontato».

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Sicurezza post alluvione, nuovi lavori annunciati sui fiumi Nevola e Cesano

Ostra: diversi tronchi di alberi e altri detriti sono all'interno del letto del fiume Misa
Ostra: diversi tronchi di alberi e altri detriti sono all’interno del letto del fiume Misa

«Pulire gli argini dei fiumi; togliere il legname che, in caso di incessanti piogge, può creare seri danni a valle; riprofilare le sponde compromesse». Questo lo scopo dei nuovi lavori pubblici annunciati dall’assessore regionale alla protezione civile, Stefano Aguzzi e finanziati con 1,6 milioni di euro di fondi messi a disposizione dal vice commissario per l’alluvione Stefano Babini. Riguarderanno però non il fiume Misa – che ha già visto attivarsi le ruspe in più punti fino a Ostra Vetere – quanto i fiumi Nevola, Cesano e il torrente Burano.

Le opere – preannunciate qualche giorno fa durante una conferenza stampa in Regione – vanno nel senso di garantire una maggior sicurezza al territorio, e quindi alla popolazione, in caso di maltempo. Un passo necessario dopo l’alluvione 2022 di cui è appena passata la ricorrenza dell’anniversario.

Dunque a 12 mesi dal disastro ancora si opera tramite la somma urgenza: i nuovi decreti per sei nuovi interventi verranno spalmati in otto comuni marchigiani dove sarà effettuato un lavoro di risagomatura delle sponde e si procederà con la rimozione di alberature trascinate dalla corrente ed accumulate nell’alveo, e con il taglio dei rami.

Il fiume Cesano

Tre interventi riguarderanno la vallata del Cesano: il primo nel Comune di Corinaldo (dal ponte in località San Michele verso monte per circa 5,5 km) per 250 mila euro; il secondo nel Comune di Castelleone di Suasa (dal ponte via Cesare Battisti verso valle per circa 5,5 km) per 250 mila euro; il terzo nel Comune di Pergola (dal ponte viale J.F. Kennedy verso valle fino al ponte in frazione Montesecco per circa 7,7 km) per 300 mila euro.

Il fiume Nevola

In zona Nevola sono previsti due interventi: il primo tra i Comuni di Trecastelli e Corinaldo (da 1 km a monte del ponte via Giacomo Matteotti di Ripe in zona Santissima Trinità verso monte) per 300 mila euro e nei Comuni di Ostra Vetere e Barbara (dal ponte della SP 11 dei Castelli in contrada Acqualagna verso valle) per 300 mila euro.

Altri 200 mila euro interesseranno invece il torrente Burano nella zona di Cagli.

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Bevi solidale: Caritas Senigallia e cantina Santa Barbara a sostegno dei territori alluvionati

Dal mese di novembre, in particolar modo nel periodo natalizio, la storica azienda vinicola Santa Barbara ha scelto di sostenere la popolazione alluvionata del proprio territorio promuovendo l’intervento di Caritas Senigallia a livello locale e devolvendole parte del ricavato delle vendite delle migliori bottiglie di Stefano Antonucci. Un’idea generosa, attenta e solidale.

“Siamo felici e orgogliosi di sostenere il nostro territorio devolvendo a Fondazione Caritas Senigallia parti dei ricavi legati dalla vendita di questo vino. Grazie di cuore”. Firmato Stefano Antonucci. Questa frase semplice e immediata ha accompagnato molti dei migliori vini della cantina Santa Barbara, venduti al mercato nazionale e internazionale. Le bottiglie di Santa Barbara sono apprezzate a livello mondiale e poter raccontare al mondo intero la storia della terribile alluvione di settembre attraverso la generosità di un imprenditore del territorio marchigiano è stato molto importante per tutti.

Attraverso la piattaforma www.ridiamodignita.it Caritas ha ricevuto donazioni da tutto il mondo e sta tuttora coordinando gli interventi per supportare le vittime di questa tragedia. È anche grazie a donatori privati e aziende, proprio come quella di Stefano Antonucci, innamorato della sua terra, che Caritas può confidare nella presenza costante di un supporto economico solido e tangibile. L’amore che entrambi provano per la propria terra è sempre più un bene prezioso.

Partecipano alla presentazione Stefano Antonucci, proprietario e anima della cantina Santa Barbara, Giovanni Bomprezzi, direttore Fondazione Caritas Senigallia.

Chiara Michelon

Barbara, dopo l’alluvione: il sogno di dar vita alla fattoria di Mattia Luconi

Tiziano Luconi, Mattia Luconi, alluvione, alluvione marche, 15 settembre 2022, barbara

BARBARA – Se ci sarà un risarcimento per l’alluvione che lo scorso settembre gli ha portato via il figlio di appena 8 anni, il papà lo utilizzerà per realizzare una fattoria didattica o un altro progetto inclusivo in nome di Mattia. E’ il desiderio che Tiziano Luconi ha espresso, spiegando come fosse un loro sogno progettare di lavorare insieme, un futuro legato alla natura, agli animali.

La notizia che in questi giorni sta circolando è che sono stati accreditati ai Comuni alluvionati i fondi per ristorare con 5 mila euro le famiglie e con 20 mila euro le aziende che hanno subito danni dall’esondazione dei fiumi Misa e Nevola. Una boccata d’ossigeno per il territorio, nonostante l’esiguità della cifra in questione. Nulla che possa riportare indietro un figlio perso, ma un incentivo a portare avanti invece un sogno che avevano in comune.

Potrebbe avverarsi dunque quel sogno di una fattoria didattica nel nome di Mattia. Ma il papà che, come tantissimi altri cittadini, non ha ancora ricevuto nulla – la procedura non è ancora stata ultimata, quindi ancora non c’è stato alcun accredito – sta pensando anche a un progetto inclusivo di un bar che possa accogliere come dipendenti dei lavoratori con una qualche disabilità, sia fisica che intellettuale.

«Qualsiasi iniziativa per ricordare Mattia è assolutamente giusta e andrebbe già benissimo, ma questo progetto che mira all’inclusione sociale mi sembra encomiabile e lodevole – è il commento del sindaco di Barbara Riccardo Pasqualini che continua – sicuramente daremo una mano come potremo per renderlo concreto».

La storia di Mattia Luconi ha fatto il giro dell’intera nazione e non solo, suscitando sgomento: aveva solo 8 anni quando è stato portato via dalla piena del fiume che nel pomeriggio del 15 settembre 2022 ha iniziato a ingrossarsi fino a uscire dagli stretti argini, travolgendo ogni casa, auto, persona nel suo percorso. Il suo corpo è stato rinvenuto a diversi km di distanza, a Passo Ripe, nel comune di Trecastelli. Una tragedia che ha scosso intere comunità e che ha lasciato tutti con la sola forza di dire che bisogna mettere in sicurezza il territorio perché nessuno possa subire conseguenze simili.

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Giornate Fai di primavera, presentato il percorso tra castelli e mura lungo le valli Misa e Nevola

Presentata l'iniziativa per l'edizione 2023 delle giornate Fai di primavera tra Senigallia, Barbara, Ostra, Corinaldo e Serra de' Conti
Presentata l’iniziativa per l’edizione 2023 delle giornate Fai di primavera tra Senigallia, Barbara, Ostra, Corinaldo e Serra de’ Conti

Tornano le giornate Fai di primavera, torna l’appuntamento con la bellezza e la riscoperta dei luoghi solitamente non accessibili al grande pubblico. Per l’edizione 2023 – la 31esima di questo grande evento culturale promosso dal Fai, fondo ambiente italiano – saranno aperti oltre 750 luoghi in 400 città. Per quanto riguarda la valle del Misa e Nevola sono coinvolte Barbara, Corinaldo, Ostra, Senigallia e Serra de’ Conti: cinque città che si sviluppano lungo un unico, immaginario, percorso proposto dal gruppo Fai locale della città fortificata e i suoi castelli. L’evento si terrà i prossimi sabato 25 e domenica 26 marzo 2023. 

A Senigallia si potrà esaminare la cinta muraria, nelle sue parti note e meno note, e approfondire la conoscenza della città fortificata attraverso i dipinti presenti nella pinacoteca diocesana e nella chiesa della Maddalena; ma si potranno visitare i castelli di Scapezzano e Roncitelli, collegati da un’antica strada di campagna la cui vista incantevole accompagnerà i visitatori. Si potrà dare uno sguardo al sistema difensivo del borgo di Corinaldo, alle mura castellane di Serra de’ Conti e ripercorrere la storia della città fortificata di Ostra con i suoi torrioni, in uno dei quali sarà riattivato un grande forno a legna e cotto il pane. Infine a Barbara sarà mostrato il castello a misura d’uomo fra medioevo ed età moderna. 

La manifestazione di punta del FAI, che sta riscuotendo un consenso sempre più ampio, mira a riscoprire le bellezze paesaggistiche, architettoniche e artistiche del territorio. «La nostra regione è caratterizzata da borghi bellissimi, castelli e rocche – spiega la referente locale Maria Rosa Castelli – da far conoscere. La nostra missione è quella di avvicinare i giovani alla bellezza e alla cultura permettendo di visitare e conoscere veri e propri tesori nascosti». 

Per partecipare alle giornate Fai di Primavera basterà cercare sul sito www.giornatefai.it i luoghi da visitare. L’accesso ai beni è senza prenotazione, ma con un contributo di minimo 3 euro. Orari: sabato 25 marzo pomeriggio dalle 15 alle 18 (ultimo ingresso), domenica 26 marzo mattino dalle 9 alle 12 (ultimo ingresso), pomeriggio dalla 15 alle 18 (ultimo ingresso).

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Presentata l'iniziativa per l'edizione 2023 delle giornate Fai di primavera tra Senigallia, Barbara, Ostra, Corinaldo e Serra de' Conti
Presentata l’iniziativa per l’edizione 2023 delle giornate Fai di primavera tra Senigallia, Barbara, Ostra, Corinaldo e Serra de’ Conti

Ristori a famiglie e imprese alluvionate: ecco la ripartizione delle risorse da Arcevia fino a Senigallia

Ristori a famiglie e imprese alluvionate: ecco la ripartizione delle risorse da Arcevia fino a Senigallia. Il vicecommissario all'emergenza Babini: «Boccata di ossigeno per le popolazioni, poi liquideremo le spese dei Comuni . . .

Alluvione: Barbara e la lunga strada verso la normalità

Barbara, lo stato del fosso che arriva al ponte di Bombo dopo l'alluvione del 15 settembre 2022
Barbara, lo stato del fosso che arriva al ponte di Bombo dopo l’alluvione del 15 settembre 2022

«A Barbara pioveva dalle 16:30/17 con scrosci interrotti da qualche pausa. La luce e la corrente elettrica avevano degli sbalzi, ma è dalle 19 che si è verificato il blackout totale, anche delle linee telefoniche». Dopo circa un’ora si è verificata l’esondazione. «Non abbiamo ricevuto avvisi da alcun ente o persona. Così come subito dopo la fase emergenziale non s’è più visto nessuno». Sono le parole del sindaco Riccardo Pasqualini che ripercorre con amarezza le fasi concitate di quel 15 settembre 2022, quando le piogge hanno ingrossato fossi e fiume fino all’esondazione, provocando danni e vittime. La data rimarrà certo impressa nella storia di Barbara come degli altri comuni della vallata per molti anni. 

Questa, purtroppo, è la storia di quanto avvenuto: ma qual è il presente a Barbara?
La situazione non è cambiata. Le abitazioni colpite dall’alluvione sono ancora distrutte; cittadini come Simone Bartolucci (il 23enne che si è salvato aggrappandosi a un albero ma che ha perso la sorella Noemi e la mamma Brunella, ancora dispersa, Ndr) sono ancora fuori casa; le ricerche della madre sono ancora in corso e possiamo contare su molte meno unità. Attendiamo l’autorizzazione a rimuovere il legname e i detriti ancora presenti su fiume e campi e quelli a rischio crollo. La situazione è critica. Il ponte sulla provinciale è sistemato ma ci sono problemi sul ponte di Bombo che unisce la parte centro storico con la zona collinare e contrada Coste: la sua chiusura al traffico causa un allungamento del percorso di 4 km: la competenza è comunale ma la gestione è affidata all’Anas che non è ancora intervenuta.

A livello economico l’ente pubblico e le aziende come affrontano la ripartenza?

Il Comune di Barbara ha dovuto affrontare oltre un milione di euro di spese per la somma urgenza. Dovremmo ricevere almeno…

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