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Tag: ciclovie

Ciclovia adriatica, Mondolfo è avanti: lungomare di Marotta già tutto collegato – L’INTERVISTA

Dopo l’intervista all’assessore ai lavori pubblici del comune di Senigallia, Nicola Regine, per dare uno sguardo sulla situazione senigalliese, ancora unu po’ indietro nella realizzazione della ciclovia adriatica, è giunto il momento di guardare anche nei comuni limitrofi cosa sta succedendo. Abbiamo sentito Nicola Barbieri, sindaco di Mondolfo, per capire quali infrastrutture sono presenti sul territorio comunale, quali soluzioni ad eventuali criticità possono essere prospettate e quali progetti futuri sono in fase di elaborazione. Ecco le sue parole nell’intervista audio in onda martedì 17 dicembre alle ore 13:10 e alle ore 20, oltre a domenica 22 a partire dalle ore 16:50 su Radio Duomo Senigallia. Il lettore multimediale permette di ascoltarsi l’audio anche dal telefonino grazie a questo articolo dove è presente anche un breve testo con i concetti chiave.

Recentemente è stata annunciata la posa dell’ultimo concio del ponte ciclopedonale sul fiume Cesano, lavori importanti che dovrebbero terminare in primavera. Come sono messe le piste ciclabili nel comune di Mondolfo?
In questi ultimi anni ci siamo concentrati molto sulla mobilità sostenibile, quindi sulla partecipazione a diversi bandi regionali e ministeriali europei per il riperimento di fonghi e per la realizzazione quindi di percorsi ciclopedonali su un po’ tutto il territorio comunale con l’obiettivo di collegare i diversi quartieri della nostra città, quindi dal borgo antico fino al mare. Abbiamo realizzato, ad esempio, il percorso ciclopedonale che collega Piano Marina a Marotta centro. Nei mesi scorsi abbiamo inaugurato un altro percorso ciclopedonale che collega il quartiere di Centocroci con San Gervasio e Ponte Rio e l’obiettivo è di proseguire in questa direzione. Nel bilancio di previsione 2025 che andremo ad approvare a fine dicembre, abbiamo messo ulteriori risorse per collegare via Montemarino con via Cardarelli nel quartiere di Marotta nord lungo la statale.

Il lungomare è già collegato completamente, il ponte sul Cesano rappresenta l’ultimo tassello di fatto…
Dopo il ponte ciclopedonale sul Cesano, il lungomare ha già praticamente una sua ciclabile che percorre tutto il litorale di Marotta, in questi anni abbiamo riqualificato la zona nord e la zona centrale, lo scorso anno abbiamo riqualificato il lungomare sud dal sottopasso Togliatti alle Vele e a seguito di questo ponte ciclopedonale sul Cesano diciamo che l’obiettivo da parte dell’amministrazione comunale è migliorare la pista ciclabile esistente dalle Vele al ponte ciclopedonale: tra le attività ricettive c’è già una strada che è passata di proprietà del comune e quindi lì passerà il percorso della ciclovia adriatica.

Il collegamento previsto tra il ponte ciclopedonale sul fiume Cesano e la pista ciclabile "ciclovia adriatica" a Marotta di Mondolfo
Il collegamento previsto tra il ponte ciclopedonale sul fiume Cesano e la pista ciclabile “ciclovia adriatica” a Marotta di Mondolfo

Cosa vuol dire per un comune come Mondolfo investire sulle piste ciclabili e sulla mobilità lenta, sia dal punto di vista turistico che economico?
Sono dei miglioramenti importanti per i cittadini, ci sono tanti cittadini che si muovono a piedi o in bicicletta lungo le strade statali, lungo le provinciali, quindi l’obiettivo sicuramente è proprio quello della sicurezza. Dove si creano percorsi ciclopedonali, questo innesca un meccanismo virtuoso, positivo, anche da parte dei privati: ne hanno beneficiato le attività esistenti su quelle aree, ma si stimolano anche investimenti da parte dei privati.

Progetti futuri?
Un altro percorso è la ciclovia del Cesano, che collegherà il lungomare di Marotta, e quindi la ciclovia adriatica, con la croce del Catria. Un progetto molto ambizioso in collaborazione con la Regione Marche e con i comuni della vallata sul Cesano. Verrà realizzato nel 2025 il primo tratto che collegherà praticamente il quartiere di Piano Marina con il quartiere di Molino Vecchio e poi Ponte Rio.

A Senigallia si è parlato tanto della carenza dei parcheggi e di come le infrastrutture ciclopedonali in qualche modo limitassero il numero di stalli disponibili o addirittura fossero causa dell’eliminazione dei doppi sensi di marcia: voi come avete risolto questa problematica?
Bisogna capire da zona a zona, ognuna ha la propria criticità, sta alle amministrazioni comunali, in un’ottica di condivisione dei progetti con le attività commerciali che ci sono in quella determinata zona, capire qual è il progetto che apporta maggiori benefici. Noi intanto abbiamo creato delle aree lungo la statale, a monte della ferrovia, però collegate con i sottopassi esistenti proprio per dare maggiore possibilità di parcheggio, ampliando la sede dove passerà la ciclovia adriatica e riqualificando la zona del lungomare. Certo il problema parcheggio lo troviamo in ogni comune d’Italia. Noi in questi anni abbiamo cercato di creare prima delle aree alternative. Penso all’area parcheggio adiacente al sottopasso delle Rane, penso al grande parcheggio vicino alla stazione ferroviare di Marotta Mondolfo, un’altra area a parcheggio è stata realizzata all’altezza del sottopasso Togliatti.

Parlando di sicurezza, sulla statale c’è un problema di coesistenza tra biciclette, pedoni e autoveicoli, come si può risolvere?
La proprietà della strada statale è di Anas, per le sp è della provincia di Pesaro Urbino, quindi i progetti devono essere condivisi anche da loro. Sulla provinciale via Cesanense, quella nella quale verrà realizzata la ciclovia del Cesano, il percorso ciclopredonale è previsto su sede propria. Sulla statale c’è un percorso disegnato, un percorso pedonale: bisogna che ci siano dei progetti condivisi dall’ANAS, che ci siano delle risorse messe in campo, le nostre statali purtroppo non prevedono questi percorsi ciclopedonali, quindi bisogna mettere in campo delle progettazioni che quel tempo migliorino questi percorsi e li mettano sempre più in sicurezza.

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Mondolfo, pista ciclabile tra le località Centocroci e San Gervasio

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Foto da Pixabay.com

Anche a Mondolfo sono partiti nelle scorse settimane i lavori per realizzare una pista ciclopedonale tra le località Centocroci e San Gervasio.

A darne notizia è l’amministrazione comunale che ha anche specificato come il percorso sarà separato dalla strada, verrà esteso per circa 500 metri con impianto di illuminazione. Notevole l’investimento da parte dell’amministrazione, la quale ha stanziato 200 Mila euro tra fondi propri e finanziamenti ministeriali nell’ambito di un progetto per la mobilità sostenibile tra casa, scuola e luogo di lavoro.

Oltre a permettere ai residenti di Ponte Rio e di via Beato Angelico di raggiungere il quartiere di Centocroci, «questo percorso ciclopedonale incentiva la mobilità ciclabile e migliora la sicurezza di pedoni e ciclisti che già percorrono questo itinerario e permette di raggiungere un sito importante dal punto di vista culturale e turistico come l’Abbazia di San Gervasio» ha dichiarato l’assessora ai lavori pubblici e mobilità sostenibile Filomena Tiritiello.

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Lavori per il ponte ciclabile sul Cesano, ancora qualche mese per l’avvio

Il progetto del ponte ciclopedonale sul fiume Cesano, tra Mondolfo e Senigallia, parte della ciclovia Adriatica
Il progetto del ponte ciclopedonale sul fiume Cesano, tra Mondolfo e Senigallia, parte della ciclovia Adriatica

Buone notizie (finalmente) per ciclisti, turisti e amanti delle due ruote. C’è stato infatti, lunedì mattina, un incontro tra i vertici di Regione Marche, Comune di Senigallia e Comune di Mondolfo per la consegna del cantiere relativo ai lavori del ponte ciclopedonale che collega i due comuni e le due province.

Al sopralluogo alla foce del fiume Cesano, assieme all’assessore regionale ai lavori pubblici Francesco Baldelli, al sindaco di Senigallia Massimo Olivetti e al collega di Mondolfo Nicola Barbieri, c’erano i tecnici della Regione Marche e la ditta aggiudicataria dei lavori riguardanti la realizzazione del ponte ciclopedonale Marotta-Senigallia. Il cantiere che realizzerà questa importante opera per il completamento della ciclovia adriatica prenderà il via nei prossimi mesi. Era stato promesso l’avvio entro fine 2022.

L’investimento economico per costruire l’infrastruttura, lunga circa 200 metri e divisa su tre campate, è di 4,5 milioni di euro (inizialmente erano due i milioni). Sarà un ponte “vista mare”, «di grande valenza dal punto di vista turistico, della mobilità sostenibile e del miglioramento della qualità della vita dei cittadini» ha detto Barbieri. «Un sogno che finalmente diventerà realtà»

Per Massimo Olivetti si tratta di dare concretezza al progetto con «un nuovo anello della Ciclovia Adriatica, atteso da molti anni» spiega il sindaco. E gli fa eco l’assessore regionale Francesco Baldelli: «Il ponte ciclopedonale sul fiume Cesano unirà non solo i territori e le comunità di Senigallia e Marotta-Mondolfo, ma in generale le Province di Ancona e Pesaro Urbino dando una risposta agli utenti deboli della strada, come pedoni e ciclisti, oggi costretti ad utilizzare la Statale 16 Adriatica pericolosa per la sua mole di traffico».

Oltre a permettere di unire i tratti esistenti di ciclovie locali, dando così sviluppo al movimento ciclo-turistico, l’opera permette il collegamento con la ciclovia del Cesano e risalire il territorio verso Pergola ma anche verso la Ciclo Appenninica Alte Marche (Caam) inaugurata proprio qualche giorno fa dal presidente della Provincia di Ancona Daniele Carnevali e dai sindaci del territorio.

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Arcevia, rilancio turistico e sportivo con la Ciclovia Appenninica Alte Marche

Mobilità green e sostenibile grazie ai nuovi percorsi ciclabili nella natura e tra i comuni dell'alta valle del Misa
Mobilità green e sostenibile grazie ai nuovi percorsi ciclabili nella natura e tra i comuni dell’alta valle del Misa

Grande occasione per il turismo lento e sportivo quella che si “accenderà” ad Arcevia grazie alla Ciclovia Appenninica Alte Marche (CAAM), di prossima realizzazione. «Il progetto nasce a fine 2019 – spiega l’assessore Massimo Bergamo – ed è stato finanziato con fondi regionali per circa 350 mila euro. Coinvolge i Comuni di Arcevia, Acqualagna, Apecchio, Cantiano, Cagli, Frontone, Piobbico, Sassoferrato e Serra Sant’Abbondio, che fanno parte della Snai, la Strategia Nazionale per le Aree Interne: quest’ultima rappresenta una politica nazionale di sviluppo territoriale per contrastare la marginalizzazione e il calo demografico che si registra nelle aree interne e appenniniche. Per noi è un’importante occasione che non potevamo farci sfuggire».

Il territorio arceviese sarà infatti co-protagonista con il suo paesaggio e le sue bellezze, fornendo lo “scenario” per le iniziative cicloturistiche rivolte agli appassionati della bicicletta e del turismo slow. «La Ciclovia Appenninica Alte Marche è un percorso ad anello, costruito collegando una decina di singoli tratti dei vari comuni coinvolti, lungo circa 200 km. Verrà realizzata senza cordoli stradali, ma con un’apposita segnaletica e cartellonistica con Qr che indichi la presenza di ciclisti», specifica Alessandro Gualazzi, progettista che ha disegnato il percorso Caam assieme allo studio Pieri. «Saranno interessate vie a bassissimo indice veicolare e senza traffico pesante. Sarà pronta per metà giugno 2022: a brevissimo partiranno le installazioni dei bike point, delle stazioni per informazioni, assistenza meccanica, ricarica delle e-bike e noleggio». Per quanto riguarda Arcevia, il bike point è previsto alla fine di corso Mazzini. Per agevolarne la fruizione verranno attivati anche servizi di trasporto pubblico integrato rivolti sia ai residenti per percorsi parziali, sia agli stessi cicloturisti, in caso di guasto tecnico. In previsione di assistenza sanitaria, verranno predisposte anche colonnine con defibrillatori.

Al di là delle caratteristiche tecniche del percorso, c’è da sottolineare la volontà di valorizzare un intero territorio montano che va dal basso pesarese all’anconetano e di potenziare la domanda turistica dell’area a elevato valore naturalistico. Questa è la prima ciclovia del genere per le aree interne delle Marche e si ricollegherà con altre reti ciclabili: in primo luogo con la ciclovia dei parchi e dei castelli finanziata l’anno scorso dalla Regione Marche (che collegherà i comuni di Sassoferrato, Arcevia, Serra San Quirico, Genga e Cerreto d’Esi), in secondo luogo con il più vasto comparto denominato “Distretto cicloturistico della Vallesina” e in terzo luogo con la ciclovia del Cesano che da Frontone arriva fino alla costa per ricongiungersi con la ciclovia Adriatica e l’area di Senigallia.

La mappa della Ciclovia Appenninica Alte Marche (Caam)
La mappa della Ciclovia Appenninica Alte Marche (Caam)

Passerà per Arcevia la nuova ciclovia dei parchi e dei castelli finanziata dalla Regione Marche

Mobilità green e sostenibile grazie ai nuovi percorsi ciclabili nella natura e tra i comuni dell'alta valle del Misa
Mobilità green e sostenibile grazie ai nuovi percorsi ciclabili nella natura e tra i comuni dell’alta valle del Misa

ARCEVIA – Aumentano le risorse che la Regione messe a disposizione della “ciclovia dei parchi e dei castelli”. Dopo l’iniziativa di aprile scorso, con cui erano stati stanziati oltre 45 mila euro, ecco arrivarne per il progetto di mobilità sostenibile altri 127 mila, per un totale che supera i 172 mila euro. Soldi che interesseranno un territorio esteso tra l’alta valle del Misa e l’alta vallesina.

La ciclovia dei parchi e dei castelli è infatti un progetto che mira a unire i comuni di Arcevia, Sassoferrato, Genga, Cerreto d’Esi e Serra San Quirico, in modo da fare un simbolico giro del parco regionale Gola della Rossa e di Frasassi che possa poi ricollegarsi con la Vallesina e con la sua rete di ciclabili.

Una bella novità per gli amanti delle due ruote che potranno quindi cimentarsi in una serie di percorsi nuovi o già esistenti ma riqualificati. Tra i primi, c’è appunto quello che tocca la perla dei monti con i suoi dieci castelli: sarà inserita all’interno del più vasto comparto denominato “Distretto cicloturistico della Vallesina”, senza contare inoltre i collegamenti con l’area di Senigallia (e quindi la ciclovia Adriatica) e con la ciclovia del Cesano, anch’essa recentemente finanziata da palazzo Raffaello con circa 240 degli 800 mila euro previsti.

Quest’ultima, di cui sono partiti i lavori di realizzazione, si snoderà dalla costa ai monti passando tra i comuni di Mondolfo, Trecastelli, Corinaldo (che sta lavorando anche a un “Archeo-percorso” da poter effettuare in bicicletta, a piedi o a cavallo, tra storia, cultura e natura), San Lorenzo in Campo, Pergola e Serra Sant’Abbondio, rendendo comodo e piacevole fare il giro dei comuni. Una strategia per attrarre cicloturisti, una fetta di quei visitatori e turisti che cercano esperienze e chiedono infrastrutture nei sempre più ricercati territori marchigiani.