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Tag: pnrr

«L’amministrazione di Senigallia non strumentalizzi la scuola»

Dario Romano
Dario Romano

Facile farsi belli quando, anziché essere obbligati a sacrifici per via dei tagli alle risorse, si hanno milioni di euro a disposizione. E’ questo il senso dell’intervento del capogruppo Pd in consiglio comunale Dario Romano che replica al vicesindaco e assessore all’istruzione Riccardo Pizzi sul tema dell’edilizia scolastica. Alla base del botta e risposta la numerosa serie di interventi pubblici a Senigallia, finanziata in gran parte con fondi europei derivanti dal Pnrr.

Sul “piatto” anche la questione dell’eredità della precedente amministrazione, con i vari progetti elaborati o avviati negli anni di mandato Mangialardi e poi portati a termine o quanto meno cantierizzati dall’attuale amministrazione Olivetti. Temi su cui non manca l’attacco dunque del Dem Romano al neo meloniano Pizzi, come è possibile ascoltare dalle sue stesse parole: basterà cliccare sul tasto play.

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Nel 2024 si amplia l’offerta culturale e di servizi della rocca roveresca di Senigallia

La Rocca Roveresca di Senigallia

Grazie all’Europa, grazie al Pnrr, anche per la rocca roveresca di Senigallia si apre l’opportunità di ampliare l’offerta di iniziative e attivare servizi per un target sempre più ampio di visitatori. Il monumento in piazza del Duca fa parte, assieme al museo archeologico statale di Arcevia, dei musei del Ministero della cultura ubicati nella valle del Misa. Il 2024 sarà un anno di svolta per uno dei simboli della cittadina marchigiana.

La rocca roveresca di Senigallia, già da alcuni anni dedicata all’esposizione di arte contemporanea, vede i fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza finalizzati alla climatizzazione degli ambienti espositivi, con conseguente controllo delle condizioni microclimatiche. Un’operazione che consentirà di ospitare anche mostre di rilievo internazionale. Nel 2024 appena iniziato si completeranno anche gli interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche già in parte realizzati, che si andranno ad integrare con le azioni per il conseguimento del certificato di prevenzione incendi, a tutela della sicurezza del monumento e delle persone.

Ulteriori opere già realizzate nel biennio 2022-2023 hanno reso la rocca più confortevole alla visita, in particolare: opere illuminotecniche, ritinteggiatura complessiva del percorso museale e sistemi di oscuramento per un miglior comfort negli ambienti e per la salvaguardia delle opere in mostra che saranno così protette dall’esposizione diretta ai raggi solari. Ai fini della conservazione delle opere appartenenti alla collezione della Rocca, sono state compiute azioni quali la messa in sicurezza dell’intonaco dipinto recante la scritta storica Santa Barbara ora Pro Nobis – dove un tempo si trovava la cappellina dedicata alla santa protettrice dei bombardieri – e opere manutentive di base sugli elementi lapidei conservati nel deposito presso il piano seminterrato. 

E per quanto riguarda l’offerta culturale e didattica? Numerose sono le iniziative proposte alla rocca roveresca: oltre l’attività didattica rivolta a gruppi scolastici, famiglie e utenti con disabilità, nel corso degli anni si sono svolte numerose mostre, eventi, concerti e conferenze. In particolare, nell’ultimo biennio, si segnalano le mostre effettuate in collaborazione con l’Istituto centrale del catalogo e della documentazione (Iccd) – Ministero della cultura: Being There – Oltre il giardino di Claudia Losi (Progetto Italian Council, promosso dalla direzione generale creatività contemporanea – Ministero della Cultura) e la Biennale di fotografia, in collaborazione con il Comune di Senigallia. Per il 2024 è già in corso di elaborazione una nuova mostra con Iccd, oltre a varie attività in collaborazione con il Comune di Senigallia e a un convegno sull’evoluzione storica della rocca roveresca.

Per poter fruire degli eventi della rocca roveresca è possibile l’acquisto del biglietto annuale (intero 12 €, ridotto 18-25 anni 5 €; info: roccasenigallia.it/abbonamento) con possibilità di prelazione sugli eventi che verranno ospitati durante l’anno.

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Entro fine anno partiranno i lavori per il nuovo asilo nido di Arcevia

Il progetto del nuovo asilo nido in località Conce, ad Arcevia
Il progetto del nuovo asilo nido in località Conce, ad Arcevia

ARCEVIA – Buone notizie per la comunità arceviese che potrà godere finalmente di un nuovo asilo nido. Sarà realizzato in località Conce, come stabilito dalla delibera comunale n. 34 del 2023 con cui la giunta ha approvato il progetto definitivo-esecutivo che prevede l’abbattimento del vecchio immobile e la successiva nuova edificazione.

L’ intervento “Demolizione e ricostruzione asilo nido Conce di Arcevia” era inserito nel programma triennale delle opere pubbliche 2022-2024, a sua volta facente parte del DUP 2022-2024 e approvato dal consiglio comunale con delibera n.7 del 27 aprile 2022. Prevede una spesa complessiva di 1,25 milioni di euro: il progetto è stato ammesso dal Ministero dell’istruzione nell’ambito delle opere scolastiche del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) al finanziamento dell’Unione europea grazie alla strategia “Next Generation EU”.

Soldi europei che permetteranno alla piccola comunità arceviese di vedere una nuova infrastruttura al posto dell’attuale, con tutte le innovazioni ed efficienze energetiche previste dalle leggi in materia di edilizia scolastica. L’edificio che ospiterà 36 bambini sarà ampio circa 500 mq ma disposto su due livelli e potrà godere di impianti di riscaldamento e raffreddamento molto efficienti grazie a pompa di calore e pannelli fotovoltaici, infissi a triplo vetro con elementi oscuranti, materiali innovativi e naturali. Un progetto sostenibile che punterà molto sul risparmio e sull’efficientamento energetico. Infine un occhio alla sismicità dell’area: l’edificio sarà realizzato con criteri altamente antisismici, date le scosse di terremoto del 2016 e le ultime di novembre 2022, ma garantirà anche un’elevata permeabilità del suolo dati i fatti del settembre scorso.

La tempistica però inizia a farsi stretta: l’aggiudicazione dei lavori è prevista entro la fine di maggio; l’avvio dei lavori dovrà avvenire entro il 30 novembre 2023 e la loro conclusione entro la fine del 2025. Tra collaudi e verifiche, l’edificio scolastico di via S. G. Battista sarà pronto e fruibile dagli alunni solo per settembre 2026, imprevisti permettendo.

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Edilizia scolastica, anche Senigallia e Arcevia tra le città beneficiarie del finanziamento ministeriale

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Foto: Unsplash

Ci sono anche gli istituti scolastici di Senigallia e Arcevia tra gli enti beneficiari di un finanziamento milionario proveniente dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Le risorse serviranno per l’adeguamento e il miglioramento sismico, per l’efficientamento energetico, per opere di demolizione e ricostruzione o infine per la messa in sicurezza ed eliminazione delle barriere architettoniche. 

I soldi provengono anche in questo caso dal tanto vituperato Pnrr che ha permesso di finanziare ben 399 interventi in tutta Italia per 936 milioni di euro complessivi. Nelle Marche pioveranno 27 milioni di euro (27.502.081,94) che serviranno per sistemare 9 scuole.

A Senigallia approderanno 2,582 milioni di euro da utilizzare per il progetto di sostituzione edilizia dell’Istituto Giacomelli; stessa tipologia di intervento a Montecarotto, facente parte dell’Istituto Comprensivo di Arcevia (2,6 milioni euro). 

I Comuni e le Province possono avviare subito la definizione delle progettazioni e le procedure per l’appalto dei lavori. Con successivo decreto verranno autorizzati alcuni ulteriori interventi, utilizzando i residui della programmazione.

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Senigallia, mura restaurate in viale Leopardi entro giugno

Il parcheggio della ex pesa pubblica in viale Leopardi, a Senigallia
I parcheggio della ex pesa pubblica in viale Leopardi, a Senigallia

Con il mese di marzo riparte l’attività edilizia e cantieristica in diverse zone della città. Il primo intervento è quello relativo al restauro delle mura urbiche di viale Leopardi, a cui seguiranno altri lavori pubblici finanziati tutti con i fondi del Pnrr per la rigenerazione urbana. Si tratta di un intervento annunciato da tempo dall’amministrazione comunale senigalliese che sta puntando a rilanciare un’immagine di sicurezza e decoro della città, soprattutto di quella parte più antica che mostra i segni del tempo.

I lavori interesseranno il tratto tra porta Mazzini e via Pisacane (zona pesa pubblica): dovrebbero concludersi entro il mese di giugno per una spesa complessiva di 106.526 euro. Serviranno in parte per i lavori di restauro con interventi di pulizia, di ripristino della continuità del paramento esistente e di ricostruzione sommitale del nucleo superiore di protezione a bauletto “a schiena d’asino”; in parte con tali risorse verrà acquistato e posto a terra un nuovo impianto di illuminazione per la valorizzazione delle mura.

Gli altri sette interventi, attualmente in corso di definizione, riguardano il restauro di porta Mazzini (un tempo porta Maddalena) con 250 mila euro e del parcheggio di viale Leopardi e vie adiacenti con 457 mila euro; l’illuminazione del vallato della rocca roveresca per circa 350 mila euro; l’adeguamento sismico e l’efficientamento della scuola primaria della Cesanella (1,3 milioni di euro) e del centro sportivo polivalente della stessa frazione (200 mila euro); il secondo tratto di viale Anita Garibaldi (circa 850 mila euro) ed il prolungamento della ciclovia Adriatica nel lungomare Italia, zona Marzocca, di cui saranno a giorni affidati i lavori per un costo di circa 600 mila euro di cui 195 mila da Pnrr. Tutto grazie all’Europa a volte tanto bistrattata.

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Calo demografico, l’Italia tra i paesi più colpiti: meno di 7 nati ogni mille abitanti

Eppure la tendenza si potrebbe invertire. Lo testimonia la Francia che, da paese con il numero inferiore di nascite negli anni ’80-90, con una serie di politiche di sostegno alla natalità oggi è diventata il paese con il rapporto nascite 1000 abitanti più alto del continente. In tempi più recenti si osserva il cambio di passo di altri paesi come Ungheria, Repubblica Ceca, Austria e Germania e Portogallo che nel 2022, dopo aver perso oltre 200 mila persone, ha segnato un aumento del 5% delle nascite.

L’inverno demografico non è soltanto una caratteristica italiana, tutta l’Europa è coinvolta nel processo di continuo invecchiamento della popolazione e della costante diminuzione del numero delle nascite. Secondo i dati Eurostat nel giro di 10 anni – tra il 2020 e il 2030 – all’appello mancheranno 190mila nuovi nati in tutto il continente.

All’interno di questo quadro inquietante, l’Italia occupa un posto di retroguardia, è infatti tra i paesi più in sofferenza: con Spagna e Malta conta il numero minore di numero di figli per donna (meno di 1,3), se poi si contano i nati per 1000 abitanti conquista la maglia nera dell’ultimo posto (sono solo 6,8 contro una media europea di 9,1).

Il caso tedesco potrebbe essere quello per noi più interessante: le misure adottate anche con il sostegno del Pnrr durante la conclusa esperienza del governo Draghi sembrerebbero scegliere il modello scelto dalla Germania. I teutonici sono passati da un modello di welfare classico – nel quale si contava su un adulto della famiglia che lavorava, generalmente il papà, e l’altro che assumeva i carichi di cura, generalmente la mamma – a un modello di “adulto lavoratore” nel quale entrambi i genitori sono stimolati a impegnarsi nel mondo lavorativo. Contemporaneamente anche il padre è spronato ad assumere i compiti di cura.

Sono stati introdotti congedi parentali che possono arrivare a coprire anche 12 mesi se sono ripartiti da entrambi i genitori. Inoltre dal 2004 sono stati aumentati i servizi per l’infanzia, ed è stata promulgata una legge che da diritto ai bambini compiuto il primo anno di età. La combinazione delle due misure ha permette ai entrambi i genitori di impegnarsi nel mondo del lavoro. C’è poi l’assegno universale (oltre i 200€ e a crescere per numero di figli a carico) per ogni figlio presente nel nucleo familiare al quale si aggiunge per le famiglie meno abbienti una serie di misure per favorire la partecipazione ad attività culturali, sportive.

L’assegno universale è stato introdotto anche in Italia, certo la consistenza non è la medesima; i congedi parentali esistono ma non sono ancora “appetibili”; l’aumento dei servizi per l’infanzia è uno degli obiettivi dichiarati dal Pnrr. Se si vuole invertire la rotta del declino l’attuale governo dovrebbe continuare a lavorare sulla stessa linea.

Andrea Casavecchia

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