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Tag: Undicesimaora

Vandalismo in una struttura dell’Orto della solidarietà a Senigallia

Atti di vandalismo durante il fine settimana in una struttura dell’Orto della solidarietà, in strada delle Saline. Sabato notte o domenica qualcuno è entrato illecitamente nei campi della cooperativa sociale Undicesimora, rompendo attrezzi agricoli e accanendosi sulle coltivazioni. Lunedì mattina presto i due responsabili dell’orto hanno trovato un caos per terra, cassette, vanghe, zappe, porte rotte, zucche in giro e ortaggi divelti. Il rammarico di Riccardo e Alessandro si è diffuso poi ai numerosi lavoratori che sono inseriti socialmente presso l’Orto della solidarietà, che nasce proprio per dare una risposta sociale attraverso il lavoro alle persone più fragili ed emarginate della società. Non è la prima volta che i vandali prendono di mira le attività di Undicesimaora, era già accaduto che venissero danneggiate le serre e alcune strutture di riparo per gli attrezzi. L’amarezza è ogni volta maggiore, perché amplificata negli occhi degli inserimenti lavorativi, persone dall’equilibrio già delicato che vivono affronti del genere con sentimenti negativi e hanno difficoltà a capire perché il loro impegno agricolo viene distrutto senza motivo.

“Cerchiamo sempre di guardare avanti” dice Giovanni Bomprezzi, direttore di Fondazione Caritas Senigallia, da cui nasce la cooperativa Undicesimaora “ma siamo davvero dispiaciuti di queste azioni vandaliche contro di noi. È assurdo dover sprecare risorse economiche per le riparazioni quando potremmo usare queste cifre per finanziare i nostri progetti. Facciamo sempre molta fatica a portare avanti le nostre attività, ad affrontare le spese in aumento, ad avere cura e aiutare nel modo migliore le persone, soprattutto quelle più vulnerabili, che con noi possono fare un percorso per riconquistare la propria dignità. Azioni come queste ci affossano, sono costi inutili che inevitabilmente ci demoralizzano. La trovo una cattiveria senza senso e mi auguro che chi l’ha compiuta non conosca la nostra realtà e i nostri obiettivi sociali, altrimenti si tratta di un gesto ancora più disarmante”.

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Inaugurata la sede di Riwork, l’agenzia del lavoro di Senigallia attenta al sociale

E’ stata inaugurata lo scorso 5 dicembre a Senigallia Riwork, un’agenzia per il lavoro nata in seno alla cooperativa sociale Undicesimaora. Una nuova realtà che supporta con un percorso personalizzato – ha detto nell’occasione del taglio del nastro il vicedirettore della Caritas Diocesana Giovanni Bomprezzi – chiunque sia alla ricerca di un’occupazione e le aziende nella selezione dei candidati più idonei, quindi erogando servizi di politica attiva del lavoro a persone con bisogni eterogenei, grazie a un parternariato con soggetti della rete pubblica e privata. Noi di Radio Duomo Senigallia, come nostro solito, abbiamo sentito il dovere di intervistare i protagonisti, in particolare il vicepresidente della cooperativa Undicesimaora Francesco Bucci e un’operatrice dell’agenzia, Simonetta Fortunati. L’intervista sarà in onda lunedì 9 e martedì 10 dicembre alle ore 13:10 e alle ore 20, più un’ulteriore replica domenica 15 alle ore 16:50. L’audio integrale è disponibile anche in questo articolo cliccando sul tasto “riproduci” del lettore multimediale, a fianco a un breve testo.

RiWork è una realtà che promuove l’inserimento lavorativo delle persone nelle fasce più vulnerabili della popolazione, grazie a un’attenzione verso le persone con disabilità, oppure attraverso tirocini di inclusione sociale, in collaborazione con i servizi sociosanitari del territorio. All’inaugurazione del 5 dicembre scorso erano presenti sia imprenditori locali che autorità civili, enti del terzo settore, funzionari regionali e tanti cittadini e tante cittadine. Persone poi partecipi alla tavola rotonda che si è svolta dall’Istituto Panzini, subito dopo appunto il taglio del nastro della sede di RiWork in via Capanna 109.

Al termine della tavola rotonda ha concluso i lavori il Vescovo della Diocesi di Senigallia, Franco Manenti, che ha riportato l’attenzione sul tema dell’emergenza educativa e sul significato del lavoro visto «come un bene e non come un problema», non come una fonte di crisi continue. Lo stesso Vescovo, prima dell’incontro, durante l’inaugurazione e la successiva benedizione della sede di riwork, ha sostenuto la necessità di fare rete. «Questa inaugurazione è un passo che va nella direzione di quanto ci sprona a vivere Papa Francesco, essere una chiesa in uscita – ha detto Manenti – perché questa nuova iniziativa mostra interesse alla vita delle persone, in particolare al lavoro, quel bene che dà dignità e speranza. Un passo che mi ha confermato l’urgenza e la necessità del muoversi insieme tanto più quando dobbiamo affrontare situazioni che riguardano la collettività. Occorre parlarsi non per far prevalere la propria posizione ma per ritrovare insieme strategie ed azioni efficaci condivise anche in un ambito così importante. Oggi siamo diversi soggetti a parlarci e questo deve essere uno stile che continua, che fa storia».

Francesco Bucci, vicepresidente della cooperativa Undicesimaora: quali sono le caratteristiche principali che distinguono Riwork da un’agenzia tradizionale e soprattutto quali sono le motivazioni che hanno spinto a creare questo nuovo soggetto quando già c’era la cooperativa che negli anni ha svolto questo ruolo con circa 700 inserimenti lavorativi?
Riwork è un servizio di Undicesimaora, non sono due soggetti distinti, è lo stesso soggetto giuridico di Undicesimaora che, tra le sue attività, ha da molti anni l’inserimento lavorativo. In realtà l’autorizzazione di un’agenzia per il lavoro noi ce l’abbiamo dal 2017, più di un quinquennio. Oggi quell’attività che era confusa tra decine di altre nostre situazioni, prende una forma e un indirizzo ben preciso ed è più facilmente riconoscibile. La nascita di Riwork sta dentro la storia dell’Undicesimaora e dentro la storia della Caritas di Senigallia, l’attenzione al lavoro della Caritas è sempre stata presente, banalizzo per lasciare un’immagine, la ricerca delle badanti: Caritas ha sempre fatto questo servizio per le famiglie di accompagnamento per le persone che poi cercavano quel tipo di impiego. Undicesimaora è nata nel 2011, una delle due direttrici è la dignità del lavoro e quindi la possibilità all’interno dei nostri servizi di svolgere dei inserimenti lavorativi, dei tirocini di inclusione sociale e cose simili. Nel 2016-2017 abbiamo avuto l’accreditamento per la formazione e per il lavoro.

Cosa distingue questa agenzia per il lavoro da altre?
Dal punto di vista tecnico assolutamente nulla, svolgiamo le stesse attività di altre agenzie per il lavoro, proponiamo gli stessi servizi, stiamo all’interno delle stesse procedure pubbliche, quindi c’è sempre il centro di impiego come primo passaggio di incontro tra i cittadini che hanno necessità in quel mondo delle politiche attive e il sistema delle politiche attive, i cittadini poi possono scegliere se continuare dopo il primo incontro, il primo colloquio ad essere seguiti dal pubblico oppure possono orientarsi verso una delle realtà private che svolge questa attività, noi siamo una di quelle.

Cosa vi caratterizza?
Quella dimensione, quell’attenzione che Undicesimaora dimostra ormai da quasi 15 anni e la Caritas da più di 30 anni, quindi una vicinanza molto forte e la capacità di ascoltare quelle che sono le esigenze e le istanze delle persone che si avvicinano a noi.

In che modo viene rivolta un’attenzione particolare alle fasce più vulnerabili della popolazione che magari con più difficoltà trovano un’occupazione?
Siamo gestori di una serie di progettualità pubbliche che sono dedicate alle fasce più fragili e quindi il centro per l’impiego orienta verso le nostre realtà, la nostra realtà in situazioni delicate. La seconda fonte per cui ci arrivano dei beneficiari sono la rete di parrocchie e le Caritas parrocchiali con cui stiamo facendo un intenso lavoro per far conoscere cosa fa l’agenzia per il lavoro e conoscere quelle che sono le esigenze delle persone che si avvicinano a Caritas parrocchiali, anche le istanze delle aziende che sono presenti nel territorio. Quindi c’è anche questa forza della rete puntualmente presente sul territorio della diocesi con cui dialeoghiamo costantemente e che intercetta, lo dico con piacere anche, intercetta anche le istanze delle imprese.

Spieghiamo quali sono queste istanze delle imprese.
Ci sono degli obblighi normativi che prevedono che all’interno del personale assunto all’azienda, dietro determinate percentuali, rapporti e poi chi è del settore conosce perfettamente, che prevedono appunto la presenza di soggetti con determinate situazioni di fragilità all’interno del personale dipendente. Quindi questa sicuramente è un’istanza. L’altra istanza, ne siamo tutti penso abbastanza consapevoli, che nel momento in cui il tasso di disoccupazione sta scendendo e quindi c’è una pressione lato domande, posti di lavoro, le aziende fanno difficoltà a intercettare il personale qualificato rispetto alle istanze o con le esperienze, perché poi la qualifica ha tante dimensioni, con le esperienze che richiede l’attività produttiva.

La sede di Riwork a Senigallia in via Capanna 109
La sede di Riwork a Senigallia in via Capanna 109

Come funziona l’agenzia? L’abbiamo chiesto a una delle operatrici, Simonetta Fortunati. Come si svolge invece il processo?
Una persona si può rivolgere all’agenzia RiWork, che appunto si trova in via Capanna 109 e ha orari settimanali come un piccolo centro per l’impiego, può fare un colloquio, se ha il curriculum già fatto si rivede il curriculum, se occorre farlo nuovo lo si fa nuovo e poi si vede di accompagnarla ad un matching ottimale con offerte di lavoro che risultano presenti in quel momento all’interno dell’agenzia. Questa persona viene o manda il curriculum e poi la chiamiamo a un colloquio: il disoccupato viene incontrato dalle mie colleghe, una è psicologa del lavoro, l’altra è comunque operatrice addetta anche alla formazione, tutte persone accreditate presso la Regione Marche, questo è un indispensabile requisito per lavorare all’interno dell’agenzia per il lavoro.

Quindi si mettono nero su bianco quali sono sia le competenze, sia i desideri come occupazione futura e poi dopo c’è una sorta di valutazione?
Poi inizia una ricerca, l’agenzia costantemente monitora offerte di lavoro del territorio attraverso i social, attraverso offerte di lavoro dirette che poi dovranno iniziare a pervenire, anche attraverso un sito che verrà attivato a breve, un sito attraverso il quale le aziende possono farsi presenti e si cerca poi o accompagnare la persona a renderla abile, un po’ disinvolta a trovare lavoro da sola, oppure se ci sono offerte mirate già si propone quel curriculum lì all’azienda. Quindi questo curriculum viene fatto incontrare con l’offerta di lavoro, la domanda di lavoro che deriva dal curriculum del disoccupato, si cerca di farla incontrare con offerte di lavoro che noi recepiamo o direttamente tramite le aziende oppure con l’intercettazione delle offerte sui social, su piattaforme, quindi si cerca di fare questo avvicinamento, questo matching.

Altre informazioni su www.riwork.it, la sede si trova in via Capanna 109, a Senigallia. C’è un numero di telefono che è lo 071.0964486, ma c’è anche una mail servizilavoro@undicesimaora.org.

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Senigallia, nasce Riwork: l’agenzia per il lavoro attenta ai più vulnerabili

Verrà inaugurata nel pomeriggio di giovedì 5 dicembre la sede di Riwork, agenzia per il lavoro accreditata con decreto della Regione Marche, nata dalla cooperativa sociale Undicesimaora.

L’agenzia per il lavoro Riwork supporta con un percorso personalizzato chiunque sia alla ricerca di occupazione e le aziende nella selezione dei candidati più idonei, erogando quindi servizi di politiche attive del lavoro a persone con bisogni eterogenei, grazie a un partenariato con soggetti della rete pubblica e privata. Per esempio collabora con il Centro per l’impiego nel Programma di Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (GOL) finanziato con fondi del pnrr, favorendo l’inclusione nel mercato del lavoro e provando a ridisegnare i servizi per il lavoro.

Riwork inoltre promuove l’inserimento lavorativo delle fasce più vulnerabili della popolazione grazie un’attenzione verso persone con disabilità oppure mediante tirocini di inclusione sociale in collaborazione con i servizi sociosanitari del territorio. 

Taglio del nastro alle 16.30 presso la nuova sede di via Capanna 109 e immediatamente dopo, alle ore 17, tavola rotonda all’istituto professionale alberghiero Panzini, sempre in via Capanna al numero 62, dal titolo “Il lavoro è il principale fattore di identità sociale della persona?”, con numerosi esperti del settore che interverranno: Laura Papi (coordinatore progetti cooperativa sociale Undicesimaora), Giovanni Spinozzi (ufficio Pastorale sociale del lavoro e imprenditore azienda Pierpaoli), Renato Mandolini (presidente GIS – Gruppo Imprenditori Senigallia), Enrico Giacomelli (imprenditore azienda Namirial), Fausto Conigli (imprenditore azienda Senamarmi), Tonino Dominici (imprenditore azienda Box Marche), Marco Manfredi (presidente associazione Alberghi e Turismo Senigallia) e Giovanni Giovannelli (CISL e responsabile AST Jesi, Senigallia, Fabriano). A seguire i saluti istituzionali del sindaco di Senigallia Massimo Olivetti, della responsabile dei Servizi sociali dell’Unione dei Comuni e coordinatore ATS n.8 Giuseppina Campolucci, della PO di coordinamento del Centro per l’impiego di Senigallia Maria Elena Cherubini e del vescovo della diocesi di Senigallia monsignor Franco Manenti.

La cooperativa sociale Undicesimaora, ente già accreditato per la formazione superiore e continua dal 2016, il 2 settembre 2024 ha ottenuto un nuovo accreditamento in relazione alla nuova sede per l’erogazione di servizi attivi per il lavoro di informazione e auto-orientamento, consulenza orientativa e incontro domanda/offerta: da qui prende il via l’agenzia per il lavoro Riwork, dotata di una sede ufficiale situata in via Capanna 109. L’agenzia è in linea con l’obiettivo principale della cooperativa Undicesimaora, che nasce con la finalità di favorire il reinserimento nel mondo del lavoro, l’inclusione sociale e la valorizzazione professionale di persone alla ricerca di nuove opportunità.

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La locandina dell'inaugurazione di Riwork, l'agenzia per il lavoro nata dalla cooperativa sociale Undicesimaora

Oh my good!: Undicesima ora propone a Senigallia una focacceria molto originale

Piazza Garibaldi è grande e non smette di ospitare spazi originali e di qualità. L’ultimo arrivato è “Oh my good!”, un locale di street & good food: un giro di parole per descrivere l’incontro tra cibo a km zero, buona qualità gastronomica, con un ingrediente che fa la differenza, la solidarietà.
La cooperativa senigalliese Undicesima Ora aggiunge un tassello gustoso e significativo alle sue molteplici attività di impresa sociale e solidale. Nei locali che un tempo ospitavano la manifattura tabacchi, all’angolo di via Testaferrata, da domenica scorsa ci sono due stanze colorate dove si potranno gustare focacce fragranti farcite con gli ingredienti dell’orto di via delle Saline, ma anche insalate, smoothies e bevande rinfrescanti di tutti i tipi.

L’idea, connotata da una simpatica e ironica rivisitazione dei temi legati alla religiosità, nasce per mezzo della Undicesimaora Soc. Coop. Sociale Onlus  con lo scopo di sostenere economicamente le importanti attività sociali realizzate dalla stessa cooperativa per la comunità, per i più fragili. Gli utili di questa nuova attività andranno infatti a sostenere i diversi progetti in corso e contemporaneamente la filiera – che trova nel bancone il suo punto d’arrivo – dà modo di impiegare diverse professionalità al servizio di questo nuovo progetto. Cose buone e giuste, il filo conduttore della nuova avventura culinaria, da scoprire, da sostenere.

Gli orari estivi di ‘Oh my good’: lunedì, martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 17.00 – 23.00 Giovedì: mattina 9.00 – 15.00, pomeriggio 17.00-23.00.

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Onlus, doppio compleanno per la Caritas Senigallia

Fondazione Caritas Senigallia onlus e Undicesimaora
Fondazione Caritas Senigallia onlus e Undicesimaora

La storia della Caritas dura da cinquant’anni. Seguendo le indicazioni di Papa Paolo VI la Chiesa Italiana ha istituito la Caritas perché educhi la comunità cristiana e la società civile alla solidarietà concreta, prendendosi così cura dei più deboli e fragili, alleviando le sofferenze dei poveri. Un impegno che ha coinvolto parrocchie, volontari, giovani obiettori e del Servizio civile insieme agli operatori che manovrano la macchina della carità.

È stato un cammino faticoso ed esaltante: in un contesto in cui la Chiesa non ha più una grande autorevolezza o riconoscimento sui grandi temi sociali, la sua azione caritativa, gestita soprattutto dalla Caritas, gode invece di un grande apprezzamento.

Voglio qui ricordare soprattutto il percorso di questi ultimi dieci anni in cui ho avuto la gioia della responsabilità della Caritas della diocesi di Senigallia. E non finisce qui…

L’articolo integrale è disponibile sull’edizione settimanale del 5 novembre. Clicca QUI e leggi ma soprattutto abbonati a La Voce Misena: sostieni l’editoria locale.

Giancarlo Giuliani

Tornano gli “Aperitivi sotto gli ulivi” a Casa San Benedetto

Simona Stimilli, coordinatrice di Casa San Benedetto, la struttura della Caritas Diocesana che ospita gestanti e madri con figli, ci parla degli aperitivi solidali a Casa San Benedetto.

Sono ripartiti nel mese di giugno gli aperitivi solidali di Casa San Benedetto, che chiamiamo “Aperitivi sotto gli ulivi”. Il prossimo sarà venerdì 25 giugno, un aperitivo in musica, e nel mese di luglio seguiranno tutti i giovedì e venerdì aperitivi legati a serate culturali, musicali e con attività per bambini e famiglie. Vi invito a seguire Caritas Senigallia sui canali social per vedere il calendario nel dettaglio.  La Caritas diocesana di Senigallia, insieme alla cooperativa Undicesimaora, ha allestito l’ampio giardino sotto gli ulivi in modo da poter accogliere molte persone in sicurezza e nel rispetto delle normative anticovid in vigore. L’idea è quella di offrire un’occasione per incontrarsi, in particolare dopo questo anno passato in casa, e allo stesso tempo di far conoscere la realtà di Casa san Benedetto come struttura di accoglienza per donne con bambini ma anche come luogo di sviluppo della cooperativa sociale Undicesimaora. Il ricavato degli aperitivi sarà devoluto al fondo di solidarietà con il quale la Caritas diocesana fornisce aiuti alle famiglie del territorio.

a cura di Barbara Fioravanti