Unione dei comuni, i nodi al pettine. Agitazione nel personale

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Il logo dell' Unione dei comuni "Le terre della marca senone"
Il logo dell’ Unione dei comuni “Le terre della marca senone”

Stesse mansioni, sedi diverse, compensi differenti. Non tanto per quanto riguarda il minimo come da tabella, quanto per indennità e accessori, così che i colleghi poi non si sentano così tanto colleghi. È quanto sta avvenendo nell’unione dei comuni Le Terre della Marca Senone che raccoglie sette enti locali tra Arcevia e Senigallia passando per Barbara, Serra de’ Conti, Ostra Vetere, Ostra e Trecastelli.

Il caso è esploso pochi giorni fa con un’assemblea del personale in cui dai sindacati è stato anche minacciato lo stato di agitazione. Una situazione tesa che la giunta dell’Unione, cioè i sindaci dei vari comuni uniti, sta cercando di risolvere. In previsione c’è un incontro coi sindacati in modo da recepire le richieste.

A livello di principio tutti i sindaci sono d’accordo a livellare gli stipendi percepiti, agendo sulle voci dei compensi accessori come le indennità di posizione e la produttività. L’obiettivo è non tanto quello di scongiurare scioperi o stop ai servizi, che ovviamente sarebbe un danno per l’ente e per numerosi cittadini, quanto ripristinare un giusto equilibrio tra persone e lavoratori che effettuano le stesse mansioni.

Tra gli altri nodi anche quello della sede, con dipendenti dislocati nei vari comuni da cui sono letteralmente presi in prestito come nelle squadre di calcio. Con alcuni casi particolari come la ragioneria, in cui un dipendente lavora a Senigallia e uno a Serra de’ Conti dove era inizialmente prevista la sede del servizio.

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