Alluvione, prorogato lo stato di emergenza. Confermato il ritrovamento di Brunella Chiù

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Via Carducci, a Senigallia, allagata durante l'alluvione del 15 settembre 2022

Nelle ultime ore ci sono state importanti novità riguardo l’alluvione del 15 settembre che nel 2022 devastò le province di Pesaro Urbino e Ancona, provocando morti, feriti e danni per miliardi di euro. Una di queste è la proroga dello stato di emergenza per altri 12 mesi, mentre l’altra riguarda proprio le vittime: è di ieri infatti la conferma del ritrovamento del corpo dell’ultima persona ancora ufficialmente dispersa, Brunella Chiù, la mamma 56enne travolta a Barbara dalla piena del Nevola assieme alla figlia Noemi e al figlio Simone Bartolucci. Solo quest’ultimo si salvò aggrappandosi a un albero prima di essere salvato dopo ore dai vigili del fuoco.

Il ritrovamento

I carabinieri forestali di L’Aquila hanno comunicato alle autorità regionali marchigiane che l’identificazione di Brunella Chiù è stata possibile grazie alla comparazione del dna effettuate dai Ris di Roma su un cadavere femminile rinvenuto lo scorso novembre nelle acque antistanti le isole Tremiti. A diramare l’allerta furono dei pescatori. Il corpo era giunto fino a lì dopo essere stato travolto dalle acque in piena del torrente Nevola, affluente del fiume Misa a seguito del violento evento alluvionale che dalle zone montane di Arcevia, Sassoferrato, Cantiano e del comprensorio del Catria interessò poi particolarmente i comuni di Barbara, Ostra, Trecastelli e Senigallia. 

Per mesi il territorio è stato battuto dai gruppi di ricerca dei vari corpi di forze dell’ordine, vigili del fuoco con i sommozzatori e dai volontari della protezione civile. L’ipotesi che potesse aver raggiunto il mare si era fatta sempre più spazio fino al ritrovamento del 3 novembre scorso: le analisi hanno recentemente confermato l’identità della donna. Con l’identificazione di Brunella Chiù, oggi sepolta nel cimitero di Vieste (FG), salgono complessivamente a 13 le vittime di quel tragico evento che non smette ancora di causare dolore a un intero territorio.

L’emergenza

Nei giorni scorsi è stata anche pubblicata in gazzetta ufficiale n. 209 del 7 settembre 2023 la delibera del Consiglio dei ministri con la quale viene prorogato, per 12 mesi, lo stato di emergenza in conseguenza degli eventi alluvionali del 15 settembre 2022. Ciò significa che vengono prorogate tutte le disposizioni emesse all’indomani dei tragici fatti, compreso il riconoscimento del contributo per l’autonoma sistemazione (Cas) per quelle famiglie che non sono ancora riuscite a sistemare la propria abitazione. La motivazione è tutta nel fatto che ancora la situazione non è progredita granché, anzi: gli interventi per il superamento del contesto di criticità sono tuttora in corso e l’emergenza non può ritenersi conclusa.

Una considerazione che, nei fatti, smentisce le affermazioni trionfalistiche della Regione Marche che aveva in una recente conferenza stampa dato per superata la fase emergenziale. Sull’avanzamento dei lavori c’era stato anche il sopralluogo lo scorso luglio del ministro per la protezione civile Nello Musumeci che ha potuto constatare le gravi necessità ancora non risolte su tutto il territorio vallivo.

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