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Tag: Chiaravalle

Comunità energetiche rinnovabili, a che punto è il progetto della Diocesi di Senigallia?

Le comunità energetiche rinnovabili (CER) sono sempre più diffuse nei comuni del territorio diocesano. L’esempio di Serra de’ Conti, di cui abbiamo spiegato stato dell’arte e finalità in un recente articolo, e che trovate nella prima parte del file audio allegato, racconta di un territorio in fermento nella direzione della sostenibilità ambientale e dell’efficientamento energetico. Ma un altro attore si muove in questa direttrice: la Diocesi di Senigallia. Parliamo di CER con il professor Roberto Fazioli: il docente di economia della sostenibilità e della transizione energetica presso l’Università degli Studi di Ferrara, esperto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica MASE, ci ha dato alcune spiegazioni di tipo tecnico per comprendere meglio cosa siano le comunità energetiche rinnovabili. Con l’ingegner Giovanni Ciriachi, presidente della fondazione diocesana “Fratello Sole” che ha già avviato alcuni investimenti nell’ambito locale, avremo altri dettagli sul progetto e sulle finalità sociali e solidali. L’audio, in onda nei giorni scorsi, è disponibile in questo articolo grazie al lettore multimediale.

Cosa sono le CER?

Cer è l’acronimo di comunità energetiche rinnovabili, organismi diciamo a metà strada tra il settore economico e quello ambientale: aggregano produttori e consumatori di energia rinnovabile con l’obiettivo di ottimizzare i consumi, limitare l’impatto ambientale e, non da ultimo, perseguire un fine sociale, come il contrasto alla povertà energetica e il sostegno a progetti di giustizia sociale.

I vantaggi

Roberto Fazioli ha chiarito i meccanismi e i vantaggi delle CER. L’idea di fondo è «minimizzare il prelievo di energia da fuori» attraverso l’autoconsumo. «Più una comunità è virtuosa nel consumare l’energia prodotta localmente, maggiore sarà l’incentivo statale». I benefici sono ambientali, con la riduzione delle perdite di rete e l’incentivo all’installazione di rinnovabili; ma anche di tipo economico e sociale: l’incentivo può essere usato per «attività di contrasto alla povertà energetica, valorizzazione del territorio, politiche di sensibilizzazione sull’ambiente». Chi aderisce riceve un incentivo, pur rimanendo libero negli approvvigionamenti, con un maggiore vantaggio per chi consuma e produce (prosumer). Anche la piccola impresa può partecipare, sia come produttore che come consumatore, beneficiando di incentivi (anche da PNRR e Repower EU) e creando un filone di attività costante nel tempo.

La fondazione Fratello Sole

Giovanni Ciriachi
Giovanni Ciriachi

La fondazione Fratello Sole, costituita dalla Diocesi di Senigallia, è l’ente giuridico già operativo che gestirà le diverse configurazioni di CER nel territorio diocesano. L’ingegnere Giovanni Ciriachi, presidente dell’ente, ha illustrato lo stato di avanzamento: la prima configurazione sotto la cabina primaria di Marina e Marzocca, con impianti che producono da luglio 2025, è stata registrata al GSE ad agosto ’25 e attende la validazione ufficiale. A breve sarà attivata anche la configurazione di Senigallia, che include l’impianto della parrocchia di Cristo Redentore e l’impianto più grande dell’azienda agricola della fondazione Opera Pia. A seguire sarà attivata la configurazione di Chiaravalle.

Il fine sociale e solidale

Il modello di Fratello Sole ha una forte impronta sociale: possono aderire soci produttori (con impianti sotto 1 Megawatt e allacciati dopo luglio 2024) e consumatori. Per i consumatori domestici (sotto i 20 kW), l’adesione è gratuita, ma non è previsto un vantaggio economico diretto in bolletta; il ricavato generato dal loro consumo, come ha spiegato Ciriachi, verrà destinato a un fine sociale comunitario scelto dai membri della comunità, in linea con l’ispirazione diocesana. In particolare, il 50% dell’incentivo statale è destinato ai produttori senza i quali la comunità non esisterebbe, mentre il restante 50% andrà a progetti comunitari, gestiti in collaborazione con la Caritas.

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Da Arcevia a Senigallia gli spettacoli della 42/a stagione di “Teatro Ragazzi”

Tutto pronto per la 42/a Stagione di Teatro Ragazzi che prenderà avvio il 17 ottobre prossimo e condurrà famiglie e scuole fino al maggio 2026. E’ stato presentato un ricco cartellone che, con 46 spettacoli dedicati alle famiglie, 84 per le scuole e varie altre iniziative, toccherà ben 13 Comuni tra le province di Ancona e Macerata. Per quanto riguarda la zona della nostra diocesi, sono interessate le città di Arcevia, Chiaravalle, Corinaldo, Ostra e Senigallia.

La rassegna è tra le più longeve d’Italia nel settore ragazzi/e. Direzione artistica ed organizzativa sono del Teatro Giovani Teatro Pirata, che gode del sostegno del ministero della cultura, della Regione Marche e dei Comuni coinvolti ma si avvale anche della collaborazione, preziosa, di Amat-Associazione Marchigiana Attività Teatrali, Cms-Consorzio Marche Spettacolo, Jesi Educa, Rassegna Malati di Niente, progetto Epic, Ambito 10 Fabriano, Asp Ambito 9, Fondazione Cariverona.

Come anticipato, il cartellone 2025-2026 propone 84 appuntamenti dedicati alle scuole di vario ordine e grado, e 46 spettacoli per famiglie; ma in programma, inoltre, vi sono 2 eventi pomeridiani per i piccolissimi (+1 anno), 4 spettacoli per ragazzi e ragazze più grandi (young adult), 3 giorni di escape room, un nuovo spettacolo di teatro per corrispondenza, e tante altre proposte.

Il via al programma di spettacoli nei teatri sparsi per tutta la diocesi senigalliese, per quanto riguarda il cartellone festivo (ore 17) dedicato alle famiglie, è a fine ottobre. Andranno in scena – tra gli altri – gli spettacoli: “Ipant” di Matteo Pallotto (26 ottobre, teatro Misa di Arcevia), “La vendetta della fata Morgana” dei Burattini di Mattia (1 novembre, teatro Goldoni di Corinaldo), “Fagiolino contro i maligni” dei Burattini di Mattia (2 novembre, teatro La Vittoria di Ostra), “Cinderella Vampirella” di Tgtp (2 novembre, teatro Giacconi di Chiaravalle), “Fiabe a colori” del Teatro dell’Orsa (16 novembre, teatro Misa di Arcevia), “Cenerentola” della Compagnia della Rancia (23 novembre, teatro La Fenice di Senigallia), “Jack e il ragazzino che sorvolò l’oceano” de La luna nel Letto (18 gennaio, teatro La Fenice di Senigallia), “Il buono, lo gnomo e il cattivo” del Teatro delle Dodici Lune (25 gennaio, teatro Misa di Arcevia), “Legami” de L’Abile Teatro/Tgtp (1 febbraio, teatro Goldoni di Corinaldo), “Felicia” di Quinto Equilibrio (1 febbraio, teatro Giacconi di Chiaravalle), “Fagiolino Astrologo” de I Burattini di Mattia (8 febbraio, auditorium San Rocco a Senigallia), “Il paese senza parole” di Rosso Teatro (1 marzo, teatro La Vittoria di Ostra), “Bu! Una divertente storia di paura” di Claudio Milani (1 marzo, teatro Giacconi di Chiaravalle), “Il mio amico Dino” di Lagrù Teatro (8 marzo, auditorium San Rocco a Senigallia), “Gran cabaret de Madame Pastiche” di Marta Pistocchi (15 marzo, teatro Goldoni di Corinaldo), “Nel ripostiglio di mastro Geppetto” di Armamaxa Teatro (22 marzo, teatro Misa di Arcevia).
Biglietti in vendita un’ora prima dell’inizio dello spettacolo presso il botteghino del Teatro, spettacoli domenicali: €8.00 adulti, €6.00 ragazzi.

Novità della 42a edizione è la proposta dedicata ai piccolissimi da un anno di età accompagnati dai genitori, nella “Sphera” allestita al Teatro Moriconi di Jesi il 25 e 26 novembre ore 18, e curata dalla compagnia Teatro di Carta. Nell’atmosfera magica di un piccolo igloo, sorprendente di ombre, luci e colori trasportano gli spettatori in un viaggio divertente e suggestivo. Lo spettacolo di teatro d’ombre, oggetti, suoni e rumori dura 30 minuti ed è un evento organizzato in collaborazione con Jesi Educa, posto unico 6 euro.

Il manifesto per gli spettacoli della 42/a stagione di "Teatro Ragazzi" promossa dal Teatro Giovani Teatro Pirata
Il manifesto per gli spettacoli della 42/a stagione di “Teatro Ragazzi” promossa dal Teatro Giovani Teatro Pirata

Per ragazzi e ragazze della fascia “Young Adult” (+14), nell’area Misa e Nevola si terrà lo spettacolo “Freevola. Confessione sull’insostenibile bisogno di ammirazione” di Trento Spettacoli, una proposta sul dovere di piacere e sull’identità femminile (13 novembre, teatro Misa di Arcevia). Inizio alle ore 21, posto unico 8 euro.

Tra le novità, una doppia proposta di gioco, una a teatro, l’altra a casa. Dal 27 al 29 dicembre, il teatro Misa di Arcevia si trasforma in una gigantesca “Escape Room” a tema natalizio, tra enigmi da risolvere e percorsi misteriosi: “Babbo Natale è in teatro, o forse no. Forse ci sono i suoi elfi, disposti a tutto per difendere i suoi segreti”, fa sapere l’ideatore di questa singolare sfida, della durata 60 minuti e da giocare con un massimo di 10 partecipanti. Posto unico 10 euro.

Da un’idea di successo di Simone Guerro, nata nel periodo del Covid come risposta alla chiusura dei teatri, torna in una veste nuovissima “Il Teatro in una scatola”, ovvero il TeatroXCorrispondenza che arriva direttamente a casa dei bimbi in un pacco speciale per giocare insieme ai propri cari. Si tratta di un laboratorio di costruzione dello spazio scenico per tutta la famiglia in cui, dopo l’allestimento del teatro con i suoi personaggi, si possono esplorare in due puntate – guidati da podcast – le avventure di Jole, la protagonista dell’omonimo libro di Silvia Vecchini per la casa editrice Topipittori Premio Andersen 2023; narra delle vicende di una bambina che si ritrova ad affrontare il percorso da scuola a casa da sola. Nel materiale per seguire/giocare alla storia una mappa illustrata della città, due stivali da pioggia formato bambola, da infilare nelle dita, e tante altre sorprese. Il progetto artistico è condiviso con Ilaria Sebastianelli. Costo del pacco 30 euro, all’interno vi sono due scatole, una per puntata.

In programma, anche, la Scuola di teatro, dedicata alla fascia d’età dai 6 agli 11 anni, e a quella dai 12 ai 20 anni, al Teatro Moriconi di Jesi.

Per le scuole di ogni ordine e grado, il cartellone propone alcune tra le migliori produzioni di teatro ragazzi nazionali, con 84 spettacoli nei teatri dei vari comuni, e su richiesta anche direttamente nelle scuole dell’infanzia. In programma ci sono anche laboratori per ragazzi progetti formativi per docenti tra cui “Le parole di chi sta crescendo” a cura della scrittrice Silvia Vecchini. Da segnalare, tra gli altri, lo spettacolo su Carlo Urbani “Goccia dopo Goccia” di Tgtp, “I senza tutto” di Tgtp sulla fragilità di chi non ha casa (con il sostegno di Asp Ambito 9 nell’ambito del progetto “Housing First”), il tema del bullismo affrontato in varie performance, tra cui “Spaidermen” di Armamaxa Teatro, il teatro in lingua inglese, l’Aida di Verdi raccontata ai più piccoli dalla compagnia Teatro Linguaggi.

Info e programmazione completa:
Teatro Giovani Teatro Pirata
Via Mazzoleni, 6/a – 60035, Jesi (AN)
Cell. 334.1684688 – tel. 0731.56590
ufficioscuola@teatrogiovaniteatropirata.it
biglietteria@teatrogiovaniteatropirata.it
www.teatrogiovaniteatropirata.it

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Al via a Chiaravalle la nuova stagione del teatro Tullio Giacconi

ArmoniCittà è il titolo della nuova stagione del teatro Tullio Giacconi di Chiaravalle, proposta dalla storica collaborazione fra Comune e Amat con il sostegno del ministero della cultura e della Regione Marche. Cinque titoli scelti fra spettacoli di tensione etica e sociale, atmosfere natalizie, classici senza tempo e protagonisti della scena contemporanea.

In anteprima di stagione l’evento speciale Chi è di scena, mostra del fotografo italo-francese Emanuele Scorcelletti in programma alle Salette Giacconi dall’11 al 26 ottobre, dedicata al mondo dello spettacolo e promossa dal Comune in collaborazione con il Circolo Fotografico AVIS di Chiaravalle e con i Musei Civici del Comune di Jesi. Il vernissage, previsto alle ore 19 dell’11 ottobre, sarà preceduto alle ore 18 da un talk dell’artista con il critico Massimo Raffaeli presso il Teatro.

Ad aprire il cartellone del teatro Tullio Giacconi giovedì 16 ottobre è Chiara Francini con Alessandro Federico in Coppia aperta quasi spalancata di Dario Fo e Franca Rame con la regia di Alessandro Tedeschi. Spettacolo fra i più popolari degli anni Ottanta, racconta di una coppia di coniugi figli del Sessantotto e della mutata coscienza del nostro Paese, ironizzando su una certa psicologia maschile, insofferente al concetto di monogamia ma tradizionalmente gelosa.

Campo Teatrale/Eco Di Fondo è la giovane compagnia che sabato 29 novembre presenterà Piccole apocalissi, una drammaturgia di Fabio Banfo, Giulia Viana e Giacomo Ferraù (che firma anche la regia), selezionata nell’edizione 2023/24 di “Next”. Nel 1977 è stato mandato nello spazio un disco con musiche, immagini e suoni che illustrassero le potenzialità della nostra specie a eventuali alieni che lo avessero eventualmente trovato. Nel 2013 la sonda con il disco è uscita dal sistema solare e ora viaggia nello spazio interstellare. Questo spettacolo racconta di quanto sia difficile scegliere cosa raccontare per dire chi siamo.

L’appuntamento natalizio con il gospel è sabato 27 dicembre, in collaborazione con San Severino Blues. Protagonisti James Patterson Gospel Singers che, forti di sei singoli di successo e di tre nomination ai Grammy Awards, portano in scena con energia e passione uno spaccato della straordinaria tradizione del più autentico canto religioso afroamericano.

Domenica 11 gennaio Andrea Pennacchi, uno degli attori ‘impegnati’ più amati dal pubblico, presenta Alieni in laguna, spettacolo che esplora l’impatto delle specie aliene sulla biodiversità, il ruolo dei cambiamenti climatici e dell’intervento umano. La narrazione di Pennacchi oscilla tra comicità e dramma, tra passato nostalgico e presente crudamente in trasformazione.

Chiude la stagione sabato 7 marzo Paolo Briguglia con Un amore, adattamento del romanzo di Dino Buzzati diretto da Alessandra Pizzi: il monologo ritrae perfettamente un rapporto morboso ed equivoco, dove l’ossessione viene confusa con l’amore. Come tristemente accade troppo spesso anche oggi.

«L’armonia – spiega Francesco Favi, assessore alla cultura di Chiaravalle – non è la negazione della disarmonia, bensì il difficile ma non impossibile accordo di elementi che in partenza sono tutt’altro che equilibrati. È quanto accade ad esempio in una prova d’orchestra: per Federico Fellini si trattava di un’immagine emblematica della vita in una società, dove ogni strumento da una parte manteneva la propria identità, dall’altra andava a formare un discorso armonioso con gli altri. Una potente metafora della politica, ovvero l’arte – imperfetta e perfettibile al tempo stesso – di coltivare il presente e di immaginare il futuro operando una sintesi tra posizioni divergenti. È con questo spirito che nella stagione ArmoniCittà si intrecciano comicità e dramma, memoria e futuro, parole, musica e immagini: un mosaico di sensibilità e linguaggi che fanno da specchio della nostra vita».

Abbonamenti e biglietti in vendita presso la biglietteria del teatro Tullio Giacconi (tel. 071/7451020) o nei punti vendita del circuito AMAT/VivaTicket e online su vivaticket.com (con aggravio del costo in favore del gestore del servizio). Previste riduzioni.
Informazioni: AMAT (tel. 071/2072439), Ufficio Cultura Comune di Chiaravalle (tel. 071/9499266).

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La corale ‘Santa Maria in Castagnola’ di Chiaravalle in due iniziative musicali

Un fine settimana pieno di musica e di bellezza quello trascorso dalla corale Santa Maria in Castagnola APS di Chiaravalle che ha partecipato, dal 20 al 22 giugno scorsi a due iniziative musicali e corali che si sono svolte a Chiaravalle e a Staffolo.

Il primo concerto, intitolato “Incanto all’Abbazia”, si è tenuto venerdì 20 giugno, alle ore 21, presso l’Abbazia Santa Maria in Castagnola di Chiaravalle, in occasione della Festa della Musica promossa dal Ministero della Cultura, patrocinata da Feniarco (Federazione nazionale della coralità), dall’ARCOM (Associazione regionale cori marchigiani) e dall’Amministrazione comunale di Chiaravalle. Il numeroso pubblico ha potuto ascoltare i cantori esibirsi in un repertorio che ha spaziato da Fauré a Morricone, passando per canti tradizionali europei fino agli spirituals americani. La corale è stata diretta dall’instancabile Maestro Letizia Rossi, accompagnata dal Maestro Saverio Santoni al pianoforte e dal Maestro Roberta Balzani al violino.

Nell’assolato pomeriggio di domenica 22 giugno, inoltre, i coristi hanno partecipato a Staffolo alla rassegna interregionale “Incanto sulle vie di Francesco”insieme ad altre due corali: il coro polifonico David Brunori di Moie e la corale Santa Cecilia di Fossato di Vico. Le corali, insieme ai tanti spettatori accorsi, hanno camminato sui luoghi francescani e si sono esibite in tre punti diversi della cittadina, fino ad arrivare al luogo dove nel 1210 giunsero Francesco e altri due compagni. Da lì scaturì una fonte, oggi intitolata a San Francesco. La rassegna si è conclusa con un’esecuzione a cori congiunti e con un rinfresco conviviale con i mostaccioli di San Francesco.

Il prossimo appuntamento della corale Santa Maria in Castagnola è previsto per domenica 23 novembre alle ore 17:30 presso il teatro “Tullio Giacconi” di Chiaravalle, a cui fin da ora invitiamo calorosamente a partecipare.

Corale di Chiaravalle – S. Maria in Castagnola

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Arresto cardiaco, altri tre defibrillatori verso una Chiaravalle cardioprotetta

Di recente, in tre punti nevralgici del Comune di Chiaravalle – Campo Boario, Centro Commerciale “La Manifattura” e  località Grancetta – sono stati installati altrettanti Defibrillatori Automatici Esterni (DAE) a disposizione di tutta la cittadinanza. Questa iniziativa è il frutto di una sinergia tra l’Amministrazione Comunale e le tre storiche associazioni cittadine: la Croce Gialla, l’Aido e l’Avis, con la collaborazione del Rotary Club di Falconara Marittima. 

In Italia, ogni dieci minuti si registra un arresto cardiaco, evento che può verificarsi in qualsiasi momento della vita quotidiana. Disporre di un DAE in luoghi pubblici aumenta sensibilmente le probabilità di sopravvivenza: la defibrillazione precoce (entro pochi minuti dall’arresto) può salvare fino al 70% delle persone colpite da un’aritmia defibrillabile. Si consideri che ogni minuto che passa senza un intervento riduce del 10% le probabilità di salvezza: anche il miglior pronto intervento può non bastare, se non supportato dalla presenza tempestiva di un defibrillatore.

I DAE sono dispositivi salvavita semplici da utilizzare, anche per chi non possiede competenze mediche: grazie ai comandi vocali e visivi, l’utente è guidato passo dopo passo e può agire anche con il supporto diretto degli operatori della centrale operativa del 118.

Le associazioni coinvolte, attraverso questa iniziativa, hanno voluto ricambiare la vicinanza da sempre dimostrata dalla cittadinanza, investendo parte delle risorse a loro disposizione in strumenti essenziali per garantire sicurezza e soccorso immediato a tutta la comunità.

«Con l’installazione dei nuovi defibrillatori, Chiaravalle compie un passo importante verso la costruzione di una vera e propria rete di sicurezza diffusa, diventando una città sempre più cardioprotetta. In situazioni di emergenza, ogni secondo conta: avere a disposizione un DAE nei punti strategici del territorio può fare veramente la differenza», ha dichiarato la sindaca Cristina Amicucci. «Questo progetto è la dimostrazione concreta di cosa significhi fare comunità: unire le forze per il bene collettivo. Per questo desidero esprimere il mio più sincero ringraziamento alla Croce Gialla, all’Aido, all’Avis e al Rotary Club di Falconara Marittima. Hanno scelto di restituire alla città un segno tangibile di vicinanza e responsabilità, investendo risorse preziose in dispositivi salvavita a beneficio di tutti i cittadini».

FOTO di repertorio

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Chiaravalle contro la guerra e la violenza: nasce la consulta per la pace

Si è ufficialmente costituita la consulta per la pace a Chiaravalle. L’organismo è stato istituito con voto unanime dal consiglio comunale di Chiaravalle. Alla seduta di insediamento, svoltasi mercoledì 28 maggio alla presenza della sindaca Cristina Amicucci, hanno partecipato rappresentanti delle associazioni locali, delle organizzazioni sindacali e dei partiti politici che hanno aderito all’iniziativa.

Chiaravalle rinnova così il suo impegno civile, «radicato in una tradizione solidale e in un tessuto associativo attivo e generoso. Un impegno che oggi, di fronte agli scenari di guerra e alle crisi umanitarie internazionali, si fa ancora più urgente» spiegano dal Comune.

La prima iniziativa pubblica della consulta per la pace è in programma sabato 1° giugno alle ore 21 in piazza Risorgimento. Nella notte che precede la Festa della Repubblica, cittadine e cittadini sono invitati a scendere in piazza con candele, lanterne, torce o cellulari accesi: un gesto simbolico per portare luce, ma soprattutto per far sentire la propria voce.

L’appello è: «chiediamo al Governo italiano di intervenire con determinazione per fermare l’azione militare di Israele e per non restare in silenzio di fronte alle stragi in corso. È tempo di fare rete, di non cedere allo scoraggiamento, di continuare a manifestare con fermezza, senza polemiche e senza paura. Nel giorno che celebra la nascita della nostra Repubblica, crediamo ci sia un solo modo autentico per onorarla: attuare i principi della Costituzione. E nel nome di quei valori fondativi, dire con forza: basta con la violenza, basta con l’orrore».

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La memoria, più viva che mai, di padre Matteo Pettinari. Incontro e preghiera a Chiaravalle

Un anno fa le esequie, in Costa d’Avorio, di p. Matteo Pettinari: “missionario instancabile”, come l’ho definì Papa Francesco all’Angelus che annunciava la sua morte in un incidente stradale. Padre Matteo Pettinari è deceduto il 18 aprile all’età di 42 anni. Ed in questo anniversario, il Centro missionario diocesano di Senigallia, dedica a Matteo una serata il prossimo sabato 24 maggio, quando a Chiaravalle alle ore 18.30 ci sarà la S. Messa presieduta del vescovo Franco. A seguire, collegamento con Dianra, in Costra d’Avorio, per ascoltare in diretta testimonianze e ricordi dalla sua amata Africa. A seguire, la cena e la possibilità di visitare la mostra ‘Padre Matteo, missionario instancabile’.

Matteo ha dedicato l’intera sua vita alla Missione con tanto coraggio e passione. Nato nel 1981 a Chiaravalle, sceglie di rispondere alla sua vocazione ed entra nella famiglia religiosa dell’Istituto Missioni Consolata.  Ordinato presbitero l’11 settembre 2010 nella Cattedrale di Senigallia, nel novembre 2011 viene destinato  alla delegazione della Consolata in Costa d’Avorio, nella missione di Dianra nel nord del Paese. A Dianra Village realizza una nuova chiesa, inaugurata a marzo 2019, con la partecipazione della comunità,  una casa in cui la comunità cristiana senoufo può specchiarsi e comunicare a tutti il Signore Risorto, anche attraverso l’inculturazione dell’arte liturgica. Dal 2016 è amministratore e anima del Centre de Santé B. Joseph Allamano, di cui si impegna ad ampliare i servizi affinché anche i più poveri abbiano la possibilità di accedere alla migliore assistenza sanitaria possibile.

a cura di S. P.

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25 aprile: le celebrazioni la Liberazione a Senigallia e nei comuni delle valli Misa e Nevola

SENIGALLIA – Il 25 aprile, festa della Liberazione, non è un giorno qualunque. Non è una ricorrenza o tanto per e non è una celebrazione a cui presenziare controvoglia; meglio non andarci allora. Il 25 aprile è invece il simbolo di una rinascita. Rinascita da un periodo storico che tra alti e bassi – più bassi che alti – ha messo in luce la drammaticità del comportamento umano, così come l’assurdità della guerra. Ma il 25 aprile è soprattutto una festa laica, perché tutte le persone – di qualsiasi razza, sesso e credo religioso – hanno in qualche modo partecipato alla resistenza dal nazifascismo. Ecco perché rinviarla non ha senso.

Il parere dell’Anpi, l’associazione nazionale partigiani d’Italia, è chiarissimo: il suo presidente nazionale Gianfranco Pagliarulo ha affermato: «La scomparsa di Papa Francesco è una gravissima perdita per tutti, laici e cattolici, e in particolare per gli antifascisti che hanno condiviso le sue parole di pace e di fratellanza su scala universale. Condividiamo perciò il lutto nazionale. Ricordiamo peraltro che il 25 aprile di quest’anno è l’80° anniversario della Liberazione. Si tratta di un appuntamento di straordinaria rilevanza, perché celebra il giorno della Liberazione dal nazifascismo e della fine della guerra. Confermiamo di conseguenza le iniziative promosse, che si svolgeranno ovviamente in piena civiltà e senso di responsabilità e nel dovuto rispetto della giornata di lutto». Rispetto del lutto ma non certo rinvio delle manifestazioni. Perché serve solo senso civico, non rinvii che, tra l’altro, creano un pericoloso precedente.

A Senigallia l’80esimo anniversario della Liberazione d’Italia verrà celebrato già dalle ore 9 con la messa alla chiesa dei Cancelli, con il vescovo Franco Manenti. A seguire deposizione della corona d’alloro presso il sacrario ai Caduti in piazza Garibaldi per poi proseguire nei luoghi simbolo della memoria: Aldo Cameranesi – San Silvestro; Federico Paolini – Via Dalmazia; Anna Frank – Via Capanna; Salvo D’Acquisto – Via Verdi; Caduti di Cefalonia – Via Dogana Vecchia. L’evento terminerà in piazza Roma quando alle 12 ci sarà la deposizione della corona di alloro presso la lapide ai Caduti e con gli interventi di Massimo Olivetti, sindaco di Senigallia, e di Mabel Morri, presidente ANPI Senigallia. Concluderanno l’evento una lettura di poesie a cura dell’Associazione Nelversogiusto e un breve concerto della banda cittadina. L’Anpi senigalliese ha previsto inoltre anche peril pomeriggio, dalle ore 16 alle ore 20, al foro annonario una festa in linea con la sobrietà richiesta con musica, bevande e merenda, giochi di ruolo e letture per bambine e bambini. Tra una musica e l’altra dei gruppi che saliranno sul palco (Franco Lorenzetti Band, i Rise Blues, il Trio Cant’Anima e Stand-up Comedy Marche), ci saranno anche una serie di interventi delle associazioni partecipanti. Negli spazi della ex-pescheria verrà inoltre inaugurata la mostra “La Resistenza nel senigalliese e la Costituzione”, aperta dal 25 al 27 aprile, con orari: venerdì 25 e sabato 26, ore 16-20; domenica 27, ore 10-12, 16-20. 

Non è stato reso noto il programma di celebrazioni ad Arcevia, mentre a Barbara si terrà la messa alle ore 8:30 e poi alle 9:15 al monumento ai Caduti ci sarà la cerimonia dell’alzabandiera, la deposizione di una corona d’alloro e i saluti istituzionali con il sindaco Massimo Chiù.

A Belvedere Ostrense il riitrovo è in piazza Martiri Patrioti alle ore 10, con l’accompagnamento della banda musicale cittadina, per arrivare alla deposizione di fiori presso la stele in memoria del carabiniere “Euro Tarsilli” e di tutte le vittime del terrorismo; alle ore 10:30 la deposizione di una corona al monumento ai caduti del battaglione San Marco e, un quarto d’ora dopo, alle 10:45 al monumento ai Caduti nelle due guerre mondiali. La commemorazione ufficiale sarà presieduta dal sindaco Sara Ubertini per poi partecipare alla messa alle ore 11:15 in chiesa di San Pietro Apostolo.

Castelleone di Suasa celebra la Liberazione conferendo la cittadinanza onoraria alla memoria del carabiniere Gino Serra, classe 1906, residente in paese e morto nel ‘44 per lo scoppio di una mina, già medaglia d’argento alla memoria al Valor Militare conferita dal Ministero della Difesa della Repubblica Italiana il 21 maggio 1948. L’evento, organizzato in collaborazione con l’Associazione Combattenti e Reduci e ANPI – sezioni di Castelleone di Suasa, prevede alle ore 10 il ritrovo in piazza Vittorio Emanuele II e formazione del corteo in direzione del monumento ai Caduti di tutte le guerre, alzabandiera, deposizione delle corone di alloro, saluti istituzionali e consegna, agli eredi di Gino Serra, della cittadinanza onoraria alla memoria del carabiniere. Alle ore 11 messa presso la chiesa comunale di S. Francesco di Paola. Presterà servizio la banda musicale “Giuseppe Verdi” di Castelleone di Suasa diretta da Daniele Bianchi.

Le celebrazioni a Chiaravalle sono state organizzate con la sezione locale dell’Anpi, intitolata a “Edo Magnalardo”. Il via alle ore 10 al cimitero di Chiaravalle, con la deposizione di un simbolo tricolore sulle tombe dei partigiani lì tumulati. Alle ore 10:30 in largo Oberdan il ritrovo e partenza del corteo istituzionale accompagnati dalla banda “Città di Chiaravalle” fino a piazza Mazzini dove si terrà la deposizione di corone d’alloro al monumento ai Caduti. Poi ci si sposterà ore 11 in piazza Risorgimento per l’intervento della sindaca Cristina Amicucci e dell’ANPI di Chiaravalle. Stessa piazza dove è stata allestita una mostra sulla liberazione dal nazifascismo (ore 9-13).

A Corinaldo l’80esimo anniversario della Liberazione si celebrerà con due momenti distinti: alle ore 10 il raduno e deposizione di una corona al cippo del sottotenente  Alfonso Casati con autorità e rappresentanze; alle 10:30 il raduno presso il palazzo comunale e partenza del corteo, deposizione di una corona al sacrario cittadino e al monumento ai Caduti. Presta servizio il Corpo bandistico “Città di Corinaldo”. A seguire, alle ore 11:30 in sala consiliare Ciani, si terranno gli interventi per la consegna delle borse di studio  “Arnaldo Ciani”, comandante partigiano e primo sindaco di Corinaldo dopo la Liberazione, in collaborazione con la scuola secondaria di primo grado “Guido degli Sforza”.

Inizierà alle 11 anche il programma di iniziative a Montemarciano, con il corteo e la deposizione delle corone d’alloro al monumento ai Caduti e alle lapidi di Carlo Falcinelli, Aldo Camerunesi e Aldo Moro. Parteciperanno la banda musicale “Gastone Greganti” e la corale “San Cassiano”, oltre alla Consulta delle Ragazze e dei Ragazzi.

Il programma di Monte Porzio prevede alle ore 11 il ritrovo presso il monumento ai Caduti; alle 11.15 la deposizione di una corona a cui seguiranno delle riflessioni con i ragazzi della scuola secondaria di primo grado “Enrico Fermi” di Monte Porzio e con il sindaco Marco Moscatelli.

In occasione delle celebrazioni dell’80° anniversario della festa della Liberazione a Monte San Vito, il 25 aprile 2025 si terrà la messa nella chiesa di san Giovanni alle ore 9:30, poi a seguire corteo con deposizione della corona di alloro presso il monumento in memoria dei fratelli Cervi, e in piazza della Repubblica al monumento ai Caduti delle guerre. Interverrà la Banda Musicale “Roberto Zappi” Città di Monte San Vito, gli alunni del CCR dell’Istituto Comprensivo Montemarciano- Monte San Vito e la delegazione ANPI.

Cerimonia in piazza Romagnoli a Morro d’Alba per la Liberazione. L’iniziativa partirà alle 11 con la deposizione di una corona commemorativa e la lettura di testi sul significato della giornata e della ricorrenza. Concluderanno la mattinata il discorso celebrativo del sindaco Enrico Ciarimboli, poi i canti e le marce della Liberazione con la partecipazione della banda cittadina.

Nella vicina Ostra la celebrazione comincerà con la messa alle ore 9:30 alle chiesa di San Pietro Ap. in località Vaccarile e con la deposizione della corona d’alloro alla lapide nel piazzale; ci si sposterà poi alle 10:45 al cippo e al milite ignoto per la deposizione della corona d’alloro mentre alle 11:15 in sala comunale ci sarà l’intervento “Voci di Libertà” a cura della classe 3A della scuola “A. Menchetti”. A seguire la presentazione del libro di Paolo Pirani, dedicato al concittadino ostrense Bruno Peverini dal titolo “Partigiano della vita”. Presterà servizio la banda “Città di Ostra-Ovidio Bartoletti”.

Discorso in piazza del sindaco di Ostra Vetere Massimo Corinaldesi e deposizione di una corona monumento ai Caduti, a partire dalle ore 10:30 sono le iniziative organizzate dal Comune in ossequio al lutto nazionale deciso dal governo.

Programma che invece a Serra de’ Conti prevede alle ore 10:15 la deposizione omaggio a Salvo D’Acquisto nella frazione Osteria dove è presente il monumento dedicato al carabiniere; alle 10:30 il raduno in piazza Gramsci con l’onore ai caduti e deposizione corona d’alloro, a seguire il corteo per le vie cittadine fino alla chiesa dove si terrà la messa. La giornata si concluderà con la commemorazione ufficiale presso il monumento ai Caduti di piazza IV Novembre, con gli interventi delle autorità e del consiglio comunale dei Ragazzi. Alla manifestazione interverrà la Centenaria Società Concertistica.

A Trecastelli l’inizio della cerimonia per la Liberazione è previsto alle 8.45 con la deposizione della corona d’alloro al monumento ai Caduti di Monterado, cui seguiranno un momento di raccoglimento e i saluti istituzionali. La cerimonia di deposizione sarà preceduta da un breve corteo con partenza da largo Maria Lisa Cinciari Rodano. Alle ore 9.15 si raggiungerà il monumento ai Caduti di Castel Colonna per la deposizione della corona d’alloro, seguito da un breve momento di raccoglimento. Infine alle ore 9.30 ci sarà la deposizione della corona d’alloro al monumento ai Caduti di Ripe, sempre seguito dal momento di raccoglimento. La cerimonia si concluderà con la deposizione della corona d’alloro alla targa di Giuseppe Grossi situata presso le scale della sede Comunale di Ripe.

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Siamo le parole che usiamo: a Chiaravalle torna la rassegna “Parlare Futuro”. Ospite: Vera Gheno

E’ possibile affermare che “siamo ciò che diciamo”? Le parole che usiamo ogni giorno, e soprattutto quelle che dimentichiamo, possono fornire un’immagine di noi? Questo è un po’ il tema attorno a cui si alternano i diversi appuntamenti della rassegna “Parlare Futuro”, giunta alla sua 14ª edizione, che tocca Chiaravalle con un appuntamento importante.

L’apertura della rassegna è affidata all’autorevole linguista, saggista e attivista Vera Gheno, che sarà ospite mercoledì 15 gennaio, alle ore 21.15, presso il teatro Tullio Giacconi di Chiaravalle: “Normalità, diversità e tutte le parole nel mezzo”. Il dialogo spazierà nei vari campi di indagine della studiosa per arrivare all’ultimo dei suoi saggi, intitolato “Grammamanti. Immaginare futuri con le parole”.

Chi sono i grammamanti? Chi ama la lingua in modo non violento, la studia e così comprende di doverla lasciare libera di mutare a seconda delle evoluzioni della società, cioè degli usi che le persone ne fanno ogni giorno parlando. Dovremmo essere sempre meno grammarnazi – secondo Vera Gheno – e sempre più grammamanti, cioè persone «che, amando la lingua, la studiano e la lasciano libera di mutare a seconda delle evoluzioni della società, e non individui che si arroccano dentro a una fortezza di certezze, con la monolitica convinzione che le parole che usiamo siano sacre, immobili e immutabili».

Un discorso dunque sul linguaggio, nella consapevolezza che la lingua contribuisce a formare la nostra identità ed è il veicolo principale della rappresentazione della realtà, il mezzo che chiama all’esistenza le cose.

Plaude all’iniziativa la sindaca di Chiaravalle Cristina Amicucci, per la quale «la riflessione di Vera Gheno va estesa anche al dibattito pubblico e alla comunicazione politica, il cui linguaggio precipita ogni giorno di più nell’imbarbarimento, nella sclerotizzazione violenta, nel discorso dell’odio». «Prendersi cura del linguaggio – aggiunge l’assessore alla cultura Francesco Favi – avendo rispetto e persino amore per le parole può aiutarci a perseguire l’obiettivo indicato con chiarezza dalla senatrice Liliana Segre: lasciare fuori la politica urlata e interpretare invece una politica che dia prova di rispetto per gli avversari, si apra all’ascolto, si esprima con gentilezza».

L’evento è a ingresso libero e gratuito. Per informazioni: 338 4162283.

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Chiaravalle, cresce il dissenso all’accorpamento degli istituti Montessori e Levi-Montalcini

Contro l’accorpamento in un’unica scuola dei due istituti comprensivi chiaravallesi, il “Rita Levi-Montalcini” e il “Maria Montessori”, si moltiplicano le voci di dissenso. Da un lato c’è l’amministrazione comunale di Chiaravalle che ha «appreso con stupore e disappunto la scelta della giunta regionale (ratificata con deliberazione n. 2052 del 30/12/2024)» di accorparli per «ottemperare alle direttive ministeriali sul dimensionamento scolastico e sui tagli alle autonomie». Dall’altro ci sono familiari, educatori e sostenitori dell’istituto IC Montessori e molti cittadini che hanno lanciato una petizione on line per chiedere lo stop al provvedimento da parte della Regione.

Secondo l’amministrazione comunale di Chiaravalle «anzitutto va rilevata l’estemporaneità di un provvedimento preso ad appena un giorno dalla fine del 2024 e dalla scadenza dei termini per le delibere sugli accorpamenti, peraltro in contraddizione rispetto a una precedente bozza del 23 dicembre in cui non si faceva menzione delle scuole di Chiaravalle. Nell’atto definitivo invece l’accorpamento di queste ultime va a sostituire quello degli istituti comprensivi di Piandimeleto e Macerata Feltria, che era stato deliberato in precedenza e che è stato così scongiurato in extremis. Non sfugge l’evidenza di qualche pressione e aggiustamento “last minute”. Tutto ciò è accaduto inoltre senza un chiarimento sulle ragioni di una scelta tanto drastica e delicata e senza alcun confronto né con il Comune di Chiaravalle né con gli istituti interessati. Comune e istituti che invece, negli ultimi anni e in particolare dal settembre 2023, hanno espresso e motivato la loro contrarietà all’ipotesi, più volte prospettata, di accorpamento sia nelle riunioni sul dimensionamento scolastico convocate dalla Provincia di Ancona sia con una serie di atti formali quali una delibera della giunta municipale, un ordine del giorno del consiglio comunale (approvato dalla sola maggioranza, con l’astensione dei gruppi di opposizione Insieme per Chiaravalle e Pronti per Chiaravalle) nonché varie delibere dei collegi dei docenti e dei consigli d’istituto sia del “Rita Levi-Montalcini” che del “Maria Montessori”». 

“No” all’ipotesi di accorpamento ribadito dalla sindaca di Chiaravalle Cristina Amicucci anche in precedenti occasioni come il convegno “Lo sviluppo del pensiero montessoriano” dello scorso 21 novembre. Anche perché proprio il passaggio a ordinamento di legge, dopo la fase sperimentale, della scuola secondaria di primo grado a indirizzo montessoriano sembra andare di pari passo con l’esigenza di mantenere l’autonomia dell’istituto Montalcini. «È chiaro che la scelta della Regione dipende e discende da criteri meramente numerici ed economici, che finiscono per contraddire quanto affermato nella deliberazione del consiglio regionale n. 39/2022, in cui si sottolineava come “per accrescere la qualità didattica e la preparazione degli studenti, sia indispensabile che i docenti possano agire in classi di dimensioni più ridotte, dove il rapporto allievi/insegnante possa consentire un approccio il più personalizzato possibile, soprattutto in relazione a studenti con bisogni educativi speciali”: obiettivi che non sarà facile perseguire in unico istituto comprensivo con circa 1300 iscritti» concludono dal Comune chiavallese.

Dicevamo di una petizione on line. Sulla piattaforma Change.org è stata infatti lanciata questa richiesta alla giunta regionale e al presidente Acquaroli: «Come familiari, educatori e sostenitori dell’Istituto IC Montessori e cittadini, scriviamo chiedendo che venga urgentemente presa in considerazione l’opportunità di rettifica della delibera in oggetto, in merito alla decisione di accorpamento tra i due istituti comprensivi di Chiaravalle: nella programmazione della rete scolastica 2025/2026 sarebbe auspicabile infatti che si tenesse in considerazione il fatto che riunire sotto un unico istituto un totale di 1400 ragazzi a Chiaravalle peggiori la qualità del servizio, e soprattutto si perda l’identità di una scuola interamente montessoriana, unica in Italia, che costituisce motivo di vanto per il comune e l’intera regione.

Questo accorpamento fra l’IC Montessori e l’IC Levi Montalcini, al di là di quanto indicato nella delibera regionale, pur creando un istituto con il nome Montessori fa diventare la nostra scuola una scuola “mista”, con un collegio docenti in maggioranza senza abilitazione montessoriana, che facilmente perderà il suo “status” acquisito nel tempo e faticosamente mantenuto. Appare infatti poco incisivo richiamare nella delibera la necessità di salvaguardare l’identità montessoriana: per legge è il collegio docenti e non una delibera regionale a determinare l’offerta formativa di un istituto scolastico. Non è dunque tutelata in modo adeguato l’offerta formativa montessoriana, contrariamente a quanto indicato nella delibera. noltre la delibera, così come formulata, non chiarisce a quale direzione verrà affidato il nuovo maxi istituto.

Ricordiamo che una scuola pubblica interamente montessoriana (non sarebbe più così) costituisce un caso unico in Italia e ammirato da tutto il mondo vista la fama di Maria Montessori, nata a Chiaravalle, come una tra le più grandi pedagogiste del Novecento: l’istituto comprensivo Montessori Chiaravalle infatti ad oggi è l’unico istituto scolastico italiano con sole classi (dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado) con docenti abilitati all’insegnamento montessoriano e con classi interamente montessoriane. Aggiungendo a questo il fatto che la legge 150 del 1 ottobre 2024 ha istituito a ordinamento la scuola secondaria ad indirizzo montessoriano che consente a tutti gli alunni di avere una didattica interamente montessoriana presso l’istituto comprensivo Montessori Chiaravalle dai 3 ai 13 anni, con tale accorpamento non sarà più così. Non a caso il comune di Chiaravalle è frequentemente meta di viaggi da parte di docenti e studenti provenienti da tutto il mondo, di cui il nostro istituto è, insieme alla Casa Museo di Maria Montessori, tra le principali tappe visitate.

In merito alla delibera, l’intervento normativo cade proprio all’intenro della finestra temporale dedicata alle iscrizioni per l’a.s.25/26: già plurime attività di orientamento sono state effettuate e in nessun modo era stato paventato l’accorpamento dei due istituti chiaravallesi. Prova ne sia la proposta di delibera regionale del 23/12 poi sconfessata in data 30/12 (non era previsto l’accorpamento fra Montessori e Levi Montalcini). Infine, si deduce che in nessun modo sono state tenute in considerazione tutte le motivazioni contrarie all’accorpamento delle due scuole ed indicate nelle delibere di collegio docenti e consiglio di istituto a Voi comunicate per tempo, sia dall’IC Montessori che dall’IC Levi Montalcini. Formalmente come genitori e familiari dei ragazzi frequentanti l’istituto chiediamo, con tale petizione, la modifica della delibera regionale che definisce l’accorpamento dei due istituti comprensivi del comune di Chiaravalle».

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Chiaravalle va a teatro: ecco il programma “EclettiCittà”

Con la coabitazione di temi, generi, stili e forme espressive diverse, prende il via nei prossimi giorni a Chiaravalle “Ecletticittà”, la nuova stagione teatrale, proposta dalla storica collaborazione tra Comune e AMAT con il sostegno di Regione Marche e Ministero della Cultura. Sette titoli scelti fra spettacoli di tensione etica e sociale, gioiose atmosfere natalizie, classici senza tempo e i più incisivi protagonisti della scena contemporanea. In un contenitore – appunto il teatro comunale – da quest’anno intitolato al musicista chiaravallese Tullio Giacconi. «Non solo un palcoscenico cittadino – tiene a sottolineare con orgoglio l’assessore alla cultura chiaravallese Francesco Favi – ma una seconda casa per i chiaravallesi, presidio di bellezza, insostituibile spazio di condivisione e maturazione culturale».

Si parte domenica 24 novembre, alle ore 17 con il fuori abbonamento “Ma io non so morire”, in omaggio al poeta e scrittore chiaravallese Massimo Ferretti a 50 anni dalla scomparsa: si tratta di una lettura scenica degli iscritti al progetto “VocAzioni” diretta da Lucia Ferrati e accompagnata dalle musiche di Marco Fagotti e da contributi fotografici di varia provenienza relativi all’itinerario geografico di Ferretti.

Venerdì 29 novembre è la volta del primo dei sei titoli in abbonamento, Fratelli, liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Carmelo Samonà, scritto con Antonio Viganò, Remo Rostagno e Michele Fiocchi interpretato da Michele Calcari e Paolo Grossi per la regia di Viganò, proposto in collaborazione con TGTP e Rete del Sollievo nell’ambito del Festival Tespi/Malati di Niente: uno spettacolo che racconta i sentieri delle relazioni umane.

Il tango delle capinere di Emma Dante interpretato da Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco è in scena domenica 8 dicembre. Dalla sua fortunata Trilogia degli occhiali, con l’impareggiabile potenza che la contraddistingue, la regista e autrice palermitana raccoglie il capitolo Ballarini, “un mosaico dei ricordi che rende sopportabile la solitudine di chi disgraziatamente sopravvive all’altro”, facendone uno spettacolo autonomo.

Le feste di Natale hanno il sapore inconfondibile del Gospel con l’appuntamento di venerdì 27 dicembre con Tony Washington Gospel Singers in collaborazione con San Severino Blues

Protagonista venerdì 7 febbraio è Proscenio Teatro con Molto rumore per nulla nell’adattamento e regia collettiva di Proscenio in cui la Sicilia pretestuosa di Shakespeare diventa un luogo ideale. I sei attori in scena (Mirco Abruzzetti, Emanuela Capizzi, Stefano De Bernardin, Lorenzo Marziali, Stefano Tosoni, Venusia Morena Zampaloni) agiscono al ritmo del corteggiamento rituale, di un vaudeville ma con la freschezza della poesia shakespeariana. E, fra equivoci e trovate comiche, tutto, alla fine, finisce nel nulla di fatto.

Martedì 4 marzo in scena ci sono Caterina Guzzanti e Federico Vigorito con Secondo lei. ‘Opera prima’ della Guzzanti, realizzata nell’ambito di Scritture-Scuola di drammaturgia diretta da Lucia Calamaro, Secondo lei è una storia che invita a riflettere su come la nostra cultura e la società in cui viviamo, malgrado la strada che ci sembra, almeno in apparenza, intrapresa, continuano a condizionare in modo invalidante sia le donne che gli uomini nelle scelte principali della loro vita così come nelle relazioni, nei legami più intimi con l’altro e con noi stessi.

A chiudere “Ecletticittà”, sabato 29 marzo sarà Valerio Aprea in Lapocalisse uno spettacolo di Aprea su testi di Marco Dambrosio, in arte Makkox. Dalla scienza al suo opposto, dagli algoritmi alle abitudini quotidiane, dalla politica al progresso e all’inerzia che lo frena. Lapocalisse è un assolo iperbolico sulla nostra resistenza e difficile adattabilità al nuovo, in una circumnavigazione attorno al concetto di cambiamento, necessario ad affrontare il buio che ci minaccia.

Biglietti per i singoli spettacoli (platea e palchi centrali 22 euro, palchi laterali 20 euro, speciale studenti fino a 19 anni euro 10, con ridotto under 25 e over 65, insegnanti a tempo determinato e convenzionati vari; per gli spettacoli Ma io non so morire e Fratelli posto unico euro 10) alla Biglietteria del Teatro Giacconi (tel. 071/7451020, aperta il giorno precedente lo spettacolo dalle 17.30 alle 19.30 e il giorno di spettacolo dalle 18; dalle 16 per Ma io non so morire), nei punti vendita del circuito AMAT/VivaTicket e online su vivaticket.com (con aggravio del costo in favore del gestore del servizio).

Informazioni: AMAT (tel. 071/2072439), Ufficio Cultura Comune di Chiaravalle (tel. 071/9499266).

Inizio ore 21; domenica 24 novembre ore 17.

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Il programma della stagione teatrale 2024-25 al teatro comunale Tullio Giacconi di Chiaravalle
Il programma della stagione teatrale 2024-25 al teatro comunale Tullio Giacconi di Chiaravalle

Da 40 anni in scena per i più giovani, la storia di Teatro Giovani Teatro Pirata – INTERVISTA

C’è una realtà che da decenni produce e organizza spettacoli e stagioni teatrali rivolte ai ragazzi, dall’infanzia all’adolescenza. Si chiama “Teatro Giovani Teatro Pirata”. Data la creazione di una rete urbana di comuni – tra cui Arcevia, Chiaravalle, Corinaldo, Montemarciano, Ostra e Senigallia – che ripongono “attenzione” culturale alla giovane età, abbiamo deciso di intervistare Marina Ortolani, responsabile organizzativa dell’impresa TGTP, nell’ambito della nuova puntata di 20 minuti da Leone. Puntata che sarà in onda lunedì 14 ottobre e martedì 15 alle ore 13:10 e alle ore 20,  ma un’ulteriore replica si potrà ascoltare, sempre su Radio Duomo Senigallia (95.2 FM) anche domenica 20 a partire dalle 16:50. In questo articolo trovate sia l’audio dell’intervista che un estratto testuale.

Quando parte questa avventura?
Comincia 40 anni fa, con il collettivo artistico Teatro Pirata a Jesi, che diventa una compagnia teatrale di teatro di figura, che nel tempo poi ha avuto riconoscimento ministeriale come compagnia diciamo professionale, e diventa una vera e propria impresa di produzione di teatro per le nuove generazioni. Due i binari, attivi ancora oggi: uno è quello per le famiglie alla domenica, l’altro è durante la settimana un programma di spettacoli per le scuole. Siamo partiti con cinque date nella stagione 1983-84, per arrivare ai 106 della scorsa stagione. Tra le tappe intermedie: nel 2014 il Teatro Pirata si fonde col Teatro Giovani, l’associazione di Serra San Quirico, che portava avanti la rassegna nazionale del Teatro della scuola. Nasce Teatro Giovani Teatro Pirata che ha 10 anni in pratica e da quel momento c’è stato un forte impulso all’espansione sul territorio della provincia Ancona e di Macerata. 

Perché rivolgersi ai giovanissimi? C’era forse un vuoto da colmare? 
Sì, c’era poca offerta. Il Teatro Ragazzi nasce più o meno negli anni ‘70, non c’erano spettacoli dedicati ai bambini, prima. C’era il teatro per gli adulti, la prosa, oppure le compagnie di giro, i burattinai che andavano nelle piazze, un teatro popolare. Poi comincia tutta una ricerca di un teatro dedicato all’infanzia che darà il via al Teatro Ragazzi Italiano e il teatro pirata si inserisce in questo movimento con una fascia dall’infanzia all’adolescenza. Gli spettacoli vengono pensati dall’origine per rivolgersi a quel pubblico particolare che sono i bambini, che non stanno seduti su una sedia ad ascoltarci se non siamo capaci di raccogliere la loro attenzione. Le produzioni per la domenica si rivolgono a un target tra i tre e i dieci anni, mentre nelle scuole ci allunghiamo e arriviamo anche alle superiori e quindi agli adolescenti.

Lo spettacolo nasce da zero o c’è una rivisitazione dei grandi classici, però in chiave chiaramente per l’infanzia o per l’adolescenza?
A volte ci siamo ispirati ai classici, faccio un esempio come Robinson Crusoe, prendendo spunto proprio dal libro. In altre volte le storie sono completamente inventate. Spesso sono solo delle suggestioni, il “liberamente tratto da…”. Comunque tutto è sempre elaborato per poter essere ascoltato e seguito dal pubblico di riferimento.

Prima riunione per la Rete Urbana di Teatro Ragazzi
Prima riunione per la Rete Urbana di Teatro Ragazzi

I ragazzi sono interessati al teatro?
Dipende dalle storie, dalle idee, dal linguaggio e anche dai professionisti che poi mettono in campo le loro idee, ecco, da dove prendono le idee. Il pubblico giovanile, ecco i bambini sono più veri, però, il ritorno che abbiamo è un ritorno molto potente, ma sono molto interessati invece, se si riescono a coinvolgere, se lo spettacolo e gli attori sono alla loro altezza. Questo sembra una controtendenza, perché loro stanno sugli smartphone, però, questa magia che è l’atto artistico che accade dal vero, crea questo incontro, che è il teatro: è utile alla crescita dei ragazzi e riesce a far accadere cose molto magiche.

Se il programma delle prime edizioni constava di pochi spettacoli e adesso si è arrivati a oltre 100 serate, qualcosa lo vorrà dire…
Sì, ma un po’ in tutta Italia è questa tendenza. Il teatro ragazzi è una realtà estremamente interessante, produttiva, che fa tanto pubblico. Per dare un’idea, noi l’anno scorso siamo arrivati quasi a 17 mila presenze. C’è molta voglia di andare a teatro, i comuni l’hanno capito.

Poi è nata una rete…
A un certo punto ci siamo resi conto che noi, bene o male, programmavamo in 10-15 teatri. La rete c’era, la rete è nata dal basso, l’abbiamo solo dovuta formalizzare, istituire. Però tutti questi comuni aderivano a questo progetto, perché è un progetto culturale, educativo e sociale. Mettiamo in rete tutto, la promozione la facciamo in rete, il calendario è pensato in maniera tale che ogni comune abbia la sua proposta e che, nel comporre questo puzzle, i comuni siano di aiuto gli uni agli altri, non si diano mai fastidio. In questa rete c’è anche il segno della regione Marche e dell’AMAT che è l’associazione marchigiana di attività teatrali che è con noi in questa avventura. All’inizio erano 16, adesso sono arrivati a 19, entrerà anche un ventesimo, quindi siamo a 20 comuni che hanno stabilito unendosi in questa rete urbana di teatro ragazzi, di voler promuovere il teatro ragazzi nelle varie programmazioni e di dare sostegno a questo progetto che è creativo, formativo, a vantaggio delle nuove generazioni.

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