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Tag: lavori pubblici

Senigallia e l’autunno dei lavori stradali

L’autunno si conferma la stagione dei cantieri a Senigallia, con tutto ciò che ne consegue tra aspettative, migliorie, deviazioni e disagi. Sono finalmente partiti i lavori stradali per il risanamento della storica via Pisacane e procedono speditamente gli interventi per il complesso immobiliare in zona Penna, opere che, pur causando momentanei intoppi al traffico soprattutto mattutino, promettono di risolvere annosi problemi di viabilità in città.

Addio al selciato dissestato di via Pisacane

L’intervento in via Pisacane – l’unica arteria che taglia in due il centro storico collegando il quartiere ex piano regolatore ‘33 con il centro storico e fino al fiume Misa – era decisamente atteso da anni. Da ieri, lunedì 6 ottobre, i mezzi sono al lavoro per il rifacimento del selciato stradale che, a causa dei sampietrini sconnessi, rendeva la percorrenza un vero e proprio calvario per gli automobilisti, ciclisti e scooteristi, spingendo soprattutto queste ultime due categorie di utenti a cambiare percorso per non cadere. In questa prima fase, i lavori si concentreranno nel tratto tra via Maierini e via Portici Ercolani. È prevista la rimozione della vecchia pavimentazione, lo scavo per la sostituzione della condotta dell’acquedotto e la posa di una pavimentazione provvisoria. Ci sarà poi una sospensione del cantiere intorno al 15 novembre per la pausa natalizia, mantenendo aperta la strada in modo da non penalizzare il commercio in centro. La ripresa è fissata per il 7 gennaio, con l’ultimazione entro la primavera del selciato definitivo con i classici sampietrini. Circa 850 mila euro il costo per 5 mesi di lavori stradali.

Rotatoria alla Penna per snellire la statale 16

Prosegue invece il cantiere in zona Penna/viale Leopardi, dove l’abbattimento di vecchi edifici ha lasciato spazio a nuove costruzioni residenziali di cui si intravede lo scheletro. Qui, gli oneri di urbanizzazione garantiranno importanti opere pubbliche, su tutte la tanto agognata nuova rotatoria tra via Podesti, via XXIV Maggio, viale Leopardi, viale Bonopera e viale IV Novembre. Scopo cruciale è quello di snellire l’incrocio oggi regolato dai semafori: un adeguamento necessario per la lunga attesa al rosso, che oltre a paralizzare la viabilità, è fonte di inquinamento ambientale e acustico per le abitazioni circostanti. Sono previsti anche marciapiedi, sottoservizi, il prolungamento del sottopasso, un parcheggio a uso pubblico e nuova illuminazione pubblica.

Nuovo manto stradale al Vivere Verde

Lavori stradali in via Umberto Giordano, al Vivere Verde di Senigallia
Lavori stradali in via Umberto Giordano, al Vivere Verde di Senigallia

Altro cantiere avviato è quello in via Umberto Giordano, zona Vivere Verde: qui i mezzi sono al lavoro da qualche settimana – praticamente dall’inizio dell’anno scolastico – per risanare l’asfalto gravemente compromesso dopo anni di incuria. Parliamo del tratto che va dalla rotatoria con via Pierelli all’incrocio con via Verdi. Finora si è lavorato al taglio delle piante (ne verranno piantumate altre), alla sistemazione dei marciapiedi mentre ora si sta lavorando sul manto stradale. Disagi limitati ancora a un paio di settimane.

L’incognita ponte Garibaldi

Su tutto questo contesto di cantieri e lavori stradali che servono per migliorare la viabilità cittadina pesa però un’incognita: la città è in attesa di una data cruciale, il 5 novembre, in cui potrebbe essere scritta una pagina importante con il via o meno alla ricostruzione del ponte Garibaldi abbattuto con fatica dopo l’alluvione 2022. Il Tar regionale è chiamato a pronunciarsi sul progetto per una nuova infrastruttura aspramente contestata con raccolte firme, petizioni e ricorsi. Qualora arrivasse il “disco verde” dal tribunale amministrativo marchigiano, Senigallia si troverebbe a gestire un terzo, massiccio e impattante cantiere.

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Senigallia, lavori pubblici a raffica

La primavera porta con sé, come sempre, un’intensificazione dell’attività nei cantieri. Ma qual è la situazione in quelli già aperti a Senigallia? La risposta l’ha fornita il sindaco Massimo Olivetti, rispondendo ad alcune domande nell’intervista a “Venti minuti da Leone” andata in onda nei giorni scorsi su Radio Duomo Senigallia (95.2 fm). Se l’audio è disponibile a questo link – il primo cittadino fa il punto anche su ponte Garibaldi, piscine, elezioni e turismo – noi ci concentriamo oggi sui lavori pubblici.

Una buona notizia è che è stata aperta al traffico la parte di viale Anita Garibaldi in cui da mesi si stava prolungando il cantiere. Con la fine dell’intervento – manca solo la piantumazione delle essenze vegetative – il quartiere può finalmente riappropriarsi di un importante viale che collega l’area di via Capanna e delle scuole con la zona Portone, il centro e la statale 16. Concluso anche l’ampliamento di strada alla Passera, dopo quanto fatto per il parcheggio della frazione, il che agevolerà l’immissione nella via, riducendo il rischio in quell’incrocio già teatro di numerosi incidenti.

Mentre ancora il cantiere in viale Leopardi/viale IV Novembre non accenna a spostarsi verso la rotatoria con la statale, si avvicina invece a conclusione invece la realizzazione della rotatoria tra strada della Marina e la statale Adriatica nord, zona Cesanella/Cesano: il cantiere è in fase di sistemazione delle zone verdi a lato della carreggiata e dell’illuminazione pubblica. Asfaltatura già completata in quel punto, il bitume per rifare il manto stradale verrà distribuito anche in altre vie su tutto il territorio comunale, per un importo di circa 600 mila euro.

Se per via Mattei non è ancora stato previsto nulla se non il rattoppo di alcune buche, discorso a parte merita via Verdi, dove la situazione è leggermente migliore anche se comunque necessita di manutenzione. E’ in fase di approvazione il progetto di sistemazione, l’amministrazione comunale sta aspettando la parte tecnica. 

Tralasciando le strade, passiamo ai lavori pubblici sugli edifici. E’ praticamente terminata la sistemazione di palazzo Bonopera che si affaccia sull’omonimo viale e sulla stazione Fs. Al piano terra verrà sistemato l’ufficio turismo mentre l’ufficio cultura andrà al piano di sopra, di fatto realizzando un polo unico con la biblioteca comunale Antonelliana. Dunque verrà sgomberato palazzo Ferroni Frati, l’ex tribunale in via Fratelli Bandiera, anche se ancora non c’è una data.

Stanno andando avanti celermente anche gli interventi all’ex collegio Pio IX in piazza Garibaldi: qui avranno sede le varie associazioni che già vi svolgevano la loro attività, promette il sindaco Olivetti. Per il secondo piano, invece c’è la proposta di una sorta di edilizia sociale per anziani. 

Agli sgoccioli la questione con la soprintendenza per quanto riguarda palazzo Gherardi: lo storico albergo Roma, poi sede del liceo classico Perticari che oggi versa in stato di semi abbandono, dovrà essere riqualificato con i fondi Pinqua già stanziati e che sono quasi a rischio di restituzione se non si sblocca la situazione per l’esproprio di alcuni locali che serviranno per poter installare un ascensore e abbattere quindi le barriere architettoniche. Nascerà un polo museale, ma i lavori non partiranno prima del 2026 con tutta probabilità.

Capitolo a parte merita invece l’edilizia scolastica. Procede spedito anche il cantiere in zona Saline per la nuova scuola secondaria di primo grado (medie) Marchetti e per l’infanzia Aquilone. Per l’autunno, confida il sindaco, dovrebbe esserci l’inaugurazione. Gettate le fondamenta per il nuovo polo 0-6 anni a largo Michelangelo, zona Cesanella, che quindi sembra ancora lontana dalla sua conclusione dopo lo stop per la bonifica milionaria. Lavori ripresi ma ancora i tempi son lunghi anche per l’ala est della Puccini, con un rifacimento ex novo della struttura dichiarata inagibile.

Amministrazione in trepidante attesa anche dell’escavo dell’avamporto. Un intervento che si sarebbe dovuto fare molto tempo fa dato il pescaggio ridotto. Si sta premendo sull’acceleratore in vista della stagione turistica per poter far accedere le imbarcazioni dei turisti. «Cercheremo di farlo il prima possibile, perché abbiamo necessità di renderlo più utilizzabile» le parole del sindaco. Sempre legato al turismo e alla fruizione della spiaggia è in corso l’operazione di vagliatura della sabbia dai detriti portati dalle mareggiate. I grossi cumuli sono ancora ben visibili sia a nord che a sud del porto, nonostante la stagione sia ufficialmente già iniziata il primo maggio.

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Ponte Garibaldi, piscine, elezioni: intervista a tutto campo a Massimo Olivetti

La recente sentenza del Tar Marche per il ponte Garibaldi, i lavori pubblici, l’impiantistica sportiva con al centro la situazione delle piscine comunali. E ancora: la stagione turistica e infine le elezioni regionali delle Marche in autunno e le comunali nella primavera 2026. E’ un’intervista a tutto campo quella realizzata al sindaco di Senigallia Massimo Olivetti, in onda venerdì 9 e sabato 10 maggio alle ore 13:10 e alle ore 20 e in replica domenica 11 a partire dalle 16:50, sempre su Radio Duomo Senigallia InBlu (95.2FM). L’audio integrale è disponibile anche in questo articolo grazie al lettore multimediale.

La nostra chiacchierata con il primo cittadino ha toccato temi molto rilevanti e centrali nel dibattito pubblico attuale, a cominciare dalla sentenza del Tar delle Marche sul progetto per il nuovo ponte Garibaldi: il TAR ha respinto la sospensiva, ma la questione non è chiusa. Si attende il giudizio di merito, a meno che i ricorrenti non appellino al Consiglio di Stato. I lavori potrebbero teoricamente iniziare, ma la decisione spetta al vicecommissario e ad Anas.

Sempre legato all’alluvione 2022 è il tema della riperimetrazione PAI: il Comune non era a conoscenza della nuova perimetrazione, simile a ciò che è accaduto nel 2016. Ci sono irregolarità grafiche nella documentazione e non si tiene conto della perimetrazione comunale post-alluvione. Il Comune, spiega Olivetti, chiederà la sospensione e presenterà osservazioni. La zona rossa implica limiti a aumenti di cubatura e carico antropico (es. divisione appartamenti). Sulle delocalizzazioni, si attendono risposte dal commissario sulle promesse di vendita già inviate.

Sui lavori pubblici e sull’impiantistica sportiva, in particolare sulle piscina, la situazione è complessa perché per un intervento che va avanti (come le scuole Puccini e Marchetti, o strada della Passera, viale Anita Garibaldi e strada della Marina) altre situazioni si complicano. La piscina del Molinello di fatto non si può chiudere senza penalizzare ulteriormente l’utenza, mentre per le Saline se la perizia fosse confermata, i lavori di rifacimento della copertura spetterebbero al proprietario (Comune), che si potrebbe rivalere sui progettisti (chiamati in causa). Nell’intervista a Olivetti c’è spazio anche per la riqualificazione del lungomare Marconi, annunciata ma interrotta, palazzo Gherardi e il centro di aggregazione giovanile (cag) Bubamara.

Il sindaco ha affrontato anche il capitolo turismo, annunciando il ritorno del raduno Harley Davidson dal 30 giugno al 3 maggio 2026; il riconoscimento della bandiera blu per spiagge e approdo portuale; e infine l’ingresso ufficiale tra pochi giorni nel G20 Spiagge.

Più cauto invece sul tema elezioni: il sindaco Olivetti esclude una sua partecipazione alle prossime consultazioni regionali. Riguardo invece a un suo secondo mandato alle comunali, afferma che è troppo presto per comunciare la ricandidatura. La conferma è che al momento è concentrato sul Comune. Prima però c’è l’importante appuntamento con i referendum dell’8 e 9 giugno.

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Lavori, sport, irpef, emergenza abitativa: le proposte bocciate dal centrodestra a Senigallia

Approvato in consiglio comunale il rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2024. L’atto, nella seduta dello scorso 30 aprile, ha visto i voti favorevoli della maggioranza e contrari dell’opposizione che però si era spesa in quattro importanti risoluzioni bocciate dal centrodestra. Il sindaco Massimo Olivetti ha illustrato i dati principali dell’esercizio finanziario 2024, con un risultato di amministrazione positivo di circa 48 milioni di euro, di cui 24 milioni accantonati, 16 milioni vincolati per investimenti e un avanzo disponibile di 6 milioni. Proprio sull’utilizzo di parte di quei 6 milioni si concentravano le proposte politiche lanciate da Partito Democratico, Vivi Senigallia, Vola Senigallia e Diritti al Futuro AVS.

La prima risoluzione chiedeva la realizzazione di un parcheggio pubblico nella frazione di Sant’Angelo. L’amministrazione ha respinto la proposta, ritenendo prioritario, in caso di via libera da Viva Servizi, il rifacimento della strada che attraversa il borgo, anche per risolvere problemi di sottoservizi.

La seconda risoluzione si concentrava sulla riqualificazione della piscina del Molinello. L’opposizione ha criticato la lentezza dell’amministrazione nel risolvere i problemi impiantistici, mentre la maggioranza – tramite il vicesindaco e assessore allo sport Pizzi – ha riconosciuto la vetustà della struttura. Una ricostruzione ex novo sarebbe troppo onerosa e non ci sono le risorse adesso nemmeno utilizzando tutto l’avanzo disponibile. Nel frattempo verranno sistemate le docce. La proposta è stata respinta.

La terza risoluzione proponeva l’aumento della fascia di esenzione dell’addizionale comunale IRPEF da 13 mila a 15 mila euro per il 2026. Il sindaco ha spiegato che l’avanzo di amministrazione può essere destinato solo al primo anno del bilancio pluriennale (2025-2027), rendendo la proposta inaccoglibile per il 2026. Dati gli stimoli in tal senso provenienti anche da Forza Italia, con il consigliere Rebecchini pronto a pungolare la giunta in aula e il segretario Roberto Paradisi che ha detto chiaramente la sua ai microfoni di Radio Duomo Senigallia, Olivetti ha tra le righe annunciato un più ampio provvedimento sul taglio dell’addizionale nel contesto del bilancio 2026-2028. La risoluzione nel frattempo è stata respinta.

L’ultima risoluzione affrontava l’emergenza abitativa legata agli affitti brevi che mettono in difficoltà famiglie e cittadini di Senigallia costretti a lasciare l’abitazione per far posto ai turisti disponibili a pagare cifre importanti per pochi giorni di villeggiatura. La proposta del centrosinistra è quella di prevedere incentivi per favorire gli affitti di lungo periodo. La maggioranza ha riconosciuto il problema, ma ha sottolineato la sacralità della proprietà privata e la necessità di una normativa nazionale o regionale per affrontare efficacemente la questione, pur evidenziando gli sforzi comunali per aiutare le giovani coppie attraverso bandi e punteggi. Anche questa risoluzione è stata respinta.

Infine, il rendiconto dell’esercizio finanziario 2024 è stato approvato a maggioranza dal consiglio comunale.

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Erosione, lavori pubblici, sicurezza: intervista a 360° al sindaco di Montemarciano Maurizio Grilli

Erosione costiera, lavori pubblici, sicurezza, ma anche piste ciclabili, la bretella all’autostrada e la questione dell’ambulatorio medico a Marina. E’ un’intervista a tutto campo quella che abbiamo realizzato a Maurizio Grilli, sindaco di Montemarciano, ospite di “20 minuti da Leone” su Radio Duomo Senigallia. L’intervista è in onda mercoledì 22 e giovedì 23 gennaio, alle ore 13:10 e alle ore 20, con un’ulteriore replica domenica 26 a partire dalle 16:50 (la seconda di tre interviste). L’audio integrale è disponibile anche in questo articolo (cliccando sul tasto ‘riproduci’ del lettore multimediale), insieme ai tratti salienti in formato testuale.

Partiamo dalla sicurezza urbana e dall’ordinanza di chiusura di parchi e giardini pubblici, proprio perché c’erano stati dei problemi.
La situazione è che l’ordinanza è ancora vigente, lo rimarrà fino al 28 febbraio. Abbiamo scelto di limitarla a quella data, ma posso dire che è una sorta di sperimentazione che sono pronto a rilanciare anche per la bella stagione per scoraggiare queste attività, che io definisco anche criminali. Come nel caso del parco di Case Bruciate. Non si può semplicemente descriverlo come una bravata. A Montemarciano le problematiche del mondo giovanile sono note a tanti, forse non a tutti, ma hanno un impatto molto rilevante su questa comunità. Stiamo cercando di migliorare il controllo del territorio, poi cercheremo risorse per potenziare la videosorveglianza in questi spazi verdi.

Piano delle opere pubbliche: su cosa vi state concentrando?
Non avendo grandi disponibilità di risorse, noi siamo concentrati sulla riapertura del teatro, avremo un progetto esecutivo disponibile a brevissimo, parteciperemo a un bando regionale e quindi l’auspicio è che si esca positivamente da questa partecipazione e si possa quindi mettere mano a un intervento che comunque in questo momento sta a circa 400 mila Euro. Poi l’obiettivo rimane quello descritto in campagna elettorale, riuscire a fare interventi di manutenzione in maniera più puntuale, quello che è stato un po’ il punto debole dell’ultima consiliatura. Il rischio è però di tamponare da una parte ma di scoprirci dall’altra: la coperta non è solo corta, ma proprio lacerata.

Uno dei punti, per quanto riguarda le opere pubbliche, forse più attesi è la soluzione contro l’erosione costiera, a che punto siamo con questo progetto tra ripascimento e difesa della costa?
Siamo in ritardo, questo è ormai noto a chiunque, il ritardo è stato provocato dalla necessità da parte della Regione Marche di acquisire delle integrazioni documentali che ha provocato un ritardo nelle autorizzazioni e di conseguenza siamo scivolati da ottobre a questa seconda metà di gennaio. L’intervento di prelevo della ghiaia dal fiume Esino è imminente e poi inizierà il vero e proprio ripascimento: c’è stato un sopralluogo per coordinarsi anche perché un tratto di via Lungomare verrà chiuso al transito, e in un altro ci sarà il senzo unico alternato.

In quel tratto poi in teoria dovrebbe passare anche la ciclovia adriatica, come è possibile conciliare questa infrastruttura con le problematiche note?
Questo è uno dei problemi che stiamo affrontando in queste settimane. Fintanto che non sarà realizzato questo intervento di ripascimento e non sarà chiuso il cantiere, è impossibile pensare di farla realizzare sulla nuova spiaggia. La carreggiata ha dimensioni minime, ci sono i parcheggi e quindi lo spazio per una pista ciclabile non c’è, salvo che non si voglia decidere di fare un senso unico, ma ci metterebbe in forte difficoltà. Non mi piace temporeggiare ancora, però ci troviamo con un fazzoletto di terra sul quale devono insistere tante cose e non è sicuramente la situazione ottimale.

Sempre in tema di infrastrutture, com’è andato a finire il progetto della bretella all’autostrada?
Noi di Progetto Montemarciano abbiamo sempre criticato quella scelta, perché se da un lato è vero che bisogna liberare dal traffico via Molinello, via Fornaci, via Roma, però è anche vero che quella soluzione progettuale avrebbe semplicemente spalmato il traffico su due zone diverse senza però portare il traffico proprio fuori dall’abitato di Marina, verso nord, quindi verso il territorio di Senigallia. Abbiamo incontrato già un paio di volte Autostrade, c’è la disponibilità a rivedere il progetto, tra l’altro abbiamo appreso che il comune è inadempiente nel fornire delle valutazioni che afferiscono a quello che è poi l’impatto acustico di questa strada che verrà realizzata, quindi c’è un’impasse.

L’ambulatorio medico di Marina verrà chiuso oppure no?
Quello sè uno spazio privato sul quale il Sindaco o il Comune Montemarciano non hanno capacità di intervento: è destinato probabilmente ad assolvere nuove funzioni. I medici di famiglia che per tanti anni hanno svolto servizio in quello spazio, hanno deciso di trasferire l’attività ambulatoriale solo a Montemarciano. Noi abbiamo incontrato il privato, abbiamo incontrato i medici, abbiamo cercato di capire se c’era margine di manovra mettendo sul piatto uno spazio pubblico nostro. Purtroppo non è una questione di costi d’affitto, ma di questioni organizzative tutte inerenti all’attività ambulatoriale dei medici non sembrano esserci spiragli.

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Ponte ciclopedonale sul Cesano, ultimi lavori tra Senigallia e Mondolfo

E’ stato posato ieri pomeriggio, 3 dicembre, l’ultimo concio del ponte ciclopedonale sul fiume Cesano, tra Senigallia e Mondolfo. Si tratta di un’opera importante non solo per il versante ambientale e cicloturistico, ma anche perché ha rappresentato un’occasione per dare lavoro alle aziende della zona.

Il ponte unisce due città, appunto Senigallia a sud e Mondolfo a nord, ma anche due province, quella anconetana e quella pesarese, ma c’è di più: realizza uno snodo fondamentale per dare concretezza a quella ciclovia Adriatica di cui tanto si è parlato in passato – meno nelle ultime settimane – proprio per collegare le regioni adriatiche e le Marche in particolare ai territori più sviluppati del nord Italia ed Europa. 

Proprio su questi temi ha insistito il presidente della Regione, Francesco Acquaroli: «Un ponte che unisce due province attraverso le città di Senigallia e Marotta Mondolfo, un’infrastruttura fondamentale poiché questa opera rappresenta un anello di congiunzione all’interno del progetto interregionale più vasto della Ciclovia Adriatica. Progetto strategico sia dal punto di vista turistico che economico che inserisce la nostra regione in un itinerario che parte da Trieste e arriva a sud fino al Gargano. Una volta ultimato, il ponte permetterà di fruire di un percorso che si snoda tra i nostri splendidi territori e costituirà una grande opportunità di sviluppo per tutte le regioni adriatiche. Allo stesso tempo – ha continuato Acquaroli – sarà un’opera al servizio della comunità, per tutti coloro che si muovono ogni giorno, puntando ai principi di sostenibilità, intermodalità e multimodalità». 

A ricordare qualche dato ci ha pensato l’assessore regionale alle infrastrutture, Francesco Baldelli. L’investimento è stato di 4,5 mln di euro (rispetto ai 2 mln iniziali) per un ponte di 200 metri di lunghezza, largo 5 per permettere il passaggio ciclopedonale ed, eventualmente, dei mezzi di soccorso, e dal peso di 500 tonnellate d’acciaio, «lavorato dalle imprese del territorio di questa valle – ha specificato – Un grande risultato per l’economia del territorio e per le infrastrutture di una regione che stiamo rivoluzionando per riagganciarla a quelle più sviluppate d’Italia e d’Europa. In base al cronoprogramma dei lavori contiamo di inaugurarlo per la prossima primavera».

Sul posto anche i sindaci di Senigallia, Massimo Olivetti, e di Mondolfo, Nicola Barbieri, lieti che si stia ultimando un progetto nato anni fa, con altre giunte regionale (Ceriscioli) e senigalliese (Mangialardi) ma che non ha interrotto il suo iter, seppure la fase progettuale è stata più lunga del previsto dovendosi in realtà terminare già tre anni fa. Il problema è ora dare piena attuazione a quelli che sono i progetti per allacciare la rete ciclabile cittadina dei due comuni costieri al ponte sul Cesano. Il ponte è posizionato a 3,6 km dalla stazione ferroviaria di Mondolfo e a 5,5 km dallo scalo ferroviario di Senigallia. Km da riempire attraverso piste ciclabili ancora lontane dall’essere ultimate: mentre Mondolfo ha già fatto qualche passo avanti, Senigallia è decisamente più indietro non avendo ancora idea su dove far passare il tracciato ciclopedonale del lungomare Mameli per non perdere parcheggi e un senso di marcia.

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Scuole: inaugurata a Senigallia la “nuova” Fagnani. Spazi rinnovati, didattica in evoluzione

SENIGALLIA – Taglio del nastro alla scuola secondaria di primo grado Giulio Fagnani alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, per festeggiare la conclusione dei lavori di restauro che hanno interessato la storica sede di via Maierini. Un intervento importante e complesso durato quattro anni, che ha riguardato sia l’interno che l’esterno dell’edificio. 

«Si è trattato di una scelta prioritaria di questa amministrazione – ha ricordato il sindaco Massimo Olivetti – infatti, oltre ai 4 milioni impegnati per la Fagnani ci sono i 12 milioni per la nuova sede della Marchetti, oltre a numerosi altri interventi già realizzati o programmati, per un totale di 30 milioni di euro assegnati all’edilizia scolastica grazie alla sinergia fra Comune di Senigallia e Regione Marche. Ma oggi vorrei soprattutto ringraziare gli alunni e i docenti della Fagnani per la pazienza che hanno dimostrato, perché hanno continuato a fare scuola anche in mezzo a tanti disagi». 

Oltre al primo cittadino, erano presenti all’inaugurazione anche la giunta comunale al completo e il presidente del consiglio comunale Massimo Bello, che ha ricordato come la scuola Fagnani abbia «la stessa età della nostra nazione. È un’istituzione che non solo ha coinvolto tantissime generazioni di senigalliesi, ma sa anche guardare al futuro in una dimensione europea». Internazionalizzazione, dunque, ma anche utilizzo consapevole delle nuove tecnologie. 

Un’attenzione continua alla qualità del servizio pubblico è risuonata nel saluto della dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Senigallia Centro, Patrizia Leoni: «La scuola Fagnani rappresenta un’eccellenza educativa e gli ultimi dati Invalsi stanno lì a dimostrarlo, con oltre dieci punti percentuali superiori alla media nazionale. Sono risultati importanti, ottenuti grazie alle capacità di resilienza e di innovazione che la comunità scolastica ha saputo esprimere di fronte alle difficoltà». 

Alle parole della dirigente Leoni ha fatto eco Massimo Iavarone, dell’ufficio scolastico regionale: «i dati Invalsi collocano la scuola Fagnani molto in alto, e ora che anche la sede è stata restituita allo splendore che merita, mi auguro che possa fare ancora meglio. È un auspicio che rivolgo soprattutto ai ragazzi, perché siano i custodi di questa preziosa tradizione». 

Presenti per la Regione Marche l’assessore alla cultura, istruzione e sport Chiara Biondi e la consigliera Linda Elezi; entrambe hanno sottolineato «il grande lavoro di squadra messo in campo da Comune e Regione: investire nel futuro, ovvero nei giovani, offrendo loro strutture sicure e accoglienti, è il segnale più bello che le istituzioni possano dare». 

Al momento dei saluti istituzionali è poi seguito un giro per gli spazi rinnovati dell’edificio: dall’aula d’informatica, dove spicca l’acquisto recente di una stampante a taglio laser, a quella montessoriana; dalla palestra, anch’essa completamente rinnovata, ai laboratori di scienze e alle “aule del fare”, dove si incentiva l’apprendimento attraverso la manualità. 

Segno che il cantiere esterno si sarà pure concluso, ma quello della didattica non può che essere sempre in continua evoluzione. E per finire la musica, che ha aperto e concluso l’evento sulle note dei grandi compositori del settecento, gli stessi che – ha sottolineato la dirigente Leoni – probabilmente ascoltava anche quello straordinario uomo di scienze e di lettere che è stato Giulio Fagnani.

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L'intervento del dott. Iavarone dell'ufficio scolastico regionale
L’intervento del dott. Iavarone dell’ufficio scolastico regionale

Dopo la primaria, tocca alla Fagnani: inaugurata la scuola dopo la fine dei lavori

Buone notizie per la comunità scolastica senigalliese e in particolare per personale e alunni della Fagnani, in centro storico. Sono infatti terminati i lavori di miglioramento sismico ed adeguamento impiantistico della scuola, anche se con due anni circa di ritardo sulla tabella di marcia.

Dopo l’inaugurazione della scuola primaria di via Botticelli, zona Cesanella, l’amministrazione ha tagliato il nastro di un ulteriore istituto cittadino, proseguendo in quell’opera di recupero del patrimonio scolastico comunale su cui tanto si è impegnata prima con gli annunci e poi con gli interventi.

Nello specifico, l’intervento alla Fagnani ha avuto un costo complessivo di 4,73 milioni di euro. Di questi, rende noto proprio l’amministrazione Olivetti, ben 3,8 mln di euro erano finanziati dall’ufficio speciale ricostruzione delle Marche con due contributi, uno del 2020 e l’altro del 2023.

Inizialmente il cronoprogramma prevedeva la fine dei lavori per la primavera 2022. In seguito al fallimento della ditta aggiudicataria, il termine è poi slittato, cosa avvenuta in seguito anche per le ulteriori opere per 1,9 milioni di euro deliberate dalla giunta a maggio 2023.

Nel frattempo però si era provveduto a far spostare la sede delle associazioni combattentistiche che occupavano il piano terra della scuola: accadeva nel giugno 2022, di concerto con le realtà sociali senigalliesi. Gli spazi sono stati poi recuperati per destinarli ad aule didattiche.

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L'inaugurazione della riqualificata scuola Fagnani a Senigallia
L’inaugurazione della riqualificata scuola Fagnani a Senigallia

Ponte Garibaldi, ponte del Vallone e rotatoria della Penna: l’estate porta buone notizie

Le prove di carico statico su ponte del Vallone a Senigallia
Le prove di carico statico su ponte del Vallone a Senigallia

L’estate porta con sé buone notizie per i senigalliesi e non solo. Dopo la presentazione del nuovo progetto per rifare il ponte Garibaldi (non stiamo parlando del piano estetico), un altro viadotto è al centro delle attenzioni e sta per essere restituito alla città dopo l’alluvione di quasi due anni fa. Parliamo di ponte del Vallone, un’infrastruttura che collega le frazioni di Vallone, appunto, e Cannella, nella periferia sud ovest di Senigallia, ma permette anche di arrivare a Roncitelli e Scapezzano, tanto per citare qualche località. Ieri, 7 agosto, si sono svolte le prove di carico statico per comprendere la risposta alle sollecitazioni e definire il livello di sicurezza. 

Sono stati posti sopra ogni campata del cavalcavia – e quindi anche sopra la spalla danneggiata dalla piena del fiume Misa e poi ricostruita e consolidata dal consorzio di bonifica, soggetto attuatore – ben quattro autocarri a pieno carico per un peso complessivo di quasi venti tonnellate, «carico importante per un ponte di queste dimensioni» fa sapere la Regione. La risposta del ponte è stata migliore delle aspettative. Ci si attendeva un abbassamento dell’impalcato sotto carico di 18 mm, invece l’abbassamento massimo è stato di 12. «Quindi il ponte è in sicurezza nel rispetto delle indicazioni del progetto dell’epoca. Una volta scaricato, il ponte è tornato alla configurazione iniziale con una deformazione residua sulla campata di mezzo millimetro e di zero sulle altre. Un comportamento del ponte vicino all’elasticità assoluta che ne determina la sua sicurezza» concludono da palazzo Raffaello.

Dunque una buona notizia per la città di Senigallia considerando che al termine del collaudo l’infrastruttura potrà essere riaperta e riconsegnata alla città. Dal 15 settembre 2022 infatti sta dividendo le due parti con annessi disagi e costi per residenti e imprese. La previsione di riapertura è per ferragosto, aveva detto qualche giorno fa in conferenza stampa il vicecommissario all’emergenza alluvione Stefano Babini. 

C’è però una sottolineatura da fare: al di là del fatto che fino a poche settimane fa non si era in grado di trovare i documenti relativi al progetto e alla realizzazione del ponte del Vallone, il minimo intervento fatto per consolidare la spalla danneggiata dall’alluvione è stato davvero di durata e costo ridicoli rispetto alla gravità dei danni complessivi causati dall’esondazione del Misa. Ma intanto la popolazione e le attività commerciali della zona hanno avuto un forte impatto sulla loro vita ed economia.

Passiamo all’altra buona notizia, l’avvio della demolizione di alcuni edifici residenziali vecchi e in stato di abbandono del comparto Penna (FOTO qui sotto, Ndr), a ridosso del centro storico. Si tratta di un momento atteso da almeno 15 anni, da quando nel Piano Particolareggiato del Centro Storico (risalente al 2009, seconda giunta Angeloni) fece il suo “ingresso” la previsione di una riqualificazione nella zona compresa tra via Podesti e viale Bonopera (che costituiscono i tratti sud e nord della statale Adriatica SS16), viale IV Novembre, via XXIV Maggio e viale Leopardi. 

I lavori di demolizione dei vecchi edifici nella zona della Penna a Senigallia

Il progetto venne fermato e fatto ripartire più volte, sia per lungaggini burocratiche, sia per la crisi economica che si verificò in quegli anni, sia per un contenzioso tra privati legato alla bonifica dell’area di viale IV Novembre dove insisteva un distributore di carburanti e combustibili domestici. Ottenuto il via libera dalla soprintendenza dopo le verifiche sul sottosuolo e sui possibili reperti archeologici, sono tornate dunque al lavoro le ruspe per abbattere gli edifici fatiscenti che costituivano anche un brutto biglietto da visita per quanti entrano a Senigallia dalla statale sud.

Oltre agli appartamenti residenziali e ai locali commerciali, il progetto porta con sé anche opere pubbliche e sono quelle più attese: il rifacimento delle strade, il prolungamento del sottopasso pedonale, marciapiedi, illuminazione pubblica, un parcheggio a raso e soprattutto la realizzazione della ormai famosa e tanto attesa rotatoria della Penna. Permetterà di eliminare il semaforo in uno degli incroci più caotici di Senigallia e sarà fondamentale per snellire e agevolare il traffico veicolare. Non sarà il primo intervento da realizzare, quindi la nascita di questa rotatoria è attesa per la primavera del 2025. Imprevisti permettendo.

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«Ponte Garibaldi? Troppo impattante. Su lavori pubblici e urbanistica manca una visione di città» – INTERVISTA

Logo del programma "Venti minuti da Leone" in onda su Radio Duomo Senigallia - In Blu

La politica della giunta Olivetti in campo urbanistico e dal punto di vista dei lavori pubblici, così come sul fronte ambientale e turistico, senza dimenticare il nuovo progetto del ponte Garibaldi, è l’oggetto dell’intervista che abbiamo realizzato a Stefania Pagani, capogruppo di Vola Senigallia in consiglio comunale. L’intervista è in onda venerdì 2 agosto alle ore 20; sabato 3 alle ore 13:10 e alle ore 20 e infine domenica 4 a partire dalle ore 16:50 (la terza di tre interessanti interviste), sempre su Radio Duomo Senigallia /In Blu, (95.2 FM). L’audio è disponibile anche in questo articolo, comprensivo di un estratto testuale dei punti salienti dell’intervista. Buon ascolto e buona lettura.

Partiamo dal ponte Garibaldi, dato l’annuncio del progetto definitivo di pochi giorni fa…
Faccio una premessa: il dibattito è stato affrontato perlopiù sulla stampa, svuotando il ruolo delle istituzioni. Finalmente, dopo mesi di proclami, ecco un’idea di questo ponte, ma cosa ne verrà fuori per la città? Che impatto? Tra tutte le soluzioni è stata scelta quella più impattante, senza considerare il contesto, penso alla viabilità: perché non sono state valutate altre soluzioni come i martinetti, un discorso molto valido e forse meno impattante. La sicurezza è prioritaria ma accanto, andrebbe preservata l’estetica e la funzionalità.

Regione, struttura commissariale, Comune e Anas hanno in conferenza stampa motivato questa scelta con il rispetto delle normative che prevedono il franco idraulico, scartando quindi altre soluzioni…
Da alcune uscite sulla stampa anche di tecnici, persone più qualificate di me, la soluzione che si può ottenere con le rampe potrebbe non essere l’unica in grado di dare sicurezza alla città. Anche sollevando il ponte con dei martinetti prima che si verifichi la piena potrebbe essere una soluzione che unisce sicurezza con la salvaguardia dell’estetica. Quest’amministrazione si è presentata come quella del dialogo però anche stavolta la città non è stata coinvolta. Tanti proclami, tanti annunci su interventi a breve, ma ancora di fatto nulla.

Questa è l’ultima novità sulla ricostruzione post alluvione: come vanno i lavori finora?
Siamo molto indietro. Tanto è stato fatto a valle, come la pulizia dei fiumi, ben venga perché va fatta manutenzione; ma tanti studi ci dicono che devono essere fatti interventi a monte per evitare che l’acqua arrivi a valle, come le vasche di espansione che hanno salvato anche altre zone nel nord Italia. Sul ponte del Vallone, due frazioni sono separate da mesi con conseguenze sull’economia di cittadini e imprese; ancora procediamo a rilento. 

Questa giunta può giovarsi di una mole di risorse enorme grazie al Pnrr, milioni e milioni. Che si traducono in tante manutenzioni.
Si è innegabile, ben vengano i lavori con il pnrr, significa sicurezza per la città. E’ vero anche però che molti progetti sono stati ripresi dal cassetto e alcuni non sono ancora stati attuati. Non sembra esserci però una strategia dietro. Poi molti progetti sono stati solo annunciati. Mi chiedo: alla fine della legislatura che città avremo davanti?

Stefania Pagani
Stefania Pagani

Siamo in piena estate: c’è stata o non c’è stata una seria programmazione degli eventi estivi? C’è stato coinvolgimento della politica? Le manifestazioni vanno nella direzione giusta?
Dopo la tendenza dello scorso anno, emerge anche quest’anno che la politica turistica della giunta Olivetti sia quella di spendere moltissimo, senza badare a spese, per il turismo, con molti eventi, anche costosi, senza un collegamento tra di loro o senza strategia. Sembra che questa proposta stia dando dei risultati positivi, ben vengano, ma è un successo momentaneo, soprattutto legato al weekend. Qual è la funzione turistica della città? La stiamo trasformando in un divertimentificio senza identità? Questa politica, a mio avviso, è miope e senza futuro. Il Summer Jamboree è un modello da prendere a esempio, un evento nato qui da noi, unico in Italia e che identifica una destinazione turistica: andrebbe, oltre che tutelato, anche moltiplicato.

E che giudizio date sul raduno Harley Davidson?
E’ stato colto un evento che ha portato turismo in un periodo di bassa stagione, forse un po’ troppo impattante a livello ambientale e per il centro storico. Vedremo con i numeri se ha portato un ritorno, ma la vedo dura che i partecipanti poi tornino da noi.

Il modello turistico familiare è in crisi? A che altri target guardare? Quale strategia?
Secondo me la strategia è fondamentale. Anziché prendere di tutto di più, dovremmo guardare a eventi come il Summer Jamboree e far diventare Senigallia riconoscibile per qualcosa. Un altro evento che si svolgeva solo a Senigallia c’era, il CaterRaduno, ma sappiamo com’è andata a finire. Questa amministrazione aveva anche tentato altre strade ma come mai dopo l’entusiasmo iniziale, per esempio, il festival del Fado non ha avuto seguito? Manca una vera strategia. Poi chiaro, una riflessione finale la faremo coi numeri alla mano, così come potremo capire quanti turisti sono giunti dall’America dopo il grande convegno con gli operatori turistici statunitensi.

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Lavori pubblici, tutti gli interventi fatti e quelli da fare sulle strade di Senigallia – INTERVISTA

Lavori al parcheggio della pesa pubblica in viale Leopardi a Senigallia
Lavori al parcheggio della pesa pubblica in viale Leopardi a Senigallia

Se volevate qualche informazione su tutti i cantieri che prenderanno vita nel corso dei prossimi mesi lungo le strade di Senigallia, ecco che questa intervista fa per voi. Vedendo mezzi e operai in azione in vari quartieri e frazioni della spiaggia di velluto, non potevamo esimerci dal fare alcune domande all’assessore ai lavori pubblici Nicola Regine sugli interventi in corso e quelli ancora da progettare e realizzare per quanto riguarda l’assetto viario della città. L’intervista è in onda mercoledì 31 luglio alle 13:10 e alle 20, giovedì 1° agosto negli stessi orari e domenica 4 a partire dalle 16:50 (la seconda di tre interviste), sempre su Radio Duomo Senigallia-InBlu (95.2 FM). Per chi non ha una radio, l’audio è disponibile anche qui in questo articolo.

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L’allarme del Gsa: «Poca attenzione e zero sensibilità degli amministratori sul verde urbano» – L’INTERVISTA

Ripresi i lavori per l'abbattimento dei pini in viale Anita Garibaldi a Senigallia
L’abbattimento dei pini in viale Anita Garibaldi a Senigallia

Alluvione, gestione dell’ambiente fluviale e delle dune, la presenza del fratino sul litorale senigalliese, ma anche verde urbano e rapporto con l’amministrazione comunale. Sono questi i principali temi che abbiamo affrontato nell’intervista alla presidente del Gruppo Società e Ambiente (GSA) di Senigallia, Annamaria Mori, e al tesoriere, nonché colonna portante dell’associazione, Giorgio Sagrati. L’intervista è in onda su Radio Duomo Senigallia-InBlu (95.2 FM) venerdì 19 luglio alle ore 20, sabato 20 alle ore 13:10 e alle 20 e domenica 21 a partire dalle ore 16:50, la terza di tre interviste consecutive. Il file audio integrale è disponibile anche in questo articolo dove potrete leggere i momenti salienti dell’intervista.

Intanto un po’ di storia…
L’associazione ambientalista nasce 42 anni fa. Negli anni ‘80 c’era un fermento diverso rispetto a oggi. In questi anni, alcune battaglie le ha vinte, alcune no ma si è sempre battuta per l’ambiente. Nel 2018 ha ripreso vita con un gruppo dopo il taglio della pinetina alla stazione ferroviaria che ha portato numerose proteste. Ma in passato si è lottato contro la lottizzazione sotto la balconata di Scapezzano.

Ma il GSA è schierato politicamente? Al vostro interno ci sono rappresentanti di qualche partito?
Siamo apartitici, il verde è importante per tutti, senza colori politici.

Che rapporto con l’amministrazione comunale?
Prima c’era poca sensibilità a certi temi, come il taglio degli alberi in piazza Garibaldi o alla stazione. L’attuale giunta, ci spiace dirlo, ne ha ancora meno. Abbiamo tentato comunque un dialogo ma si è interrotto.

Partiamo da viale Anita Garibaldi, cosa chiedevate e cosa si può fare ancora?
Ci sono stati vari incontri e noi ci siamo sempre battuti per la salvaguardia degli alberi: nonostante qualcuno dovesse essere abbattuto, noi abbiamo sempre ribadito l’importanza dello storico viale con pini che non potevano essere sostituiti con alberelli come vediamo oggi. Il viale ha oggi una differenza di temperatura di circa 5-6 gradi. Noi eravamo disponibili a valutare le alternative, ma ci siamo trovati di fronte a un progetto già fatto e già approvato. Si poteva fare di più nelle manutenzioni. Ora dovremo attendere almeno venti anni per vederne gli effetti.

Oltre ai rischi per l’incolumità, ci sono dei costi che l’amministrazione deve valutare…
Tutto ha un costo: le strade, i marciapiedi… perché agli alberi dobbiamo rinunciare? Una cura costante è minima, ma se vogliamo l’ombra e la frescura qualche costo dobbiamo pur sostenerlo. Ne affrontiamo tanti per le feste che non lasciano nulla alla città, mentre i benefici degli alberi ce li abbiamo tutto l’anno. Non ci sembra una posizione ideologica, il verde va a beneficio di tutti.

E oggi, con i cambiamenti climatici in atto, come facciamo?
Limitare gli abbattimenti il più possibile e poi, quando si interviene, si può scegliere piante di una certa dimensione. Costa di più ma sono scelte politiche e tecniche da fare. Addirittura ci sono città che tolgono l’asfalto per trasformare le zone in verde urbano.

Che proposte per il lungomare?
I tecnici vanno ascoltati e i suggerimenti seguiti. Le tamerici sono decimate per errori nell’impianto e nella conduzione. Se si aspetta solo che cada il ramo, il risultato è questo… Noi il progetto di riqualificazione del lungomare Marconi non l’abbiamo ancora visto, mi sembra che ci sia grande improvvisazione.

E le dune? sono una risorsa? Sono gestite bene?
Sì, sono una risorsa ma non sono tutelare adeguatamente. Non c’è contrapposizione con gli interessi economici, anzi potrebbero essere oggetto di studi e ricerche. Ci stiamo muovendo per una maggior tutela, così come per il fratino. Un documentario girato per metà qui ci informa che la sua presenza significa molto per Senigallia. Di certo ci sono un utilizzo improvvido della spiaggia, la presenza dei cani e la movimentazione con i grandi mezzi che ne mettono a rischio i nidi e la presenza.

Parliamo di alluvione e gestione dell’ambiente fluviale: si sta procedendo nella giusta direzione?
No, lo stesso Mario Tozzi ha detto che questo è il modo peggiore per intervenire. il fiume è diventato un canale con tante fragilità. Si aumenta la velocità dell’acqua ma in centro storico non sono cambiate le caratteristiche, quindi il rischio è immutato. Le vasche di espansione? Se ne parla da 40 anni, vanno a rilento ma servono: auspichiamo che vengano realizzate subito.

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