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Tag: spiaggia

Turismo: pochi eventi e strutture per i giovani, così Senigallia s(‘)offre

Il settore del turismo balneare a Senigallia sta affrontando una stagione turistica 2025 con diverse sfide, molte delle quali ancora irrisolte da tempo e altre che potrebbero protrarsi a lungo. Non parliamo del meteo ovviamente, che quest’anno comunque non sembra essere stato particolarmente nefasto per la spiaggia di velluto: parliamo di capacità di spesa dei “villeggianti”, di target turistici, di eventi, parcheggi, viabilità e infrastrutture. Questi gli argomenti al centro dell’intervista a Francesco Clementi, operatore balneare e vicepresidente della CNA di Senigallia, ospite recentemente a “20 minuti da Leone”. L’audio integrale è disponibile cliccando sul tasto play del lettore multimediale.

Un andamento stagionale altalenante

Clementi conferma che dopo un promettente giugno, complice anche il bel tempo, il mese di luglio ha registrato un calo di presenze, solo in parte attribuibile al maltempo. La motivazione principale sembra essere un calo del potere d’acquisto delle famiglie, che riducono la frequenza con cui si recano in spiaggia.

I giovani trainano il settore?

A differenza delle famiglie, che mostrano maggiore cautela nelle spese, i giovani rappresentano un motore economico più stabile per gli stabilimenti balneari, spiega Clementi, evidenziando come i giovani non solo frequentino assiduamente la spiaggia, ma mantengano anche un certo livello di spesa, garantendo una sicurezza per gli incassi. Tuttavia, il vicepresidente della CNA locale per il settore balneare solleva una questione cruciale: l’offerta serale della città per i giovani è carente. Secondo lui, Senigallia soffre la mancanza di locali notturni e eventi serali, portando i ragazzi a spostarsi verso località vicine come Civitanova Marche.

Che tipo di turismo? Quanti turismi?

Questo tema solleva nuovamente un interrogativo per le amministrazioni comunali che si sono succedute e che succederanno date le prossime elezioni: la città deve puntare sul turismo delle famiglie o su quello dei giovani? Oppure, in caso si optassse per i turismi al plurale, come farli coesistere? La cronaca recente ma anche le polemiche degli anni passati per la musica alta o gli schiamazzi notturni (solo per fare due esempi) sono solo la punta dell’iceberg con tanto di critiche…alle critiche!

Parcheggi, viabilità e infrastrutture

Un’altra criticità emersa è la carenza di parcheggi, specialmente sul lungomare Mameli, di ponente. La dipendenza dall’area di sosta ex Italcementi in zona porto o da Villa Torlonia alla Cesanella dimostrano ancora una volta che la mancanza di “parcheggi scambiatori” anche ai limiti della città, affiancate ovviamente da continui bus-navette, è un disagio per tutti, cittadini e turisti. La situazione poi è aggravata dall’assenza di piste ciclabili adeguate, che rendono la viabilità complessa e assolutamente rischiosa, soprattutto nei fine settimana. Il progetto di una pista ciclabile, che comporterebbe la rimozione di alcuni parcheggi, resta una questione spinosa e ancora da risolvere. Anche l’assenza di un’area per le manifestazioni a ponente crea problemi per organizzare feste ed eventi: una proposta potrebbe essere quella di valorizzare l’area dove si svolgono eventi come l’XMaster, trasformandola in una zona dedicata ai giovani. Da un lato potrebbe rappresentare una possibile soluzione per rivitalizzare l’offerta turistica di Senigallia e attrarre un pubblico più giovane, dall’altro potrebbe acuire le divergenze con i residenti.

L’altra questione: la Bolkestein

Nell’intervista Clementi ha anche toccato la principale problematica del settore, l’applicazione della direttiva Bolkestein per le concessioni balneari. Ancora c’è dibattito ma la mancanza di chiarezza a livello nazionale sta creando incertezza tra gli operatori, in attesa delle nuove norme che dovrebbero entrare in vigore nel 2027.

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Al via la stagione turistica: come si presenta la città di Senigallia? INTERVISTA AUDIO

Con l’avvio della bella stagione non poteva mancare un’intervista all’assessora all’ambiente, al verde e al porto di Senigallia, Elena Campagnolo. Con lei abbiamo cercato di fare il punto sui lavori di sistemazione del lungomare e della spiaggia di velluto, ma anche sulle alberature abbattute e quelle da ripiantare. Questioni ambientali, di vivibilità dello spazio cittadino, turistiche ma anche di decoro urbano si intrecciano dunque in questo audio che potete ascoltare venerdì 6 e sabato 7 giugno alle ore 13:10 e alle ore 20, ma anche qui in questo articolo grazie al lettore multimediale presente.

Estate e lavori

Campagnolo ha illustrato lo stato dei preparativi di Senigallia: si sta concentrando sulla manutenzione e sul decoro urbano, inclusi il taglio dell’erba nelle aree verdi, la potatura delle tamerici e la sistemazione delle siepi sul lungomare. Sebbene la stagione turistica sia già iniziata con diversi eventi e l’afflusso di visitatori, la preparazione della “spiaggia di velluto” procede tenendo conto delle condizioni meteorologiche che hanno rallentato la completa pulizia delle spiagge. Il fatto che siano ancora presenti i cumuli di sabbia da vagliare e i detriti da rimuovere ha suscitato in città qualche malumore.

Al porto

Se in spiaggia sono già arrivate le isole ecologiche e le griglie per il rimessaggio delle attrezzature dei bagnanti, discorso diverso è da fare invece per l’area portuale, in procinto di “ospitare” il mezzo per il dragaggio dell’avamporto, in cui il pescaggio è ridotto, inutile ai fini turistici e rischioso anche per gli operatori della pesca locale. Questi lavori, finanziati dallo Stato, dureranno circa dieci giorni e permetteranno l’ingresso a imbarcazioni di maggiori dimensioni senza impattare sul turismo: il materiale dragato – essendo non inquinato – verrà reimmesso in mare per il ripascimento.

Alberi e critiche

Lavori in corso a Senigallia per il taglio dell'erba nelle aree verdi della città

Senigallia possiede un patrimonio di oltre 30 mila alberi, quasi tutti censiti. L’assessora ha difeso la gestione, compresi gli abbattimenti, come quelli recenti su via Mercantini, perché motivati da perizie agronomiche sulla precarietà strutturale dei pioppi. Rispondendo alle critiche delle associazioni ambientaliste sulla trasparenza, Campagnolo ha affermato che c’è stato un dialogo iniziale e che, nonostante alcune incomprensioni, l’amministrazione ha scelto di procedere con gli interventi per riqualificare le vie e migliorare il decoro. Presenterà un bilancio delle piantumazioni e degli alberi abbattuti.

Riconoscimenti: bandiera blu e G20 spiagge

La città si è vista confermate le bandiere blu della Fee per la spiaggia e per l’approdo turistico, ma si può fregiare anche delle “spighe verdi” e del vessillo “eco schools” sempre in tema ambientale. Tra le iniziative per la sostenibilità ha annunciato la distribuzione di posaceneri in carta kraft per sensibilizzare i fumatori a non gettare mozziconi in spiaggia. Sul network G20 Spiagge, che riunisce le “città fisarmonica” che vedono triplicare la popolazione d’estate, Campagnolo si è detta ottimista considerandola un’opportunità per confrontarsi con realtà simili su temi cruciali come l’erosione costiera, gli spiaggiamenti e la gestione dei rifiuti estivi. All’orizzonte anche una legge nazionale per facilitare la gestione delle suddette tematiche nei centri del turismo che superano il milione di presenze.

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Bolkestein, con l’estate è resa dei conti per il sistema balneare italiano – INTERVISTA AUDIO

A sinistra Mauro Mandolini, presidente interprovinciale di Confartigianato Imprese Demaniali; a destra, il presidente nazionale Mauro Vanni
A sinistra Mauro Mandolini, presidente interprovinciale di Confartigianato Imprese Demaniali; a destra, il presidente nazionale Mauro Vanni

Sarà un’estate come le altre per quanto riguarda il settore turistico-balneare, con la solita spada di Damocle rappresentata dalla Bolkestein a limitare gli investimenti degli operatori e degli imprenditori. Anche rinnovare il parco ombrelloni o i lettini è un passo che in pochi sono disposti a compiere non sapendo ancora le reali condizioni sugli indennizzi di cui da tempo si parla ma sui quali ancora c’è incertezza. E senza garanzie di rientro, i soldi non vengono spesi se non per il minimo indispensabile. Questa la situazione nelle Marche, a detta del presidente interprovinciale Confartigianato Imprese Demaniali Mauro Mandolini, che non si limita a descrivere le preoccupazioni di titolari e gestori degli stabilimenti balneari o degli imprenditori che operano sul demanio pubblico (che può essere anche lungo i fiumi o laghi), ma lancia un appello a che ci sia chiarezza e parità di condizioni per tutti.

Da quanto tempo va avanti la discussione?
E’ dal 2006 che sono partiti i termini della direttiva Bolkestein, poi confermata nel 2009 e da lì a oggi siamo andati avanti a suon di proroghe. Adesso c’è un po’ una resa dei conti per la sentenza del Consiglio di Stato del 2022 che induceva i comuni a mettere mano alle evidenze pubbliche entro il 2023. Ora attendiamo che governo e commissione europea discutano sulla mappatura presentata per comprendere che non c’è la scarsità del bene, motivo per cui non servirebbe l’applicazione della Bolkestein.

Ma cosa prevede esattamente la direttiva Ue?
Che i beni demaniali non vengano assegnati in maniera automatica, ma abbiano una scadenza. 

E quindi? 
Serve l’evidenza pubblica per i beni che vengono dati in concessione e per i quali sussista la scarsità del bene, ovvero l’accesso sia limitato.

Come sono messe le imprese italiane?
Le imprese sono innanzitutto nate decenni fa, dopo aver visto le potenzialità del settore turistico balneare. Si è data importanza a queste attività fino a spronare gli imprenditori anche ad innovare i servizi offerti. Ormai siamo una tipicità Made in Italy ma non tutti sembrano averlo capito concretamente. Eppure è un sistema che va difeso proprio perché apprezzato in tutto il mondo.

Che rischi corre il sistema nostrano?
E’ il suolo demaniale che deve andare a evidenza pubblica, ciò che vi insiste sopra è l’impresa nostra. E noi chiediamo che rimanga lì dove è nata, non si possono delocalizzare. Anche perché grazie al nostro lavoro si è creato un valore in quel territorio lì, sono nate le località turistiche, sono arrivati gli alberghi e altre imprese, posti di lavoro. Quindi le nostre aziende hanno un valore commerciale che dev’essere riconosciuto, senza contare il fatto che tutti noi abbiamo investito il nostro futuro, i nostri beni e rischiamo di non rientrare degli investimenti fatti.

E adesso?
In attesa che si risolva la questione della mappatura sui beni demaniali fruibili e concessionabili, noi chiediamo che ci sia chiarezza sulle norme che devono valere per tutti a pari condizioni e certezza del rientro degli investimenti per i quali molti di noi hanno ipotecato i propri beni e averi. Siamo al momento in balìa delle onde in mezzo al mare, con una zattera che sta perdendo. Una totale incertezza, non sostenibile per una qualsiasi impresa.

Coon che spirito si affronta la stagione 2024?
Siamo delusi e stanchi perché non c’è una visione del futuro, nemmeno per il 2025 e 2026. Non sappiamo cosa ci aspetta. Le uniche certezze sono il nostro valore, la consapevolezza che il nostro lavoro ha portato benefici al territorio, la nostra importanza, accoglienza e tipicità. E le porteremo in ogni tavolo di discussione.

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Senigallia si prepara per la bella stagione: partiti i lavori di sistemazione e pulizia dell’arenile

Partiti i lavori di sistemazione e pulizia della spiaggia di velluto di Senigallia

La spiaggia di Senigallia è in questi giorni sotto i ferri per rifarsi il look. Sono partiti e proseguiranno almeno fino al prossimo mese i lavori di sistemazione e pulizia dell’arenile, da nord a sud, in vista dell’imminente stagione balneare in partenza il 10 maggio. Lavori che si stanno concentrando in alcune zone più centrali ma che riguarderanno in queste sei settimane – le due già passate più le prossime quattro – tutti i 14 km di spiaggia da Cesano a Marzocca.

Proprio nei due rami di lungomare, ponente e levante, sono in azione due vagliatori (in FOTO quello a Cesanella): si tratta di macchinari che separano la sabbia dagli altri materiali, come plastiche, metalli, tronchi, rami e detriti, anche di ridotte dimensioni. Caratteristici di questo periodo sono infatti i cumuli di sabbia o rifiuti affiancati sparsi un po’ di alcune, limitate, zone di arenile. Forse non un bello scenario per quanti si sono recati al mare in questi giorni ma necessario per poter portare avanti i lavori in tempo. Al momento non si può parlare di “corsa” come accaduto nelle passate stagioni primaverili, se non altro perché a oggi non ci sono stati grandi eventi meteorologici che hanno messo in discussione il calendario dei lavori di sistemazione.

Dunque mezzi pesanti in azione sulla spiaggia per ripulirla ma anche per rimuovere le dune – la fascia artificiale a protezione della parte “alta” dell’arenile – che vengono realizzate tra ottobre e novembre, prima dell’inverno, per evitare danni ai box che vengono lasciati nel resto dell’anno o che venga portata via dalle mareggiate gran parte della spiaggia. L’erosione non è infatti un fenomeno isolato in alcuni tratti della costa adriatica, ma riguarda un po’ tutta Italia e Senigallia non è da meno, anche se in certe zone è più accentuata. Come la porzione centrale tra molo e rotonda, dove la duna verrà rimossa per ultima.

Una buona notizia per chi ha un cane è che diversi stabilimenti balneari – circa una dozzina – hanno chiesto l’autorizzazione a creare delle aree ad hoc per gli animali d’affezione. Non potranno fare il bagno però, ma soltanto accedere alla spiaggia. Gli unici due stabilimenti dove i quattrozampe potranno entrare in acqua sono dislocati uno a ponente e l’altro a levante, per questioni di igiene pubblica.

C’è infine la novità che riguarda l’installazione di nuovi bagni – intesi come servizi igienici – a disposizione dell’utenza del lungomare e del porto. Quelli nell’area portuale sono in fase di realizzazione, anche se le riprese della serie tv con Marco Bocci hanno portato a un temporaneo stop ai lavori: i lavori riprenderanno tra pochi giorni; per quelli sul lungomare, sia nord che sud, si tratterà di una sostituzione, a cominciare da quelli più datati e in peggiori condizioni.

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Pulizia e manutenzione della spiaggia di velluto, costi in calo?

I lavori di pulizia della spiaggia e dell'arenile demaniale a Senigallia

Costeranno poco meno di un milione il servizio di pulizia dell’arenile demaniale e la manutenzione per quest’anno e per il 2025. E’ quanto emerge dalla determina n° 86 del 2024 del responsabile dell’area “porto e demanio marittimo” del Comune di Senigallia che ha riportato i costi per sistemare la spiaggia di velluto. Cifre pagate dall’ente in vista delle ultime due stagioni turistiche, in base al contratto in essere con la cooperativa “C.A.R. – Consorzio Artigiani Romagnolo”.

Dato l’avvicinarsi della bella stagione, i movimenti per sistemare l’arenile non potevano essere decisi all’ultimo minuto: il Comune ha quindi previsto già con la nota di aggiornamento del documento unico di programmazione (DUP) 2024/2026 di approvare l’impegno di spesa per gli anni 2024 e 2025. I servizi base di manutenzione e pulizia dell’arenile senigalliese, le opere accessorie di manutenzione che si rendono eventualmente necessarie, la movimentazione dei sedimenti marini e gli oneri per la sicurezza sono stati quantificati in totale in 494.460 euro per quest’anno e in 329.640 euro per il prossimo. In totale 824.100, iva compresa.

Complessivamente, al termine del contratto quinquennale risalente al 2020, il Comune di Senigallia avrà versato al Consorzio Artigiani Romagnolo una cifra importante, circa 3 milioni di euro, per mantenere decorosa la spiaggia di velluto tanto invidiata da molte città. I lavori poi, nello specifico, vengono eseguiti dalla consorziata ed esecutrice del contratto “Eco Demolizioni srl”, con sede anch’essa a Rimini. Di fatto, se rimangono da pagare poco più di 800 mila euro per gli ultimi due anni (salvo imprevisti), vuol dire che sono già stati sborsati oltre 2 milioni di euro, pari a 725 mila euro per ciascuno dei primi tre anni. Quote quindi in calo prima che scada il contratto in essere con il consorzio romagnolo nell’agosto 2025.

Nel frattempo i lavori partiranno ad aprile, tra un paio di settimane quindi, per preparare la spiaggia per l’estate. Le dune artificiali a protezione degli stabilimenti durante l’inverno verranno rimosse solo dopo Pasqua per evitare che le prossime mareggiate – che ci saranno senz’altro – possano rovinare l’arenile proprio a ridosso dei mesi clou. Per il 10 maggio dovrà essere tutto pronto: questa è la data per l’avvio del settore balneare. E in tanti hanno già cominciato a fare le pulizie.

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Bolkestein, a che punto siamo con l’applicazione della direttiva europea? INTERVISTA

I bagnanti sulla spiaggia di ponente di Senigallia

Qual è il futuro del settore balneare alla luce della ormai nota direttiva Bolkestein? Quali le ripercussioni possibili sul sistema imprenditoriale e quindi sull’utenza locale? Se n’è parlato in un incontro che si è tenuto lo scorso 17 febbraio a Senigallia. Promossa da Confartigianato Imprese Demaniali di Ancona-Pesaro e Urbino, l’iniziativa ha visto la presenza del presidente nazionale Mauro Vanni e un’ampia partecipazione di operatori balneari di Senigallia, Pesaro, Fano e Marotta.

Tanti i temi affrontati, a partire dal requisito per l’applicazione della Bolkestein, la scarsità del bene pubblico in questione (il demanio), fino all’azione del governo con la mappatura delle aree concessionabili e al meccanismo di indennizzo in caso di gara a evidenza pubblica. Tra le richieste degli operatori, ci sono soprattutto la certezza del quadro normativo e la possibilità di un periodo transitorio fino al 2033, prima dell’effettiva entrata in vigore della direttiva comunitaria.

A sinistra Mauro Mandolini, presidente interprovinciale di Confartigianato Imprese Demaniali; a destra, il presidente nazionale Mauro Vanni
A sinistra Mauro Mandolini, presidente interprovinciale di Confartigianato Imprese Demaniali; a destra, il presidente nazionale Mauro Vanni

Su questi argomenti abbiamo intervistato Mauro Mandolini, presidente interprovinciale Confartigianato Imprese Demaniali. Mandolini non ci ha solo fornito una panoramica sullo stato dell’arte, ma ci ha soprattuto spiegato le ragioni degli imprenditori che operano sul demanio pubblico (che può essere la spiaggia ma anche lungo i fiumi o laghi).

Ragioni che interessano quindi varie tipologie di operatori, sia quelli forse più noti, i balneari, ma anche chi ha o gestisce chioschi, edicole e altre attività sulla spiaggia: in generale i titolari di concessione che fanno impresa su aree demaniali.

Per ascoltare l’intervista, cliccare sul tasto play.

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Addio scogliere a Montemarciano, la Regione svela le carte: “solo” maxi ripascimento

Una mareggiata a Marina di Montemarciano: il ristorante Heidi in balìa delle onde nel novembre 2022
Una mareggiata a Marina di Montemarciano: il ristorante Heidi in balìa delle onde nel novembre 2022

Difesa della costa dall’erosione molto accentuata tra Falconara Marittima e Montemarciano e riduzione del rischio idraulico nel tratto terminale del fiume Esino. Sono questi gli obiettivi del maxi intervento che inizierà nel 2024 e che è stato presentato oggi allo stabilimento Heidi: agiranno insieme Regione Marche, Ministero Infrastrutture Trasporti, Provveditorato per le opere pubbliche Marche-Umbria-Toscana, RFI Rete Ferroviaria Italiana e i due comuni. 

Tanti gli attori, tante le risorse: sono in ballo ben 17,3 milioni di euro di cui 8 milioni dal Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC), altri 8 da Rfi e 1,4 dalla Regione. Un progetto molto atteso da enti locali, residenti e imprenditori della zona: ogni anno si ripresentano criticità per le continue mareggiate che lambiscono case e locali a Marina e che divorano ogni anno pezzi di strada e arenile. Con una continua spesa per sistemare tutto.

Il progetto

Serviranno innanzitutto per realizzare, nei primi mesi del 2024, sei scogliere a pettine della lunghezza di 100 metri ciascuna, emerse per 1,5 metri sul livello del mare davanti alla ex Montedison, nel territorio di Falconara Marittima; in secondo luogo anche per effettuare un ripascimento massivo dell’arenile a Marina di Montemarciano per 2 km di lunghezza e circa 80 metri in larghezza. Il tutto grazie a circa 320 metri cubi di ghiaia prelevati – per la prima volta – da 12 km lungo il letto del fiume Esino, contribuendo quindi a metterlo in sicurezza dal rischio esondazioni. Questo secondo intervento di ripascimento partirà però solo dopo l’estate 2024.

I commenti

Toni entusiastici da parte dell’assessore regionale alla difesa del suolo e della costa, Stefano Aguzzi: ha parlato del «più grande intervento di difesa della costa mai realizzato nelle Marche»; mentre secondo la sindaca falconarese Stefania Signorini è un «intervento fondamentale». L’amministrazione comunale di Montemarciano da anni chiede le scogliere e da anni venivano promesse ma mai realizzate: oggi la conferma che si dovrà attendere ancora tutto il 2024 e buona parte del 2025 per vedere i lavori.

L’altro lato della medaglia

Ma soprattutto oggi si è capito che Senigallia ha vinto: non verranno posizionate scogliere a Montemarciano. Di fatto si relega l’area di Marina al compito di sopportare ancora per anni gli effetti erosivi sul proprio litorale e si salva la spiaggia di velluto. Come “contentino” i lavori permetteranno di recuperare una porzione di spiaggia, di creare un collegamento diretto tra i litorali di Falconara e Marina di Montemarciano, e realizzare percorsi pedonali e ciclabili. Magra consolazione. A forza di pedalare.

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Pedane e attrezzature “lilla” per le persone con disabilità sulla spiaggia di Senigallia

Verniciate di lilla le pedane per le persone con disabilità sulla spiaggia di Senigallia
Verniciate di lilla le pedane per le persone con disabilità sulla spiaggia di Senigallia

Nuovi camminamenti per le persone con disabilità a Senigallia. L’annuncio arriva dall’amministrazione comunale che ha anche pensato di rendere più facilmente individuabili i tratti di spiaggia dotati di attrezzature idonee. Le pedane destinate ad accogliere le persone con disabilità sono state fatte verniciare con il colore lilla, colore anche della – appunto – “bandiera lilla” dedicata ai Comuni che si impegnano per ridurre gli ostacoli alle persone con ridotta o scarsa deambulazione. Il progetto è il risultato di una collaborazione tra gli uffici turismo, pari opportunità e porto.

«L’obiettivo – ha spiegato il sindaco Massimo Olivetti – è quello di implementare l’offerta turistica con servizi inclusivi che possano rendere l’esperienza turistica delle persone disabili, più appagante favorendo il matching tra domanda ed offerta di servizi inclusivi».

Sono sette gli accessi alla spiaggia libera dove sono state realizzate le pedane colorate inoltre, all’ingresso di ognuna di esse è stato installato un cartello con le indicazioni per prenotare la sedia job che consente, alle persone costrette su una sedia a rotelle, di godere dell’acqua del mare e fare un bagno.

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Defibrillatori in spiaggia, ai concessionari di Senigallia altri 15 dispositivi

Defibrillatori in spiaggia ai concessionari balneari di Senigallia per una città cardio protetta
Defibrillatori in spiaggia ai concessionari balneari di Senigallia per una città cardio protetta

Defibrillatori in spiaggia per una città cardioprotetta. Questo il senso del progetto “Save your life – lifeguard” che ha visto la luce ieri, giovedì 13 luglio. Coinvolgerà 15 concessionari balneari di Senigallia ai quali verrà consegnato un defibrillatore ciascuno in modo da poter essere tempestivi nei soccorsi in caso di arresto cardiaco improvviso.

L’iniziativa è del Consorzio Senigallia Spiagge e di Confartigianato che rappresenta circa 60 attività, ed è promosso in collaborazione con il centro di formazione SaveYourLife. Si inserisce in un percorso avviato da tempo e finalizzato a garantire la sicurezza e la tranquillità dei bagnanti che frequentano il litorale ai turisti, oltre che ad aiutare i concessionari a garantire un servizio fondamentale che rappresenta un valore aggiunto per la ‘Spiaggia di Velluto’ e per i suoi operatori.

L’estate 2022 è stata drammatica dal punto di vista dei malori in mare, poi rivelatisi fatali: il progetto mira a ridurre le morti in vacanza, che riguardano soprattutto persone anziane, garantendo la presenza di un defibrillatore nelle vicinanze, in modo da poter intervenire nel giro di pochissimi minuti in attesa dell’arrivo dei soccorsi.

«Questo progetto che contribuisce a rendere più serena la permanenza in spiaggia dei bagnanti e che qualifica il servizio offerto dai nostri concessionari», ha affermato Egidio Muscellini, presidente dell’area territoriale di Senigallia di Confartigianato. Soddisfatto Piergiovanni Cicconi Massi, presidente del ‘Consorzio Senigallia Spiagge’ che gestisce il servizio di salvamento sul litorale senigalliese: «Sono particolarmente orgoglioso che finalmente sia partito questo progetto. È da tempo che ci stavamo lavorando e mi auguro che, stagione dopo stagione, si possa ampliare fornendo i defibrillatori a tutti i concessionari della Spiaggia di Velluto».

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Italia Nostra: serve più attenzione alle dune in spiaggia di Senigallia

Dieci anni fa il progetto di ripristino e gestione dell’ambiente dunale sui lungomari nord e sud di Senigallia. Poi negli anni l’attenzione è venuta un po’ a mancare fino a rischiare di fare scomparire intere aree sotto i colpi dell’interesse privato. Non è uno scenario apocalittico ma l’allarme sulle dune della spiaggia di velluto lanciato è la sezione locale di Italia Nostra.

Gli obiettivi iniziali erano sia la tutela del patrimonio dunale esistente, ossia le dune già formate e presenti lungo il litorale sud (Ciarnin), sia il ripristino delle dune lungo il litorale nord (Cesanella-Cesano). Tutela che poi si è estesa anche al fratino, la specie di uccello protetta dalla comunità europea, e al rospo smeraldino un piccolo anfibio che vive nei fossi, anch’esso tutelato dalle direttive Ue.

Se all’inizio sembrava filare tutto liscio o quasi, col passare del tempo sono venuti meno sia il supporto di alcune associazioni ambientaliste locali (che mantenevano la gestione tecnica dei progetti di salvaguardia e monitoravano con costanza l’ambiente dunale), sia l’interesse pubblico fino a rischiare di cancellare il lavoro fatto sinora.

Da qui l’appello a riprendere in mano con forza la progettualità per la corretta gestione di un ambiente così particolare. L’associazione, che si occupa sia di beni artistici e storici che naturalistici della nazione, chiede che «venga istituzionalizzato con convinzione l’obbligo della manutenzione e il controllo del rispetto del piano affidato ad uno specifico ufficio».

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Spiaggia ripulita a Senigallia dopo il maltempo e gli allagamenti

Ripristinata la spiaggia di velluto di Senigallia dopo l'ondata di maltempo del 16 e 17 maggio 2023
Ripristinata la spiaggia di velluto di Senigallia dopo l’ondata di maltempo del 16 e 17 maggio 2023

Corsa contro il tempo a Senigallia per pulire la spiaggia di velluto in vista dell’ultimo fine settimana di maggio. Dopo l’ondata di maltempo del 16 e 17 maggio che ha causato danni e allagamenti non solo in Emilia Romagna ma anche nelle Marche, l’amministrazione comunale ha accelerato con i lavori di pulizia e ripristino dell’arenile.

Operazioni a ritmo serrato per restituire alla città, agli imprenditori e ai primi turisti una spiaggia pulita, nuovamente attrezzata e con la sabbia livellata. Nei giorni scorsi, infatti, si erano riversate sul bagnasciuga tonnellate di detriti, tronchi e rami portati a mare dalla piena dei fiumi Misa, Nevola e Cesano e dai fossi, uno dei quali è tracimato causando allagamenti in alcune abitazioni e garage.

Con l’aumento delle temperature e le prime vere giornate di primavera, la spiaggia è tornata al suo splendore: il lavoro di ripristino è stato effettuato a tempo quasi record e ha ottenuto il plauso delle associazioni di categoria, degli operatori balneari e degli albergatori, pronti con stabilimenti e hotel ad accogliere i turisti. Un biglietto da visita che l’amministrazione comunale del sindaco Massimo Olivetti esibisce con soddisfazione.

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Ripristinata la spiaggia di velluto di Senigallia dopo l'ondata di maltempo del 16 e 17 maggio 2023
Ripristinata la spiaggia di velluto di Senigallia dopo l’ondata di maltempo del 16 e 17 maggio 2023

Nuovamente scomparsa la spiaggia a Marina di Montemarciano: era stata appena risistemata

Nuovamente scomparsa la spiaggia a Marina di Montemarciano dopo le mareggiate del 16 maggio 2023: era stata appena risistemata
Nuovamente scomparsa la spiaggia a Marina di Montemarciano dopo le mareggiate del 16 maggio 2023

Non c’è pace per il litorale a Marina di Montemarciano: l’ennesima mareggiata legata al maltempo dei giorni scorsi ha infatti riversato sull’arenile numerosi detriti e danneggiato i lavori di ripascimento che si erano conclusi la settimana precedente con il contributo della Regione Marche.

Il tratto di spiaggia maggiormente interessato dal fenomeno erosivo è quello tra i ristoranti “Alberto Berardi” e “Heidi”. L’amministrazione comunale è al lavoro per un nuovo intervento di pulizia della spiaggia e poi di ripascimento con la ghiaia proveniente dalla vicina Senigallia in base al piano di difesa della costa.

Ma non si tratterà solo di questo perché sono in programma anche opere per migliorare i servizi rivolti a residenti e turisti: nuovi servizi igienici, docce sull’arenile con temporizzatore per ridurre gli sprechi e la realizzazione di 5 dissuasori di velocità con passaggio pedonale nei punti considerati “critici” del lungomare di Montemarciano. Verrà inoltre ripulita l’area camper tra il lungomare e la ferrovia per ripristinare il decoro urbano mentre entro la prima settimana di giugno – annuncia il vicesindaco Andrea Tittarelli – verrà rifatta ex novo la segnaletica orizzontale su tutto il lungomare.

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