Fotografia, dai ritratti in studio agli scatti rubati in strada: intervista a Laura Giammichele
Un’artista a tutto tondo, capace di spaziare dalla grafica alla fotografia commerciale, dalla street photography al ritratto in studio e al reportage di viaggio: è Laura Giammichele, volto noto a Senigallia e non solo, che si prepara a inaugurare la sua mostra personale “Camei”. L’abbiamo intervistata per Radio Duomo Senigallia (95.2 FM): l’audio, andato in onda nei giorni scorsi, è ancora disponibile qui grazie al lettore multimediale.
L’esordio con l’analogico e la rinascita con il digitale
La sua passione per la fotografia è iniziata in gioventù, quando regnava l’analogico e la camera oscura permetteva – seppure nella sua complessità – di comprendere quali errori si commettevano e quali percorsi portavano alla giusta direzione. Impara l’arte e poi mettila da parte… e così ha fatto: per anni si è dedicata alla sua professione di grafica. «La fotografia è tornata nella mia vita circa 15 anni fa, con l’avvento del digitale che ha reso tutto molto più semplice», racconta l’artista. Un nuovo approccio, coinciso con la sua grande passione per i viaggi. «Quando viaggio, soprattutto da sola, mi muovo con una lentezza diversa – continua Laura Giammichele. Mi siedo in un bar o in una piazza, mi guardo intorno e qualcosa accade». Il suo non è un approccio tecnico accademico, bensì un mix di «esperienza, pratica, casualità e passione», che la porta a volte anche a prevedere una scena e decidere se raccontarla.
La persona al centro: in studio e in strada
Il punto focale della sua produzione è senza dubbio la persona, l’essere umano colto nelle sue espressioni e dettagli più autentici. «C’è sempre un film, un qualcosa che si rinnova in strada, un dettaglio che mi interessa» spiega. Laura Giammichele non si limita alla fotografia di viaggio e di strada, ma si dedica con altrettanta passione al ritratto in studio, sottolineando la differenza e il fascino di entrambi i generi. «La persona in strada è più ‘reale’ – ammette – ma è altrettanto bello creare una sintonia con chi si mette in posa davanti a te, vedere come l’iniziale imbarazzo lasci spazio alla personalità». Una parte significativa del suo lavoro è legata alla collaborazione decennale con un marchio commerciale senigalliese, per il quale realizza servizi fotografici che fondono moda e street photography.
“Camei”: il gioiello ritratto
La mostra che verrà inaugurata sabato 25 ottobre, alle ore 18 alla galleria Box/3 in via Fagnani 3 a Senigallia per la curatela di Simona Zava, si intitola “Camei”: è il frutto di una duplice passione. Da una parte un gioiello di famiglia, custodito gelosamente alla bambina che fu e che si lasciò affascinare dal piccolo ritratto inciso a bassorilievo; dall’altra il cinema, con quelle brevi apparizioni cinematografiche: una celebrazione dei protagonisti dei suoi scatti. L’esposizione presenterà un allestimento variegato: 14 ritratti a colori di amici e conoscenti, affiancati da una serie di ritratti in bianco e nero di sconosciuti catturati per strada. Un alternarsi voluto per mostrare le diverse sfaccettature della sua arte.
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