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Tag: volontariato

Volontariato: Le Rondini di Senigallia “volano” verso un’altra sede

L’associazione di promozione sociale Le Rondini di Senigallia, attiva sul territorio da oltre vent’anni nel sostegno e nell’aggregazione dei minori, si prepara a un nuovo e importante capitolo della sua storia. Ne abbiamo parlato con Manuela Marchionni, volontaria ed ex presidente della realtà associativa locale, intervenuta ai microfoni di Radio Duomo Senigallia. L’AUDIO integrale, andato in onda nei giorni scorsi sulla frequenza “solita” dei 95.2 FM, è disponibile anche in questo articolo grazie al lettore multimediale.

Volontariato senza barriere

L’associazione Le Rondini si occupa di promuovere la socializzazione e il benessere psicofisico di bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni, favorendo lo sviluppo delle loro potenzialità cognitive e relazionali attraverso interventi socioeducativi. «Accogliamo bambini e ragazzi italiani e stranieri, senza limiti – ha spiegato Marchionni, aggiungendo che – attualmente sono prevalentemente di origine straniera, in maggioranza provenienti da Bangladesh, Pakistan, Ucraina e Albania». Le attività, svolte dal lunedì al venerdì, spaziano dal fondamentale sostegno allo studio pomeridiano (dalle 15:00 alle 17:00) a un vasto repertorio di laboratori creativi e formativi dopo la merenda (offerta grazie alla generosità di produttori locali) e momento di socializzazione. Tra le proposte degli ultimi anni: teatro, fumetto, cortometraggi, danza, musica, rap, educazione ambientale e produzione di scritti contro le discriminazioni.

Contrastare il disagio, prevenire la devianza

Oltre all’aggregazione, Le Rondini svolge un ruolo cruciale nel contrastare il disagio e nel prevenire la devianza minorile partendo dal contesto familiare d’origine. «La nostra missione è combattere ogni forma di disagio e devianza – ha sottolineato Marchionni -. L’associazione si trova spesso a intervenire in situazioni legate a marginalità, degrado, e vulnerabilità socioeconomica, collaborando attivamente con i servizi sociali del Comune di Senigallia e figure esperte come psicologi ed educatori». In alcuni casi, l’associazione è coinvolta anche in percorsi di messa alla prova, offrendo a giovani che hanno commesso degli errori l’opportunità di svolgere servizio di volontariato come percorso rieducativo. «È un modo positivo, più che punitivo, per riportarli nei binari» ha spiegato l’ex presidente.

La nuova sede e i lavori

Sono note le difficoltà legate alla ricerca di una nuova sede dopo aver lasciato i locali dell’ex collegio Pio in piazza Garibaldi. Dopo un periodo in una sede provvisoria e a pagamento in via Porta Mazzini 3 dove si trova ancora oggi, recentemente l’associazione ha ricevuto una notizia che infonde rinnovato entusiasmo: l’assegnazione di nuovi spazi in via Capanna, in locali di proprietà ERAP (l’Ente Regionale per l’Abitazione Pubblica) Marche. La notizia è fresca di assegnazione e rappresenta una svolta. Il quartiere, popolare e privo di altri luoghi aggregativi, trarrà enorme beneficio dall’arrivo dell’associazione. Tuttavia, il trasferimento definitivo è subordinato a un appello urgente alla comunità: la nuova sede necessita di importanti lavori di adeguamento e attrezzature.

L’appello alla solidarietà

Nasce dunque da questa situazione il caloroso appello che l’associazione Le Rondini lancia alla cittadinanza per raccogliere fondi (a questo LINK) e attrezzature. «Cerchiamo persone di buona volontà che condividano i nostri ideali di solidarietà verso i più fragili» ha concluso Marchionni. Per chi volesse contribuire con donazioni o supportare i lavori, è possibile contattare l’associazione recandosi presso i locali di via Porta Mazzini n° 3 (nel pomeriggio) o cercando tutte le informazioni sulla pagina facebook “Associazione Le Rondini”. Così saranno pronte per il volo nella loro nuova casa il prima possibile.

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Al via i lavori per la nuova casa della onlus “Il Giardino dei Bucaneve” a Serra de’ Conti

Prende il via un progetto ambizioso e fortemente voluto dalla comunità: la costruzione della nuova sede per l’associazione “Il Giardino dei Bucaneve Onlus” a Serra de’ Conti. La nuova “Casa Franco Perticaroli”, così intitolata in memoria di un volontario scomparso nel 2019, vedrà l’inizio dei lavori l’8 luglio, con una cerimonia di posa della prima pietra che vedrà la partecipazione di Emanuele Filiberto di Savoia. Ne abbiamo approfittato per fare qualche domanda alla presidente dell’associazione, Sonia Sdogati, e al sindaco di Serra de’ Conti, Silvano Simonetti. L’intervista sarà in onda venerdì 27 e sabato 28, alle ore 13:10 e alle ore 20, e domenica 29 giugno alle ore 17:15 circa, sempre su Radio Duomo Senigallia, ma disponibile anche qui grazie al lettore multimediale.

L’iniziativa nasce da un’esigenza urgente: i ragazzi del “Giardino dei Bucaneve”, attualmente ospitati in una struttura in affitto a Serra de’ Conti, hanno ricevuto la disdetta del contratto. Questa difficoltà si è però trasformata in una straordinaria opportunità grazie alla sinergia tra istituzioni, imprenditori e la cittadinanza. Un imprenditore locale, Antonello Verdini, ha donato un’area edificabile di oltre 6mila metri quadrati nella frazione Osteria.

Il progetto, già depositato in Comune e avallato dall’Ambito Territoriale Sociale numero 8, prevede la realizzazione di una struttura di quasi 500 metri quadrati su un unico piano. La nuova casa sarà interamente in bioedilizia e dotata di soluzioni domotiche all’avanguardia per garantire la massima autonomia e accessibilità alle persone con disabilità. L’obiettivo è creare spazi ampi e funzionali per un piccolo gruppo, promuovendo un percorso di vita indipendente e, soprattutto, il fondamentale progetto del “dopo di noi”.

PER SAPERNE DI PIU’: ASCOLTA LA NOSTRA PRIMA INTERVISTA

Il valore di questa iniziativa risiede anche nella vasta rete di solidarietà che si è creata. Imprenditori del territorio hanno offerto il loro contributo gratuitamente, dalla progettazione ai calcoli strutturali, fino alle indagini geologiche. Aziende importanti, come quella che fornirà la struttura in legno, hanno garantito donazioni significative. Anche il Comune di Serra de’ Conti ha dimostrato il suo pieno sostegno, votando all’unanimità l’esonero dal pagamento degli oneri concessori di costruzione, a patto che la struttura mantenga la sua finalità pubblica.

Il Giardino dei Bucaneve” promuove progetti e attività per favorire una sempre maggiore autonomia delle persone seguite dai volontari, in modo che possano avere sempre più strumenti a loro disposizione per vivere a pieno la vita e gradualmente staccarsi dalla famiglia di origine, in vista del momento in cui non ci sarà più.

L’entusiasmo attorno al progetto è palpabile, con numerosi personaggi famosi del mondo dello spettacolo e dello sport, da Jovanotti a Beppe Bergomi, che hanno espresso il loro sostegno. Lo scorso 7 giugno, tutte le associazioni locali di Serra de’ Conti si sono unite per una festa il cui ricavato sarà interamente devoluto al “Giardino dei Bucaneve”, a dimostrazione di una comunità che si stringe attorno ai più fragili.

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Prima uscita a Senigallia per gli ospiti della fondazione Opera Pia

Prima uscita per alcuni ospiti della Fondazione Opera Pia il venerdì appena trascorso, organizzata all’interno di un progetto del gruppo volontari de Il Seme insieme all’Avulss, con la psicologa Michela Boscaro e l’assistente sociale Valerina Sipari. Sono numerose infatti le attività di animazione, avviate da qualche tempo a questa parte dall’associazione di volontariato Il Seme, per gli anziani ospiti dell’Opera Pia che apprezzano e che riescono a partecipare a momenti creati per loro con un’attenzione particolare ai loro interessi.

In collaborazione con l’Auser, che ha messo a disposizione un autista per la guida del pulmino attrezzato dell’Opera Pia, alcuni ospiti della casa riposo di Senigallia sono stati in visita alla chiesa e al convento di Santa Maria delle Grazie. La chiesa è appena stata restaurata e accoglie, dietro all’altare, la meravigliosa pala della Madonna con Santi del Perugino, che rappresenta la Vergine col bambino fiancheggiati da sei figure di santi, databile a fine 1400, e una copia della Madonna di Senigallia di Piero della Francesca, ora collocata alla Galleria Nazionale delle Marche a Urbino. Nella zona esterna invece la visita è stata al chiostro, ottimamente conservato, e all’adiacente Museo della mezzadria, fondato da Sergio Anselmi nel 1978 per documentare la quotidianità di vita e di lavoro nelle campagne marchigiane nella prima metà del Novecento.

Grazie alla guida esperta di Donato Mori e alla gentilezza del custode Otello Cimarelli, gli ospiti dell’Opera Pia si sono lasciati conquistare da un pezzo di storia della nostra città e si preparano a intraprendere altre visite guidate, artistiche e storiche, sempre nelle giornate di venerdì. L’idea di riavvicinare gli ospiti all’arte, alla storia e alla bellezza del territorio fa parte della scelta di cura del benessere di tutte le persone accolte presso la casa di riposo.

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Volontariato in ascolto: cos’è il consultorio familiare Ucipem di Senigallia?

Si celebra il 24 maggio la giornata nazionale della consulenza familiare. A Senigallia, sede del consultorio familiare Ucipem, si terrà un open day per presentare alla cittadinanza i nuovi locali di via Gorizia 11, le attività del centro di consulenza e il nuovo corso di formazione per volontari, in partenza il prossimo autunno. 

Ne abbiamo approfittato per fare qualche domanda a chi il centro lo vive dall’interno, da tempo, prestando il proprio servizio in maniera professionale e gratuita. L’intervista alla volontaria Loredana Cantarini sarà in onda venerdì 23 e sabato 24 maggio, alle ore 13:10 e alle ore 20, mentre domenica 25 a partire dalle ore 17:15, sempre su Radio Duomo Senigallia (95.2 FM). L’audio integrale è disponibile anche in questo articolo grazie al lettore multimediale.

Il consultorio UCIPEM è un’organizzazione di volontariato che offre consulenza gratuita a persone singole, coppie e famiglie che vivono un disagio personale, familiare o relazionale. I consulenti familiari, professionisti dell’ascolto e della relazione umana, dedicano il loro tempo libero ad aiutare chi si trova in difficoltà. Le consulenze sono su appuntamento e si rivolgono a persone di ogni età. Il ruolo del consulente non è quello di suggerire soluzioni, ma di facilitare la persona a chiarire le proprie dinamiche interne e ad attivare le proprie risorse per trovare una via d’uscita dalla situazione di difficoltà. 

Loredana Cantarini
Loredana Cantarini

Loredana Cantarini ai microfoni di Radio Duomo Senigallia ha sottolineato l’importanza della formazione per i volontari del consultorio. Il consultorio di Senigallia è anche sede locale della SICOF (Scuola Italiana di Formazione per Consulenti Familiari), con sede a Roma. A ottobre 2025, a Senigallia, partirà il primo anno del corso triennale per consulenti alla persona, alla coppia e alla famiglia. E’ rivolto a chiunque desideri intraprendere un percorso di crescita interiore e maturazione umana, oltre a conseguire il diploma che abilita alla professione di consulente familiare. Include training group esperienziali per sviluppare le capacità di ascolto e autoascolto, lezioni teoriche sulle discipline inerenti alla metodologia della consulenza e due seminari residenziali annuali presso la sede centrale di Roma. 

Per tutte le informazioni:
Telefono: 351.38.38.782
Email: consucipemsenigallia@yahoo.it
Pagina Facebook: Consultorio familiare Ucipem Senigallia

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Da Jovanotti a Bocci e Cassini: la cultura a sostegno del progetto de “Il Giardino dei Bucaneve” – INTERVISTA

Dal messaggio di Jovanotti a quello degli attori Marco Bocci e Dario Cassini, il progetto che l’associazione “Il Giardino dei Bucaneve” sta mettendo in campo sta riscuotendo apprezzamenti e sostegno un po’ ovunque. E da qui nasce la nostra “esigenza” di saperne di più, motivo per cui abbiamo ospitato nello studio di Radio Duomo Senigallia la presidente della realtà associativa. Sonia Sdogati ci ha raccontato com’è nato il progetto ma anche ripercorso con noi la storia dell’associazione di volontariato, una storia interessante che potrete ascoltare direttamente dalle sue parole cliccando sul tasto play (riproduci” del lettore multimediale presente in questo articolo. L’intervista sarà in onda su Radio Duomo Senigallia (95.2 FM) lunedì 17 e martedì 18 marzo alle ore 13:10 e alle ore 20 di entrambi i giorni, oltre a un’ulteriore replica domenica 23 alle ore 16:50. Buon ascolto.

L’associazione è nata nel 2009 all’interno di un centro per disabili, poi man mano il Giardino dei Bucaneve ha preso la sua strada, focalizzandosi su un’esigenza cruciale per le famiglie delle persone con disabilità: il “dopo di noi”, ovvero cosa succederà ai figli quando i genitori non ci saranno più. Il progetto specifico è nato in realtà nel 2017: ne beneficiano persone provenienti da diversi comuni dell’ambito territoriale 8. L’obiettivo principale è duplice: non solo seguire queste persone, ma anche fornire loro gli strumenti per diventare sempre più autonome. Come?

Tramite una sempre maggiore attitudine a far da soli nella convivenza in un appartamento a Serra de’ Conti. Oltre a queste attività l’associazione si occupa anche di organizzare uscite al mare, attività sportive, culturali e ludiche, la pet therapy, ma anche di socializzazione per favorire un graduale distacco dalle famiglie e iniziare un percorso in un contesto un po’ più ampio.

Sonia ha sottolineato come la loro forza sia anche il coinvolgimento attivo dei genitori, che spesso diventano volontari, creando un clima di grande apertura e collaborazione. L’associazione conta circa 30 volontari, tra cui i genitori fondatori, e quattro dipendenti che gestiscono l’appartamento. L’età degli ospiti è adulta, dai 40 anni in su, persone con disabilità le cui famiglie iniziano a non poter più garantire la stessa assistenza o magari non ci sono più. Il progetto mira proprio ad accompagnare queste persone per tutto il resto della loro vita, nel momento in cui la famiglia d’origine viene a mancare.

Sonia Sdogati, presidente dell'associazione di volontariato "Il Giardino dei Bucaneve"
Sonia Sdogati, presidente dell’associazione di volontariato “Il Giardino dei Bucaneve”

Recentemente, il Giardino dei Bucaneve ha dovuto affrontare un imprevisto: la disdetta del contratto d’affitto dell’appartamento. Tuttavia, questa difficoltà si è trasformata in una grande opportunità. L’associazione aveva da tempo il sogno di realizzare una casa più grande e più adatta alle esigenze dei ragazzi, soprattutto per chi ha problemi di mobilità. Questo sogno sta per diventare realtà grazie alla generosa donazione di un imprenditore locale, Antonello Verdini, che ha donato 6.000 metri quadri di terreno. Si spera di iniziare i lavori già tra giugno e settembre, con l’obiettivo di trasferirsi entro novembre 2026. Un aspetto molto significativo è che la casa sarà intitolata a Franco Perticaroli, un volontario storico dell’associazione, figura fondamentale e molto amata.

Il progetto ha ricevuto un sostegno importante anche da personaggi noti come Jovanotti, Marco Bocci e Dario Cassini, che hanno realizzato dei videomessaggi di incoraggiamento, contribuendo a dare maggiore visibilità all’iniziativa a livello nazionale.

Per sostenere il Giardino dei Bucaneve: attraverso il sito internet www.ilgiardinodebucaneve.it, i canali social, un futuro crowdfunding per la nuova casa e la possibilità di devolvere il 5 per mille indicando il codice fiscale 9202 36 70 422.

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Vent’anni di Auser a Senigallia, tra progetti a favore di anziani, fragili e disabili. E nel futuro…

I loro pulmini e mezzi per il trasporto di persone sono ben riconoscibili e si vedono ogni giorno percorrere le strade di Senigallia. Ma cos’è l’Auser? E’ un’associazione di volontariato, nata a livello nazionale nel 1989 da un’idea dell’ex segretario della CGIL Trentin per assistere gli anziani e le persone fragili o con disabilità. Nelle Marche arrivò nel 1991, mentre a Senigallia è attiva da vent’anni anche se ufficialmente nasce nel 2007.

Ne abbiamo approfittato per chiedere maggiori informazioni al presidente Alessandro Salvatori e alla responsabile cultura dell’associazione Donatella Grilli. L’intervista, in onda venerdì 7 e sabato 8 marzo alle ore 13:10 e alle ore 20, sarà replicata anche domenica 9 a partire dalle ore 16:50 (il terzo di tre contributi audio), sempre su Radio Duomo Senigallia (95.2 FM). Qui sotto è disponibile il lettore multimediale per riascoltarsi l’audio integrale della chiacchierata, oltre a un breve testo di accompagnamento.

L’associazione fornisce servizi di trasporto socio-assistenziale sul territorio senigalliese, grazie a una convenzione con l’Unione dei comuni “Le terre della marca senone”, ma offre anche compagnia agli anziani nelle case protette, assistenza in biblioteca e un servizio di contatto telefonico per contrastare la solitudine, attivo il lunedì e mercoledì pomeriggio. Promuove inoltre progetti intergenerazionali, coinvolgendo studenti delle scuole superiori in attività di supporto tecnologico per gli anziani, per la conoscenza dei dispositivi come smartphone o strumenti come la posta elettronica certificata (pec).

Recentemente ha rinnovato le proprie cariche elettive, confermando la fiducia al presidente Salvatori, il quale ha mantenuto il proprio direttivo per altri quattro anni di mandato. Punti cardine dell’operato dell’Auser sono i valori di comunità, per far uscire dall’isolamento le persone anziani; la giustizia sociale per evitare che gli squilibri sociali ricadano sempre sui più fragili; e la passione che muove i circa 60 volontari del gruppo senigalliese.

E tra i progetti futuri? Questo e molto altro nell’intervista audio che vi invitiamo ad ascoltare.

La sede dell’AUSER si trova presso la CGIL in via Mamiani 5, a Senigallia. L’associazione è contattabile telefonicamente al 370 313 0898 o tramite la pagina Facebook “AUSER Volontariato Senigallia“.

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Gli sguardi per tornare a vivere davvero

Uccellini, animali, contatto, persone, vita, esperienze

Da questa esperienza che ho vissuto mi ha insegnato che dopo un brutto periodo un brutto momento ci si può sempre venirne fuori basta crederci. Infatti è come stato ritornare a vivere, sono tornato a parlare con i miei amici, sono ritornato ad uscire, andare a giocare a calcetto con i miei ex amici delle medie ed ho cercato lavoro e l’ho trovato; un lavoro che mi piace e che mi soddisfa farlo e sono molto fiero di me perché grazie al mio lavoro, al mio impegno do’ un grandissimo sostegno alla mia famiglia. Mi piace molto vedere persone intorno a me a cui voglio bene. Se anche adesso quando penso quello che ho vissuto che ho passato in quel momento lì ringrazio ancora adesso le persone che sono state intorno a me a sostenermi a darmi una mano perché se no non ce l’avrei fatta a ritornare a vivere. In tutto questo, ricorda che sono un essere umano e non c’è niente di male nell’avere bisogno di un po’ di tempo per ricominciare. Mi hanno detto che non è tanto la tua storia a definire chi sei. Ma quanto ti lasci influenzare da essa nel momento presente. Adesso ho fatto anche un’esperienza come volontario al centro X dove ho fatto un’esperienza piacevole, ho conosciuto nuove persone e ho ascoltato anche le loro storie. E’ una esperienza che sono soddisfatto di averla fatta: ho dato una mano a preparare la cena insieme ai ragazzi; io ho conosciuto anche tanti volontari che gli piace dedicare un po’ del loro tempo della vita ad altre persone in difficoltà.

E’ bello lasciarci toccare dalle parole di questo ragazzo che ho incontrato nella mia vita professionale di operatrice sociale che lavora dentro un articolato sistema di servizi ed istituzioni destinate a ragazzi/e con varie difficoltà. Semplice ma efficace traspare la possibilità che ha ciascuno di noi di poter ri-partire, ri-fiorire, ri-iniziare dagli imprevisti sul cammino, avvenuti per agiti irregolari della condotta, voluti più o meno inconsapevolmente o comunque spesso per molteplici situazioni intrecciate.

Incontro gli sguardi di molti ragazzi e delle loro famiglie nella mia vita professionale, che sono segnati entrambi da vicende- incidenti di percorso; il cammino a volte sembra pesantemente precluso e destinato ad una conclusione negativa. Ma voglio soffermarmi in questa riflessione sulle parole del ragazzo che ha superato quei momenti grazie “alle persone che sono state intorno a me a sostenermi”.

Le parole utilizzate dal ragazzo sono l’esempio di quanto sia importante il mondo delle persone che ruotano intorno al mondo dei ragazzi (famiglia, servizi, amici, …); quanto sia importante l’ascolto dell’altro, il tempo dedicato, le persone intorno significa esserci fisicamente, con la propria presenza fisica nella sua interezza di mente e cuore, prima di tutto, intorno ai ragazzi del nostro tempo. Sembra emergere anche nella narrazione successiva del ragazzo l’importanza per i ragazzi di incrociare adulti significativi, per “riprendere a vivere” come dice il ragazzo.

Cosa serve per attraversare i momenti di difficoltà e riprendere il cammino? Cosa aiuta a ri-fiorire? A riprendere un percorso che possa far proseguire il processo di maturazione di un giovane/a che ha un futuro da costruire?

La testimonianza conferma quanto davvero sia fondamentale la relazione nei percorsi di vita delle persone; incrociare gli sguardi tra adulti e ragazzi, raccontare, narrare la propria storia permette di poterla guardare e attraversare per superarla. 

Un altro elemento chiave che emerge dalla breve testimonianza del ragazzo è l’esperienza; non bastano le parole per spiegare le cose e i loro significati valoriali. Occorre che ciascuno si “sporchi” le mani, che ci metta il suo cuore e la testa nelle esperienze sociali e civili delle nostre comunità di appartenenze intanto per conoscere la realtà che li circonda (troppo spesso la realtà dei ragazzi è solo quella conosciuta dentro il video del telefono!) e poi che gli permetta di donare gratuitamente qualcosa di sé, il proprio tempo, le proprie emozioni, le proprie azioni e relazioni. In questo tempo in cui tutto ha un prezzo, le parole del ragazzo ci raccontano la fondamentale importanza di vivere esperienze di gratuità che permettono di incrociare volti di persone segnate dalla vita come me e di allargare il proprio mondo e la propria cultura. Allora vicinanza, ascolto profondo, relazioni significative queste sono le ricette che permettono di far rifiorire l’uomo, l’uomo che è sempre fatto di bene e di male, che non è mai il suo errore o il suo imprevisto di cammino ma è una persona, soggetto di dignità e rispetto.

Le parole di Nazim Hikmet concludono in modo significativo questi pensieri “Prima di tutto l’uomo. Non vivere su questa terra come un estraneo o come un turista nella natura. Vivi in questo mondo come nella casa di tuo padre: credi al grano, alla terra, al mare ma prima di tutto credi all’uomo. Ama le nuvole, le macchine, i libri. Ma prima di tutto ama l’uomo. Senti la tristezza del ramo che secca, dell’astro che si spegne dell’animale ferito che rantola ma prima di tutto senti la tristezza e il doloro dell’uomo. Ti diano gioia tutti i beni della terra: l’ombra e la luce ti diano gioia le quattro stagioni ti diano gioia ma soprattutto, a piene mani ti dia gioia l’uomo!”.

Questo articolo è stato pubblicato
nel numero di maggio
de La Voce Misena

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Senigallia, la residenza protetta Mastai Ferretti si trasforma in un luogo d’arte col progetto “Opera Mia”

Il giardino sensoriale della fondazione Opera Pia Mastai Ferretti di Senigallia
Il giardino sensoriale della fondazione Opera Pia Mastai Ferretti di Senigallia

Una festa della poesia, della fotografia e della musica. Questo è stata l’iniziativa “Opera Mia” promossa nella fondazione Opera Pia Mastai Ferretti (da qui il nome) nel giardino sensoriale di viale Leopardi. Un pomeriggio dedicato agli ospiti e ai loro familiari, un evento per ridare centralità alle persone e stimolare le abilità residuali.

Alcuni di loro, si è scoperto, hanno un passato artistico anche importante: c’è chi è stato un poeta, chi musicista, chi pittore e chi invece si è dedicato all’arte fotografica. Scoperti questi talenti, il servizio animazione e di psicologia ha iniziato un lavoro specifico, culminato poi nel progetto e nella festa “Opera Mia”.

La festa si è svolta ieri, mercoledì 22 maggio, con la collaborazione delle associazioni di volontariato della città coordinate dall’associazione Il Seme: erano presenti quasi tutti i familiari degli ospiti e tanti volontari hanno arricchito con la loro partecipazione l’evento in giardino, praticamente tutto occupato dal numero di persone presenti.

Il pomeriggio è stato allietato dalla musica di Landi e Streccioni (violino e fisarmonica), il che ha “scandito” i tempi della lettura di poesie create dagli ospiti Cavallari e Colombaroni, mentre esposte nei corridoi e nel giardino della struttura per anziani vi erano le fotografie di Gambelli, coetaneo ed amico di Giacomelli.

All’iniziativa hanno partecipato per l’amministrazione comunale il vicesindaco Pizzi, l’assessora ai servizi sociali Petetta e il presidente del consiglio comunale Bello, ma vi erano anche altri autorevoli rappresentanti delle istituzioni della città e del territorio.

Solo il tempo – stavolta inteso in senso meteorologico – ha guastato un po’ il pomeriggio con un temporale, ma la conclusione è stata lo stesso gratificante per tutti coloro che hanno messo anima e corpo nell’organizzazione della festa, in primis Paradisi, presidente dell’associazione Il Seme.

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Avulss Monte Porzio: «Fare volontariato non è solo dare, ma è soprattutto ricevere»

attività al centro anziani
Attività al centro anziani

Abbiamo in questo periodo voluto dare spazio a una delle tante realtà di volontariato di cui, fortunatamente, è ricco il nostro territorio. Associazioni di promozione sociale (Aps), Enti di terzo settore (gli Ets, cioè le “ex” onlus) non sono solo sigle ma famiglie di persone che remano tutte nella stessa direzione, quella di fare del bene a chi è solo, malato o in (anche temporanea) situazione di difficoltà. In questo bel lago, nuotano anche gli “avulssini” di Monte Porzio, a cui abbiamo rivolto alcune domande, dopo aver conosciuto le associazioni Avulss di Chiaravalle (LEGGI QUI), Mondolfo (LEGGI QUI) e Senigallia (LEGGI QUI).

Quali sono i servizi o i settori a cui vi dedicate di più?
La nostra sezione Avulss di Monte Porzio è maggiormente impegnata nell’aiuto compiti, dei bambini e dei ragazzi che hanno difficoltà scolastiche e nei corsi di italiano per stranieri. Vedere i progressi dei ragazzi – spiega Giada Belbusti – ci dà la forza di continuare con il volontariato anche nei momenti in cui incastrare famiglia, lavoro e volontariato sembra impossibile. Come associazione siamo impegnati anche nella distribuzione dei pacchi viveri, ai sempre più, purtroppo numerosi, nuclei famigliari in difficoltà. Essendo la nostra un’associazione molto giovane come età media dei membri, a volte si trova un po’ in difficoltà nello svolgere alcuni servizi, ma questo non ci ferma: siamo fiduciosi che con il nuovo corso base che si svolgerà in primavera riusciremo a sensibilizzare ancora una volta nelle persone la necessità e la gioia di essere volontari.

Cosa vi spinge nella vostra missione, quali le motivazioni che vi portano a prestare servizio all’altro?
Perché si fa volontariato: non è facile rispondere a questa domanda, bisogna innanzitutto partire dal concetto che fare volontariato non è solo dare, ma è soprattutto ricevere! Si dà il proprio tempo, la propria competenza, si mette a disposizione degli altri ciò che sappiamo fare e si riceve in cambio tanto, tanto di più. Questo perché chi decide di donarsi agli altri…

Continua a leggere nell’edizione digitale di giovedì 21 dicembre 2023, cliccando qui.

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Fondazione Caritas Senigallia: straordinaria risorsa, poco conosciuta nelle attività – AUDIO

Visita del presidente del consiglio comunale Massimo Bello alla fondazione Caritas Senigallia insieme al direttore Giovanni Bomprezzi
Visita del presidente del consiglio comunale Massimo Bello alla fondazione Caritas Senigallia insieme al direttore Giovanni Bomprezzi

Una visita istituzionale del presidente del consiglio comunale Massimo Bello alla Fondazione Caritas Senigallia si è svolta ieri, 9 febbraio, nei vari locali in cui la «realtà importante e straordinaria» opera. Un modo per sottolineare quella collaborazione e stima che è la base per intavolare ogni discussione utile a dare risposte concrete al territorio dove insistono tante forme di povertà e di difficoltà che riguardano singoli e famiglie, sia italiane che di origini straniere.

Il confronto tra Bello e il direttore della Fcs Giovanni Bomprezzi si è incentrato sulle varie sfide che oggi devono essere affrontate: dall’emergenza abitativa alla questione occupazionale, dal caro vita alle migrazioni, dalla guerra all’accoglienza tramite i servizi sociali, fino alla rete che la diocesi di Senigallia ha intessuto assieme ai vari comuni con cui collabora da anni.

Per saperne di più basterà ascoltare il file audio cliccando sul tasto play.

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Avulss Senigallia: punto di riferimento per chi è solo, malato o in difficoltà

La fondazione Opera Pia Mastai Ferretti di Senigallia
La struttura socioassistenziale della Fondazione Opera Pia Mastai Ferretti, in via Cavallotti a Senigallia

L’Avulss è una associazione autonoma di cittadini che, in basae alle diverse situazioni culturali, professionali, sociali, politiche, si mettono a servizio degli ultimi. Un impegno in prima persona, portato avanti anche attraverso le realtà socio-sanitarie dove si fa assistenza. Nel territorio della diocesi di Senigallia sono quattro realtà che operano in contesti di fragilità, con decine di volontari attivi e fantasiosi. Dopo aver conosciuto le associazioni Avulss di Chiaravalle (LEGGI QUI) e Mondolfo (LEGGI QUI), avviciniamoci a quella di Senigallia incontrando la presidente Flavia Fabrizzi.

Qual è l’identikit dell’Avulss senigalliese?
L’Avulss della nostra città è accanto a chi soffre, cercando di aiutare a superare momenti di difficoltà, offrendosi come punto di riferimento. E si propone di migliorare la qualità della vita di chi è in stato di sofferenza mettendo a disposizione la presenza di volontari presso la casa di riposo Opera Pia ‘Mastai – Ferretti’, l’ospedale e case private.

Come coinvolgere nuovi volontari?
Per diventare volontario occorre frequentare un apposito corso che si articola in una…

Nel vostro servizio all’Opera Pia, cosa ritenete più significativo?
L’aspetto più importante della nostra attività di volontariato è quello di…

Continua a leggere nell’edizione digitale di giovedì 21 dicembre 2023, cliccando qui.

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Avulss Chiaravalle, mettersi a fianco per aiutare

Numerosa la partecipazione al corso di formazione volontari promosso dall'Avulss di Chiaravalle, ottobre 2023
Numerosa la partecipazione al corso di formazione volontari promosso dall’Avulss di Chiaravalle, ottobre 2023

L’Avulss è una associazione voluta da don Giacomo Luzietti, originario di Corinaldo e promossa dall’Oari. Nasce nel 1979: l’acronimo significa “Associazione per il volontariato nelle unità locali socio snitarie” mentre Oari “Opera assistenza religiosa infermi”. L’Avulss è una realtà libera e autonoma di cittadini che, interpretando le diverse situazioni culturali, professionali, sociali, politiche, alla luce dei principi cristiani, si mettono soprattutto a servizio degli ultimi, sia direttamente, sia intervenendo nelle realtà socio-sanitarie. Nel 2004 la trasformazione in federazione mentre i nuclei locali sono divenute associazioni federate alla Federazione Avulss

Nel territorio della diocesi di Senigallia sono quattro le realtà Avulss che operano in contesti di fragilità, con decine di volontari attivi e fantasiosi. Oggi conosciamo quella di Chiaravalle, il cui direttivo è composto da Laura Fiorani, Maria Concetta Gullo, Maria Febbraio, Sabina Pimpini, Liliana Gara, Lorella Torcoletti, Andrea Schiadà, Carmen Gesualdi.

Qual è la storia dell’Avulss chiaravallese?
La sezione Avulss di Chiaravalle viene fondata nel 1985 per interessamento di alcune famiglie che, dopo aver partecipato ad un corso di formazione tenuto a Senigallia dallo stesso fondatore dell’Avulss (allora Oari) don Giacomo Luzietti, raccolsero con entusiasmo il progetto di volontariato.

Come e dove opera?
L’associazione si inserisce nelle strutture socio-sanitarie del Comune di Chiaravalle secondo lo statuto e in base alla Carta del Volontario che è il fondamento e l’ispirazione di ogni servizio svolto dall’Avulss. I volontari operano: nell’ospedale “Maria Montessori”, nei reparti di cure intermedie e di lunga degenza; nella Casa di Riposo La Ginestra; al centro per disabili L’Arcobaleno; al centro sociale per anziani “L’incontro” con l’attività “Soli non più”; presso la Casa Famiglia “La Compagnia del Vicolo” ed organizza un servizio di aiuto compiti per bambini della scuola primaria e secondaria di primo grado “Curiosi per natura” e a domicilio.

Come sono cambiate, nel tempo, le esigenze e i bisogni a cui date risposta?
L’Avulss di Chiaravalle ha sempre collaborato con…

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