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Tag: Gruppo Società e Ambiente

L’allarme del Gsa: «Poca attenzione e zero sensibilità degli amministratori sul verde urbano» – L’INTERVISTA

Ripresi i lavori per l'abbattimento dei pini in viale Anita Garibaldi a Senigallia
L’abbattimento dei pini in viale Anita Garibaldi a Senigallia

Alluvione, gestione dell’ambiente fluviale e delle dune, la presenza del fratino sul litorale senigalliese, ma anche verde urbano e rapporto con l’amministrazione comunale. Sono questi i principali temi che abbiamo affrontato nell’intervista alla presidente del Gruppo Società e Ambiente (GSA) di Senigallia, Annamaria Mori, e al tesoriere, nonché colonna portante dell’associazione, Giorgio Sagrati. L’intervista è in onda su Radio Duomo Senigallia-InBlu (95.2 FM) venerdì 19 luglio alle ore 20, sabato 20 alle ore 13:10 e alle 20 e domenica 21 a partire dalle ore 16:50, la terza di tre interviste consecutive. Il file audio integrale è disponibile anche in questo articolo dove potrete leggere i momenti salienti dell’intervista.

Intanto un po’ di storia…
L’associazione ambientalista nasce 42 anni fa. Negli anni ‘80 c’era un fermento diverso rispetto a oggi. In questi anni, alcune battaglie le ha vinte, alcune no ma si è sempre battuta per l’ambiente. Nel 2018 ha ripreso vita con un gruppo dopo il taglio della pinetina alla stazione ferroviaria che ha portato numerose proteste. Ma in passato si è lottato contro la lottizzazione sotto la balconata di Scapezzano.

Ma il GSA è schierato politicamente? Al vostro interno ci sono rappresentanti di qualche partito?
Siamo apartitici, il verde è importante per tutti, senza colori politici.

Che rapporto con l’amministrazione comunale?
Prima c’era poca sensibilità a certi temi, come il taglio degli alberi in piazza Garibaldi o alla stazione. L’attuale giunta, ci spiace dirlo, ne ha ancora meno. Abbiamo tentato comunque un dialogo ma si è interrotto.

Partiamo da viale Anita Garibaldi, cosa chiedevate e cosa si può fare ancora?
Ci sono stati vari incontri e noi ci siamo sempre battuti per la salvaguardia degli alberi: nonostante qualcuno dovesse essere abbattuto, noi abbiamo sempre ribadito l’importanza dello storico viale con pini che non potevano essere sostituiti con alberelli come vediamo oggi. Il viale ha oggi una differenza di temperatura di circa 5-6 gradi. Noi eravamo disponibili a valutare le alternative, ma ci siamo trovati di fronte a un progetto già fatto e già approvato. Si poteva fare di più nelle manutenzioni. Ora dovremo attendere almeno venti anni per vederne gli effetti.

Oltre ai rischi per l’incolumità, ci sono dei costi che l’amministrazione deve valutare…
Tutto ha un costo: le strade, i marciapiedi… perché agli alberi dobbiamo rinunciare? Una cura costante è minima, ma se vogliamo l’ombra e la frescura qualche costo dobbiamo pur sostenerlo. Ne affrontiamo tanti per le feste che non lasciano nulla alla città, mentre i benefici degli alberi ce li abbiamo tutto l’anno. Non ci sembra una posizione ideologica, il verde va a beneficio di tutti.

E oggi, con i cambiamenti climatici in atto, come facciamo?
Limitare gli abbattimenti il più possibile e poi, quando si interviene, si può scegliere piante di una certa dimensione. Costa di più ma sono scelte politiche e tecniche da fare. Addirittura ci sono città che tolgono l’asfalto per trasformare le zone in verde urbano.

Che proposte per il lungomare?
I tecnici vanno ascoltati e i suggerimenti seguiti. Le tamerici sono decimate per errori nell’impianto e nella conduzione. Se si aspetta solo che cada il ramo, il risultato è questo… Noi il progetto di riqualificazione del lungomare Marconi non l’abbiamo ancora visto, mi sembra che ci sia grande improvvisazione.

E le dune? sono una risorsa? Sono gestite bene?
Sì, sono una risorsa ma non sono tutelare adeguatamente. Non c’è contrapposizione con gli interessi economici, anzi potrebbero essere oggetto di studi e ricerche. Ci stiamo muovendo per una maggior tutela, così come per il fratino. Un documentario girato per metà qui ci informa che la sua presenza significa molto per Senigallia. Di certo ci sono un utilizzo improvvido della spiaggia, la presenza dei cani e la movimentazione con i grandi mezzi che ne mettono a rischio i nidi e la presenza.

Parliamo di alluvione e gestione dell’ambiente fluviale: si sta procedendo nella giusta direzione?
No, lo stesso Mario Tozzi ha detto che questo è il modo peggiore per intervenire. il fiume è diventato un canale con tante fragilità. Si aumenta la velocità dell’acqua ma in centro storico non sono cambiate le caratteristiche, quindi il rischio è immutato. Le vasche di espansione? Se ne parla da 40 anni, vanno a rilento ma servono: auspichiamo che vengano realizzate subito.

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Abbattimenti e ripiantumazioni: «Sindaco, li vogliamo ascoltare i cittadini?»

Ripresi i lavori per l'abbattimento dei pini in viale Anita Garibaldi a Senigallia

SENIGALLIA – Una lettera al sindaco Massimo Olivetti e agli assessori Elena Campagnolo e Nicola Regine per ribadire la propria posizione, ma anche rivolta alla cittadinanza per fare chiarezza circa gli abbattimenti di viale Anita Garibaldi e circa la loro sostituzione con altri tipi di piante, a siepe o ad albero.

Il viale, con i suoi alti pini – alcuni pericolanti come si è avuto modo di vedere negli anni – è certamente uno dei più caratteristici di Senigallia e i lavori per il rifacimento della strada hanno evidentemente eliminato questa sua caratteristica; un pregio che afferiva non solo alla dimensione estetica ma anche alla qualità dell’aria della zona e all’ombreggiatura, decisamente importante in queste annate sempre più calde. Di tutto questo se n’era parlato in un incontro di quasi due anni fa tra amministrazione comunale e associazioni ambientaliste, spiega il Gruppo Società e Ambiente, ma senza che si sia arrivati a un accordo. E questo su vari punti della strategia dell’amministrazione Olivetti.

«Nell’incontro i tecnici del Comune presenti hanno dapprima presentato la loro idea progettuale, che consisteva nel mettere a dimora al posto dei pini degli alberetti, quali l’oleandro allevato ad albero ed altre amenità del genere. Tale scelta sarebbe stata giustificata da aspetti tecnici presenti sul viale. Subito si è manifestata la netta contrarietà da parte delle associazioni presenti ad una scelta del genere, ben lontana dal sostituire degnamente ciò che si stava perdendo. Dimostrata successivamente la superabilità dei presunti problemi tecnici, si è iniziato a discutere in merito ad alberi veri».

Dalle perizie, su tutte quella dell’agronomo prof. Alberto Minelli, emergevano suggerimenti per le nuove specie da piantare. Nel dettaglio si elencavano alcune specie che secondo il Gsa potevano andare bene fatta qualche eccezione per la tipologia unita all’ubicazione della pianta. Dopo quel momento c’è stato solo un altro incontro, fanno sapere dal Gsa, giudicandolo «non molto costruttivo». Così come oggi si parla di inserire anche il pitosforo su cui vengono espresse più d’una perplessità, dati i progressi della botanica applicata al giardinaggio.

Altre criticità vengono riscontrate a Marzocca di Senigallia, dove la stessa problematica (l’abbattimento dei pini) è stata affrontata dai cittadini con una netta contrarietà, fatta eccezione per quei casi di alberi pericolanti. «Sono i residenti di via Capri che chiedono dialogo e reclamano di essere ascoltati – spiega Stefania Pagani, capogruppo di Vola Senigallia – come l’amministrazione accoglie sempre le richieste di abbattimento, chiedono che venga accolta la richiesta di non abbattimento, ma di tutela di questi alberi storici». Se è vero che per abbattere un albero esistono motivazioni certe e ben circostanziate, queste dovrebbero essere rese note, rendendo partecipi i cittadini. 

«Non si tratta di un servizio a “domanda individuale” perché i pini sono un bene comune della cittadinanza – continua Pagani che poi si rivolge al sindaco Olivetti per chiedere se ci sono altri programmi di abbattimento in corso. «Nel caso dica chiaramente qual è il reale progetto di ripiantumazione. Sindaco, questa volta li vogliamo ascoltare i residenti di via Capri? Vogliamo ascoltare le preoccupazioni e le rimostranze di questi cittadini?».

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Alberi, «non più rinviabile un intervento organico di recupero del verde pubblico perduto»

Ripresi i lavori per l'abbattimento dei pini in viale Anita Garibaldi a Senigallia
Ripresi i lavori per l’abbattimento dei pini in viale Anita Garibaldi a Senigallia

Si è celebrata lo scorso martedì 21 novembre la giornata nazionale degli alberi e tradizionale ormai festa dell’albero. «Nella nostra città assistiamo da tempo ad abbattimenti continui di alberi, con le motivazioni più varie, elementi che sono indispensabili alla salute di tutti e al mantenimento della buona qualità di vita a Senigallia – interviene Il gruppo società e ambiente. Su questo fronte purtroppo non rileviamo cambiamenti di visione e politica dagli anni passati».

Secondo il Gsa, infatti «importanti polmoni verdi della città sono stati cancellati o impoveriti, con conseguente aumento della superficie cementificata e impermeabilizzata, e con la creazione di isole di calore sempre più ampie. Ci sembra il momento giusto per parlare degli alberi di questa città, soprattutto di tutti quelli che aspettano ancora essere impiantati a sostituzione dei mancanti con esemplari adeguati alle funzioni di cui abbiamo bisogno (ombra, purificazione dell’aria, assorbimento acqua piovana, biodiversità) e di buona qualità. Riteniamo non più rinviabile un intervento organico di recupero del verde pubblico perduto, nonché di un suo potenziamento».

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Giù i pini malati tra le proteste delle associazioni. Il Comune: «Per anni nessuna cura agli alberi»

Le operazioni di abbattimento degli alberi malati in viale dei Pini a Senigallia
Le operazioni di abbattimento degli alberi malati in viale dei Pini a Senigallia

Giù gli alberi tra le proteste in viale dei Pini, dove l’amministrazione comunale ha dato avvio all’operazione di potatura e abbattimento delle piante malate. Una situazione che si è venuta a creare dopo anni di scarse manutenzioni e cure ai caratteristici pini che danno il nome al viale tanto che si sono registrati anche diversi crolli. Immediate però le proteste delle associazioni ambientaliste che hanno gettato l’allarme sull’impoverimento della città di Senigallia per quanto riguarda il verde pubblico. 

A tal proposito, il Gruppo Società e Ambiente – l’organizzazione di volontariato di Senigallia che da anni si batte per una “senigallia verde” – ha scritto agli amministratori cercando di trovare soluzioni alternative ma nel frattempo ha lanciato una petizione che in cinque giorni ha superato le 830 firme.

Giovedì pomeriggio, 16 febbraio, si è svolto un incontro tra amministratori e associazioni ambientaliste: i primi hanno ribadito la necessità di procedere a tali interventi per ridurre i rischi di crolli e cedimenti (già verificatisi) in una strada ormai divenuta importante per la viabilità cittadina; dall’altro lato, Gsa, Confluenze, Italia Nostra e vari cittadini si sono esposti per lamentare la progressiva riduzione del verde, chiedendo una maggior tutela anziché l’abbattimento delle piante.

Elena Campagnolo
Elena Campagnolo

«Non abbiamo mai chiesto di non occuparsi di eventuali alberi pericolosi, ma di essere trasparenti sulle modalità con cui sono stati individuati e valutati tali» spiegano dal Gsa. Il nodo infatti non è lasciare che le piante – se poco o per nulla curate – crollino in strada rischiando di colpire qualcuno o danneggiare auto e case ma quello di «adottare una modalità diversa di gestione del verde pubblico, che sia finalizzata davvero alla tutela del patrimonio ambientale, e che sia partecipata e condivisa con la cittadinanza».

A loro ha replicato l’assessora all’ambiente Elena Campagnolo (in FOTO), nell’audio che potete ascoltare qui sotto.

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Polemica per gli alberi tagliati sullo Stradone Misa dopo l’alluvione

Lo stradone Misa a Senigallia senza più gli alti alberi che lo caratterizzavano
Lo stradone Misa a Senigallia senza più gli alti alberi che lo caratterizzavano

Sale la polemica dopo l’abbattimento dei pini lungo lo Stradone Misa, una delle zone più alluvionate di Senigallia. Un dato di non poco conto perché proprio gli ultimi eventi e interventi sono all’origine del taglio delle altre piante che caratterizzavano il viale. Parliamo di una strada tra le più trafficate, teatro anche di crolli che solo per caso non si sono trasformati in tragedie. L’intervento è avvenuto a pochissimi giorni dall’alluvione che ha messo in ginocchio sia il centro storico che le frazioni interne di Senigallia. Un lavoro svolto in silenzio e senza concertazione, quando tutti erano distratti dalla risistemazione delle proprie abitazioni e pertinenze.

Mentre la strada era ancora chiusa al traffico, ufficialmente per le operazioni di pulizia della zona, altri operai erano impegnati a segare gli alti pini. A dare l’allarme è la società civile sui social, tema su cui poi è intervenuto anche il Gruppo Società e Ambiente (Gsa) che precisa di non essere stato coinvolto in nessun confronto né consultato in merito alla decisione di abbattere i pini dello Stradone Misa. «Molti cittadini si chiedono il perché di tale repentino provvedimento e diversi si sono rivolti anche alla nostra associazione. Abbiamo provato ad ottenere risposte contattando alcuni uffici preposti, ma abbiamo solo ottenuto vaghe risposte e rimpalli, quasi fosse una specie di segreto di stato. Chiediamo pertanto una comunicazione ufficiale, che riteniamo doverosa verso la cittadinanza,

in cui venga chiarito chi ha preso tale decisione ed in base a quali criteri e valutazioni tecnico-scientifiche». Contattata da ‘La Voce Misena’, l’assessora all’ambiente Elena Campagnolo ha confermato «i sopralluoghi degli agronomi; ci sono relazioni…

Continua a leggere sull’edizione di giovedì 13 ottobre 2022, cliccando QUI.
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Il verde cittadino necessita di competenze

Uno dei due crolli del 10 gennaio 2022 ha interessato un grosso pino marittimo posizionato sull'argine del fiume lungo lo Stradone Misa
Uno dei due crolli del 10 gennaio 2022 ha interessato un grosso pino marittimo posizionato sull’argine del fiume lungo lo Stradone Misa

Recenti raffiche di vento, forti ma non eccezionali per tipo e stagione, hanno portato alla caduta di alcuni pini in viali cittadini, causando anche due gravi incidenti. Sono scattati subito allarme ed emergenza con relativi monitoraggi ed abbattimenti di alberi ritenuti a rischio. Tutto giusto e doveroso, ma una riflessione è inevitabile.

La gestione di un ingente patrimonio costituito dalle alberature pubbliche in viali cittadini, strade periferiche, parchi non può essere confinato e limitato alle emergenze, all’evento di fatti e fenomeni occasionali anche se prevedibili. Interventi alternati a lunghi periodi di incuria ed abbandono, come nel caso del Viale Anita Garibaldi. E’ necessaria una gestione organica fatta da personale esperto e competente, il monitoraggio deve essere continuo e non solo limitato alle emergenze o alle necessità impellenti come le potature periodiche.

Molti fatti incresciosi e fonte di rischio che possono avere come protagonisti gli alberi possono essere evitati con una opera continua di osservazione e controllo che permettano di prendere provvedimenti che prevengano i pericoli ed evitino provvedimenti drastici e dettati dall’urgenza, ma questo…

Continua a leggere nell’edizione digitale di giovedì 27 gennaio, cliccando qui.
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Gruppo società & ambiente

“Fantasmi, demoni e folletti”: passeggiata con racconti del GSA

Domenica 20 maggio il Gruppo Società e Ambiente sarà promotore di una iniziativa originale, quanto inusuale per noi: si tratta di una “passeggiata con racconti”.

Partendo dalla frazione di Vallone percorreremo in parte le strade rurali della Benedetta, della Querciabella e della Noce, per poi chiudere l’anello percorrendo Strada del Crocifisso.

Durante la passeggiata, facile e breve, sono previste diverse soste per parlare di credenze, leggende e presunte presenze esoteriche fino a non molto tempo fa decisamente presenti nella tradizione e nella cultura popolare delle nostre campagne.

Inizieremo citando presenze alquanto comuni in tutta la cultura tradizionale occidentale e cristiana, come i fantasmi ed il diavolo. Ovviamente adattate alla realtà locale.

Poi si passera a ricordare figure più circoscritte e legate al nostro mondo contadino, come le apparizioni delle “Paure” lungo le strade di campagna, e i folletti presenti nelle case come  lo Sprevengolo ed i Mazzamurei. Finiremo citando una delle figure più emblematiche e misteriose: il Regolo, o “re delle bisce”.

Non mancheranno anche illustrazioni relative all’ambiente ed al paesaggio attraversati.

L’appuntamento è per domenica alle 15.30 a Vallone; per informazioni ed adesioni rivolgersi ai numeri telefonici indicati nella locandina.

L’iscrizione è obbligatoria ed il numero dei partecipanti limitato. Come sarà d’obbligo il rispetto delle vigenti disposizioni per il contrasto a Covid 19.

I giganti della natura

Roverella di Montedoro

Sauro Bigelli, uno dei soci dei GSA (Gruppo Società e Ambiente) di Senigallia, ci offre una panoramica degli alberi monumentali presenti nel nostro territorio.

Sauro, cosa sono gli alberi monumentali?

L’albero monumentale è un bene storico-culturale dal valore inestimabile che custodisce secoli e secoli di memorie, leggende e avvenimenti storici. Abbiamo ancora oggi la fortuna di avere nel nostro territorio alcuni alberi monumentali, ma quali sono i fattori che lo determinano? Maestosità, longevità, rarità botanica, sacralità sono le caratteristiche principali. Grande importanza ha il valore ambientale. Essi donano biodiversità e salute all’ambiente circostante; sono infatti nicchie ecologiche di insetti, uccelli, mammiferi e funghi. Abbattere alberi monumentali o comunque non prendersene cura è sacrilegio contro la cultura, la storia e la biodiversità. Come scrisse Khalil Gibran, “Se un albero scrivesse l’autobiografia, non sarebbe diversa dalla storia di un popolo”.Gli alberi monumentali possono svolgere specifiche funzioni come: Banche dati, Banche di germoplasma, Funzione didattica, Funzione turistica e Funzione ecologica di protezione. La Regione Marche con la Legge n. 6/2005 “Legge Forestale Regionale” tutela le “FVM” ovvero le FORMAZIONI VEGETALI MONUMENTALI DELLE MARCHE di qualsiasi specie, sia autoctona o esotica di particolare interesse storico-culturale o pregio naturalistico-paesaggistico, per rarità botanica, maestosità e longevità e prevede il censimento per costituire l’elenco delle FVM periodicamente aggiornato.

Quali sono quelli presenti nel nostro territorio?

Nel territorio del Comune di Senigallia con una superficie di ben 118 kmq, risultano nell’elenco delle FVM regionali, solamente 2 esemplari su 397. La roverella “Quercus pubescens” di Roncitelli, la cui circonferenza misura 3,95 metri e la roverella di San Silvestro in Via Fabbrici Ville, la cui circonferenza misura 4,7 metri. La quercia presenta delle notevoli sofferenze per l’attacco delle larve della Cerambice. Il GSA ha segnalato tale problema al Comune di Senigallia già a fine 2018. L’Art. 7 della Legge n°10/2013 nazionale, dà le “disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali. Con il Decreto del 23 ottobre 2014 del MIPAAF, viene istituito l’AMI (Alberi Monumentali d’Italia). La Regione Marche ha solamente 123 alberi. Molti Comuni sono inadempienti all’incarico a loro assegnato, spesso per mancanza di personale specializzato.  Senigallia non vede riconosciute nell’elenco AMI, le due roverelle incluse nelle FVM dell’elenco della Regione Marche, mentre sono presenti altre due monumentali: Cerro “Quercus cerris” situato all’interno del Cimitero delle Grazie e Pino Domestico “Pinus pinea” situato all’interno del Cimitero Ebraico. Nel Comune di Senigallia abbiamo altri alberi di notevole valore, candidabili a monumentali e li abbiamo segnalati sia al Comune che ai Carabinieri Forestali di Senigallia come ad esempio la roverella di Montedoro, di proprietà comunale, che misura 4,65 metri di circonferenza, veramente maestosa. È presente un’edicola religiosa a fianco della grande quercia. Il Pioppo nero di Bettolelle, sulla Strada Arceviese, di proprietà demaniale, lungo il sentiero “Percorsi d’Acqua”. Il Cipresso di Monterey, situato di fronte alla Chiesa S. Maria della Neve (Portone). Verrà segnalato nei prossimi giorni. Le segnalazioni possono essere inoltrate al Comune di Senigallia, da qualunque cittadino con apposita scheda preposta dal MIPAAF. Per facilitare il rilevamento dei dati, siamo a completa disposizione e con piacere verremo a fare visita all’albero candidato a monumentale.

a cura di Barbara Fioravanti

Gli alberi, simboli del ricordo e di lunga vita

Giorgio Sagrati, uno dei componenti del direttivo del GSA (Gruppo Società e Ambiente) di Senigallia, ci parla della scelta di piantare alberi, simboli di lunga vita, in memoria di persone scomparse.

Parliamo di alberi ma da un’angolazione particolare, quella legata alla memoria di persone scomparse. Da sempre l’albero è simbolo di lunga vita e ne viene celebrata la sacralità, quindi spesso è collegato al ricordo. Di esempi se ne potrebbero fare molti ma in questa sede mi limito a due. A chi non è capitato, girando per piccoli paesi o grandi città, di imbattersi nei viali o nei parchi della rimembranza. Sono realizzazioni fortemente spinte anche dal governo negli anni ’20 del secolo scorso per ricordare alle future generazioni il sacrificio dei tanti soldati morti nella Grande Guerra, per essere anche da monito affinché tragedie del genere non si ripetessero. Facendo un salto di un secolo, andiamo a Bergamo, dove da poche settimane è stato inaugurato il Bosco della Memoria, a ricordo delle vittime del covid. È stato proprio il presidente Draghi a mettere a dimora la prima pianta, un tiglio.

Veniamo alla nostra realtà, come Gruppo Società Ambiente. Anche noi dell’associazione abbiamo ripreso, nostro malgrado, questa tradizione dedicando due alberi a soci scomparsi prematuramente. Il primo è stato una quercia, una farnia o quercus robur, dedicata a Vittorio Tamiozzo, piantata nei Giardini Diaz vicino a dove lui abitava. Oltre a essere un nostro vecchio socio ed escursionista, era una persona particolare con una vita molto intensa costellata di tinte forti e vicende drammatiche, fino alla sua tragica e prematura scomparsa. Il secondo albero lo abbiamo dedicato a Ines Moretti ed è una davidia involucrata o “albero dei fazzoletti”, per noi semplicemente “l’albero di Ines”. È stato piantato nei giardinetti di fronte alla Chiesa del Porto, vicino al luogo dove lei abitava. Era stata negli ultimi anni di vita presidente della Prima Circoscrizione, oltre che nostra iscritta, con cui abbiamo collaborato proficuamente e a lungo. Gli alberi che abbiamo scelto cercano di riprodurre le caratteristiche delle persone commemorate. Per Vittorio, persona dura, “tosta”, non poteva che essere una quercia, soprattutto una farnia, che tra le querce è quella più grande e più longeva. Per Ines, persona originale e volitiva, abbiamo scelto questo albero particolare dalle caratteristiche insolite, che, tra l’altro, è l’unico presente attualmente nella nostra città, e che rappresenta un po’ quello che era l’estro di Ines. a cura di Barbara Fioravanti

“Cogli l’attimo… l’estro artistico della biodiversità”

Elsa Ravaglia del GSA, Gruppo Società Ambiente, di Senigallia illustra il prossimo webinar proposto dal gruppo, sul tema della biodiversità.

Stiamo proseguendo con quello che sarà il terzo e ultimo incontro per l’edizione primaverile della collana. Per continuare nell’intento di sensibilizzazione e diffusione delle informazioni di tipo ambientale ci avvaliamo dell’importante contributo che può fornire la fotografia naturalistica, questa volta declinata nei toni artistici. Il titolo del webinar che si terrà venerdì prossimo 28 maggio su piattaforma online previa prenotazione gratuita via email al nostro indirizzo gsasenigallia@gmail.com avrà come titolo “Cogli l’attimo… l’estro artistico della biodiversità” e il principale relatore sarà il maestro Giuseppe Boschetti, noto fotografo naturalista di Ostra. Il tema dell’incontro dunque sarà la biodiversità, di cui tanto si sente parlare, e che verrà introdotto dal punto di vista scientifico dalla dott.ssa Sara Laghetti del GSA che spiegherà l’importanza della conservazione delle più svariate specie animali e vegetali per poter continuare (o talvolta, ripristinare) un adeguato e vitale rapporto uomo-natura. Sarà poi la volta del Maestro Boschetti che ci mostrerà una serie di immagini da lui scattate esclusivamente nelle campagne dei nostri dintorni ostrensi e senigalliesi e accompagnate dalle sue interessanti riflessioni, motivazioni e spiegazioni. Tali meravigliose foto che ritraggono fiori e insetti rendono pienamente giustizia al titolo del webinar, perché è proprio vero che la natura ha potenti mezzi espressivi e all’occhio di un fine osservatore quale Pino Boschetti si mostra in tutto il suo splendore, che poi ci viene trasmesso mediante queste immagini. A conclusione della relazione la dott.ssa Sofia Filippetti e il dott. Giorgio Sagrati, entrambi del Gruppo Società e Ambiente, ci aggiorneranno sulla descrizione, sugli obiettivi e sui primi risultati dell’iniziativa di ricerca botanica del GSA “Chi l’ha visto floreale” che, in una sorta di progetto di citizen science, sta coinvolgendo i cittadini nella ricerca e segnalazione di fiori rari o ipotizzati scomparsi del nostro territorio. Tale iniziativa alla quale Radio Duomo ha già riservato gradito interesse, lanciata da meno di due mesi un mese, sta già dando buoni frutti. Mi piace infine sottolineare quanto le sinergie positive di collaborazione tra i diversi ambiti del sapere, delle passioni e dell’impegno civico possano contribuire alla crescita culturale ed empatica della collettività. Arrivederci dunque a venerdì 28 maggio alle ore 21!

a cura di Barbara Fioravanti

Fiori rari e inconsueti nel territorio senigalliese

Il GSA, Gruppo Società Ambiente di Senigallia, ha proposto l’iniziativa “Chi l’ha visto? – Floreale”. Un invito ai cittadini a fotografare fiori spontanei e inusuali trovati nel territorio senigalliese e a inviarne le foto. Giorgio Sagrati, uno dei componenti del direttivo del GSA, dai microfoni di Radio Duomo – Inblu fa un resoconto sulla risposta da parte delle persone a questa proposta di carattere naturalistico.

Nell’iniziativa “Chi l’ha visto? Floreale” invitiamo soci e cittadini a segnalarci fiori ritenuti rari o comunque inconsueti o degni di interesse, all’indirizzo email dell’associazione che è gsasenigallia@gmail.com o sulla nostra pagina Facebook tramite messenger. Proviamo a fare un primo bilancio della proposta. È da sottolineare che, anche se le segnalazioni pervenute non sono state moltissime, comunque quello che per noi è importante è che sia stato capito in pieno lo spirito della stessa iniziativa. Sono già arrivate, infatti, alcune segnalazioni molto importanti e di rilevanza statistica e scientifica. Ne indichiamo tre, in particolare, ognuna delle quali potrebbe avere dietro una storia da raccontare. Dalla strada del Rosciolo è arrivata la segnalazione della presenza del Tulipa clusiana, che è un tulipano mai comune dalle nostre parti e che credevamo scomparso da diversi anni, a fiore bianco e rosso abbastanza vistoso. Come tutti i tulipani sta soffrendo moltissimo i cambiamenti dell’agricoltura moderna, soprattutto arature profonde e uso massiccio di disseccanti e diserbanti. Dal lungomare di Ponente ci è arrivata una segnalazione della presenza di una piccola popolazione di Silene colorata, che è quel piccolo fiore che inonda di rosa quelle che impropriamente chiamiamo dune in questo periodo. Tale popolazione ha in questo caso un fiore completamente bianco candido. Inutile sottolineare l’importanza che sta avendo e avrà anche in futuro questo ambiente ricostruito in via di formazione e consolidamento, e che magari bisognerebbe trattare con un po’ più di attenzione. Infine dall’oasi faunistica di San Gaudenzio ci è arrivata la foto di un’orchidea rara che non ritenevamo presente nel nostro territorio, l’Orchis italica, detta comunemente “Uomo nudo”, molto bella oltre che singolare. Quest’ultima sottolinea la rilevanza del suo ambiente, precluso da troppo tempo all’utilizzo e che meriterebbe di essere valorizzato per le sue potenzialità ambientali e anche turistiche. Invitiamo le amministrazioni e chi di competenza a volgere l’attenzione verso tale realtà.

a cura di Barbara Fioravanti

Il GSA, gruppo società ambiente, 40 anni per l’ambiente

GSA Senigallia

Abbiamo raggiunto Elsa Ravaglia, vicepresidente del Gruppo Società Ambiente (GSA) che ha descritto ai microfoni di Radio Duomo Inblu gli obiettivi e le attività di questa organizzazione naturalistica senigalliese presente da anni in città.

Il Gruppo Società Ambiente, conosciuto anche con il suo acronimo GSA, è un’associazione ambientalista che opera a Senigallia da quasi 40 anni. Il prossimo anno, infatti, raggiungeremo questo bel traguardo al quale stiamo cercando di prepararci con attenzione, e speriamo di arrivarci nel migliore dei modi. È una onlus apartitica aperta a tutta la cittadinanza, e ci fa piacere accogliere sempre maggiori presenze da parte di tutti i cittadini. Si pone l’obiettivo di far conoscere, approfondire, indagare, controllare e verificare insieme tutti gli aspetti legati all’ambiente cittadino, sia del verde urbano che della qualità dell’aria che della vivibilità di tutte le sue aree: i giardini, i parchi, i boschi urbani, i lungomari, tutto ciò che è habitat cittadino. L’associazione cerca un costante colloquio, che ha sempre avuto nel corso di tutti questi anni e continua attivamente a mantenere e ad averlo, anche con l’amministrazione comunale. In quest’epoca Covid purtroppo le nostre azioni sono limitate. Abbiamo dovuto al momento sospendere tutte le belle attività in presenza come le escursioni, le iniziative pubbliche, gli incontri insieme alle persone, ma ci concentriamo comunque in un’ottica di mantenere l’attenzione alta, anche perché c’è solida evidenza scientifica che tra un ambiente salubre e una buona salute c’è una stretta connessione. Gli interventi attuali sono soprattutto produzione di newsletter specifiche per i soci, articoli periodici che prepariamo e inviamo alla stampa locale sia online che cartacea e che spesso vengono pubblicati. Questi ultimi riguardano le diverse emergenze in città sia nelle situazioni positive che in quelle più difficili. L’ultima azione che abbiamo svolto è una serie di webinar dal titolo “Ambiente in progress”, una formazione ambientale a cura del GSA. Il primo incontro è stato il 12 marzo e si intitola “Alberi in città: perché sono indispensabili? Riflessioni tra salute e ambiente”, che prende spunto da un libro della dottoressa Sara Laghetti, nostra socia e componente del direttivo, biologa, che è anche reperibile in vendita sia in libreria che in sede. A questo webinar ha partecipato anche la nostra presidente Annamaria Mori, il nostro tesoriere Giorgio Sagrati, nonché memoria storica e fondatore soprattutto del GSA e la sottoscritta. Per altre informazioni vi rimandiamo alla nostra pagina Facebook GSA Senigallia – rete cittadina difesa alberi, al nostro sito www.gsasenigallia.it e alla nostra sede, previo appuntamento, in viale Bonopera 55, vicino alla stazione ferroviaria. Speriamo di sentirci presto, grazie!

a cura di Barbara Fioravanti