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Tag: Sindaco

Il sindaco Olivetti sul futuro Ponte Garibaldi: sicurezza, competenze e partecipazione

Simulazione del nuovo ponte Garibaldi a Senigallia – fonte Anas

SENIGALLIA – Mi scuso con il lettore forse poco avvezzo a leggere comunicati troppo lunghi, ma penso che in queste righe lette attentamente potrà trovare tanti spunti di riflessione, che forse valgono la pena di perdere alcuni minuti. Assisto al vivace dibattito sui social relativo al nuovo Ponte Garibaldi e vorrei precisare che lo stesso è stato concepito su indicazioni precise da parte di ingegneri strutturalisti ed idraulici che hanno collaborato con la struttura commissariale, che di seguito torno a rielencare:

1. Altezza del nuovo Ponte Garibaldi
Il nuovo ponte Garibaldi deve essere realizzato con un intradosso (cioè la parte inferiore della struttura) più alto di 1,5 m rispetto al livello di piena duecentennale, che per Senigallia è rappresentata dall’altezza degli argini murati fluviali, spesso lambiti o addirittura superati dalle piene. Lo prescrive il Decreto Del Rio del 2018, finalizzato ad evitare che ponti troppo bassi possano ostacolare il deflusso del materiale galleggiante che potrebbe così facilitare la creazione di pericolose dighe naturali, come purtroppo accaduto il 15 settembre 2022 sul nuovo ponte 2 giugno, che, seguendo la provocazione del mio predecessore, chiamerò in seguito Ponte Mangialardi, e che peraltro ricordo e’ tuttora oggetto di un processo proprio per i tragici fatti dell’ultima alluvione. Difficilmente come si auspica il FAI cittadino questa norma verrà modificata, proprio perché una norma di sicurezza idraulica. Provocatoria e propagandistica, come è suo solito, poi, è la richiesta di Romano di una deroga per il ponte Garibaldi a questa norma. Le deroghe sono delle eccezioni alla legge che vengono rilasciate dalle autorità competenti, in questo caso il Ministero, in particolari e circoscritti casi. E’ evidente che nessuno possa derogare, per motivi estetici, una norma di sicurezza idraulica sul Misa tragicamente noto per le sue esondazioni. Trovo davvero grave, forse più del non aver votato a favore della delibera sugli indennizzi agli alluvionati, questa posizione di Romano che, pur di allettare qualche esteta, dimentica i danni che le piene hanno fatto alla nostra comunità. Non mi sorprende, invece, la posizione politica del capogruppo e quindi di tutta la minoranza, sul ritenere che la legge sia uguale per tutti meno che per qualcuno: e’ accaduto quando gridavano allo scandalo per il ricorso alla prescrizione fatta dalla difesa di Berlusconi, per poi rimanere silenti di fronte ad analoghe e note situazioni che hanno investito politici locali, su cui qui sorvolo.

2. Forma del nuovo Ponte Garibaldi
Anche qui è noto che non si poteva più costruire un ponte con pile in alveo del fiume, e ciò per il miglior deflusso delle acque. Così era stato prescritto per la costruzione del Ponte Mangialardi e così avverrà per gli ultimi due ponti cittadini verso mare. Il ponte sostenuto da travi laterali, come appunto il Ponte Mangialardi, che ha creato davvero tantissimi danni alle abitazioni private ed alle attività commerciali nell’ultima esondazione, e’ stato scartato dalla struttura commissariale proprio per favorire la massima trasparenza del nuovo ponte. Quindi l’unica soluzione possibile è stata quella del ponte strallato, che è stato concepito più a monte dell’originario Ponte Garibaldi proprio per non impattare sul prospetto dei Portici.

3. Costruzione delle vasche a monte
Mangialardi propone di costruire il ponte dopo la realizzazione delle vasche a monte. Francamente trovo alquanto bizzarro che questa proposta venga da chi ha rivestito ruoli istituzionali nel nostro Comune dagli anni novanta al 2020, senza aver mai ottenuto, in questo lunghissimo tempo, uno straccio di vasca a monte. Mangialardi sa peraltro benissimo che la creazione delle vasche non eliminerà il possibile pericolo di esondazione, ma evidentemente lo mitigherà, un tutto che impone una rigorosa applicazione delle leggi e delle cautele poste a base della sicurezza dei cittadini. Ovvio che la proposta sia meramente propagandistica e contraddittoria proprio con la necessità di ricreare il collegamento tra le due sponde da lui stesso sottolineata

4. La posizione dell’Amministrazione
Come Comune non abbiamo poteri particolari, non essendo né soggetto attuatore né tantomeno soggetto commissariale. Abbiamo espresso le nostre perplessità sulla nuova realizzazione in tempi non sospetti, ma i tecnici ci hanno illustrato la normativa di riferimento e ci hanno fatto capire che non se ne sarebbero distaccati, in quanto norma di sicurezza. Forse, mi permetto di osservare, se al momento della progettazione del Ponte Mangialardi i tecnici fossero stati irremovibili, come gli attuali, e non avessero ascoltato i desiderata dell’allora primo cittadino, le cose a settembre 2022 sarebbero andate diversamente, e non ci troveremmo di fronte alla necessità di rimuovere Ponte Mangialardi, costato oltre due milioni alla collettività, non appena terminato Ponte Garibaldi.

5. La partecipazione
Ho già sottolineato come la posizione del Comune su questo intervento sia del tutto marginale. Non si tratta di ignavia come in modo diffamatorio afferma il consigliere regionale di minoranza, ma come egli sa bene, di applicazione rigorosa della legge. E questo è emerso anche in tante sedute del Consiglio Comunale che potrei riprodurre. Non ci siamo mai sottratti a partecipare a discussioni in commissione ne’ a confronti, dove per i motivi sopra esposti la nostra presenza non veniva richiesta come centrale, essendo altre le figure decisionali. Apprezzo gli interessamenti dei cittadini a questa tematica ed alle tante proposte da loro avanzate, anche se alcune ricostruzioni non sono proprio corrispondenti al progetto di massima sottopostoci. Ciò detto permetteteci di chiedere dove fossero i tanti esteti ed interessati alla storia cittadina che oggi intervengono quando, in passato e sempre in quella zona, sono stati realizzati interventi edilizi impattanti senza suscitare alcuna reazione. Permetteteci di chiedere a quanti di loro in passato hanno rivestito posizioni politiche rilevanti a livello nazionale o regionale, perché abbiamo dovuto attendere cinquant’anni ed i cambi di amministrazione per vedere la realizzazione della prima vasca e dei primi interventi sul fiume. Sono poi sorpreso della partecipazione pugnace di altre istituzioni locali al dibattito mediatico che si è acceso, le ritengo ovviamente costruttive come tutte le altre e le rispetto, ma concordo con i tanti che mi hanno fermato e chiesto perché non sono intervenute anche prima, come ad esempio al momento della progettazione ed approvazione del Ponte Mangialardi.

Quel che è certo è che Senigallia ha bisogno di Ponte Garibaldi (anche in previsione della eliminazione del ponte pedonale provvisorio eretto dopo l’alluvione) ed ha bisogno di una soluzione sicura ed in tempi veloci, dal momento che come detto dalla sua realizzazione dipendono sia la sistemazione di Via Pisacane, sia soprattuto la sostituzione di Ponte Mangialardi.

Massimo Olivetti
sindaco di Senigallia

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Morro d’Alba, il sindaco rieletto conferma in giunta Boldreghini e Romagnoli

I componenti della lista Morro d'Alba Comune
I componenti della lista Morro d’Alba Comune

Primo consiglio comunale per Morro d’Alba dopo le elezioni amministrative 2023. Dato l’esito delle urne che ha visto premiare il sindaco uscente Enrico Ciarimboli per un secondo mandato (il terzo in realtà in quanto era già stato sindaco dal 1998 al 2003), è arrivato il momento di passare alle pratiche come la convalida degli eletti, la nomina della giunta e la designazione dei rappresentanti comunali nelle varie associazioni o enti, tra cui il consiglio dell’unione dei comuni di Belvedere Ostrense, Morro d’Alba e San Marcello.

Poche le novità. Il primo cittadino ha infatti confermato gli stessi assessori, distribuendo qualche delega in più. Per sé Enrico Ciarimboli conserva l’incarico per quanto riguarda il bilancio, il personale e la protezione civile.

A Raniero Romagnoli, che mantiene il ruolo di vicesindaco, sono state affidate le deleghe a politiche sociali, associazioni, partecipazione, sport, con l’aggiunta dell’urbanistica e del patrimonio. All’assessora Alessandra Boldreghini quelle per le attività produttive, cultura, turismo, forme associative e da quest’anno anche i lavori pubblici.

Dal canto suo, l’opposizione di “Morro d’Alba Insieme“, che sostenenva il candidato Gaspare Damico, oltre a congratularsi con la maggioranza, ha voluto ringraziare i propri elettori: «Questa esperienza ci ha dato modo di esprimere il nostro pensiero, di creare un gruppo unito, capace e di ascoltare i cittadini. Siamo fieri del lavoro fatto insieme e dell’impegno dedicato. Ringraziamo tutti i cittadini che ci hanno dato fiducia in queste elezioni amministrative. Saremo comunque presenti nella nostra azione di controllo, stimolo e puntuale aggiornamento dell’attività amministrativa. Buona fortuna all’amministrazione».

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I componenti della lista Morro d'Alba Insieme
I componenti della lista Morro d’Alba Insieme

Elezioni comunali 2023, Morro d’Alba conferma Ciarimboli alla guida del borgo

I componenti della lista Morro d'Alba Comune
Enrico Ciarimboli e i componenti della lista Morro d’Alba Comune

Morro d’Alba sceglie di non cambiare e premia Enrico Ciarimboli, primo cittadino uscente, con un altro mandato da sindaco. Questo l’esito della sfida a due che si è tenuta durante questa tornata elettorale del 14 e 15 maggio 2023.

Il leader della lista “Morro D’Alba Comune” si è confermato alla guida del paese grazie ai 562 voti, pari al 56,43% delle preferenze. Numeri che valgono i 7 seggi della maggioranza.

I componenti della lista Morro d'Alba Insieme
Gaspare Damico e i componenti della lista Morro d’Alba Insieme

A sfidarlo c’era Gaspare Damico, sostenuto da una lista civica, “Morro D’Alba Insieme”. Per lui i voti sono stati 434, ovvero il 43,57% delle preferenze che danno il diritto a 3 seggi in consiglio comunale.

In questi due giorni di voto, si sono recate alle urne 1050 persone. Tolte le 8 schede bianche e le 19 nulle, ha espresso voti validi praticamente il 64,62% dei 1583 aventi diritto.

Durante la precedente consultazione del giugno 2018, i voti per Ciarimboli erano stati 550, mentre Riccardo Medici si era fermato a quota 479. Su 1599 elettori, il 66,54% aveva espresso voti validi. Anche qui si registra una leggera flessione nella partecipazione al voto democratico.

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Ostra Vetere, il centrodestra riesce a prendersi le chiavi del paese: Corinaldesi è sindaco con quasi il 55% dei voti

Massimo Corinaldesi
Massimo Corinaldesi

Quando sono state scrutinate tutte le tre sezioni, a Ostra Vetere si è giocata la partita elettorale su una manciata di voti. Ma l’esito è chiaro: il centrodestra di Massimo Corinaldesi con 1029 voti, pari al 54,91% delle preferenze strappa la guida del paese al centrosinistra.

Nicola Brunetti
Nicola Brunetti

La lista “Ostra Vetere – Impegno Comune” si posiziona infatti avanti in questa sfida a due per decidere il nuovo sindaco e conquista gli otto seggi riservati alla maggioranza.

Segue staccata di 184 voti la lista “Passione Civica” dell’ex sindaco Nicola Brunetti: nelle tre sezioni ha totalizzato 845 voti pari al 45,09% dei voti validi.

Su 2934 elettori di Ostra Vetere, ha votato il 65,20% degli aventi diritto al voto, e cioè 1913 votanti. A ciò si devono aggiungere 21 schede nulle e 18 schede bianche. Lo scorso turno, il 10 giugno 2018, si erano presentati alle urne 2.028 elettori su una platea di 2.985 aventi diritto, pari quindi al 67,94%.

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Chiaravalle nel segno della continuità: la vicesindaca Cristina Amicucci eletta sindaca

Cristina Amicucci
Cristina Amicucci

Con poco più del 40% dei voti validi, Chiaravalle ha una nuova sindaca. E’ Cristina Amicucci, alla guida della lista civica “Chiaravalle Domani” a fare l’en plein di seggi in consiglio comunale. Così si chiudono le elezioni amministrative 2023 nella città natale di Maria Montessori dove la vicesindaca uscente si è guadagnata la poltrona di prima cittadina.

Al termine dello scrutinio delle 13 sezioni cittadine, il dato definitivo è questo. La lista Chiaravalle Domani che sostiene Cristina Amicucci ha totalizzato 2.615 voti, pari al 40,60% delle preferenze, conquistando quindi 11 seggi sui 16 disponibili.

Roberto Sabbatini
Roberto Sabbatini

In seconda posizione arriva Roberto Sabbatini con la lista “Insieme per Chiaravalle”: ha ottenuto 1982 preferenze, pari al 30,77% dei voti validi espressi nella tornata elettorale del 14 e 15 maggio. Alla lista vanno 3 seggi, primo partito d’opposizione.

Gianluca Fenucci
Gianluca Fenucci

Grande sconfitto è il centrodestra che sosteneva Gianluca Fenucci: il giornalista alla guida della lista “Pronti per Chiaravalle” con tanto di benedizione di Fratelli D’italia, Lega e Forza Italia compatte, non va oltre il 23,13% delle schede valide, conquistando 1.490 voti. Due i seggi conquistati.

Maria Letizia Ruello
Maria Letizia Ruello

Fuori dal consiglio comunale la lista “Città in Comune”, sostenuta da Movimento 5 Stelle e dal movimento regionale “Dipende Da Noi”. La candidata Maria Letizia Ruello ottiene solo 354 preferenze, pari al 5,50% dei voti e non riesce a entrare nell’assise civica di Chiaravalle.

In totale i voti validi sono stati 6.441 a cui si devono aggiungere 81 schede nulle e 55 schede bianche. Una sola contestata. Su una platea di 11.957 elettori, si sono recati alle urne 6.578 votanti, appena il 55,01% degli aventi diritto.

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Elezioni comunali 2023, tremila elettori a Ostra Vetere per scegliere tra Brunetti e Corinaldesi

Ostra Vetere. Foto tratta dal sito comunale

Si scaldano i motori anche a Ostra Vetere in vista del turno elettorale del 14 e 15 maggio. Due gli sfidanti alla carica di sindaco: l’ex primo cittadino Nicola Brunetti e Massimo Corinaldesi, sostenuti entrambi da liste civiche ma sostanzialmente riconducibili al centrosinistra il primo, e al centrodestra il secondo.

Dodici i candidati alla carica di consigliere comunale per la lista “Passione Civica – Ostra Vetere” che fa capo a Nicola Brunetti: Edoardo Artibani, Catia Badiali, Mara Bassotti, Fabio Lenci, Mirco Livieri, Chiara Morico, Paolo Petrolati, Paolo Pietkiewicz, Claudia Romagnoli, Renato Rotatori, Nicoletta Saltarelli, Andrea Titti.

Dodici i nomi anche per la lista “Ostra Vetere – Impegno Comune”, a sostegno di Massimo Corinaldesi: Diego Api, Carlo Casagrande, Gabriella Casagrande, Sergio Ciarimboli, Giuseppina Codias, Paolo Galli, Nicolas Malpassi, Giovanni Manoni, Anna Maria Montevecchi, Sergio Nacciariti, Rosanna Rossi, Chiara Spadoni.

Si vota domenica 14 maggio, dalle ore 7 alle 23, e lunedì 15 maggio, dalle ore 7 alle 15, poi inizierà lo spoglio delle schede elettorali. Non ci sarà ballottaggio: vincerà il candidato che raccoglierà la metà più uno dei voti validi.

Nelle Marche andranno al voto altri 12 comuni per oltre 180 mila elettori coinvolti; ben 6 gli enti locali nella provincia di Ancona tra cui il capoluogo regionale Ancona, Falconara Marittima, Chiaravalle, Maiolati Spontini, Morro d’Alba e, appunto, Ostra Vetere con i suoi 2.960 elettori.

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Elezioni comunali 2023, Morro d’Alba pronta al voto tra Enrico Ciarimboli e Gaspare Damico

Morro d'Alba. Foto dal sito istituzionale www.morrodalba.com

Anche Morro D’Alba è tra i comuni che andranno al voto il prossimo fine settimana per rinnovare sindaco, giunta e consiglio comunale. La sfida è tra il primo cittadino uscente Enrico Ciarimboli, alla guida della lista “Morro D’Alba Comune”, e Gaspare Damico, sostenuto da una lista civica, “Morro D’Alba Insieme”.

Nella lista “Morro D’Alba Comune”, a sostegno di Ciarimboli, sono candidati alla carica di consigliere comunale: Jonathan Bartolini, Alessandra Belardinelli, Giorgia Bianchi, Alessandra Boldreghini, Luca Bruseghini, Stefania Cucchi, Nicola Gambadori, Riccardo Lanari, Gianluca Nisi e Raniero Romagnoli.

Nella lista “Morro D’Alba Insieme”, al fianco di Gaspare Damico, si sono candidati per il consiglio comunale: Ines Angiolani, Elisa Campomaggi, Benito Cingolani, Rita Ferro, Silvia Giorgetti, Veronica Giuliani, Maria Cristina Marotti Campi, Andrea Massardi e Alessio Paolucci.

Al voto di domenica 14 e lunedì 15 maggio 2023 sono chiamati 1.586 aventi diritto su 1.803 residenti (dati forniti dal Ministero dell’interno). Non è previsto il ballottaggio nei comuni sotto i 15 mila abitanti. Nelle due sezioni, dovranno scegliere il sindaco e i 10 futuri consiglieri comunali.

Nelle Marche andranno al voto altri 12 comuni per un totale di 217.985 persone interessate e 182.909 elettori coinvolti; la metà è concentrata nella provincia di Ancona tra cui il capoluogo regionale Ancona, Falconara Marittima, Chiaravalle, Maiolati Spontini, Ostra Vetere e, appunto, Morro d’Alba.

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Elezioni comunali 2023, Chiaravalle al voto tra quattro sfidanti: sarà sindaca o sindaco?

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Chiaravalle va al voto. E’ uno dei circa 700 comuni di tutta Italia che rinnoveranno sindaco, giunta e consiglio comunale. E a contendersi il ruolo di primo cittadino ci sono non due, non tre ma ben quattro sfidanti che si stanno presentando in questi giorni negli ultimi incontri alla popolazione. In base ai dati forniti dal Ministero dell’interno, Chiaravalle conta 14.306 abitanti (dato al 31 dicembre 2021) e 12.008 elettori (dato al 30 giugno 2022). Non andrà quindi al ballottaggio del 28 e 29 maggio previsto per le sole città con più di 15 mila abitanti. Vincerà dunque il/la candidato/a che riuscirà a raccogliere più voti dalle 13 sezioni dislocate nel territorio chiaravallese.

(D’ora in poi ogni lista e ogni candidato, sindaco o consigliere, sono elencati in ordine alfabetico per cognome).

Cristina Amicucci

Iniziamo da Cristina Amicucci, una delle due donne in lizza per la poltrona da sindaca. Si tratta dell’attuale vicesindaca della giunta targata Damiano Costantini, che, in continuità con gli ultimi anni, presenta la lista “Chiaravalle Domani”. I candidati consiglieri sono: Andrea Alcalini, Paola Amadio, Giulia Bolognini, Cinzia Caimmi, Eleonora Chiappa, Tonino Chiuchiù, Mirko Di Rosa, Francesco Favi, Massimo Gigli, Luca Giulianelli, Laura Maiolatesi, Claudia Masiero, Andrea Mosconi, Matteo Pantaloni, Eleonora Stefanini e Stefano Tanfani.

Gianluca Fenucci

A sfidare la maggioranza uscente ci pensa il centrodestra che, compatto, sostiene Gianluca Fenucci. La sua lista, “Pronti per Chiaravalle”, può infatti godere dell’appoggio di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia che hanno fatto pressione sul giornalista (nonché allenatore) perché sciogliesse le riserve e si candidasse. Con lui si sono candidati consiglieri: Alessandro Esposito, Armando Natalini, Andrea Fioretti, Massimo Pistoni, Cristiano Luciani, Fabiola Ceccarelli, Lisa Latini, Pamela Paolini, Cornelia Marzio, Loredana Cipparrone, Luca Lombardini, Maria Francesca di Stefano, Michele Gissi, Nicolò Piermattei, Paola Fiscaletti, Sonia Zito.

Maria Letizia Ruello

Altro nome che punta al prestigioso incarico di sindaca della città natale di Maria Montessori è Maria Letizia Ruello. La ricercatrice universitaria è sostenuta dalla lista “Città in Comune” ma anche da Movimento 5 stelle e Dipende da noi e Rifondazione comunista. Ecco i candidati consiglieri: Simonetta Baldini, Giuliana Bonacucina, Davide Fiordelmondo, Luca Gardoni, Marina Melappioni, Federica Moro, Elena Pierpaoli, Lorenzo Sbaffi, Piero Tonelli, Fabrizio Tonti, Arnaldo Troiani, Carlo Vernelli, Andrea Zepponi.

Roberto Sabbatini

L’ultimo, ma solo per questioni alfabetiche, che vi presentiamo è Roberto Sabbatini. L’avvocato ha attorno a sé la lista “Insieme per Chiaravalle” che vede candidati consiglieri: Claudia Barbetti, Matteo Bitti, Silvia Camerucci, Giulia Cappelloni, Federico Filonzi, Valentina Finocchi, Luca Giancarli, Marina Marcorelli, Valentina Martarelli, Fausto Montesi, Mirco Mosconi, Daniela Orsetti, Giuseppe Pizzichini, Patrizia Rinaldi, Saverio Rosati, Michael Sommovigo.

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Elezioni, Corinaldo: per un pugno di voti

Gianni Aloisi
Gianni Aloisi

Due soli voti di scarto. Tanto è bastato al candidato Gianni Aloisi per vincere le elezioni amministrative che hanno rinnovato sindaco, giunta e consiglio comunale a Corinaldo. Al termine di un serrato testa a testa e di un lunghissimo scrutinio che ha visto anche un riconteggio delle schede in una delle cinque sezioni, l’esponente della lista civica “Guardare Oltre” l’ha spuntata per due sole preferenze sull’assessora uscente Giorgia Fabri.

Lo spoglio ha decretato il successo del 64enne, infermiere in pensione, grazie a 1082 voti (pari al 41,66% delle preferenze) contro i 1080 (il 41,59%) ottenuti dall’insegnante sostenuta da una lista civica “Voce Comune per Corinaldo” e dal centrosinistra. Si ferma a quota 435 voti (pari al 16,75%) il terzo candidato, l’avvocato Raffaele Sebastianelli, alla guida di una realtà civica, “Corinaldo Civitas”.

L’affluenza, la più alta in provincia di Ancona, si è attestata a 63,69%, pari a 2.689 votanti su 4.222 elettori. Un leggero aumento rispetto alle precedenti consultazioni che avevano visto un crollo della partecipazione elettorale al 60%, ma ancora in ribasso…

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Corinaldo, una poltrona (da sindaco) per tre

Corinaldo
Corinaldo

Sono state presentate le liste dei candidati alle prossime elezioni del 12 giugno. Una domenica in cui gli elettori corinaldesi andranno alle urne per rinnovare sindaco, giunta e consiglio comunale, assieme ad altre circa mille comunità italiane. Per Corinaldo sarà una sfida a tre, con la componente civica molto presente in ognuna delle formazioni in lizza.

Raffaele Sebastianelli
Raffaele Sebastianelli

Andando in ordine alfabetico, “Corinaldo Civitas” è la prima realtà a esporsi pubblicamente. Nasce nell’ambito dell’attuale gruppo consiliare di minoranza guidato dal capogruppo Luciano Galeotti e da mesi i componenti sono al lavoro per individuare prima i temi programmatici e poi su questi costruire una squadra di candidati provenienti per lo più dal mondo civico. Il candidato a sindaco è l’avvocato Raffaele Sebastianelli.

Gianni Aloisi
Gianni Aloisi

Il secondo candidato è Gianni Aloisi, alla guida della lista “Corinaldo Guardare Oltre” che racchiude al suo interno esponenti del centrodestra e del mondo civico. Pensionato da aprile 2021, Aloisi ha maturato oltre 40 anni di esperienza come infermiere e nel quadriennio 2008-2012 ha gestito la casa di riposo di Corinaldo.

Giorgia Fabri
Giorgia Fabri

La terza lista (sempre in ordine alfabetico) è “Voce Comune per Corinaldo – Giorgia Fabri Sindaca”. Racchiude molti nomi del centrosinistra e del Pd corinaldese ma anche esponenti della società civile…

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Verso il cambio alla guida di Corinaldo

Matteo Principi
Matteo Principi

Dal sindaco Matteo Principi arrivano l’abbraccio, il ringraziamento e le scuse alla comunità corinaldese. Ha scelto di scrivere una lettera aperta in cui il primo cittadino si mette a nudo nei confronti dei cittadini che nella primavera prossima saranno chiamati a rinnovare, attraverso il proprio voto, l’amministrazione e il consiglio comunale.

Scadrà tra pochi mesi il termine del suo secondo mandato amministrativo a servizio «di questa straordinaria collettività» ma intanto Principi ha voluto ringraziare tutte le persone che hanno collaborato o dato contributi, «senza mai tirarsi indietro, nemmeno con il pensiero», e tutti coloro che hanno lavorato in silenzio e lontano dai riflettori, «senza bisogno per forza di un applauso, di una foto, di un elogio», senza cercare quella visibilità che spesso è il motore in molte vicende politiche.

Matteo Principi, alla guida del borgo gorettiano che conta quasi 5000 abitanti, ha voluto sottolineare sempre, anche nei momenti più difficili come la tragedia della Lanterna Azzurra o il dissesto delle storiche mura, la necessità di intavolare con tutti, il dialogo. E nel farlo ci ha sempre messo la faccia, il corpo, tutto se stesso, come dimostra a ogni momento della fase giudiziaria relativa alla drammatica vicenda del 2018….

Leggi l’articolo completo sull’edizione di giovedì 13 gennaio, cliccando QUI
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Lavori pubblici e sanità i capisaldi della giunta Olivetti per il 2022

Massimo Olivetti
Massimo Olivetti

La sicurezza fluviale, stradale, scolastica, la videosorveglianza, la gestione delle risorse comunali e il recupero di beni e immobili pubblici, la sanità locale, la lotta al covid, il turismo, il lavoro e i giovani. Sono i temi toccati dal sindaco di Senigallia Massimo Olivetti che si vanta del nuovo assetto amministrativo e delle risorse intercettate nel 2021 per 7,5 milioni di euro.

Serviranno per riqualificare il lungomare Marconi, palazzo Gherardi «da troppo tempo chiuso e vera ricchezza per la città» e palazzo Pio IX, sede oggi del comando di polizia locale e di altre associazioni. Finanziamenti sono arrivati anche per la frana di Roncitelli «che verrà sistemata a breve», così come per il porto e la sicurezza stradale.

Anno caldo per quanto riguarda i lavori pubblici, nel 2021 sono partiti gli interventi su corso II Giugno, sospesi per non intralciare le attività commerciali durante le festività, sul sottopasso Perilli e sul fosso della Giustizia. Nelle prossime settimane partiranno invece i lavori di viale Anita Garibaldi. 

Tanti anche i problemi, a partire dal «covid, che ancora ci costringe a rimanere in casa. Ci ha aggrediti in modo forte ma il vaccino rappresenta…

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